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Una domanda sul pennino della Pilot Pluminix

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mastrogigino
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Una domanda sul pennino della Pilot Pluminix

Messaggio da mastrogigino »

Abulafia ha scritto: martedì 5 novembre 2024, 21:20 Ringrazio tutti per le corpose risposte, benché ammetto di averci capito meno di quanto avevo capito prima di porre la domanda :lol:

La riformulo: al di là del "super quality" e al di là proprio della marca, questa tipologia di pennino a punta tronca appartiene a qualche famiglia particolare?
È uno stub? Un italico? Un CSI? Un qualcosa che fa solo Pilot o qualcosa che posso trovare anche in altri marchi?

Perché ho uno stub della Kanwrite, ma è ben lontano dal comportarsi come il Pilot: non che scriva male, scrive benissimo, ma l'effetto non è "tagliente" e netto come quello del Pilot (pur essendo un B, mentre il Pilot è un M).

Ho anche una serie di penne cinesi anonime a pennino tronco (da 1mm a 2,9mm) il cui tratto in effetti è più simile al Pilot, ma non l'azione meccanica, risultando più lenti e meno amichevoli da usare (ma 6 penne con 6 pennini e 6 converter costano 4€ in tutto...).

Insomma, esiste un modo standard per definire il pennino della Plumix/Pluminix così da ritrovarlo anche da altri produttori, oppure è un prodotto solo loro e quindi mi compro una Plumix e vivo felice fino alla prossima scimmia? (Posto che la Plumix la comprerò comunque, ovviamente :lol: ).
Mi perdonino gli esperti che hanno sicuramente più esperienza di me, ma provo a spiegare in modo "grossolano ".

Il pennino della Plumix/Pluminix appartiene alla categoria dei pennini "tronchi", ovvero ai quali non è stata applicata la pallina di iridio ma bensì è stata tagliata la punta in modo che finissero con un terminale dritto.

Questo taglio permette di scrivere con un tratto di larghezza diversa tra linee verticali e orizzontali, nello specifico tratto largo nelle linee verticali e sottile in quelle orizzontali.

I pennini di questo tipo possono grossomodo dividersi in tre categorie:
Italici
Corsivi-Italici
Stub

La differenza è data dalla lavorazione degli spigoli della punta che si sono formati dopo il troncamento della stessa.

Italico : gli spigoli sono vivi
Corsivo: gli spigoli vengono levigati e leggermente addolciti
Stub : gli spigoli vengono arrotondati

Ovviamente più gli spigoli vengono smussati più il pennino scorre facilmente, non si impunta, non azzanna la carta e risulta più facile e comodo da usare.
D'altro canto, più si smussano gli spigoli più la variazione di tratto va a farsi benedire perché la punta tende a ritornare sempre più "ovale", inoltre i bordi del tratto e i cambi di direzione risultano meno netti e più "morbidi ".

Tutto questo pippone per dire che secondo me il pennino della Pilot Plumix è un "corsivo" ovvero una via di mezzo, non è tremendo come un vero italico ma non è neanche tondo e pacioccone come uno stub.

Adesso i puntigliosi possono anche scatenare l'inferno. :mrgreen:


Ps
A mio parere la scritta "super quality " non significa nulla, ho avuto pennini "base" della Pilot con e senza scritta e non ho notato nessuna differenza all'atto pratico.
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Messaggio da Abulafia »

mastrogigino ha scritto: martedì 5 novembre 2024, 23:16
Abulafia ha scritto: martedì 5 novembre 2024, 21:20 Ringrazio tutti per le corpose risposte, benché ammetto di averci capito meno di quanto avevo capito prima di porre la domanda :lol:

La riformulo: al di là del "super quality" e al di là proprio della marca, questa tipologia di pennino a punta tronca appartiene a qualche famiglia particolare?
È uno stub? Un italico? Un CSI? Un qualcosa che fa solo Pilot o qualcosa che posso trovare anche in altri marchi?

Perché ho uno stub della Kanwrite, ma è ben lontano dal comportarsi come il Pilot: non che scriva male, scrive benissimo, ma l'effetto non è "tagliente" e netto come quello del Pilot (pur essendo un B, mentre il Pilot è un M).

Ho anche una serie di penne cinesi anonime a pennino tronco (da 1mm a 2,9mm) il cui tratto in effetti è più simile al Pilot, ma non l'azione meccanica, risultando più lenti e meno amichevoli da usare (ma 6 penne con 6 pennini e 6 converter costano 4€ in tutto...).

Insomma, esiste un modo standard per definire il pennino della Plumix/Pluminix così da ritrovarlo anche da altri produttori, oppure è un prodotto solo loro e quindi mi compro una Plumix e vivo felice fino alla prossima scimmia? (Posto che la Plumix la comprerò comunque, ovviamente :lol: ).
Mi perdonino gli esperti che hanno sicuramente più esperienza di me, ma provo a spiegare in modo "grossolano ".

Il pennino della Plumix/Pluminix appartiene alla categoria dei pennini "tronchi", ovvero ai quali non è stata applicata la pallina di iridio ma bensì è stata tagliata la punta in modo che finissero con un terminale dritto.

Questo taglio permette di scrivere con un tratto di larghezza diversa tra linee verticali e orizzontali, nello specifico tratto largo nelle linee verticali e sottile in quelle orizzontali.

I pennini di questo tipo possono grossomodo dividersi in tre categorie:
Italici
Corsivi-Italici
Stub

La differenza è data dalla lavorazione degli spigoli della punta che si sono formati dopo il troncamento della stessa.

Italico : gli spigoli sono vivi
Corsivo: gli spigoli vengono levigati e leggermente addolciti
Stub : gli spigoli vengono arrotondati

Ovviamente più gli spigoli vengono smussati più il pennino scorre facilmente, non si impunta, non azzanna la carta e risulta più facile e comodo da usare.
D'altro canto, più si smussano gli spigoli più la variazione di tratto va a farsi benedire perché la punta tende a ritornare sempre più "ovale", inoltre i bordi del tratto e i cambi di direzione risultano meno netti e più "morbidi ".

Tutto questo pippone per dire che secondo me il pennino della Pilot Plumix è un "corsivo" ovvero una via di mezzo, non è tremendo come un vero italico ma non è neanche tondo e pacioccone come uno stub.

Adesso i puntigliosi possono anche scatenare l'inferno. :mrgreen:


Ps
A mio parere la scritta "super quality " non significa nulla, ho avuto pennini "base" della Pilot con e senza scritta e non ho notato nessuna differenza all'atto pratico.
Ecco, attendendo che gli altri ti lincino dopo averti sottoposto a gogna pubblica, io invece ti ringrazio molto, ci ho capito qualcosa in più :mrgreen:

Quindi se prendessi una penna con pennino grindato "CSI" potrei forse sperimentare qualcosa di simile? :think:
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Messaggio da Roland »

Mastrogigino ha dato una spiegazione magistrale. L'Italico, lo stub, e vari cursive Smooth italic appartengono alla stessa categoria e si differenziano solo (ma è una differenza fondamentale) in che misura gli spigoli sono addolciti. Spigoli vivi (ie pennino italico formale) massima variazione di tratto; lo stub è un pennino tronco in cui gli spigoli sono stati arrotondati per cui la variazione di tratto è minima. Tra questi due estremi ci sono i pennini csi che possono avvicinarsi o allo stub o a l'italico a seconda del grado di arrotondamento degli spigoli.

Stub < CSI < Italico. intesa come variazione di tratto
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Messaggio da Koten90 »

Roland ha scritto: mercoledì 6 novembre 2024, 0:16 Mastrogigino ha dato una spiegazione magistrale.
Confermo! Magistrale!
mastrogigino ha scritto: martedì 5 novembre 2024, 23:16 Tutto questo pippone per dire che secondo me il pennino della Pilot Plumix è un "corsivo" ovvero una via di mezzo, non è tremendo come un vero italico ma non è neanche tondo e pacioccone come uno stub.

Ps
A mio parere la scritta "super quality " non significa nulla, ho avuto pennini "base" della Pilot con e senza scritta e non ho notato nessuna differenza all'atto pratico.
Sul fatto che la Plumix sia un corsivo italico metterei un condizionale: dovrebbe essere un corsivo italico.
Probabile che per motivi di contenimento costi non le verifichino proprio bene bene, perché la mia Plumix è la 5ª acquistata e l’unica non resa ad Amazon proprio per gli spigoli troppo vivi che strappavano la carta.

SUPERcazzolaQUALITY deve essere una qualche incisione destinata a mercati stranieri di qualche tipo per puri motivi di marketing. Comprando da Amazon, a me non ne è mai capitato uno.
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Messaggio da Esme »

mastrogigino ha scritto: martedì 5 novembre 2024, 23:16 Italico : gli spigoli sono vivi
Corsivo: gli spigoli vengono levigati e leggermente addolciti
Stub : gli spigoli vengono arrotondati
Giusto per condividere i miei costanti dubbi quando si tocca questo argomento.

Secondo il nostro wiki lo stub è arrotondato solo sul lato bagnato ma non in reverse, mentre il corsivo ha tutti gli spigoli arrotondati.
L'italico è quello tronco senza smussature.
Quindi il corsivo è quello meno preciso ma più facile da usare.

Però all'atto pratico in rete si trovano una moltitudine di definizioni differenti e a volte discordanti.
Spesso la differenza tra italico e corsivo non viene fatta, e in generale vengono chiamati stub quelli più levigati.

Se la base di partenza comune è una punta più larga che spessa, quindi rettangolare, una catalogazione che si può ritrovare è quella in base alla presenza dell'iridio o no:
italico un pennino a punta piatta senza iridio e ad angoli netti,
corsivo uno a punta piatta senza iridio ma smussato,
stub uno a punta piatta con iridio e smussato.

Ma non tutti seguono le stesse definizioni, e tra l'altro anche la definizione di pennino tronco non è univoca.
Dovrebbero essere quelli con la punta tagliata di netto, senza iridio e a spigoli vivi, ma non sempre è così.
E considerando che vengono chiamati italici o italici corsivi anche i pennini normali, non rettangolari, ma senza iridio (soprattutto per le vintage).

Di conseguenza, mi dispiace per Abulafia 🙂, ma non è così scontato capire di cosa si stia parlando.
Meglio vedere foto della punta e sentire i pareri di chi li ha provati.
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Messaggio da Roland »

Esme : mi spiace ma la scrittura in reverse non è la finalità primaria di qualsiasi pennino. Che si tratti di vintage o moderni. Ergo questo aspetto non c'entra un tubo con quello che è o non è un Italico.

Interessiamoci ai pennini in oro quindi con la punta in lega di metallo duro. Qui è la punta (quindi non la parte in oro) che viene tagliata di netto e poi eventualmente smussata sugli spigoli. Da notare che il rettangolo (caratteristico del italico) può essere dritto o ruotato (esistono anche gli italici obliqui). Ma che sia dritto o ruotato la forma della punta è sempre la stessa ie un rettangolo. Il grado di smussatura degli spigoli determina se si tratta di uno stub, un cursive italic o un italic (anche detto pennino tagliato o italico formale).

Per i pennini in acciaio il taglio avviene direttamente sul acciaio (ie non c'è una lega di metallo duro).
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Messaggio da Esme »

Roland ha scritto: mercoledì 6 novembre 2024, 11:37 mi spiace ma la scrittura in reverse non è la finalità primaria di qualsiasi pennino
Ma mica ho scritto questo. 🙂

Ho riportato innanzitutto quello che è scritto nel nostro wiki.
Tendo a pensare che la descrizione dei vari pennini presente sia stata fatta da persone competenti, probabilmente dalla sezione calligrafi, quindi credo sia interessante notare che le definizioni date sono un po' differenti, senza per questo attribuire patenti di infallibilitá o certezze assolute.

Per quanto riguarda il pennino in oro, è evidente che oggi siano tutti con la punta in iridio.
Ma il pennino in oggetto è in acciaio e non ha tipping.
Le penne da calligrafia come la plumix hanno pennini in acciaio.
Oltre al fatto che tra i vintage esistono eccome i pennini in oro senza punta in iridio. E tra l'altro sono molto ma molto belli da usare! 🙂
E ho visto spesso definire "italici" pennini di proporzioni normali ma senza iridio.

Quello che volevo sottolineare è che non è il caso di muoversi all'acquisto con certezze granitiche per quanto riguarda le definizioni.
Perché ogni produttore ha delle differenze di interpretazione, diciamo così.
Se si parte con assunti dogmatici, poi il rischio di rimanere delusi è alto.
Ultima modifica di Esme il mercoledì 6 novembre 2024, 13:31, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Esme »

Oltre al wiki, c'e questo post altamente esplicativo e dove le tipologie sono riunite.

Credo valga la pena leggerselo. 🙂
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Messaggio da Abulafia »

E ancora grazie per tutte le nuove informazioni.

In pratica ho capito che mi tengo buona la Pluminix e ringrazio il fato che scriva così come scrive :lol:
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Messaggio da piccardi »

Roland ha scritto: mercoledì 6 novembre 2024, 11:37 Esme : mi spiace ma la scrittura in reverse non è la finalità primaria di qualsiasi pennino. Che si tratti di vintage o moderni. Ergo questo aspetto non c'entra un tubo con quello che è o non è un Italico.
I pennini Triumph della Sheaffer erano esplicitamente indicati dal produttore come utilizzabili su ambo i lati. Scrivere sul lato secco forse non era la finalità primaria, ma era ampiamente previsto dal produttore ed indicato come opzione.

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Messaggio da Abulafia »

Aggiungo, per i futuri lettori dell'argomento magari spersi quanto me, che la Sailor HighAces Calligraphy ha un pennino (disponibili nelle misure 1mm, 1,5mm e 2mm, io ho preso il più grande) dal comportamento estremamente simile al pennino della Pluminix (indicato invece con "M").
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Messaggio da FabioC »

Abulafia ha scritto: domenica 10 novembre 2024, 17:26 Aggiungo, per i futuri lettori dell'argomento magari spersi quanto me, che la Sailor HighAces Calligraphy ha un pennino (disponibili nelle misure 1mm, 1,5mm e 2mm, io ho preso il più grande) dal comportamento estremamente simile al pennino della Pluminix (indicato invece con "M").

Interessante.
Io ho la Sailor Hocoro col pennino Stub 1.0.
Non so si se sia uguale a quello della penna menzionata, immagino di sì ma aspetto conferma.
Per la mia esperienza i Pilot sono più piccoli ed è per quello che li preferisco, al di là della bontà del Sailor.
Come indicato dalla foto allegata più sopra, il Pilot BB è di 1 mm, il B, e gli altri di conseguenza, sono più piccoli.
Se esistesse un Sailor stub/italico/corsivo di 0.7 o anche meno, lo proverei volentieri :thumbup:
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Messaggio da mastrogigino »

Visto che li avete provati entrambi mi sapete dire se le Sailor HiAce tronche hanno un flusso di inchiostro sufficientemente abbondante da soddisfare le esigenze del pennino per una scrittura a velocità "normale ".
Purtroppo il problema principale della mia Plumix BB è che ha un flusso insufficiente per il pennino di cui è equipaggiata e di conseguenza sono costretto a scrivere a velocità bradipesche pena salti di tratto o zone dove l'inchiostro lascia scoperto.

Solo con inchiostri moooolto sbrodoloni posso scrivere a velocità da bambino di prima elementare invece che al rallentatore .

La Sailor invece com'è?
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Messaggio da FabioC »

Eee si,
l'alimentazione non sempre ottimale della Plumix BB pare sia una cosa risaputa.
Io l'ho usata pochissimo, solo per qualche prova, e ho avuto quell'impressione...
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Messaggio da Abulafia »

mastrogigino ha scritto: domenica 10 novembre 2024, 23:28 Visto che li avete provati entrambi mi sapete dire se le Sailor HiAce tronche hanno un flusso di inchiostro sufficientemente abbondante da soddisfare le esigenze del pennino per una scrittura a velocità "normale ".
Purtroppo il problema principale della mia Plumix BB è che ha un flusso insufficiente per il pennino di cui è equipaggiata e di conseguenza sono costretto a scrivere a velocità bradipesche pena salti di tratto o zone dove l'inchiostro lascia scoperto.

Solo con inchiostri moooolto sbrodoloni posso scrivere a velocità da bambino di prima elementare invece che al rallentatore .

La Sailor invece com'è?
Posto che la mia Pluminix M non mi dà problemi di flusso in nessuna situazione, la Sailor mi sembra andare altrettanto bene, ma per ora ci ho scritto giusto 3-4 pagine. Al massimo ogni tanto mi capita di "segnare" un po' la carta (senza inchiostrarla) perché posiziono male il pennino, ma è raro. Direi che è molto amichevole nell'utilizzo e a prova di scrittura "normale" (anche perché l'ho comprata per quello, mi piace la resa con la mia normale grafia).

L'ho caricata con il Pelikan Golden Lapis, che non saprei dire se è particolarmente sbrodolone o meno :D
Interessante.
Io ho la Sailor Hocoro col pennino Stub 1.0.
Non so si se sia uguale a quello della penna menzionata, immagino di sì ma aspetto conferma.
Per la mia esperienza i Pilot sono più piccoli ed è per quello che li preferisco, al di là della bontà del Sailor.
Come indicato dalla foto allegata più sopra, il Pilot BB è di 1 mm, il B, e gli altri di conseguenza, sono più piccoli.
Se esistesse un Sailor stub/italico/corsivo di 0.7 o anche meno, lo proverei volentieri :thumbup:
Non ho idea sull'identità dei pennini, ma immagino che essendo di fasce di prezzo simili probabilmente il pennino sarà lo stesso.
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