sansenri ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 23:49
edis ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 21:09
È vero che di penne qui tutti ne abbiamo tantissime ma, se da un lato capisco la ricerca estetica dell' oggetto speciale da avere con noi, dall' altro fatico a seguire la deriva tale per cui l' M lo prendo sulla Lamy Safari ma su una Gioiellino, per rimanere in tema, devo prendere un pennino non comune. Io la vedo esattamente al contrario, più la penna mi piace più voglio un pennino per scrivere sempre!
anche qui mi trovo piuttosto d'accordo, più la penna è bella, più mi trovo in difficoltà a scegliere un pennino speciale. Finisce con essere una penna usata solo in alcuni momenti, e sarebbe un peccato. In questi casi più spesso vado sul classico.
Ho appena preso la 12 del CSN, con un #8, e l'ho voluta con un EF 14k, per poterla usare spesso.
Idem. La penna per cui sono stato preso in giro per il pennino M(ediocre) è proprio la Dodici.
Non volevo che fosse l'ennesima penna che mia moglie la vede sul tavolo, dice "che bella!! Me la presti?" e poi ci prova a scrivere e dice che:
"non funziona bene" (tipico di stub e italici e dintorni se non li appoggi bene sulla carta),
"scende poco inchiostro" (conseguenza di fine con flusso contenuto se cerchi di scriverci grande normale),
"scrive troppo strano" (ovvia reazione di chi prende in mano un flessibile e lo flette per sbaglio e a casaccio)
"sbava troppo" (ovvio se scrivi con un Coarse caricato con iroshizuku su cartaccia per fotocopie)
ecc ecc ecc
Insomma certe volte un bel sano pennino rotondo normale che fa il suo dovere e si usa (e si presta) volentieri è quello che ci vuole, specie su penne di un certo pregio. E dopo avere comprato circa qualsiasi pennino, triple stacked compreso, lo dico anche per convincermi...
Venceremos.