Se posso condividere le mie esperienze, lo faccio volentieri (con la speranza che servano) per cui non è necessario ringraziare.Maruska ha scritto:grazie Dino
Cordialmente,
Se posso condividere le mie esperienze, lo faccio volentieri (con la speranza che servano) per cui non è necessario ringraziare.Maruska ha scritto:grazie Dino
Approfitto per una domanda riferita al tuo primo post, ma il Sailor BlueBlack nano è diverso da quello normale?
ti posso rispondere io, sì è molto diversoAutomedonte ha scritto: ↑sabato 2 novembre 2024, 22:04Approfitto per una domanda riferita al tuo primo post, ma il Sailor BlueBlack nano è diverso da quello normale?
Posto che considero gli inchiostri Iroshizuku NON lubrificanti (hanno un flusso più alto della media, ma non restituiscono una sensazione di viscido che fa scivolare meglio e con meno feedback), se cerchi qualcosa che sia lubrificante davvero e che allarghi il tratto devi guardare sicuramente i Noodler’s Polar.
Herbin violette pensee sembra scrivere con sapone
Bene, grazie Koten, mi limitero ad un blu alloraKoten90 ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 7:30Posto che considero gli inchiostri Iroshizuku NON lubrificanti (hanno un flusso più alto della media, ma non restituiscono una sensazione di viscido che fa scivolare meglio e con meno feedback), se cerchi qualcosa che sia lubrificante davvero e che allarghi il tratto devi guardare sicuramente i Noodler’s Polar.
Ci sono altri Noodler’s che hanno performance simili sparsi nel catalogo (tipo EEL Gruen Cactus, Green Marine, Air Corp Blue Black…), ma i Polar sono sicuramente quelli più prestanti e facili da individuare.
È proprio un peccato che il verde e il marrone abbiano un colore così poco saturo… Nero e blu sono meravigliosi
sì conosco il Noodler's 54 Massachusetts che allarga del doppio, ma non mi sembra lubrificante, o mi sbaglio?RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 11:48Herbin violette pensee sembra scrivere con sapone
Noodler's 54 Massachusetts allarga di due taglie
a proposito di questo, trovo interessante quello che diceva rbocchuzz in una delle risposte già allora nel 2015.Koten90 ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 7:30Posto che considero gli inchiostri Iroshizuku NON lubrificanti (hanno un flusso più alto della media, ma non restituiscono una sensazione di viscido che fa scivolare meglio e con meno feedback), se cerchi qualcosa che sia lubrificante davvero e che allarghi il tratto devi guardare sicuramente i Noodler’s Polar.
Ci sono altri Noodler’s che hanno performance simili sparsi nel catalogo (tipo EEL Gruen Cactus, Green Marine, Air Corp Blue Black…), ma i Polar sono sicuramente quelli più prestanti e facili da individuare.
È proprio un peccato che il verde e il marrone abbiano un colore così poco saturo… Nero e blu sono meravigliosi
"Si chiamano glicoli o polialcoli le sostanze organiche che presentano più di un gruppo alcolico OH. Il più importante polialcol è il glicerolo, chiamato comunemente glicerina, che entra nella composizione dei grassi principali, come i trigliceridi e i fosfolipidi."sansenri ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 15:18a proposito di questo, trovo interessante quello che diceva rbocchuzz in una delle risposte già allora nel 2015.Koten90 ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 7:30
Posto che considero gli inchiostri Iroshizuku NON lubrificanti (hanno un flusso più alto della media, ma non restituiscono una sensazione di viscido che fa scivolare meglio e con meno feedback), se cerchi qualcosa che sia lubrificante davvero e che allarghi il tratto devi guardare sicuramente i Noodler’s Polar.
Ci sono altri Noodler’s che hanno performance simili sparsi nel catalogo (tipo EEL Gruen Cactus, Green Marine, Air Corp Blue Black…), ma i Polar sono sicuramente quelli più prestanti e facili da individuare.
È proprio un peccato che il verde e il marrone abbiano un colore così poco saturo… Nero e blu sono meravigliosi
rbocchuzz diceva tra l'altro
"Posso fare alcune considerazioni: la lubrificazione è efficiente se forma un film sottile tra le superfici a contatto, di conseguenza ci sono fattori intrinseci del liquido come viscosità e tensione superficiale e ovviamente la quantità di liquido che si immette tra le superfici.
La viscosità si può definire come il contrario della fluidità.
È abbastanza intuitivo che un liquido con una maggiore viscosità, e una minore tensione superficiale dia un maggiore effetto lubrificante.
Alla stessa maniera possiamo dire che una maggiore quantità di liquido migliori la lubrificazione.
Possiamo concludere che per avere una alta lubrificazione dobbiamo avere un inchiostro molto viscoso, con bassa tensione superficiale e che la penna ne eroghi una buona quantità.
Purtroppo una alta viscosità comporta un basso flusso di inchiostro (nella stessa penna), tanto più basso quanto più fine vogliamo il tratto di scrittura."
Nelle mie ricerche su come è fatto un inchiostro mi sono imbattuto quasi sempre in due componenti che svolgono principalmente due funzioni, uno che regola il flusso, e uno che regola la viscosità. In realtà la situazione è più complessa di così perché ci sono anche altri effetti.
In via generale comunque, quello che regola maggiormente il flusso, è il tensioattivo. Il tensioattivo riduce la tensione superficiale e aumenta la bagnabilità dell'inchiostro, quindi aumenta il flusso.
Quello che regola maggiormente la viscosità è l'umettante (che però come dice il nome ha anche altre funzioni, mantiene l'inchiostro "umido" in modo che non si secchi troppo nella penna e sul pennino). L'umettante aumenta la viscosità, e forma uno strato tra carta e pennino, riducendo la sensazione di attrito.
Come diceva rbocchuzz l'aumento di viscosità riduce il flusso di inchiostro, di conseguenza è necessario trovare un equilibrio tra i due tipi di additivi, per ottenere un effetto "lubrificante" efficace.
Non è improbabile che gli Iroshizuku siano addizionati in prevalenza di tensioattivo, e come rileva Alessio, diano quindi una sensazione di flusso aumentato, ma non tanto di lubrificazione nel senso di più viscido, più scivoloso.
I Polar di Noodler's, viceversa, è noto, perché Noodler's lo dichiara, sono addizionati maggiormente di un agente umettante (un glicole), che dà anche quella sensazione di strato lubrificante tra carta e pennino.
(La definizione "alta lubrificazione" può avere significati diversi, spesso viene usata in alternativa a bagnato (wet) anche se si tratta di due effetti abbastanza differenti.)
Bisogna comunque considerare che le due componenti sono in una sorta di equilibrio, differente a seconda della tipologia di inchiostro.
Guarda ieri sera ero disperata, perché purtroppo avevo comprato una penna Tibaldi bellissima per i miei gusti ma con un pennino Fine troppo sottile e rigido, l'ho carticata con il Tanzanite Edelstein Pelikan, ma con scarsi risultati, a quel punto ho aggiunto una mini goccia di detersivo per i piatti nel converter carico di inchiostro e la penna ha cominciato a funzionare come volevo io: il tratto si è ispessito, ma soprattutto la scrittura è risultata più piena e scorrevole.
Il Noodler's 54th Massachusetts incicciottisce abbastanza
Con il detersivo riduci la tensione superficiale dell’inchiostro che “si aggrappa meno” alle pareti dei capillari e fluisce meglio.Maruska ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 17:20 Guarda ieri sera ero disperata, perché purtroppo avevo comprato una penna Tibaldi bellissima per i miei gusti ma con un pennino Fine troppo sottile e rigido, l'ho carticata con il Tanzanite Edelstein Pelikan, ma con scarsi risultati, a quel punto ho aggiunto una mini goccia di detersivo per i piatti nel converter carico di inchiostro e la penna ha cominciato a funzionare come volevo io: il tratto si è ispessito, ma soprattutto la scrittura è risultata più piena e scorrevole.
Oramai farò così con le penne recalcitranti e con il tratto troppo sottile: detersivo per i piatti nell'inchiostro!
sì, in un certo senso. Come dicevo gli additivi "migliorano" alcune proprietà ma ne "peggiorano" altre.Maruska ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 16:20"Si chiamano glicoli o polialcoli le sostanze organiche che presentano più di un gruppo alcolico OH. Il più importante polialcol è il glicerolo, chiamato comunemente glicerina, che entra nella composizione dei grassi principali, come i trigliceridi e i fosfolipidi."sansenri ha scritto: ↑domenica 3 novembre 2024, 15:18
a proposito di questo, trovo interessante quello che diceva rbocchuzz in una delle risposte già allora nel 2015.
rbocchuzz diceva tra l'altro
"Posso fare alcune considerazioni: la lubrificazione è efficiente se forma un film sottile tra le superfici a contatto, di conseguenza ci sono fattori intrinseci del liquido come viscosità e tensione superficiale e ovviamente la quantità di liquido che si immette tra le superfici.
La viscosità si può definire come il contrario della fluidità.
È abbastanza intuitivo che un liquido con una maggiore viscosità, e una minore tensione superficiale dia un maggiore effetto lubrificante.
Alla stessa maniera possiamo dire che una maggiore quantità di liquido migliori la lubrificazione.
Possiamo concludere che per avere una alta lubrificazione dobbiamo avere un inchiostro molto viscoso, con bassa tensione superficiale e che la penna ne eroghi una buona quantità.
Purtroppo una alta viscosità comporta un basso flusso di inchiostro (nella stessa penna), tanto più basso quanto più fine vogliamo il tratto di scrittura."
Nelle mie ricerche su come è fatto un inchiostro mi sono imbattuto quasi sempre in due componenti che svolgono principalmente due funzioni, uno che regola il flusso, e uno che regola la viscosità. In realtà la situazione è più complessa di così perché ci sono anche altri effetti.
In via generale comunque, quello che regola maggiormente il flusso, è il tensioattivo. Il tensioattivo riduce la tensione superficiale e aumenta la bagnabilità dell'inchiostro, quindi aumenta il flusso.
Quello che regola maggiormente la viscosità è l'umettante (che però come dice il nome ha anche altre funzioni, mantiene l'inchiostro "umido" in modo che non si secchi troppo nella penna e sul pennino). L'umettante aumenta la viscosità, e forma uno strato tra carta e pennino, riducendo la sensazione di attrito.
Come diceva rbocchuzz l'aumento di viscosità riduce il flusso di inchiostro, di conseguenza è necessario trovare un equilibrio tra i due tipi di additivi, per ottenere un effetto "lubrificante" efficace.
Non è improbabile che gli Iroshizuku siano addizionati in prevalenza di tensioattivo, e come rileva Alessio, diano quindi una sensazione di flusso aumentato, ma non tanto di lubrificazione nel senso di più viscido, più scivoloso.
I Polar di Noodler's, viceversa, è noto, perché Noodler's lo dichiara, sono addizionati maggiormente di un agente umettante (un glicole), che dà anche quella sensazione di strato lubrificante tra carta e pennino.
(La definizione "alta lubrificazione" può avere significati diversi, spesso viene usata in alternativa a bagnato (wet) anche se si tratta di due effetti abbastanza differenti.)
Bisogna comunque considerare che le due componenti sono in una sorta di equilibrio, differente a seconda della tipologia di inchiostro.
A questo punto aggiungendo la comune glicerina ad un inchiostro si può ottenere un inchiostro lubrificante?