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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Vendite dalla Cina
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Vendite dalla Cina
È una mia impressione o i prezzi su aliexpress ultimamente sono aumentati in modo esorbitante? Soprattutto su alcuni oggetti ormai sono allineati con quelli di Amazon.
Restano bassi solo i prezzi di oggetti senza marca e dei quali non si capisce il materiale, tutti quelli che hanno un marchio anche se cinese costano un una cifra simile.
Addirittura la hongdian m2 da qualche venditore di aliexpress costa qualche euro in più.
Restano bassi solo i prezzi di oggetti senza marca e dei quali non si capisce il materiale, tutti quelli che hanno un marchio anche se cinese costano un una cifra simile.
Addirittura la hongdian m2 da qualche venditore di aliexpress costa qualche euro in più.
Cesare Augusto
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Si ho notato anche io. Ormai è più conveniente spendere quei 3-4€ in più su amazon che almeno se la penna non scrive è più facile e immediato fare il reso.
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Vendite dalla Cina
Dipende dai periodi. In questo momento si possono fare begli acquisti sulla piattaforma cinese.
Grazie ad un nuovo account che ho aperto, ho acquistato la seconda Fuliwen a circa 16 euro contro gli oltre 30 normali (sulla piattaforma americana poco meno di 36 euro, ma spedita comunque dalla Cina).
Ho acquistato una Riimoo 531 con un buon 20% di sconto, risparmiato 4 euro su un set di scacchi che avevo adocchiato da tempo e sul totale un ulteriore sconto di 5 euro della promozione un corso... Spedizione gratis.
Abulafia docet.
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dirò la mia sulla Cina, ci stiamo fregando con le nostre mani 'pompando' i loro modi di produrre e vendere. Sempre più potenti, anche militarmente. L'importante è risparmiare qualche euro/dollaro.
Anche io ne sono complice, fortunatamente in modo limitato. Amen.
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Se non si va, non si vede
Marco
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Vendite dalla Cina
Veramente ci hanno già fregato da anni (o ci siamo fatti fregare?), quindi i buoi sono scappati da un bel pezzo e senza possibilità di ritorno.rrfreak63 ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 11:05 dirò la mia sulla Cina, ci stiamo fregando con le nostre mani 'pompando' i loro modi di produrre e vendere. Sempre più potenti, anche militarmente. L'importante è risparmiare qualche euro/dollaro.
Anche io ne sono complice, fortunatamente in modo limitato. Amen.
Per la mia esperienza i prezzi li trovo ancora decenti e nel contempo, sentendo anche alcuni amici che spaziano su altri acquisti, per esempio strumenti elettronici, la qualità, in generale, è aumentata.
Poi ovviamente bisogna saper aspettare il momento migliore, se non si ha fretta, qualche sconto esce sempre fuori
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Nella maggior parte dei casi, comprando direttamente sulle piattaforme cinesi, risparmi l' intermediario occidentale che ci lucra sopra ( e che non produce nulla).rrfreak63 ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 11:05 dirò la mia sulla Cina, ci stiamo fregando con le nostre mani 'pompando' i loro modi di produrre e vendere. Sempre più potenti, anche militarmente. L'importante è risparmiare qualche euro/dollaro.
Anche io ne sono complice, fortunatamente in modo limitato. Amen.
Abbiamo sempre delegato nei paesi emergenti la produzione di beni: Giappone, Hong Kong , Corea, Singapore, Vietnam, india , Filippine etc..e piú vicini a noi tutti i paesi dell'ex blocco sovietico e del Nordafrica.
Il problema è che la Cina è una potenza militare per molti versi ostile. Come la Russia, sul cui gas abbiamo campato per anni, senza clamore mediatico. La soluzione non è non comprare prodotti cinesi, ma non andare a produrre beni lì. Ma siamo( e sono ) disposti a farlo?
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Lao Tsu
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Questo è un aspetto che in passato curavo anch’io poi ho capito che mi facevo solo prendere in giro da persone furbe e senza scrupoli. Comprare da “venditore europeo” pensando di favorire la nostra industria è un’illusione se poi quel venditore mi vende merce comprata o prodotta in Cina o in altri paesi a basso costo del lavoro. In realtà consento solo ad un intermediario furbastro di lucrare senza far fatica, a questo punto compro direttamente dalla Cina e così risparmio.rrfreak63 ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 11:05 dirò la mia sulla Cina, ci stiamo fregando con le nostre mani 'pompando' i loro modi di produrre e vendere. Sempre più potenti, anche militarmente. L'importante è risparmiare qualche euro/dollaro.
Anche io ne sono complice, fortunatamente in modo limitato. Amen.
Quello che però intendevo dire è che ormai, salvo offerte particolari, la differenza di prezzo su prodotti uguali ( non simili proprio uguali) si è assottigliata molto. Solo un anno fa comprare una Gingiao (Bons dixit) su aliexpress costava un terzo che su Amazon ora costano quasi la stessa cifra.
Cesare Augusto
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Se questo significa che diventano sempre meno competitivi...ben venga.Automedonte ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 13:27Questo è un aspetto che in passato curavo anch’io poi ho capito che mi facevo solo prendere in giro da persone furbe e senza scrupoli. Comprare da “venditore europeo” pensando di favorire la nostra industria è un’illusione se poi quel venditore mi vende merce comprata o prodotta in Cina o in altri paesi a basso costo del lavoro. In realtà consento solo ad un intermediario furbastro di lucrare senza far fatica, a questo punto compro direttamente dalla Cina e così risparmio.rrfreak63 ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 11:05 dirò la mia sulla Cina, ci stiamo fregando con le nostre mani 'pompando' i loro modi di produrre e vendere. Sempre più potenti, anche militarmente. L'importante è risparmiare qualche euro/dollaro.
Anche io ne sono complice, fortunatamente in modo limitato. Amen.
Quello che però intendevo dire è che ormai, salvo offerte particolari, la differenza di prezzo su prodotti uguali ( non simili proprio uguali) si è assottigliata molto. Solo un anno fa comprare una Gingiao (Bons dixit) su aliexpress costava un terzo che su Amazon ora costano quasi la stessa cifra.
PS
Adesso non esiste più franchigia verso la UE, i venditori cinesi versano iva e dazio in loco.
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Vendite dalla Cina
Il vero grosso problema è partito da circa 20 anni fa, quando un grosso numero di aziende europee (non solo Italiane) hanno delocalizzato la produzione in Cina attirati dai prezzi bassissimi della manodopera, scarsi o nulli controlli sull'inquinamento, burocrazia facilitata, diritti dei lavoratori inesistenti e tassazione scarsa.
Questo gli ha permesso di fare margini molto alti rivendendo il prodotto sul mercato occidentale.
Il problema è che in questo modo si/ci siamo fatti mettere il cappio al collo, infatti per guadagnare sul breve/medio periodo abbiamo regalato tecnologie e esperienza (costruita con fatica e costi negli anni).
Altro problema è che quando delocalizzazi in Cina il governo di quel paese entra pesantemente nella gestione dell'azienda allo scopo proprio di impossessarsi delle tecnologie, pratiche ed esperienza delle aziende che arrivano in modo da fargli le penne una manciata di anni dopo, chiudendo il mercato interno agli stranieri proponendo i propri prodotti sia in loco che in occidente.
Ora stiamo semplicemente assistendo al momento in cui mietono i frutti del lavoro fatto negli anni precedenti.
C'è da dire una cosa "positiva " che la gestione economica del governo ha creato anche grosse storture nel loro mercato, con investimenti a fondo perduto eccessivi con la conseguente speculazione e corruzione che gli va dietro, un esempio su tutti il disastro dell' immobiliare (vedasi Evergrande).
E forse anche sul fronte dell'auto elettrica , attenzione non è tutto oro quel che luccica, anche li a fronte di enormi investimenti del governo negli ultimi anni sono nati "costruttori " di auto come funghi al solo scopo di incamerare i soldi dello state e poi fallire lasciando in giro piazzali di mezzi invenduti a marcire (scoperti dai satelliti americani) .
Insomma per il futuro non c'è da stare allegri, ma forse neanche da disperarsi troppo ...
Questo gli ha permesso di fare margini molto alti rivendendo il prodotto sul mercato occidentale.
Il problema è che in questo modo si/ci siamo fatti mettere il cappio al collo, infatti per guadagnare sul breve/medio periodo abbiamo regalato tecnologie e esperienza (costruita con fatica e costi negli anni).
Altro problema è che quando delocalizzazi in Cina il governo di quel paese entra pesantemente nella gestione dell'azienda allo scopo proprio di impossessarsi delle tecnologie, pratiche ed esperienza delle aziende che arrivano in modo da fargli le penne una manciata di anni dopo, chiudendo il mercato interno agli stranieri proponendo i propri prodotti sia in loco che in occidente.
Ora stiamo semplicemente assistendo al momento in cui mietono i frutti del lavoro fatto negli anni precedenti.
C'è da dire una cosa "positiva " che la gestione economica del governo ha creato anche grosse storture nel loro mercato, con investimenti a fondo perduto eccessivi con la conseguente speculazione e corruzione che gli va dietro, un esempio su tutti il disastro dell' immobiliare (vedasi Evergrande).
E forse anche sul fronte dell'auto elettrica , attenzione non è tutto oro quel che luccica, anche li a fronte di enormi investimenti del governo negli ultimi anni sono nati "costruttori " di auto come funghi al solo scopo di incamerare i soldi dello state e poi fallire lasciando in giro piazzali di mezzi invenduti a marcire (scoperti dai satelliti americani) .
Insomma per il futuro non c'è da stare allegri, ma forse neanche da disperarsi troppo ...
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temo che sia il contrario... non sono meno competitivi (se non in apparenza), si son fatti più furbi "se su amazon la comprano a 30 a palate, perché la devo vendere a 10? la vendo a 25 e ci guadagno molto di più, e la comprano comunque da me".ASTROLUX ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 14:21Se questo significa che diventano sempre meno competitivi...ben venga.Automedonte ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 13:27
Questo è un aspetto che in passato curavo anch’io poi ho capito che mi facevo solo prendere in giro da persone furbe e senza scrupoli. Comprare da “venditore europeo” pensando di favorire la nostra industria è un’illusione se poi quel venditore mi vende merce comprata o prodotta in Cina o in altri paesi a basso costo del lavoro. In realtà consento solo ad un intermediario furbastro di lucrare senza far fatica, a questo punto compro direttamente dalla Cina e così risparmio.
Quello che però intendevo dire è che ormai, salvo offerte particolari, la differenza di prezzo su prodotti uguali ( non simili proprio uguali) si è assottigliata molto. Solo un anno fa comprare una Gingiao (Bons dixit) su aliexpress costava un terzo che su Amazon ora costano quasi la stessa cifra.
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Adesso non esiste più franchigia verso la UE, i venditori cinesi versano iva e dazio in loco.
Semmai si fanno concorrenza tra loro (i cinesi) per cui qualche sconto lo trovi ancora in quel caso.
Occhio però alle subproduzioni, dopo un po' la stessa penna esce con la plastica più leggera, la clip leggermente diversa, il pennino più economico e che gratta, il cappuccio che ti resta in mano, etc.
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quello che mi ha sempre fatto imbestialire è il fatto che i nostri 'capitani coraggiosi' trasferissero la produzione in Cina, lasciando gente a casa qui da noi, per rivenderci a peso d'oro i loro prodotti 'importati' dalla cina. E noi contenti e felici di pagare. Lo puoi chiamare capitalismo ma per me è fregare le economie nazionali. I cinesi sono ormai dapertutto e sono pieni di soldi e comperano tutto e tutti. Qui a Cambridge i cinesi sono la maggioranza degli studenti. Ci seppelliranno, questo si, con i loro prodotti a 'basso costo' ed il loro modo di fare.
Comunque tornerei a parlare di penne, che siano di buona qualità, almeno. Bons non avrebbe sopportato a lungo quest'osannare le penne cinesi ad ogni piè sospinto e lo capisco
Comunque tornerei a parlare di penne, che siano di buona qualità, almeno. Bons non avrebbe sopportato a lungo quest'osannare le penne cinesi ad ogni piè sospinto e lo capisco
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solo ancora un breve commento, il problema non è solo aver delocalizzato la produzione in Cina (o altrove), lo diceva Mastrogigino, è soprattutto non rendersi conto (o rendersi conto e comunque accettarlo) che quando lo fai, trasferisci lì il know-how, le macchine, i processi. Dopo un poco, anche quando la tua produzione finisce (ma spesso prima), il tuo contoterzista va avanti a produrre il prodotto per se stesso.
Ne ho visti molti contratti di contoterzismo nei quali spuntava la clausola del technology transfer obbligato.
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Economicamente il discorso è lungo, e giustamente parte da almeno una trentina di anni fa (metà anni '90, WTO ecc), quando ci siam resi conto che andare a produrre in Cina faceva decollare i profitti, visti i costi irrisori di allora rispetto ai nostri. Il solo problemino, a cui nessuno ha mai dato troppo peso, è che il prezzo richiesto dalla Cina per chiudere un occhio (diciamo pure entrambi) su inquinamento, lavoro pesantemente sottopagato, investimenti monstre di stato per raggiungere economie di scala pazzesche ecc. è stato il poter incamerare, copiare ecc. le nostre tecnologie, know how, stile ecc. Che poi è tipico della cultura orientale: prima di superare il maestro devi sapere eseguire precisamente, alla lettera, quel che fa il maestro. Devi saper copiarlo così bene che la tua mano non si distingue più da quella del maestro... Solo dopo riuscirai a superarlo !
Come sempre i gestori di un'impresa tendono a guardare il profitto di breve periodo, non certo gli interessi dell'azienda di lungo periodo. E ovviamente ai Governi andava benissimo così.
Come è stato scritto: i buoi son scappati da tempo...ora ci tocca rincorrere.
Avete letto il rapporto Draghi ? Mette una discreta paura, e chissà se perlomeno proveranno a seguirne almeno qualche consiglio...non per buona educazione, ma per sopravvivenza.
Come sempre i gestori di un'impresa tendono a guardare il profitto di breve periodo, non certo gli interessi dell'azienda di lungo periodo. E ovviamente ai Governi andava benissimo così.
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Avete letto il rapporto Draghi ? Mette una discreta paura, e chissà se perlomeno proveranno a seguirne almeno qualche consiglio...non per buona educazione, ma per sopravvivenza.
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Nì.Automedonte ha scritto: ↑venerdì 1 novembre 2024, 9:35 È una mia impressione o i prezzi su aliexpress ultimamente sono aumentati in modo esorbitante? Soprattutto su alcuni oggetti ormai sono allineati con quelli di Amazon.
Restano bassi solo i prezzi di oggetti senza marca e dei quali non si capisce il materiale, tutti quelli che hanno un marchio anche se cinese costano un una cifra simile.
Addirittura la hongdian m2 da qualche venditore di aliexpress costa qualche euro in più.
Un po' di aumento generalizzato c'è stato, ma girando un po' tra le inserzioni qualche risparmio ancora si trova: la Hongdian m2 l'ho ordinata ieri a 13€ da Aliexpress, mentre su Amazon sta a 21€. Non è un terzo del prezzo, ma è comunque più di un terzo in meno.
Al di là che dall'estate 2021 sia stata introdotta l'IVA prepagata su Aliexpress e quindi i prezzi sono aumentati del 22%, da un po' è cambiata anche la politica di vendita del sito, soprattutto per quanto riguarda le spedizioni; se prima ogni venditore faceva di testa propria (e infatti i tempi di attesa erano decisamente più lunghi) ora invece quasi tutti si servono delle 2-3 spedizioni principali che Aliexpress mette loro a disposizione, che implicano tempi notevolmente abbreviati (a me metà dei prodotti arrivano entro la settimana, un altro 40% entro i 10 giorni e il restante entro i 15 giorni), ma costi più alti perché i venditori pagano il servizio alla piattaforma.
In pratica se in precedenza il prodotto da 10€ costava 10€ e ti veniva spedito in una scatoletta anonima iva esente in un container stipato in chissà quale nave, ora lo stesso prodotto costa 12,20 (causa IVA) e magari altri 5€ in più per il servizio di spedizione inculos (sempre +IVA, perché incluso nel prezzo totale).
Finisce che quel che costava 10€, ora costa 18€.
Su Amazon il discorso è stato sempre così: l'IVA già la pagavano e il servizio Amazon già lo pagavano, quindi i prezzi sono sempre stati più alti. Ora la forbice si è assottigliata. A volte paradossalmente, tra offerte e liquidazioni capita che qualche prodotto costi meno su Amazon, che vende sottocosto per liberare i magazzini (ho comprato un illuminatore LED per fotografia a 10€ quando su Aliexpress sta sempre sui 25€ e su Amazon stesso era venduto a 28 da anni).
Insomma, tutto si è avvicinato, ma un po' di differenza rimane e tutto è molto, molto, molto più influenzato da sconti e promozioni.
(Ovviamente più i prezzi dei prodotti salgono, più la forbice si allarga; su Amazon una Hongdian N23 costa 49€, su Aliexpress l'ho pagata 18€. Oppure, cambiando mercato di riferimento, un obiettivo TTartisan 100/2.8 costa 200€ su Amazon e 120€ su Aliexpress. La differenza ancora si sente).
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E' curioso, infatti alcune stilografiche le ho pagate meno in offerta su Amazon, col vantaggio di riceverle in 24 ore. Altre volte conviene aspettare le due settimane circa comprando da Ali... dipende. Infatti ormai quando devo acquistare qualcosa apro tre schede (amazon, ebay, ali) e confronto i prezzi.Abulafia ha scritto: ↑sabato 2 novembre 2024, 15:45
Insomma, tutto si è avvicinato, ma un po' di differenza rimane e tutto è molto, molto, molto più influenzato da sconti e promozioni.
(Ovviamente più i prezzi dei prodotti salgono, più la forbice si allarga; su Amazon una Hongdian N23 costa 49€, su Aliexpress l'ho pagata 18€. Oppure, cambiando mercato di riferimento, un obiettivo TTartisan 100/2.8 costa 200€ su Amazon e 120€ su Aliexpress. La differenza ancora si sente).
Ecco ora mi hai fatto venire la curiosità di cercare il prezzo di un TT Artisan che cercavo per la mia Leica M