Non dimentichiamoci anche della celluloide vera non soltanto colorata ma anche nera che si restringe. E un fenomeno trasversale che colpisce tutti i produttori indistintamente nessuno escluso. Capita a certe Omas vintage in celluloide nera, capita anche alle Montblanc meisterstuck vintage in celluloide nera.E non scordiamoci, l' auroloide di Aurora, e la resina di cotone di OMAS
Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Le stilografiche sono come il vino buon
Le stilografiche sono come il vino buon
- Esme
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- La mia penna preferita: Aurora 98
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- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Varese
Le stilografiche sono come il vino buon
Io però credo che il senso del messaggio iniziale di Mauristilo fosse diverso.
Parlava di amicizia, quindi di affetto e conoscenza.
Probabilmente non è quello che sperimentano tutti, ma alcuni di noi hanno un legame con le loro penne che si arricchisce con il tempo.
Si impara a conoscerle e con loro ci si evolve, nel senso che evolvono i nostri gusti, si affinano le sensazioni, cambia magari il nostro modo di scrivere.
Qualcuna di loro magari ci delude, con il tempo scopriamo che non fa per noi, ma le altre ci diventano familiari e preziose via via che passa il tempo.
Invecchiano e hanno acciacchi? Anche noi.
Poi per alcuni di noi le vecchie penne con un passato hanno un fascino particolare proprio perché hanno già vissuto, hanno una storia e lo dimostrano.
Hanno pennini che ci rimandano ai precedenti scrittori.
Con una penna vintage vale ancora di più quello che diceva Mauristilo: non conta solo il nostro essere, bisogna capirla e anche in parte adattarci a quello che è diventata.
Parlava di amicizia, quindi di affetto e conoscenza.
Probabilmente non è quello che sperimentano tutti, ma alcuni di noi hanno un legame con le loro penne che si arricchisce con il tempo.
Si impara a conoscerle e con loro ci si evolve, nel senso che evolvono i nostri gusti, si affinano le sensazioni, cambia magari il nostro modo di scrivere.
Qualcuna di loro magari ci delude, con il tempo scopriamo che non fa per noi, ma le altre ci diventano familiari e preziose via via che passa il tempo.
Invecchiano e hanno acciacchi? Anche noi.
Poi per alcuni di noi le vecchie penne con un passato hanno un fascino particolare proprio perché hanno già vissuto, hanno una storia e lo dimostrano.
Hanno pennini che ci rimandano ai precedenti scrittori.
Con una penna vintage vale ancora di più quello che diceva Mauristilo: non conta solo il nostro essere, bisogna capirla e anche in parte adattarci a quello che è diventata.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Le stilografiche sono come il vino buon
Il senso era chiaro. Personalmente ho voluto solo metterci un poco di ironia, ricordando che ci sono amici che durano per sempre e altri con cui le strade si separano, per motivi svariati.
Io al momento non ho un attaccamento emotivo alle mie penne. Mi piace l'esperienza che mi danno, alcune più e alcune meno, ma non posso parlare di emotività. Se alcune le perdessi, a oggi tirerei giù un calendario di santi per quanto mi sono costate, molto più che per attaccamento affettivo. Tuttavia tutte le mie penne sono nuove, non ho avuto il tempo di farci una vita insieme e legare anche su livelli meno razionali.
Non essendo un'apprezzatrice dell'estetica vintage, inoltre, non commento su quello. Magari tra qualche anno sarò anch'io una cacciatrice di cimeli dal passato e saprò dire se - davvero - percepisco anch'io qualcosa di diverso da penne "pre-owned". Oggi apprezzo il fatto che ogni brand ha caratteristiche sue e che ciascuna di queste caratteristiche si può adattare, un momento o l'altro, con miei stati emotivi, con ispirazioni e idee.
Quando saranno invecchiate e non mi si saranno trasformate in aceto, vedrò se effettivamente le starò apprezzando di più in futuro o se le preferivo ancora giovani come un Novello.
E questo mi ricorda che è quasi tempo di Novello <3 *glu glu glu*
Io al momento non ho un attaccamento emotivo alle mie penne. Mi piace l'esperienza che mi danno, alcune più e alcune meno, ma non posso parlare di emotività. Se alcune le perdessi, a oggi tirerei giù un calendario di santi per quanto mi sono costate, molto più che per attaccamento affettivo. Tuttavia tutte le mie penne sono nuove, non ho avuto il tempo di farci una vita insieme e legare anche su livelli meno razionali.
Non essendo un'apprezzatrice dell'estetica vintage, inoltre, non commento su quello. Magari tra qualche anno sarò anch'io una cacciatrice di cimeli dal passato e saprò dire se - davvero - percepisco anch'io qualcosa di diverso da penne "pre-owned". Oggi apprezzo il fatto che ogni brand ha caratteristiche sue e che ciascuna di queste caratteristiche si può adattare, un momento o l'altro, con miei stati emotivi, con ispirazioni e idee.
Quando saranno invecchiate e non mi si saranno trasformate in aceto, vedrò se effettivamente le starò apprezzando di più in futuro o se le preferivo ancora giovani come un Novello.
E questo mi ricorda che è quasi tempo di Novello <3 *glu glu glu*
Le stilografiche sono come il vino buon
Zio Paperone è ricco sfondato ma ci tiene al suo primo cent. Per me le stilografiche sono solo strumenti di scrittura, di attaccamento affettivo non se ne parla proprio con una sola eccezione, la mia prima penna seria che mi fu regalata di seconda mano e che ho usato per decenni e che conservo ancora oggi gelosamente. Ringrazio solo che sia di metallo e non di plastica perché se non a quest'ora con tutto quello che le ho fatto subire avrebbe già da tempo raggiunto il cimitero delle penne. 
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Le stilografiche sono come il vino buon
Beh, c'è da dire che tra attaccamento emotivo e disposofobia il confine può essere sottile... 
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
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[sir Terry Pratchett]
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Le stilografiche sono come il vino buon
È il modo scientifico e gentile se vuoi dire a qualcuno che è uno scoiattolo umano. 
Provengo da una famiglia di castori scoiattolati, il mio compagno da una famiglia di scoiattoli, noi due ogni tot dobbiamo evocare lo yokai guida di Marie Kondo per evitare di trasformarci anche noi in bestioline con la coda rossa.
Provengo da una famiglia di castori scoiattolati, il mio compagno da una famiglia di scoiattoli, noi due ogni tot dobbiamo evocare lo yokai guida di Marie Kondo per evitare di trasformarci anche noi in bestioline con la coda rossa.
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Le stilografiche sono come il vino buon
Esme ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 19:26 È il modo scientifico e gentile se vuoi dire a qualcuno che è uno scoiattolo umano.
Provengo da una famiglia di castori scoiattolati, il mio compagno da una famiglia di scoiattoli, noi due ogni tot dobbiamo evocare lo yokai guida di Marie Kondo per evitare di trasformarci anche noi in bestioline con la coda rossa.![]()

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Credo di avere ascendenze in famiglie come le vostre
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Le stilografiche sono come il vino buon
Interessante come sia andato il discorso, personalmente mi trovo più vicino ad Esme@ :
Quando ero bambino e sono passati molti anni, mio nonno mi regalò una Parker con pennino in oro, a scuola facevo fatica ad usarla perché non scorreva molto e forse era anche troppo "elastica" per la mia scrittura, per cui fui affascinato dalle biro che stavano iniziando a comparire. Dopo decenni di peggioramento della mia scrittura ho cercato di tornare a quel fascino più umano che aveva la stilografica, che non ho più, ma che mi faceva provare emozioni oltre alle parole stesse che scrivevo. Ne ho sentito la mancanza
con in più anche un'osservazione più pratica: le stilografiche hanno bisogno di essere usate ed a loro volta affiatarsi all'inchiostro per essere veramente apprezzate, criticate. Lo scrivere è il fine ed il mezzo sono un complesso di cose tra stilografica, inchiostro, carta ed ognuno di questi influenza l'altro, in più ci metto anche il nostro personale modo di impugnarle o di premere o meno. Per questo diventano un qualcosa che va oltre il semplice oggetto stesso, ma interagiscono anche con la nostra sensibilità, il sentimento che abbiamo in quel momento.Esme ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 10:48
Parlava di amicizia, quindi di affetto e conoscenza.
Probabilmente non è quello che sperimentano tutti, ma alcuni di noi hanno un legame con le loro penne che si arricchisce con il tempo.
Si impara a conoscerle e con loro ci si evolve, nel senso che evolvono i nostri gusti, si affinano le sensazioni, cambia magari il nostro modo di scrivere.
Qualcuna di loro magari ci delude, con il tempo scopriamo che non fa per noi, ma le altre ci diventano familiari e preziose via via che passa il tempo.
Invecchiano e hanno acciacchi? Anche noi.
Poi per alcuni di noi le vecchie penne con un passato hanno un fascino particolare proprio perché hanno già vissuto, hanno una storia e lo dimostrano.
Hanno pennini che ci rimandano ai precedenti scrittori.
Con una penna vintage vale ancora di più quello che diceva Mauristilo: non conta solo il nostro essere, bisogna capirla e anche in parte adattarci a quello che è diventata.
Quando ero bambino e sono passati molti anni, mio nonno mi regalò una Parker con pennino in oro, a scuola facevo fatica ad usarla perché non scorreva molto e forse era anche troppo "elastica" per la mia scrittura, per cui fui affascinato dalle biro che stavano iniziando a comparire. Dopo decenni di peggioramento della mia scrittura ho cercato di tornare a quel fascino più umano che aveva la stilografica, che non ho più, ma che mi faceva provare emozioni oltre alle parole stesse che scrivevo. Ne ho sentito la mancanza
