Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
la penna mi piace ed ha un prezzo OK, è valida ed esteticamente mi piace veramente tanto, la preferisco rispetto alle altre più costose per la forma della sezione. le resine che hanno scelto per i colori sono visibilmente più "povere" a mio parere lo hanno fatto apposta per trasferire idea di "prodotto inferiore" e hanno tenuto i colori sgargianti per altre penne che avrebbero venduto a prezzi maggiori. Comunque io preferisco sempre le penne nere quindi mi frega zero del colore sgargiante.
I pennini sono gli standard jowo, che ho provato, non flettono. Sono pennini fragili, difficili da apprezzare, hanno tutte le qualità del jowo, se tu percepisci questo pennino come un prodotto usabile, duraturo, valido, allora è OK, ti trovi due tagli laterali in più che fanno design e magari ti piace la forma del pennino, compralo. non è un brutto pennino, fa il suo lavoro e va bene. Se invece speravi che flettesse allora sarai deluso, questo pennino "elastico" è rigidissimo, ben più rigido comparato anche a pennini normali non marchiati come "elastico" di metallo venduti da altre marche. Ma non farti l'idea che sia un brutto pennino, invece è bello e funziona benissimo.
Questa idea di marchiare "elastico" o "flex" sta veramente devastando la reputazione jowo, molte persone sentono puzza di "truffa" oppure marketing mal riuscito, gli si sta ritorcendo contro. Jowo ha proprio cannato alla grande, i loro pennini sono perfettamente validi e ottimi, hanno alimentatori ben disegnati e complessi che funzionano bene, il collare è più sottile del bock e quindi si può inserire in sezioni con diametro più piccolo, ci sono tanti pregi nel jowo, ma con questa nomeclatura "elastico" hanno attribuito una proprietà che è al limite della definizione di pubblicità ingannevole finendo per mettere in ombra le oggettive qualità positive del loro prodotto.
Questo è un caso di marketing fatto veramente male, qualcosa che penalizza il prodotto che non avesse avuto quello stigma derivato dalle bugie del marketing sarebbe stato percepito ottimo.
I pennini sono gli standard jowo, che ho provato, non flettono. Sono pennini fragili, difficili da apprezzare, hanno tutte le qualità del jowo, se tu percepisci questo pennino come un prodotto usabile, duraturo, valido, allora è OK, ti trovi due tagli laterali in più che fanno design e magari ti piace la forma del pennino, compralo. non è un brutto pennino, fa il suo lavoro e va bene. Se invece speravi che flettesse allora sarai deluso, questo pennino "elastico" è rigidissimo, ben più rigido comparato anche a pennini normali non marchiati come "elastico" di metallo venduti da altre marche. Ma non farti l'idea che sia un brutto pennino, invece è bello e funziona benissimo.
Questa idea di marchiare "elastico" o "flex" sta veramente devastando la reputazione jowo, molte persone sentono puzza di "truffa" oppure marketing mal riuscito, gli si sta ritorcendo contro. Jowo ha proprio cannato alla grande, i loro pennini sono perfettamente validi e ottimi, hanno alimentatori ben disegnati e complessi che funzionano bene, il collare è più sottile del bock e quindi si può inserire in sezioni con diametro più piccolo, ci sono tanti pregi nel jowo, ma con questa nomeclatura "elastico" hanno attribuito una proprietà che è al limite della definizione di pubblicità ingannevole finendo per mettere in ombra le oggettive qualità positive del loro prodotto.
Questo è un caso di marketing fatto veramente male, qualcosa che penalizza il prodotto che non avesse avuto quello stigma derivato dalle bugie del marketing sarebbe stato percepito ottimo.
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Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
secondo me la metti giù un po' troppo dura, tra i pennini in acciaio, i Jowo (insieme con i Bock) sono tra i migliori disponibili su penne moderne. Il pennino elastico, lo abbiamo ormai già detto un bel po' di volte in questo 3d, non nasce per dare alcuna flessibilità, è solo elastico, dà un po' di molleggio, è un pennino "non rigido".pbon ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 12:05 la penna mi piace ed ha un prezzo OK, è valida ed esteticamente mi piace veramente tanto, la preferisco rispetto alle altre più costose per la forma della sezione. le resine che hanno scelto per i colori sono visibilmente più "povere" a mio parere lo hanno fatto apposta per trasferire idea di "prodotto inferiore" e hanno tenuto i colori sgargianti per altre penne che avrebbero venduto a prezzi maggiori. Comunque io preferisco sempre le penne nere quindi mi frega zero del colore sgargiante.
I pennini sono gli standard jowo, che ho provato, non flettono. Sono pennini fragili, difficili da apprezzare, hanno tutte le qualità del jowo, se tu percepisci questo pennino come un prodotto usabile, duraturo, valido, allora è OK, ti trovi due tagli laterali in più che fanno design e magari ti piace la forma del pennino, compralo. non è un brutto pennino, fa il suo lavoro e va bene. Se invece speravi che flettesse allora sarai deluso, questo pennino "elastico" è rigidissimo, ben più rigido comparato anche a pennini normali non marchiati come "elastico" di metallo venduti da altre marche. Ma non farti l'idea che sia un brutto pennino, invece è bello e funziona benissimo.
Questa idea di marchiare "elastico" o "flex" sta veramente devastando la reputazione jowo, molte persone sentono puzza di "truffa" oppure marketing mal riuscito, gli si sta ritorcendo contro. Jowo ha proprio cannato alla grande, i loro pennini sono perfettamente validi e ottimi, hanno alimentatori ben disegnati e complessi che funzionano bene, il collare è più sottile del bock e quindi si può inserire in sezioni con diametro più piccolo, ci sono tanti pregi nel jowo, ma con questa nomeclatura "elastico" hanno attribuito una proprietà che è al limite della definizione di pubblicità ingannevole finendo per mettere in ombra le oggettive qualità positive del loro prodotto.
Questo è un caso di marketing fatto veramente male, qualcosa che penalizza il prodotto che non avesse avuto quello stigma derivato dalle bugie del marketing sarebbe stato percepito ottimo.
Poi però molto dipende dalla mano di chi lo usa (ho visto qualcuno che ci tira fuori pure variazione di tratto!).
Volevo nuovamente segnalarti comunque, una volta compresa la differenza sostanziale tra elastico e flex, che Jowo non ha mai chiamato questo pennino flex, Jowo lo vende come elastico, per cui eventualmente non è Jowo che ha "cannato alla grande", ma chi lo compra da Jowo, lo rimarchia con il suo nome e lo vende come flex. Non li cito, per evitare che vengano nuovamente segnati in rosso come citazione commerciale non consentita
(però ti do un aiutino, sono quelli nel titolo...)
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Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
C'è una ditta italiana di penne molto nota negli ultimi anni che i JoWo elastic li chiama correttamente elastic sul proprio sito. Ed è elastic anche sul sito di quasi tutti i venditori. E' solo sul sito di uno specifico venditore che diventa flex....sansenri ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 21:49 Volevo nuovamente segnalarti comunque, una volta compresa la differenza sostanziale tra elastico e flex, che Jowo non ha mai chiamato questo pennino flex, Jowo lo vende come elastico, per cui eventualmente non è Jowo che ha "cannato alla grande", ma chi lo compra da Jowo, lo rimarchia con il suo nome e lo vende come flex. Non li cito, per evitare che vengano nuovamente segnati in rosso come citazione commerciale non consentita
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non sono esperto di marketing ma penso che jowo abbia realizzato questo pennino con intenzione di proporlo in modo tale da alludere all'idea "flettere" ma ovviamente hanno badato a non usare la parola "flex" pertanto hanno suggerito "elastico". persino l'uso di "semiflex" avrebbe portato problemi. Io penso l'intenzione di alludere all'idea de "questo pennino varia il tratto e flette" esiste, infatti non è solo uno o due brand che marchiano il pennino con parole sinonimo o che collegano l'idea del loro rimarchio del brand al concetto di "flex".sansenri ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 21:49
secondo me la metti giù un po' troppo dura, tra i pennini in acciaio, i Jowo (insieme con i Bock) sono tra i migliori disponibili su penne moderne. Il pennino elastico, lo abbiamo ormai già detto un bel po' di volte in questo 3d, non nasce per dare alcuna flessibilità, è solo elastico, dà un po' di molleggio, è un pennino "non rigido".
Poi però molto dipende dalla mano di chi lo usa (ho visto qualcuno che ci tira fuori pure variazione di tratto!).
Volevo nuovamente segnalarti comunque, una volta compresa la differenza sostanziale tra elastico e flex, che Jowo non ha mai chiamato questo pennino flex, Jowo lo vende come elastico, per cui eventualmente non è Jowo che ha "cannato alla grande", ma chi lo compra da Jowo, lo rimarchia con il suo nome e lo vende come flex. Non li cito, per evitare che vengano nuovamente segnati in rosso come citazione commerciale non consentita
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se cerchi il pennino senza marchio, e lo compri sfuso, troverai descrizioni tipo "jowo flex" oppure "jowo elastico"... Cose del genere. Pare inoltre evidente, avendo letto vari commenti circa questo pennino, che l'aspettativa del consumatore è sempre quella di avere un prodotto che almeno flette, ma sono tutti delusi. Tutti o quasi pensano istantaneamente a paragonare questo pennino con qualche altro che flette, ne ho viste molte di queste comparazioni. Significa che il marketing ha indubitabilmene trasferito il concetto de "il pennino è fatto per flettere". Anche se, la parola "elastico" potrebbe portare a scusare il brand e a pensare "questo pennino è rimbalzante dato che è elastico, non abbiamo mai detto che avrebbe dovuto flettere".
In ogni caso, questi nomi stanno confondendo l'utenza, e hanno a mio parere danneggiato jowo e i marchi ad esso associati, ora usano questa nomeclatura che confonde e il marketing invece deve essere chiaro come un diamante e piazzare idee dentro la testa non deve essere un groviglio di concetti semi-fraudolenti.
Pertanto penso che in questo singolare caso, i marketer abbiano cannato, totale fallimento. Hanno persino offuscato qualità positive di un prodotto che senza i loro magheggi retorici sarebbe stato ottimo.
Pensa se io ti avessi proposto delta intesa senza il jowo elastico. Tu avresti pensato "ottima penna, ottimo prezzo, la voglio mi piace il design". invece se ti dico "pennino elastico blablah rimbalza"... tu ci rimani e pensi che ti sto fregando, invece il prodotto è ottimo e l'unico problema è come non vengono comunicate le qualità e invece si usano nomignoli e trucchetti.
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Sono in parte d'accordo con questa posizione. Dico "in parte" perché purtroppo non c'è una nomenclatura ufficiale e condivisa, tra appassionati di solito si fa la differenza tra "flessibile" e "rigido", però su come si declini questo "flessibile" è molto vario: elastico, molleggiato, soft... Se poi consideriamo che si parla anche di "morbidezza" in riferimento alla sensazione di scrittura di alcuni pennini rigidi, diventa proprio una Babele.
Da notare che tutte queste distinzioni sulla rigidezza del pennino sono invenzioni moderne: i "flessibili-di-una-volta-quelli-fatti-bene" non hanno alcuna indicazione di "flex", "soft" o simili.
Capisco l'amarezza per il sentirsi ingannati: comunque l'azienda ha usato un termine comunque che estremo, ha preferito tenersi sul sicuro. Pensa che una nota ditta italiana produce un pennino di fabbricazione Bock ma personalizzato con intagli, foro di sfiato modificato ecc. e lo chiama "hyperfex", ma dai pareri che sento in giro pare poco più di un soft, quindi ci sta che i nomi siano più "fiduciosi" per dare una spinta al consumatore verso l'acquisto.
Per quanto riguarda la questione che la Delta Intesa 2.0 sarebbe pubblicizzata per questo pennino "presunto flex" o venga acquistata per quello, sinceramente non capisco: questo pennino Jowo elastic è in commercio da ben prima del lancio di questa penna, ormai quasi tutte le aziende italiane che usano pennini Jowo mettono anche queste opzioni, che poi li chiamino "elastic", "flex" o come ti pare è comunque un pennino presente già da tempo su molte altre penne anche di marchi diversi. Poi forse mi sono perso qualcosa riguardo la pubblicità fatta a questa Delta, ma mi pare che qui si entra più nella questione che questo tipo di penne italiane tornite da barra piena puntino quasi tutto sul corpo e decisamente meno sul pennino (solo Leonardo sembra stia lavorando seriamente sui pennini). Personalmente quando valuto queste penne il pennino è decisamente l'ultima cosa che guardo, so che se sono pennini in acciaio sono standard e saranno quasi sicuramente Jowo.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
hai perfettamente ragione. Infatti non sono riuscito a capire cosa costituisce l'idea di "flex" che probabilmente in questo momento è un territorio esplorato dai marketers, dato che di definizione oggetive non ce ne sono.Enbi ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 13:43 Sono in parte d'accordo con questa posizione. Dico "in parte" perché purtroppo non c'è una nomenclatura ufficiale e condivisa, tra appassionati di solito si fa la differenza tra "flessibile" e "rigido", però su come si declini questo "flessibile" è molto vario: elastico, molleggiato, soft... Se poi consideriamo che si parla anche di "morbidezza" in riferimento alla sensazione di scrittura di alcuni pennini rigidi, diventa proprio una Babele.
Da notare che tutte queste distinzioni sulla rigidezza del pennino sono invenzioni moderne: i "flessibili-di-una-volta-quelli-fatti-bene" non hanno alcuna indicazione di "flex", "soft" o simili.
Capisco l'amarezza per il sentirsi ingannati: comunque l'azienda ha usato un termine comunque che estremo, ha preferito tenersi sul sicuro. Pensa che una nota ditta italiana produce un pennino di fabbricazione Bock ma personalizzato con intagli, foro di sfiato modificato ecc. e lo chiama "hyperfex", ma dai pareri che sento in giro pare poco più di un soft, quindi ci sta che i nomi siano più "fiduciosi" per dare una spinta al consumatore verso l'acquisto.
Per quanto riguarda la questione che la Delta Intesa 2.0 sarebbe pubblicizzata per questo pennino "presunto flex" o venga acquistata per quello, sinceramente non capisco: questo pennino Jowo elastic è in commercio da ben prima del lancio di questa penna, ormai quasi tutte le aziende italiane che usano pennini Jowo mettono anche queste opzioni, che poi li chiamino "elastic", "flex" o come ti pare è comunque un pennino presente già da tempo su molte altre penne anche di marchi diversi. Poi forse mi sono perso qualcosa riguardo la pubblicità fatta a questa Delta, ma mi pare che qui si entra più nella questione che questo tipo di penne italiane tornite da barra piena puntino quasi tutto sul corpo e decisamente meno sul pennino (solo Leonardo sembra stia lavorando seriamente sui pennini). Personalmente quando valuto queste penne il pennino è decisamente l'ultima cosa che guardo, so che se sono pennini in acciaio sono standard e saranno quasi sicuramente Jowo.
Però quello che esiste è una ampia comparazione con pennini di vario tipo. per esempio, ti propongo l'idea che seguo io e non ti voglio influenzare dico solo che io penso così. Per me, "semiflex" corrisponde a linea inferiore a 1mm ma che comunque ha un certo divaricamento, non è necessariamente utile flettere di continuio e potrebbe essere deleterio per il pennino farlo troppo spesso, quindi darei il nome "semiflex" per pennini che ogni tanto useresti per fare una maiuscola oppure ogni tanto premeresti per fare caratteri più carini.
"flex" lo direi di pennini che flettono oltre 1mm e flettono senza problemi, non si deformano se rimani entro i ragionevoli limiti delle capacità del pennino.
Questo è il modo che intendo io, e pare io non vada tanto distante dal sistema di paragone usato da coloro i quali vendono pennini vintage. Vero che la definizione di "flex" è molto soggettiva ma non è vero che non ci sono standard. Il termine "flex" viene usato e se il venditore è persona onesta finsce anche a comunicare correttamente proprietà del pennino.
Invece "elastic" è proprio stato un fallimento di nome. Non è che gli utenti si sono messi a chiamare "elastico" questo pennino, è stato proprio presentato in questo modo. Tiro ad indovinare, se l'utenza avesse dovuto marcare il grado di flessibillità del jowo "elastico" avrebbe detto "categoria chiodo, rigido, non flessibile".
Pertanto, sostengo di nuovo che questo è un caso peculiare di fallimento del marketing. Il marketing fallice quando confonde l'utente, ficca idee contradditorie in testa. Il marketing ha successo quando semplifica un concetto e ficca in testa idee semplici e rende visibili le oggettive qualità di un prodotto. Questo è quanto, non c'è stato nessun utente o comunità oppure gruppo di appassionati che ha tirato fuori il termine "elastico" per parlare di quache nuovo pennino con proprietà rimbalzanti magari... no, la gente usava "flex" oppure "semiflex" e qualche azienda ha tirato fuori "ultraflex" o simili, ma non è vero che esisteva questo nome "elastico" è stato tirato fuori da jowo e a mio parere hanno fallito alla grande, si zappano i piedi da soli.
Jowo è standard nel mercato mica a caso, i loro pennini sono veramente ottimi, io li apprezzo sempre. Ma con questo errore si sparano sui piedi, e non è la prima volta che lo fanno, il che mostra che hanno definitivamente problemi di comunicazione.
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Su questo sono d'accordo. Non ho provato tutte le punte ma sono innegabilmente dei buoni pennini rigidi. Hanno cercato di cavalcare un po' l'onda della "flex-mania" a modo loro e con i loro limiti (l'acciaio molto rigido dei loro pennini standard), loro si sono tenuti prudenti con la dicitura "elastic" (qualunque cosa volessero dire), alcuni rivenditori li hanno chiamati "flex"... Adesso pare che la moda stilografica si stia spostando dai pennini flessibili a quelli sottoposti a grinding, ed è nata tutta una nuova generazione di nib master che produce queste punte speciali (alcune delle quali mi fanno sinceramente sorridere... del tipo "ma a che ti serve?"). Io spero che un giorno vadano anche loro in questa direzione, è più facile che cercare di fare un "vero" flessibile.
Enrico
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Sante parole.Enbi ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 15:16 Adesso pare che la moda stilografica si stia spostando dai pennini flessibili a quelli sottoposti a grinding, ed è nata tutta una nuova generazione di nib master che produce queste punte speciali (alcune delle quali mi fanno sinceramente sorridere... del tipo "ma a che ti serve?"). Io spero che un giorno vadano anche loro in questa direzione, è più facile che cercare di fare un "vero" flessibile.
Ho cominciato molto presto e quindi ne è passato di tempo ma sono arci-stufo di comperare pennini con l'iridio evirato e maciullato da nibmeister col nome esotico per fare questo o quel grind manco fossero miscele di caffè.
Ridatemi un sano Italico, stub, obliquo, XXXF, posting, accountant, steno o vattelapesca, ma nato in fabbrica...non taroccato in qualche laboratorio
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E aggiungiamoci che molto probabilmente costerebbero pure di meno, certo magari non come un pennino in acciaio standard, ma certamente non arriverebbero ai prezzi di certi nib master affermati...
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questa andava nelle opinioni impopolari!maylota ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 19:50Sante parole.Enbi ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 15:16 Adesso pare che la moda stilografica si stia spostando dai pennini flessibili a quelli sottoposti a grinding, ed è nata tutta una nuova generazione di nib master che produce queste punte speciali (alcune delle quali mi fanno sinceramente sorridere... del tipo "ma a che ti serve?"). Io spero che un giorno vadano anche loro in questa direzione, è più facile che cercare di fare un "vero" flessibile.
Ho cominciato molto presto e quindi ne è passato di tempo ma sono arci-stufo di comperare pennini con l'iridio evirato e maciullato da nibmeister col nome esotico per fare questo o quel grind manco fossero miscele di caffè.
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La situazione è sfuggita di mano e il fenomeno è in metto peggioramentoEnbi ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 15:16 Adesso pare che la moda stilografica si stia spostando dai pennini flessibili a quelli sottoposti a grinding, ed è nata tutta una nuova generazione di nib master che produce queste punte speciali (alcune delle quali mi fanno sinceramente sorridere... del tipo "ma a che ti serve?"). Io spero che un giorno vadano anche loro in questa direzione, è più facile che cercare di fare un "vero" flessibile.
La situazione si è spostata verso i nibmaister che fanno punte speciali e ora sta andando verso pennino stacked, saldati o incollati, che quelli veramente... ma che ci fai?
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Io per la verità sostengo di nuovo che ti ostini a non capire.pbon ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 14:33hai perfettamente ragione. Infatti non sono riuscito a capire cosa costituisce l'idea di "flex" che probabilmente in questo momento è un territorio esplorato dai marketers, dato che di definizione oggetive non ce ne sono.Enbi ha scritto: ↑venerdì 20 settembre 2024, 13:43 Sono in parte d'accordo con questa posizione. Dico "in parte" perché purtroppo non c'è una nomenclatura ufficiale e condivisa, tra appassionati di solito si fa la differenza tra "flessibile" e "rigido", però su come si declini questo "flessibile" è molto vario: elastico, molleggiato, soft... Se poi consideriamo che si parla anche di "morbidezza" in riferimento alla sensazione di scrittura di alcuni pennini rigidi, diventa proprio una Babele.
Da notare che tutte queste distinzioni sulla rigidezza del pennino sono invenzioni moderne: i "flessibili-di-una-volta-quelli-fatti-bene" non hanno alcuna indicazione di "flex", "soft" o simili.
Capisco l'amarezza per il sentirsi ingannati: comunque l'azienda ha usato un termine comunque che estremo, ha preferito tenersi sul sicuro. Pensa che una nota ditta italiana produce un pennino di fabbricazione Bock ma personalizzato con intagli, foro di sfiato modificato ecc. e lo chiama "hyperfex", ma dai pareri che sento in giro pare poco più di un soft, quindi ci sta che i nomi siano più "fiduciosi" per dare una spinta al consumatore verso l'acquisto.
Per quanto riguarda la questione che la Delta Intesa 2.0 sarebbe pubblicizzata per questo pennino "presunto flex" o venga acquistata per quello, sinceramente non capisco: questo pennino Jowo elastic è in commercio da ben prima del lancio di questa penna, ormai quasi tutte le aziende italiane che usano pennini Jowo mettono anche queste opzioni, che poi li chiamino "elastic", "flex" o come ti pare è comunque un pennino presente già da tempo su molte altre penne anche di marchi diversi. Poi forse mi sono perso qualcosa riguardo la pubblicità fatta a questa Delta, ma mi pare che qui si entra più nella questione che questo tipo di penne italiane tornite da barra piena puntino quasi tutto sul corpo e decisamente meno sul pennino (solo Leonardo sembra stia lavorando seriamente sui pennini). Personalmente quando valuto queste penne il pennino è decisamente l'ultima cosa che guardo, so che se sono pennini in acciaio sono standard e saranno quasi sicuramente Jowo.
Però quello che esiste è una ampia comparazione con pennini di vario tipo. per esempio, ti propongo l'idea che seguo io e non ti voglio influenzare dico solo che io penso così. Per me, "semiflex" corrisponde a linea inferiore a 1mm ma che comunque ha un certo divaricamento, non è necessariamente utile flettere di continuio e potrebbe essere deleterio per il pennino farlo troppo spesso, quindi darei il nome "semiflex" per pennini che ogni tanto useresti per fare una maiuscola oppure ogni tanto premeresti per fare caratteri più carini.
"flex" lo direi di pennini che flettono oltre 1mm e flettono senza problemi, non si deformano se rimani entro i ragionevoli limiti delle capacità del pennino.
Questo è il modo che intendo io, e pare io non vada tanto distante dal sistema di paragone usato da coloro i quali vendono pennini vintage. Vero che la definizione di "flex" è molto soggettiva ma non è vero che non ci sono standard. Il termine "flex" viene usato e se il venditore è persona onesta finsce anche a comunicare correttamente proprietà del pennino.
Invece "elastic" è proprio stato un fallimento di nome. Non è che gli utenti si sono messi a chiamare "elastico" questo pennino, è stato proprio presentato in questo modo. Tiro ad indovinare, se l'utenza avesse dovuto marcare il grado di flessibillità del jowo "elastico" avrebbe detto "categoria chiodo, rigido, non flessibile".
Pertanto, sostengo di nuovo che questo è un caso peculiare di fallimento del marketing. Il marketing fallice quando confonde l'utente, ficca idee contradditorie in testa. Il marketing ha successo quando semplifica un concetto e ficca in testa idee semplici e rende visibili le oggettive qualità di un prodotto. Questo è quanto, non c'è stato nessun utente o comunità oppure gruppo di appassionati che ha tirato fuori il termine "elastico" per parlare di quache nuovo pennino con proprietà rimbalzanti magari... no, la gente usava "flex" oppure "semiflex" e qualche azienda ha tirato fuori "ultraflex" o simili, ma non è vero che esisteva questo nome "elastico" è stato tirato fuori da jowo e a mio parere hanno fallito alla grande, si zappano i piedi da soli.
Jowo è standard nel mercato mica a caso, i loro pennini sono veramente ottimi, io li apprezzo sempre. Ma con questo errore si sparano sui piedi, e non è la prima volta che lo fanno, il che mostra che hanno definitivamente problemi di comunicazione.
se tu dici "se l'utenza avesse dovuto marcare il grado di flessibillità del jowo "elastico" avrebbe detto "categoria chiodo, rigido, non flessibile"
vuol dire che non hai capito. Certo che direbbe così, l'elastico non è flessibile! Non pretende di esserlo!
La maggior parte di gente che si occupa di stilografiche intende come pennino flessibile quello che genera una variazione di tratto, ottenuta aprendo i rebbi.
Le variazioni di tratto ottenute senza aprire i rebbi non sono date da pennini flessibili (pensa ad un italico).
Allora, ora cerchiamo di capire il pennino elastico.
Non c'è nulla di marketing, è fisica, semplicemente il pennino è fatto in un modo diverso.
Il pennino elastico si piega senza aprire i rebbi. Quindi non dà variazione di tratto. Quindi non è flessibile (secondo la definizione di cui sopra).
Ti torna la logica?
Non farti confondere dai termini flessibile/elastico come se pensassi ad un frustino per cavalli...
Flessibile in gergo stilografichese significa che apre i rebbi (sono i rebbi che si flettono).
Il pennino elastico invece si piega a metà del pennino, il piegamento non coinvolge i rebbi che restano uniti. Non è flessibile. Fine della storia.
Non c'è nessun inganno con l'elastico, il marketing non c'entra, semmai può esserci qualche sprovveduto che non avendo capito come funzionano i due diversi pennini, ha comprato un pennino elastico pensando che fosse un pennino flessibile.
L'inganno semmai c'è se una azienda vende un elastico, sapendo che è un elastico, e lo chiama flex (ma Jowo non c'entra in tutto questo).
Inoltre fallimenti del marketing (di Jowo) io non ne vedo, pennini elastici Jowo ne ha venduti a pacchi... (e senza spacciarli per flex).
Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
la logica non esiste e non torna per niente. "pennino elastico" non esiste e lo fai apparire come qualcosa di differente dal "pennino flessibile". In realtà non esiste al di fuori del marketing jowo.sansenri ha scritto: ↑domenica 22 settembre 2024, 0:10
se tu dici "se l'utenza avesse dovuto marcare il grado di flessibillità del jowo "elastico" avrebbe detto "categoria chiodo, rigido, non flessibile"
vuol dire che non hai capito. Certo che direbbe così, l'elastico non è flessibile! Non pretende di esserlo!
La maggior parte di gente che si occupa di stilografiche intende come pennino flessibile quello che genera una variazione di tratto, ottenuta aprendo i rebbi.
Le variazioni di tratto ottenute senza aprire i rebbi non sono date da pennini flessibili (pensa ad un italico).
Allora, ora cerchiamo di capire il pennino elastico.
Non c'è nulla di marketing, è fisica, semplicemente il pennino è fatto in un modo diverso.
Il pennino elastico si piega senza aprire i rebbi. Quindi non dà variazione di tratto. Quindi non è flessibile (secondo la definizione di cui sopra).
Ti torna la logica?
Fuori dal mondo dei pennini, proviamo a pensare come si usa il termine "elastico", lo si usa per descrivere molle di metallo, bande per allenamento, corde, cose di questo tipo. Il pennino jowo è forse una nuova categoria di pennino che porta anche una sola delle caratteristiche attribuite a oggetti "elastici"? Risposta: neanche una.
Non è un pennino "da capire", non si tratta di un libro "intellettuale" oppure un edificio denominato "arte contemporanea" che è "da capire", niente del genre, è un pennino fresato e reso inferiore rispetto ad un jowo normale, i due tagli certamente indeboliscono la struttura e non portano ad alcun incremento misurabile della "elasticità" se non qualcosa di vagamente percettibile.
Se tu pensi sia il caso di inventare una nuova categoria per pennini rimbalzanti, allora paragona questo jowo con pennini hongdian, normali eh. Oppure un pennino jinhao totalmente a caso. Noterai che i pennini hongdian e jinhao rimbalzano il triplo del jowo "elastico" senza alcuna modifica.
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Flex o non flex questo è ... elastico? (classico fuoritema da Delta intesa 2.0 pennini flex)
Scusa se intervengo anche se non stavi rispondendo a me, ma come ti scrivevo qualche intervento fa su questo argomento, la definizione "elastico" esiste eccome tra gli appassionati di stilografiche, ed è nata ultimamente per cercare di definire il comportamento di pennini che NON sono "flessibili".
Ti dicevo anche che non esiste alcuna ufficialità su questi termini, e potremmo stare a discutere tutto il giorno sulle definizioni, ma il punto è che IN GENERALE per "flessibile" si intende un pennino che FLETTE in punta per "elastico" un pennino che FLETTE nel mezzo. Nel primo caso la variazione di tratto c'è, nel secondo caso la variazione di tratto non c'è o se c'è è molto contenuta, ma una flessione c'è sempre, anche se in punti diversi del pennino. Hai ragione quando dici che queste definizioni non seguono la fisica, e infatti non lo fanno, perché un pennino "elastico" presenta comunque una flessione quindi potrebbe essere chiamato "flessibile", e viceversa un pennino "flessibile" ha un ritorno elastico delle punte dei rebbi, che altrimenti rimarrebbero aperte al primo utilizzo e dunque il pennino sarebbe inutilizzabile.
Per tornare al caso dei Jowo, ripeto che secondo me loro conoscono eccome questo gergo e hanno quindi deciso di adottare una terminologia molto cauta: sui loro pennini non hanno inciso "flex", né "soft" (altro termine problematico, lo usano molto i giapponesi per pennini anche molto diversi fra loro nel comportamento di flessibilità, anche all'interno dello stesso marchio, basti pensare a Pilot), ma "elastic", intendendo molto probabilmente (non lavoro per Jowo quindi mi limito a supporre basandomi sulla mia esperienza con questi pennini) non una definizione fisica di elasticità, ma questo comportamento di flessione nel mezzo.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』