Più o meno come me, salvo una preferenza storica per le finiture rodiate, che recentemente si sta ammorbidendo e difatti ad occhio credo di possedere quasi il 50% penne dorate ora. Aggiungo che mi piacciono anche le demo, non tutte trasparenti ma colorate almeno in parte o fumé. Le economiche che ho preso nel tempo alla fine le ho regalate (parlo di cose di pochi euro prese d’impulso che poi esteticamente insomma erano così così..) mentre mi rimane qualcosa di monocolore di maggior qualità che però uso poco, tipo una Sailor Lecoule marrone scuro che scrive benissimo.Monet63 ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 0:12 Apprezzo moltissimo le monocolore con tinte parche. Per me niente arlecchinate (men che meno quelle fatte da accozzaglie di colori casuali spacciate come quintessenze della creatività, che è cosa diversa), ma apprezzo le variazioni di tono ben fatte, come a esempio le Pelikan M200 Marbled e molte vecchie Delta The Journal. Il nero mi piace moltissimo, ma apprezzo anche il bordeaux, il bruno, il blu (meglio se scuro) e il verde. Tendo a usare inchiostri in relazione al (o che richiamino il) colore della penna, con rarissime eccezioni. Amo le finiture dorate; per quanto possibile evito le rodiature
Non amo particolarmente le penne metalliche (anche qui esistono eccezioni)
Mi piacciono i modelli economici (diciamo entro i 50/60 euro) di qualità
Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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Nera con finiture in oro, insomma come una 149, d’altronde ne ho tre
Non disdegno le colorate, ma torno sempre a loro tre nella loro elegante resina nera
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Ho dimenticato di citarle, ma piacciono anche a me, purché non incolori.Silvia1974 ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 7:22 Aggiungo che mi piacciono anche le demo, non tutte trasparenti ma colorate almeno in parte o fumé.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Il nero, anche nell’abbigliamento, rappresenta l’eleganza classica ed ha sempre una sua ragion d’essere.
Ritengo quindi le penne nere, sia con finiture oro che rodiate, un classico senza tempo che bisogna avere. Magari lo si usa poco come lo Smoking ma un uomo elegante deve averne uno nell’armadio.
Detto questo non sono le mie preferite, un po’ di vivacità mi piace senza eccedere perché, come Monet, certe arlecchinate non piacciono neanche a me.
Le celluloidi o anche resine colorate con bei colori sono le mie preferite, tinta unita o con venature mi piacciono entrambi.
Non amo le metalliche e le demostrator ma anche qui ci sono eccezioni importanti che gradisco.
Insomma non mi pongo limiti assoluti, valuto la singola penna e se mi piace la compro.
Ritengo quindi le penne nere, sia con finiture oro che rodiate, un classico senza tempo che bisogna avere. Magari lo si usa poco come lo Smoking ma un uomo elegante deve averne uno nell’armadio.
Detto questo non sono le mie preferite, un po’ di vivacità mi piace senza eccedere perché, come Monet, certe arlecchinate non piacciono neanche a me.
Le celluloidi o anche resine colorate con bei colori sono le mie preferite, tinta unita o con venature mi piacciono entrambi.
Non amo le metalliche e le demostrator ma anche qui ci sono eccezioni importanti che gradisco.
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In assoluto la mia preferenza e' per le celluloidi Arco, praticamente tutte.
Per il resto va bene di tutto tranne le penne bianche, quelle le lascio al Papa.
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Un fatto e' certo: Siamo assortiti bene.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Ho un gran numero di penne nere e blue, mentre evito quelle bordeaux (e varianti simili), unica eccezione l’urushi Tamenuri. Molte penne di colori marmorizzati non mi piacciono (ma non dipende dalla vivacità, anzi se marmorizzata deve essere che sia molto vivace). Si a penne gialle ed arancioni. Infine mi piacciono le penne in argento e non quelle dorate (ma tappo dorato e fusto nero è ok). La celluloide arco mi lascia indifferente (tranne quella platinum usata da Montblanc su alcuni modelli).
Alfredo
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“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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Ne abbiamo discusso altre volte, questo e' il motivo per cui sei la persona con cui preferisco girare i mercatini, almeno so che le celluloidi Arco le lasci tutte a mealfredop ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 14:18 Ho un gran numero di penne nere e blue, mentre evito quelle bordeaux (e varianti simili), unica eccezione l’urushi Tamenuri. Molte penne di colori marmorizzati non mi piacciono (ma non dipende dalla vivacità, anzi se marmorizzata deve essere che sia molto vivace). Si a penne gialle ed arancioni. Infine mi piacciono le penne in argento e non quelle dorate (ma tappo dorato e fusto nero è ok). La celluloide arco mi lascia indifferente (tranne quella platinum usata da Montblanc su alcuni modelli).
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Preferenze sui colori delle penne
Nero sì, ma anche blu, turchese, azzurro, dorato, viola, lilla... Faccio prima a scrivere: nero, dorato, blu e suoi derivati e viola e suoi derivati.
Per me non esistono penne arancioni, bordeaux...
Ho una jinhao a sprazzi verde, ma in effetti sono molto limitata nella scelta dei colori.
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Ho una jinhao a sprazzi verde, ma in effetti sono molto limitata nella scelta dei colori.
"Riconosci le persone speciali perché tu dai loro le chiavi, ma loro bussano lo stesso."