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Pilot - Iroshizuku - Yama-budo

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Simy
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Pilot - Iroshizuku - Yama-budo

Messaggio da Simy »

DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.


IL BRAND:

Per un po' di storia del brand, consiglio questo post: viewtopic.php?t=33209

L'INCHIOSTRO:

Yama-budo è un viola caldo medio, saturo. Ha scarsissima capacità di shading, nessun chromashading, medio-bassa capacità di sheen. Lo sheen è color oro/bronzo. Non ha glitter.

s06.jpg

Da quando ho ripreso in mano le penne stilografiche, nel girovagare in rete a cercare informazioni e anche soltanto ispirazioni, gli inchiostri della linea Iroshizuku di Pilot sono saltati fuori costantemente come tra i più amati dalle community di amanti di penne stilografiche.

s07.jpg

Ho impiegato tempo a decidermi a provarne uno. Il primo motivo è che nessun colore presente in questa linea mi ispirava. Sì, anche Yama-budo.

Tendo a preferire gli inchiostri in grado di ombreggiare, questo non lo fa quasi mai. E' stato un altro inchiostro a farmi decidere di provare: Pride and Prejudice di Wearingeul [QUI: viewtopic.php?t=32857 ].
Avevo visto Pride and Prejudice in un video su YouTube e mi aveva colpita molto, ho deciso di provarlo. Mi è piaciuto molto e - notata la somiglianza con Yama-budo - ho deciso di testare questo Pilot.
Yama-budo è molto saturo e su carta Tomoe River manifesta uno sheen oro tendente al bronzo. E' un inchiostro intenso, molto leggibile, molto lubrificato.

f03.jpg

Non mi è piaciuto.
Cosa non amo di questo inchiostro?

Prima cosa: è troppo lubrificato. Non mi piacciono gli inchiostri sbrodoloni.
Tendo a essere in contro-tendenza, mi rendo conto: tra un inchiostro sbrodolone e uno asciutto, preferisco il secondo. Questo soprattutto perché a me piacciono i tratti ultra-fini e gli inchiostri troppo lubrificati ingrossano il tratto.

Seconda cosa: lo sheen. Pride and Prejudice non è una copia di Yama-budo, è più caldo, più magenta, e non è uno shader. Questo lo terrebbe fuori dal mio apprezzamento ma lo sheen oro brillante fa una grandissima scena. L'oro non mi piace, in genere: mi piace su questo inchiostro.
Yama-budo ha uno sheen più bronzeo, un poco più spento, confrontato a quello di Pride and Prejudice. Pride and Prejudice sembra invaso da una colata di oro liquido, quando asciuga; questo un po' meno, quindi, alla fine, mi resta per le mani un inchiostro troppo saturo, troppo sbrodolone e con uno sheen che non mi piace.

Terza cosa: come si intuisce, non è nemmeno uno shader. Nel mio mondo stilografico, Yama-budo è uno spreco di spazio sulle mie mensole :lol:

c05.jpg

Per molti, le caratteristiche che ho decritto sono certamente motivo di apprezzamento: per fortuna di Pilot :lol: Viva la varietà. Io, ovviamente, mi esprimo per i miei gusti.
Tra gli inchiostri che possiedo, Purpur di Octopus Fluids è quasi un clone di Yama-budo. "Quasi" perché ha almeno un vago shading - quando gli gira - e perché è meno sbrodolone.

sw04.jpg

Poi, nella foto della swatch-card vi mostro uno sheen quasi fluo dopo avervi detto che lo sheen di questo inchiostro è più spento rispetto a Pride and Prejudice. Mi riferisco al colore dello sheen, al tono cromatico, non all'intensità del riflesso. E' una qualità molto più visibile di persona, rispetto ai miei inaccurati mezzi fotografici. Si intuisce, in Yama-budo, un sottotono verde nello sheen. Quando non c'è di mezzo un sensore fotografico non proprio adatto, questo verde fa sbilanciare l'oro verso un colore sensibilmente più "fangoso", come se l'oro fosse sporco. Poi, sotto la luce, brilla ugualmente il suo effetto metallico.


A chi lo consiglio: a tutti coloro che amano gli inchiostri lubrificati e saturi. Non è un monster-sheener, quindi, se non piace lo sheen, su carte meno adatte a mostrarlo non si farà vivo. Se usate Tomoe River o carte che esaltano lo sheen, allora, evitatelo.

A chi non lo consiglio: a chi ama vedere ombreggiature nella propria scrittura.

Non mi sono mai più avvicinata agli Iroshizuku. La proposta cromatica che hanno non mi piace e l'esperienza con questa cascata del Niagara di Yama-budo mi ha traumatizzata :lol:
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Messaggio da Spiller84 »

Questo lo ho, un inchiostro saturo e piacevole dal mio punto di vista, rientra nel mio radar. Lo metto soprattutto, blasfemia, su penne blu e nere. Oltre a quelle dorate e argentate, su cui si può mettere di tutto :D
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Messaggio da Simy »

Spiller84 ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 22:57 Questo lo ho, un inchiostro saturo e piacevole dal mio punto di vista, rientra nel mio radar. Lo metto soprattutto, blasfemia, su penne blu e nere. Oltre a quelle dorate e argentate, su cui si può mettere di tutto :D
Alla prima inchiostrata, per le mie penne scelgo inchiostri in tono con il corpo della penna, dopo scelgo liberamente. Al momento, ho una penna verde caricata con un azzurro e una penna rossa caricata con un marrone. Ma scrivo sempre in un quaderno quali inchiostri ho dentro quali penne o mi dimenticherei :lol:
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Messaggio da Spiller84 »

Simy ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 23:34

Alla prima inchiostrata, per le mie penne scelgo inchiostri in tono con il corpo della penna, dopo scelgo liberamente. Al momento, ho una penna verde caricata con un azzurro e una penna rossa caricata con un marrone. Ma scrivo sempre in un quaderno quali inchiostri ho dentro quali penne o mi dimenticherei :lol:
Invece per me la prima inchiostrata è tipo "bello il bordeaux di questa penna, scuro, elegante... Ci sta proprio bene un blublack, o un blu scuro. Un bell'Oxford Blue ci va benissimo."
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Messaggio da Simy »

Spiller84 ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 23:50
Simy ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 23:34

Alla prima inchiostrata, per le mie penne scelgo inchiostri in tono con il corpo della penna, dopo scelgo liberamente. Al momento, ho una penna verde caricata con un azzurro e una penna rossa caricata con un marrone. Ma scrivo sempre in un quaderno quali inchiostri ho dentro quali penne o mi dimenticherei :lol:
Invece per me la prima inchiostrata è tipo "bello il bordeaux di questa penna, scuro, elegante... Ci sta proprio bene un blublack, o un blu scuro. Un bell'Oxford Blue ci va benissimo."
E' giusto, rompiamo gli schemi! :D
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Messaggio da Silvia1974 »

Questo inchiostro è l’eccezione alla mia consuetudine di non amare i colori molto saturi sui toni del viola, fucsia, rosso, che di solito mi stufano presto. Ho atteso diverso tempo prima di provare lo Yama-Budo perché temevo appunto che non fosse nelle mie corde, poi continuando a leggerne bene online mi sono buttata e… mi piace. Lo avevo preso per una Sailor pro gear che possedevo, dai colori in tono, con cui infatti si abbinava alla perfezione. Scorre bene, è ben leggibile. Per me promosso
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Messaggio da Simy »

Silvia1974 ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 8:36 Questo inchiostro è l’eccezione alla mia consuetudine di non amare i colori molto saturi sui toni del viola, fucsia, rosso, che di solito mi stufano presto. Ho atteso diverso tempo prima di provare lo Yama-Budo perché temevo appunto che non fosse nelle mie corde, poi continuando a leggerne bene online mi sono buttata e… mi piace. Lo avevo preso per una Sailor pro gear che possedevo, dai colori in tono, con cui infatti si abbinava alla perfezione. Scorre bene, è ben leggibile. Per me promosso
Infatti non ha nulla che, obiettivamente, non va, è solo fuori dai miei gusti. Con quanto si parla, in giro, degli Iroshizuku, comunque, era difficile evitare di provarne almeno uno
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Messaggio da Silvia1974 »

Io addirittura mi sono fatta tentare da più d’uno.. optando per i flaconi piccoli. Un paio di arancioni mi sono piaciuti, altri meno. Se riuscirò farò recensione anche io
Silvia

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Messaggio da sansenri »

Lo Yama Budo è uno degli inchiostri preferiti tra gli Iroshizuku (a leggere diversi forum).
Non mi sento attratto per il colore, per me troppo rosso (difficilmente esco dai blu, dal viola scuro, dai verde scuro, dai marrone scuro).
Ovviamente comprendo (avendo un po' capito i tuoi gusti) come sia troppo sfacciato, saturo e senza shading.
Ne avevo provato un campioncino tempo addietro e come altri Iroshizuku anche secondo me è "lubrificato" (possiedo e uso con molta soddisfazione l'Asa Gao. Possiedo anche l'Ajisai che mi convince di meno come tono - un po' troppo royal bluesco - anche se mi piace come sfuma).
Menziono questo aspetto perché alcuni del forum sostengono che gli Iroshizuku non siano inchiostri lubrificati.
Secondo me si tratta di intendersi.
Per me sono "lubrificati" contenendo surfactante, quindi fluiscono svelti (riduzione della tensione superficiale) e di conseguenza allargano un po' il tratto. Probabilmente non contengono grandi quantità di umettante/glicerolo (antigelo :) ), come i Noodlers Polar, e quindi il contatto con la carta si sente, non è ammortizzato da una sostanza che si interpone tra pennino e carta, in questo senso sono "meno lubrificati" dei suddetti.
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Messaggio da JohnDT10 »

Silvia1974 ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 8:36 Questo inchiostro è l’eccezione alla mia consuetudine di non amare i colori molto saturi sui toni del viola, fucsia, rosso, che di solito mi stufano presto. Ho atteso diverso tempo prima di provare lo Yama-Budo perché temevo appunto che non fosse nelle mie corde, poi continuando a leggerne bene online mi sono buttata e… mi piace. Lo avevo preso per una Sailor pro gear che possedevo, dai colori in tono, con cui infatti si abbinava alla perfezione. Scorre bene, è ben leggibile. Per me promosso
Guarda caso l'ho preso anch'io... "la morte sua!" :mrgreen: :thumbup:
Renato.
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Messaggio da Silvia1974 »

JohnDT10 ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 19:26
Silvia1974 ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 8:36 Lo avevo preso per una Sailor pro gear che possedevo, dai colori in tono, con cui infatti si abbinava alla perfezione.
Guarda caso l'ho preso anch'io... "la morte sua!" :mrgreen: :thumbup:
Vero che ci sta bene? :) Saluta la pennina :wave:
Silvia

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Messaggio da maylota »

Lo Yama-budo è un colore che io vedo come viola/nero e io ho una attrazione per i colori un po' XXX/nero (blu/nero, verde/nero, marrone/nero ecc ecc).

Il problema è che è difficile da usare come tonalità. A parte che per le prove sui miei quaderni, mi sento un fricchettone fuori tempo massimo anche ad usarlo per la lista della spesa... :D
Venceremos.
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Messaggio da Simy »

sansenri ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 18:33 Per me sono "lubrificati" contenendo surfactante, quindi fluiscono svelti (riduzione della tensione superficiale) e di conseguenza allargano un po' il tratto. Probabilmente non contengono grandi quantità di umettante/glicerolo (antigelo :) ), come i Noodlers Polar, e quindi il contatto con la carta si sente, non è ammortizzato da una sostanza che si interpone tra pennino e carta, in questo senso sono "meno lubrificati" dei suddetti.
Intendo lubrificato esattamente riferendomi al flusso abbondante. Forse per farmi capire da tutti dovrei dire "bagnato"? :think:
Non avevo nemmeno idea che ci fossero inchiostri che venivano "oliati" :lol:

maylota ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 22:24 Lo Yama-budo è un colore che io vedo come viola/nero e io ho una attrazione per i colori un po' XXX/nero (blu/nero, verde/nero, marrone/nero ecc ecc).

Il problema è che è difficile da usare come tonalità. A parte che per le prove sui miei quaderni, mi sento un fricchettone fuori tempo massimo anche ad usarlo per la lista della spesa... :D
ahahahahah
Questi sono pregiudizi che ti fai da solo, va detto
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Messaggio da sansenri »

Simy ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 22:27
sansenri ha scritto: domenica 15 settembre 2024, 18:33 Per me sono "lubrificati" contenendo surfactante, quindi fluiscono svelti (riduzione della tensione superficiale) e di conseguenza allargano un po' il tratto. Probabilmente non contengono grandi quantità di umettante/glicerolo (antigelo :) ), come i Noodlers Polar, e quindi il contatto con la carta si sente, non è ammortizzato da una sostanza che si interpone tra pennino e carta, in questo senso sono "meno lubrificati" dei suddetti.
Intendo lubrificato esattamente riferendomi al flusso abbondante. Forse per farmi capire da tutti dovrei dire "bagnato"? :think:
Non avevo nemmeno idea che ci fossero inchiostri che venivano "oliati" :lol:
sì e no, i termini usati sono parecchi... e non necessariamente sbagliati

gli anglosassoni usano wet, ma dalle nostre parti dire "bagnato" non è usuale (il termine però è corretto, almeno quando l'inchiostro è addizionato di surfactante, diminuisce la tensione superficiale e aumenta la bagnabilità, per cui wet/bagnato descrive precisamente la situazione.)
Per qualche motivo da noi si usa di più parlare di "lubrificato", è entrato nell'uso, per cui non è del tutto errato. Peraltro il surfactante/tensioattivo (o il tipico sapone dei piatti) un effetto lubrificante lo dà comunque.

Gli inchiostri, in genere, comunque contengono una parte di umettante (glicerina/glicerolo/glicole di vari generi), anche quelli (gli inchiostri) non noti come lubrificati.
Una piccola parte serve perché altrimenti l'inchiostro si asciuga subito, nella penna e sul pennino (nib creep) intasandola.
Poi in alcuni inchiostri questo componente è stato aumentato per aumentare la funzione lubrificante (ma influiscono anche sulla densità).
I Noodler's Polar ne usano un bel po' (sarei curioso di sapere la %) e dichiarano che si possono usare al freddo estremo :)

In sostanza, da un po' di ricerche che sto facendo per capire cosa contengono gli inchiostri (e senza certezze da mano sul fuoco), sembrerebbe che in molti casi le caratteristiche di "comportamento" dell'inchiostro giochino soprattutto sull'equilibrio tra questi due elementi (ovviamente anche in funzione della % di colorante).
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Messaggio da Simy »

Molto interessante.

Intuisco che potrei non apprezzare in Noodler's. L'esperienza troppo liscia del pennino non mi piace.
La mia bella Pilot Decimo sto usandola poco anche per quello: il pennino è troppo grosso e troppo "liscio". Per Natale mi regalo l'EF così, magari, migliora
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