Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9

L'estate sta finendo...

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Messaggio da sansenri »

Abulafia ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 19:32 51) Kaigelu 316A

La penna è tra le più belle che io abbia comprato, con una bella livrea e una plastica dall'aspetto *veramente* di qualità.
Ma gli aspetti positivi si fermano qui: per il resto sono impazzito nel montarla e rimontarla, lavarla e rilavarla, prima di riuscire ad allineare bene il pennino con l'alimentatore ed entrambi i pezzi nel loro "manicotto". Dopo infiniti tentativi sono riuscito ad evitare gocciolamenti, nonché perdite e salti di tratto e ad ottenere un flusso più controllato e utilizzabile.
Ora è perfettamente utilizzabile, ma in ogni caso credo si possa ancora e ulteriormente migliorare; ammetto di non apprezzare prodotti che mi debbano far intervenire per funzionare come invece dovrebbero dal primo momento. Anche l'altra Kaigelu che ho, la 222, non ha proprio brillato per utilizzo immediato.

Peccato perché per il resto mi piace veramente molto, anche a livello di dimensioni, impugnatura, bilanciamento e costruzione.
E poi il canguro stilizzato è adorabile. :roll:
salto le finte capless alle quali sono allergico (anche all'originale), ecco, bella la Kaigelu 316!
Magari non sai che la 316 esiste da un bel po' di anni, e la 316A è una evoluzione della prima 316.
Come hai notato, tra le cinesi, Kaigelu tende ad usare materiali di qualità, soprattutto usa resine piuttosto belle.
La prima versione della 316 aveva un difetto (poi risolto con la nuova versione) utilizzava l'ottone nel fondello, il ché rendeva la penna piuttosto sbilanciata indietro. Tuttavia la 316 ha avuto parecchi estimatori per la sua complessiva qualità e bellezza.

Io ne possiedo due, che risalgono al 2015 e 2016, la Charcoal e la Tiger eye
P1170133-3 Kaigelu Charcoal.jpg
P1170084-3 Kaigelu 316 tiger eye.jpg

Chiaro che la linea piuttosto bella e molto comoda da impugnare (come hai notato) si ispira molto da vicino alla Parker Duofold Centennial moderna.

Un aspetto interessante della 316 è il fatto che piuttosto facilmente è possibile sostituire il gruppo pennino con un Bock.
Già di suo il pennino Kaigelu non è comunque male (btw, i miei funzionavano bene "out of the box").

Ancora una cosa, che ogni volta mi fa sorridere: il marchio Kaigelu, è la pronuncia di un cinese (prova a immaginare un cinese che lo dice) di Kan ga roo (il cangurino sul cappuccio)! :)
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Messaggio da sansenri »

sansenri ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 23:23
Abulafia ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 19:32 51) Kaigelu 316A

La penna è tra le più belle che io abbia comprato, con una bella livrea e una plastica dall'aspetto *veramente* di qualità.
Ma gli aspetti positivi si fermano qui: per il resto sono impazzito nel montarla e rimontarla, lavarla e rilavarla, prima di riuscire ad allineare bene il pennino con l'alimentatore ed entrambi i pezzi nel loro "manicotto". Dopo infiniti tentativi sono riuscito ad evitare gocciolamenti, nonché perdite e salti di tratto e ad ottenere un flusso più controllato e utilizzabile.
Ora è perfettamente utilizzabile, ma in ogni caso credo si possa ancora e ulteriormente migliorare; ammetto di non apprezzare prodotti che mi debbano far intervenire per funzionare come invece dovrebbero dal primo momento. Anche l'altra Kaigelu che ho, la 222, non ha proprio brillato per utilizzo immediato.

Peccato perché per il resto mi piace veramente molto, anche a livello di dimensioni, impugnatura, bilanciamento e costruzione.
E poi il canguro stilizzato è adorabile. :roll:
salto le finte capless alle quali sono allergico (anche all'originale), ecco, bella la Kaigelu 316! (interessante la veretta lavorata).
Magari non sai che la 316 esiste da un bel po' di anni, e la 316A è una evoluzione della prima 316.
Come hai notato, tra le cinesi, Kaigelu tende ad usare materiali di qualità, soprattutto usa resine piuttosto belle.
La prima versione della 316 aveva un difetto (poi risolto con la nuova versione) utilizzava l'ottone nel fondello, il ché rendeva la penna piuttosto sbilanciata indietro. Tuttavia la 316 ha avuto parecchi estimatori per la sua complessiva qualità e bellezza.

Io ne possiedo due, che risalgono al 2015 e 2016, la Charcoal e la Tiger eye
P1170133-3 Kaigelu Charcoal.jpg


P1170084-3 Kaigelu 316 tiger eye.jpg


Chiaro che la linea piuttosto bella e molto comoda da impugnare (come hai notato) si ispira molto da vicino alla Parker Duofold Centennial moderna.

Un aspetto interessante della 316 è il fatto che piuttosto facilmente è possibile sostituire il gruppo pennino con un Bock.
Già di suo il pennino Kaigelu non è comunque male (btw, i miei funzionavano bene "out of the box").

Ancora una cosa, che ogni volta mi fa sorridere: il marchio Kaigelu, è la pronuncia di un cinese (prova a immaginare un cinese che lo dice) di Kan ga roo (il cangurino sul cappuccio)! :)
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Messaggio da sansenri »

Abulafia ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 20:17 54) Fuliwen 017

Ultima, ma non per importanza, c'è la Fuliwen 017: marchio un po' meno "chiacchierato" rispetto ai soliti, ma a quanto ho capito con un po' più di passato (ma non so quanto futuro), vista anche la presenza di prodotti "vintage" in giro per il web. La penna è la più costosa di quest'ultimo lotto, 28€, e secondo me li vale tutti, sia per l'estetica che per la funzionalità.
La penna ha una forma abbastanza classica, con cappuccio senza clip, ma una bella livrea marmorizzata bianca con venature verdi; inoltre la costruzione sembra a prova di bomba, con plastiche spesse e ben tornite. Giusto lo "scalino" sull'impugnatura poteva essere meno spigoloso, stona un po' con il tondeggiare delle altre forme. Ma è un peccato veniale, per quanto mi riguarda.
Il pennino è un "M" scorrevole, bagnato e leggiadro quasi quanto quello della Jinhao Tiandao descritta sopra; anche in questo caso scriverci mi è sembrato un vero piacere, considerando anche che il tratto M di questa Fuliwen è decisamente più ristretto rispetto agli M Jinhao e HongDian.

Ora aspetto un altro paio di arrivi e il 27 c'è il Pelikan HUB e, ovviamente, non resisterò a comprare qualcosa nel negozio :roll:
Da qui a Natale ci sarà tempo per almeno un'altra puntata dei mie appunti di viaggio tra le stilografiche.
qui ne hai pescata un'altra bella. La Fuliwen 017 è abbastanza diversa da altre penne cinesi. E' tornita dal pieno, infatti dà quella sensazione di solidità di cui parli, e le resine usate sono piuttosto belle (mi piace molto la tua versione screziata di verde).
Anche lei non è recentissima (ne ho una versione che risale al 2017) ma, a quanto ho capito, è uscita di recente una nuova serie con resine in colori differenti dalla prima. Trovo la tua descrizione di come scrive calzante, anche la mia monta un M, scorrevole e bagnato e dal tratto non eccessivo.
Lo dicevo anche di recente altrove, è una delle cinesi che uso di più. Mi piacciono le sue forme semplici e la assenza della clip.

ecco la mia
P1190099-3 Fuliwen 017.jpg
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Messaggio da sansenri »

pardon, doppio post
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Messaggio da Abulafia »

ASTROLUX ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 20:19 Ho dato una occhiata veloce. Penne interessanti, ci torno dopo con calma...
Siamo aperti 24 ore su 24, venghino, siori venghino!
toner ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 22:33 Sono sempre interessanti le tue presentazioni, ma questa volta non mi freghi: terrò la scimmia a bada (spero).
Inizierò ad usare l'avviso: "I miei messaggi e tutte le informazioni contenute in essi non costituiscono un incentivo all'investimento in penne asiatiche".
Esme ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 22:53 L' estate sta finendo e io ho un solo commento: 😭

Ma il ritorno delle tue carrellate di penne è gradito.
Tolte le capless, ma solo per miei gusti, e la Tiandao che... oddio non trovo le parole..., le altre sono molto graziose.

Tra l'altro la Kaigelu e la Fuliwen al "tizio americano che trusa le plastiche" [cit. mastrogigino] je spicciano casa.
Hai gusti strani, se non apprezzi l'estate e apprezzi le mie carrellate :problem:
E soprattutto se non ami la fantastica Tiandao!

Non so chi sia il tizio americano, ma le plastiche di quelle due penne sono proprio :shock:
Automedonte ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 23:00 Sto aspettando che provi un Majohn X1 per conoscere le tue impressioni, non è che me la sono persa
Ammetto che, ops, la trovo veramente brutta; e io sono quello che ha comprato la Tiandao! :lol:
È lo stesso motivo per cui non ho (ancora?) una Jinhao 750 o 159, oppure la Majohn T1 o anche le WingSung 630... tutte un po' troppo noiose/bruttine per i miei gusti.
Ma mai dire mai!
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Messaggio da Abulafia »

sansenri ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 23:03

complimenti vedo che a questo giro sei su penne più interessanti.
La Tiandao è carina, è una commemorativa di non so bene quale evento della storia recente cinese e non capisco bene il perché della chitarrina al posto della clip, ma è simpatica. Apprezzo la assenza degli sbalzi sul fusto e confesso che ci ho fatto un pensierino.
Da quello che ho capito nel 1935 ("nome" vero della penna) è stato composto il brano che è stato poi utilizzato come inno nazionale cinese; da qui il simbolo della stella gialla su campo rosso sul cappuccio. "Tiandao", stando a wikipedia, è una parola che esprime svariati concetti filosofici tutti attinenti al cammino verso la gloria, l'alto, le stelle etc etc.
mastrogigino ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 23:18 Oddio, la Hongdian N8 mi piace!
Mi hai attaccato la malattia!

È proprio carina, bella la livrea autunnale, ma ce la vedo bene anche accanto a panettoni e regali di Natale .

Sto cercando di svuotare il cassetto., non devo comprare altre penne, non devo comprare altre penne....
Mi ero ripromesso di non comprare due versioni dello stesso modello di penna, ma sia la N8 che la C3 mi hanno incastrato, non sono riuscito a resistere :roll:
La rossa comunque si trova spesso e volentieri sui 15-18€, spedita e riverita...

sansenri ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 23:23
salto le finte capless alle quali sono allergico (anche all'originale), ecco, bella la Kaigelu 316!
Magari non sai che la 316 esiste da un bel po' di anni, e la 316A è una evoluzione della prima 316.
Come hai notato, tra le cinesi, Kaigelu tende ad usare materiali di qualità, soprattutto usa resine piuttosto belle.
La prima versione della 316 aveva un difetto (poi risolto con la nuova versione) utilizzava l'ottone nel fondello, il ché rendeva la penna piuttosto sbilanciata indietro. Tuttavia la 316 ha avuto parecchi estimatori per la sua complessiva qualità e bellezza.

Io ne possiedo due, che risalgono al 2015 e 2016, la Charcoal e la Tiger eye
P1170133-3 Kaigelu Charcoal.jpg


P1170084-3 Kaigelu 316 tiger eye.jpg


Chiaro che la linea piuttosto bella e molto comoda da impugnare (come hai notato) si ispira molto da vicino alla Parker Duofold Centennial moderna.

Un aspetto interessante della 316 è il fatto che piuttosto facilmente è possibile sostituire il gruppo pennino con un Bock.
Già di suo il pennino Kaigelu non è comunque male (btw, i miei funzionavano bene "out of the box").

Ancora una cosa, che ogni volta mi fa sorridere: il marchio Kaigelu, è la pronuncia di un cinese (prova a immaginare un cinese che lo dice) di Kan ga roo (il cangurino sul cappuccio)! :)
sansenri ha scritto: venerdì 13 settembre 2024, 23:36

qui ne hai pescata un'altra bella. La Fuliwen 017 è abbastanza diversa da altre penne cinesi. E' tornita dal pieno, infatti dà quella sensazione di solidità di cui parli, e le resine usate sono piuttosto belle (mi piace molto la tua versione screziata di verde).
Anche lei non è recentissima (ne ho una versione che risale al 2017) ma, a quanto ho capito, è uscita di recente una nuova serie con resine in colori differenti dalla prima. Trovo la tua descrizione di come scrive calzante, anche la mia monta un M, scorrevole e bagnato e dal tratto non eccessivo.
Lo dicevo anche di recente altrove, è una delle cinesi che uso di più. Mi piacciono le sue forme semplici e la assenza della clip.

ecco la mia
P1190099-3 Fuliwen 017.jpg

Conoscevo la storia fonetica del marchio Kaigelu ed è, effettivamente, esilarante :D
Interessante la storia dei modelli, grazie!
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Messaggio da Simy »

Abulafia ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 0:13
Mi ero ripromesso di non comprare due versioni dello stesso modello di penna, ma sia la N8 che la C3 mi hanno incastrato, non sono riuscito a resistere :roll:
La rossa comunque si trova spesso e volentieri sui 15-18€, spedita e riverita...
Io ho cominciato con la N7 Blue Peacock, sempre Long Blade. E' a pistone. Poi ho visto la N7 e ho deciso di fare il bis con un long blade, stavolta a converter. Poi ho ceduto alla Hongdian 100, quella tutta in metallo, ancora long blade :lol:
La 100 è un po' truzza ma mi attirava. Ha il difetto di essere pesantuccia. E' stata per qualche mese tra le inchiostrate, poi sono arrivate altre penne e per ora quella l'ho messa a riposo. La N7 e la N8 sono ancora attivissime, invece.
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Messaggio da Abulafia »

Simy ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 0:19
Abulafia ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 0:13
Mi ero ripromesso di non comprare due versioni dello stesso modello di penna, ma sia la N8 che la C3 mi hanno incastrato, non sono riuscito a resistere :roll:
La rossa comunque si trova spesso e volentieri sui 15-18€, spedita e riverita...
Io ho cominciato con la N7 Blue Peacock, sempre Long Blade. E' a pistone. Poi ho visto la N7 e ho deciso di fare il bis con un long blade, stavolta a converter. Poi ho ceduto alla Hongdian 100, quella tutta in metallo, ancora long blade :lol:
La 100 è un po' truzza ma mi attirava. Ha il difetto di essere pesantuccia. E' stata per qualche mese tra le inchiostrate, poi sono arrivate altre penne e per ora quella l'ho messa a riposo. La N7 e la N8 sono ancora attivissime, invece.
La Hongdian 100 non l'avevo mai incrociata :o
Starebbe pure in offerta a 27€ cui sottrarre monete, coupon e sconti... ma per questo mese ho già dato :angel:

La N7 la prenderei solo perché N6 e N8 mancano di collegamento :lol:
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Messaggio da Simy »

Abulafia ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 0:35 La N7 la prenderei solo perché N6 e N8 mancano di collegamento :lol:
:lol:
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Messaggio da Esme »

Abulafia ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 0:04 Non so chi sia il tizio americano
Ma come? Qua sul forum è particolarmente amato e celebrato! :mrgreen:

È Jonathan Brooks, l'autore delle resine acriliche "Primary Manipulation".
Su reddit ho letto definirlo genio. Sicuramente lo è del marketing.
Realizza queste barre "a mano", nel senso che sceglie i colori e li mescola con un fil di ferro, poi butta tutto in autoclave e bon. (Non è una cattiveria, ci sono i video! :))
A volte escono cose interessanti, a volte dei ciòciò.

Ora, tutto lecito ovviamente, però c'è stato qualche marchio che per queste resine applicava un sovrapprezzo di molte centinaia di euro. :roll:
Adesso mi pare che la cosa si sia un po' ridimensionata.
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Messaggio da maylota »

Esme ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 8:42
Abulafia ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 0:04 Non so chi sia il tizio americano
Ma come? Qua sul forum è particolarmente amato e celebrato! :mrgreen:

È Jonathan Brooks, l'autore delle resine acriliche "Primary Manipulation".
Su reddit ho letto definirlo genio. Sicuramente lo è del marketing.
Che su reddit si leggano delle gran boiate è pacifico (fa sembrare il dismesso Yahoo Answers la Treccani...), ma non si può ridurre Jonathon Brooks a semplice genio del marketing!

E' stato uno dei pionieri dell'attuale ondata di resine colorate, che adesso ci vanno un po' fuori dagli occhi ma che quando ha iniziato erano oggettivamente un salto notevole rispetto alla generazione precedente - parliamo tutto degli ultimi 10 anni, lui stesso non ha iniziato che nel 2009. Fa veramente belle cose, non solo pongo colorato mescolato sotto l'influsso di stupefacenti.

"Primary Manipulation" quando è uscita la prima volta a me aveva veramente colpito. Poi non è (solo) colpa sua se ce l'hanno propinata in tutte le salse fino alla nausea totale ;)
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Messaggio da Esme »

maylota ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 9:43 ma non si può ridurre Jonathon Brooks a semplice genio del marketing!
Il fatto è che quello che fa non è un'opera di alto artigianato come si è cercato di far credere.
Le sue resine sono spesso interessanti? Sì.
Alcune sono proprio belle? Decisamente.
Ma mi sono vista il video in cui lui stesso mostra il procedimento, e di artigianale c'è solo il fatto che gli dà una mescolata a mano per pochi minuti e totalmente casualmente.

Invece il marketing per me è massiccio: per "giustificare" le mescole si è inventato la poetica del campionamento colori da foto, dicendo "mi mandi la foto e io ti faccio la resina che si ispira alle sue tonalità".
Trovata notevole, ma il campionamento colori per derivarne una palette non è che sia una sua invenzione, e lo fa pure con software.
Mia zia nel laboratorio colori della Mazzucchelli ricreava i colori chiesti dai clienti a occhio, ma non si è mai spacciata per Raffaello. 😁
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Messaggio da maylota »

Esme ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 10:08
Mia zia nel laboratorio colori della Mazzucchelli ricreava i colori chiesti dai clienti a occhio, ma non si è mai spacciata per Raffaello. 😁
Peccato. L'avrebbe dovuto fare, così adesso avevamo ancora le barre Mazzuchelli senza dover pagare un occhio della testa per i meravigliosi fondi di magazzino. :D

Battute a parte, per "bucare lo schermo" di questi tempi hai bisogno di storie di pronta beva per abbindolare la gente di tutto il mondo, ma a mio parere lui ha anche sostanza dietro a differenza di altri epigoni venuti dopo. Parere personale ovviamente!
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maylota ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 9:43
Esme ha scritto: sabato 14 settembre 2024, 8:42
Ma come? Qua sul forum è particolarmente amato e celebrato! :mrgreen:

È Jonathan Brooks, l'autore delle resine acriliche "Primary Manipulation".
Su reddit ho letto definirlo genio. Sicuramente lo è del marketing.
Che su reddit si leggano delle gran boiate è pacifico (fa sembrare il dismesso Yahoo Answers la Treccani...), ma non si può ridurre Jonathon Brooks a semplice genio del marketing!

E' stato uno dei pionieri dell'attuale ondata di resine colorate, che adesso ci vanno un po' fuori dagli occhi ma che quando ha iniziato erano oggettivamente un salto notevole rispetto alla generazione precedente - parliamo tutto degli ultimi 10 anni, lui stesso non ha iniziato che nel 2009. Fa veramente belle cose, non solo pongo colorato mescolato sotto l'influsso di stupefacenti.

"Primary Manipulation" quando è uscita la prima volta a me aveva veramente colpito. Poi non è (solo) colpa sua se ce l'hanno propinata in tutte le salse fino alla nausea totale ;)
io son d'accordo, e all'inizio le sue creazioni non erano nemmeno inavvicinabili per costo, il marketing ce l'hanno messo le aziende che hanno capito il trend, e si son buttate nelle collaborazioni con lui, usando le sue resine, e facendole diventare "pezzi unici e irripetibili" che poi ovviamente lo sono, ma non per questo il sovrapprezzo esagerato si giustifica molto...
E' vero che hanno un po' stufato e che troppi altri si non messi a messi a far cose simili. Non credo che smetteranno presto, ma speriamo almeno che studino un po' meglio le accoppiate di colori per ottenere qualcosa di più armonico (qualcosa in tal senso si è già visto).
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