L'estate sta finendo...

[Abulafia]

... e io torno a vivere!
Quest'anno non credevo fosse possibile, e invece ce l'ho fatta.
Per festeggiare questa fredda parentesi settembrina, vi tedierò con la solita carrellata di penne giunte durante l'ultimo mese e mezzo.

Eravamo arrivati a 46 (Hero 100), quindi andiamo subito a...

47) Moonman/Majohn A2.

La A1 mi era piaciuta così tanto che non ho potuto fare a meno di prendere anche la A2, cioè la stessa penna, ma con il fusto di plastica sfaccettata al posto del metallo e con il pennino "F" al posto dell'"EF".
Sebbene mantenga l'ottima impugnabilità, le buone dimensioni e l'eccezionale bilanciamento della A1, devo dire che questa A2 la trovo più scomoda, probabilmente proprio per la mancanza di un certo peso.
A livello di scrittura il tratto, pur piacendomi di più dell'EF, è un pelo meno scorrevole e soprattutto il pennino mi sembra più direzionale, scrive solo poggiato in un determinato modo. Inoltre la penna ha la vaga tendenza a perdere qualche goccione d'inchiostro (molto raramente, devo dire).

[Abulafia]

48) Jinhao "Tiandao" 1935

Ok, l'ho vista in inserzione e ho deciso che dovevo prenderla perché l'aspetto kitsch non poteva che convincermi al primo colpo; mi ringrazio da solo per la passione per le cose strambe, perché questa Jinhao s'è rivelata una meraviglia.
Comodissima da impugnare, dimensioni generose, bel bilanciamento ma soprattutto un pennino che è una piuma sulla carta, senza che comunque salti mai un minimo segno. Il tratto M aiuta nella scorrevolezza, ma è la sensazione di leggerezza che mi ha incredibilmente stupito. Posso andare avanti pagine e pagine senza alcuna, neanche marginale, fatica d'uso.

[Abulafia]

49) HongDian C3

Avevo già comprato una HongDian C3 e, almeno esteticamente, mi era piaciuta talmente tanto che ho deciso di comprare anche la compagna, anche questa di un bel colore acceso, un giallo decorato di margheritoni fioriti.
La compagna non scriveva proprio perfettamente appena arrivata, ma dopo una lavata e uno smontaggio-rimontaggio del gruppo scrittura, è diventata un'ottima scrittrice. Per non saper né leggere e né scrivere, anche con questa nuova C3 ho provveduto prima ad un lavaggio e ad un allineamento dei pezzi della sezione. Risultato: scrive bene, anche un pelo meglio della precedente, pur mantenendo un po' di "grattosità" e non avendo la scorrevolezza di altre mie penne.
Credo anche che la mia tendenza a calcare si sposi un po' male con i pennini più piccoli e non carenati, che subiscono peggio il peso del mio braccio.

[Abulafia]

50) Majohn A3 "Capless"

E ho preso l'A1, e ho preso l'A2... dovevo prendere anche la A3.
Alla prima buona offerta (considerato il costo base più sostenuto delle sorelline) ho comprato al volo e posso dire che vale del tutto il ricarico rispetto alle altre due.
Se la A1 scrive molto bene e la A2 abbastanza bene, la A3 va *eccezionalmente* bene, tanto che in breve è diventata la mia penna da lavoro, caricata ad inchiostro documentale nero della Private Reserve.
Eccellente sia per la scrittura veloce di appunti che per quella più precisa e ponderata.

[Abulafia]

51) Kaigelu 316A

La penna è tra le più belle che io abbia comprato, con una bella livrea e una plastica dall'aspetto *veramente* di qualità.
Ma gli aspetti positivi si fermano qui: per il resto sono impazzito nel montarla e rimontarla, lavarla e rilavarla, prima di riuscire ad allineare bene il pennino con l'alimentatore ed entrambi i pezzi nel loro "manicotto". Dopo infiniti tentativi sono riuscito ad evitare gocciolamenti, nonché perdite e salti di tratto e ad ottenere un flusso più controllato e utilizzabile.
Ora è perfettamente utilizzabile, ma in ogni caso credo si possa ancora e ulteriormente migliorare; ammetto di non apprezzare prodotti che mi debbano far intervenire per funzionare come invece dovrebbero dal primo momento. Anche l'altra Kaigelu che ho, la 222, non ha proprio brillato per utilizzo immediato.

Peccato perché per il resto mi piace veramente molto, anche a livello di dimensioni, impugnatura, bilanciamento e costruzione.
E poi il canguro stilizzato è adorabile.

[Abulafia]

52) HongDian N8 - Rossa

A differenza delle C3, le N8 (a cartuccia/converter) hanno prestazioni molto più vicine alla eccellente N6 (a pistone): ottimi pennini, scorrevolissimi, bagnati, leggiadri e amichevoli, scrivendo bene in ogni caso e sin da subito.
Questa N8 è pure particolarmente bella e con colori e fantasia che si abbinano bene all'autunno entrante. Inoltre la plastica è veramente bella e, all'apparenza, di ottima qualità.

[Abulafia]

53) HongDian N8 Bianca "Long Blade".

Tanto mi era piaciuta la N8 rossa che alla fine ho preso anche la sorella candida, trovata in offerta con il pennino di tipo "Long Blade", raffazzonata traduzione cinese del "naginata" giapponese. Per fortuna di raffazzonato c'è solo il passaggio linguistico, perché invece il pennino è bellissimo, funzionale, scorrevole e tutto quanto di buono gli si può dire.
Come la versione rossa anche la bianca è ben costruita e di bell'aspetto, soprattutto per il simpatico uccellino sul fondo del cappuccio.

[Abulafia]

54) Fuliwen 017

Ultima, ma non per importanza, c'è la Fuliwen 017: marchio un po' meno "chiacchierato" rispetto ai soliti, ma a quanto ho capito con un po' più di passato (ma non so quanto futuro), vista anche la presenza di prodotti "vintage" in giro per il web. La penna è la più costosa di quest'ultimo lotto, 28€, e secondo me li vale tutti, sia per l'estetica che per la funzionalità.
La penna ha una forma abbastanza classica, con cappuccio senza clip, ma una bella livrea marmorizzata bianca con venature verdi; inoltre la costruzione sembra a prova di bomba, con plastiche spesse e ben tornite. Giusto lo "scalino" sull'impugnatura poteva essere meno spigoloso, stona un po' con il tondeggiare delle altre forme. Ma è un peccato veniale, per quanto mi riguarda.
Il pennino è un "M" scorrevole, bagnato e leggiadro quasi quanto quello della Jinhao Tiandao descritta sopra; anche in questo caso scriverci mi è sembrato un vero piacere, considerando anche che il tratto M di questa Fuliwen è decisamente più ristretto rispetto agli M Jinhao e HongDian.

Ora aspetto un altro paio di arrivi e il 27 c'è il Pelikan HUB e, ovviamente, non resisterò a comprare qualcosa nel negozio
Da qui a Natale ci sarà tempo per almeno un'altra puntata dei mie appunti di viaggio tra le stilografiche.

[Simy]

53) HongDian N8 Bianca "Long Blade".

Tanto mi era piaciuta la N8 rossa che alla fine ho preso anche la sorella candida, trovata in offerta con il pennino di tipo "Long Blade", raffazzonata traduzione cinese del "naginata" giapponese. Per fortuna di raffazzonato c'è solo il passaggio linguistico, perché invece il pennino è bellissimo, funzionale, scorrevole e tutto quanto di buono gli si può dire.
Come la versione rossa anche la bianca è ben costruita e di bell'aspetto, soprattutto per il simpatico uccellino sul fondo del cappuccio.

Ce l'ho, esattamente con il long blade, e la adoro <3
Da quando l'ho presa è stata costantemente inchiostrata e usata

[ASTROLUX]

Ho dato una occhiata veloce. Penne interessanti, ci torno dopo con calma...

[toner]

Sono sempre interessanti le tue presentazioni, ma questa volta non mi freghi: terrò la scimmia a bada (spero).

[Esme]

L' estate sta finendo e io ho un solo commento:

Ma il ritorno delle tue carrellate di penne è gradito.
Tolte le capless, ma solo per miei gusti, e la Tiandao che... oddio non trovo le parole..., le altre sono molto graziose.

Tra l'altro la Kaigelu e la Fuliwen al "tizio americano che trusa le plastiche" [cit. mastrogigino] je spicciano casa.

[Automedonte]

Sto aspettando che provi un Majohn X1 per conoscere le tue impressioni, non è che me la sono persa

[sansenri]

48) Jinhao "Tiandao" 1935

Ok, l'ho vista in inserzione e ho deciso che dovevo prenderla perché l'aspetto kitsch non poteva che convincermi al primo colpo; mi ringrazio da solo per la passione per le cose strambe, perché questa Jinhao s'è rivelata una meraviglia.
Comodissima da impugnare, dimensioni generose, bel bilanciamento ma soprattutto un pennino che è una piuma sulla carta, senza che comunque salti mai un minimo segno. Il tratto M aiuta nella scorrevolezza, ma è la sensazione di leggerezza che mi ha incredibilmente stupito. Posso andare avanti pagine e pagine senza alcuna, neanche marginale, fatica d'uso.

complimenti vedo che a questo giro sei su penne più interessanti.
La Tiandao è carina, è una commemorativa di non so bene quale evento della storia recente cinese e non capisco bene il perché della chitarrina al posto della clip, ma è simpatica. Apprezzo la assenza degli sbalzi sul fusto e confesso che ci ho fatto un pensierino.

[mastrogigino]

Oddio, la Hongdian N8 mi piace!
Mi hai attaccato la malattia!

È proprio carina, bella la livrea autunnale, ma ce la vedo bene anche accanto a panettoni e regali di Natale .

Sto cercando di svuotare il cassetto., non devo comprare altre penne, non devo comprare altre penne....