La Pilot Falcon SEF. Il tratto è un EF giapponese, stupisce che non stracci la carta tanto è appuntito. La variazione non è molta e occorre un po' di forza per arrivare a BB, ma ce la si fa anche a 1mm pieno senza danno. Come dicevi non è un pennino deve volare su qualsiasi carta ed è per uso molto specialistico. Molta elasticità, chiusura dei rebbi quasi istantanea e nessun problema di alimentazione.
La Elabo è solo la versione in plastica della stessa penna. Se ti piace la plastica della 3776, apprezzerai anche questa (probabilmente anche di più), risparmiando 100€. I due FA sono molto più scorrevoli e flessibili, soprattutto quello corto della 912 o 742, che però parte FM. Quello lungo (disponibile solo sulla 743) è sempre morbido, ma una via di mezzo con il SEF della Falcon: più fine in partenza, più elastico, meno morbido del FA lungo.
Rognosetto solo se si cerca di correre per dei centimetri a rebbi divaricati, altrimenti scrive tranquillamente.
In categoria con questi metto anche il SF della 74 o 91 che ho avuto il piacere di provare e che mi ha stupito. Molto morbido e con un decente ritorno, quasi un flex vero e proprio. La Justus ha un pennino Soft vero: si allarga con una buona dose di forza e ritorna lentamente in posizione. Ha il grosso vantaggio di poter regolare il tratto (regolandola su Hard si limita anche il flusso di inchiostro quasi dimezzando il tratto). Eventualmente utilizzabile senza fastidi anche in reverse dove raggiunge un tratto EEF, ma rigido ovviamente. Il SF della 3776 è molto poco Soft, si porta dietro gli svantaggi del SEF di Pilot, ma senza il tratto EF. Siccome questo è il pennino che montano anche le Nakaya, ancora non ho mai comprato una Nakaya e l'unica 3776 che ho avuto è tornata ad Amazon dopo pochi giorni.
Radius Delta Opus Leonardo e altri marchi occidentali non montano dei veri flex, montano tutti gli "elastic" di Jowo che hanno il solo scopo di essere leggermente molleggiati e ammortizzanti durante la scrittura. Nessuna variazione di tratto realisticamente praticabile (nel senso che ci vuole 1 kg di pressione per arrivare a 1 mm di apertura dei rebbi). Ne abbiamo parlato QUI.
Montblanc ha prodotto in edizione limitata dei pennini flessibili su penne da 900€ (quando in produzione), ora che non si trovano più nuove il valore è salito di molto. Qualcuno li considera pennini definitivi, io non vedo tutta questa meraviglia se rapportati ai su citati giapponesi che costano tutti tra i 200 e i 300€ o poco più.
I pennini cosiddetti "Flex" di stipula sono persino peggio: una vera e propria truffa, per chi si aspetta della variazione di tratto.
Volendo passare ai consigli, ne ho due:
- se preferisci considerare una penna bell'e fatta, senza troppi sbattimenti, pronta all'uso e funzionale, mi sento di consigliarti sicuramente la Pilot Elabo SEF
- Se sei disposto a sbatterti un pochino di più per l'acquisto e la manutenzione, Flexible Nib Factory produce adattatori e alimentatori per montare i pennini zebra G (costo di una 50ina di euro) su diversi modelli di penna, tra cui le super economiche Asvine, TWSBI 580, qualsiasi penna con filettatura Jowo o Bock #6 e probabilmente anche altre che ora non ricordo. In questo caso avrai un pennino veramente flessibile, veramente extra extra extra fine, molto morbido con l'unico svantaggio della corrosione. Per far durare questo pennino può fare molta differenza all'inchiostro usato: usare un inchiostro ferro gallico con pH molto acido è sicuramente una cattiva idea e porta a una corrosione precoce, gli inchiostri Noodler's hanno pH neutro e hanno fatto durare il mio pennino il doppio del tempo previsto (ma considerato che il ricambio originale costa 1€, non sembra essere un vero e proprio dramma).