Disclaimer animalista:
Nessuna oca è stata spiumata per produrre le mie penne.
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Disclaimer animalista:
Prova a scrivere bendato... e noterai che la differenza sta tutta nel costo.RisottoPensa ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 9:50 La storia trita e ritrita che quello che tocca la carta è iridio, è quindi non serve comparare oro e acciaio , vale solo per la parte della scorrevolezza sulla carta, ma la sensazione che genera il pennino è completamente diverso.
Esempio estremo: basta martellare o trascinare un oggetto con o senza un guanto. Si può notare come la presenza di un materiale che attutisce le vibrazioni si ha un feedback percepito minore, anche se l'attrito rimane uguale.
L'oro(Lega) restituisce un feedback minore perché il materiale è più morbido e malleabile dell'acciaio.
Il termine esatto per quello che cerco di dire si chiama " Damping capacity.", la proprietà di un materiale di assorbire vibrazioni, e tecnicamente trasformarli sottoforma di calore ( più vibra e più diventa caldo.).
L'acciaio ha un basso valore di assorbimento della vibrazione, mentre L'oro, con le sue leghe, possiede ( ipoteticamente parlando considerando il valore del rame e dell'oro in lega) un valore più alto.
È uno delle tante ragioni per cui il flusso dell'inchiostro è o sembra maggiore nell'oro ( perché si riscalda mentre scriviamo, più dell'acciaio ).
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Damping_capacity
Il pennino delta fusion più o meno funzionava su questa proprietà del materiale.
La forma del pennino influisce molto su questo valore, oltre alla sua composizione e a quello della sezione della penna.
Ovviamente non dico che L'oro è intrinsecamente meglio dell'acciaio, ognuno ha le sue preferenze, io che ho la mano leggera preferisco un pennino rigido in oro, ma molti dei miei pennini migliori sono in acciaio, Specificamente la #5 faber castell, lamy aion EF e una Jowo diplomat F.
Solitamente i tuoi interventi, mai banali, li trovo difficili da capire perché scritti in maniera "contorta" ma questa volta ti devo fare i miei complimentiRisottoPensa ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 9:50 La storia trita e ritrita che quello che tocca la carta è iridio, è quindi non serve comparare oro e acciaio , vale solo per la parte della scorrevolezza sulla carta, ma la sensazione che genera il pennino è completamente diverso.
Esempio estremo: basta martellare o trascinare un oggetto con o senza un guanto. Si può notare come la presenza di un materiale che attutisce le vibrazioni si ha un feedback percepito minore, anche se l'attrito rimane uguale.
L'oro(Lega) restituisce un feedback minore perché il materiale è più morbido e malleabile dell'acciaio.
Il termine esatto per quello che cerco di dire si chiama " Damping capacity.", la proprietà di un materiale di assorbire vibrazioni, e tecnicamente trasformarli sottoforma di calore ( più vibra e più diventa caldo.).
L'acciaio ha un basso valore di assorbimento della vibrazione, mentre L'oro, con le sue leghe, possiede ( ipoteticamente parlando considerando il valore del rame e dell'oro in lega) un valore più alto.
È uno delle tante ragioni per cui il flusso dell'inchiostro è o sembra maggiore nell'oro ( perché si riscalda mentre scriviamo, più dell'acciaio ).
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Damping_capacity
Il pennino delta fusion più o meno funzionava su questa proprietà del materiale.
La forma del pennino influisce molto su questo valore, oltre alla sua composizione e a quello della sezione della penna.
Ovviamente non dico che L'oro è intrinsecamente meglio dell'acciaio, ognuno ha le sue preferenze, io che ho la mano leggera preferisco un pennino rigido in oro, ma molti dei miei pennini migliori sono in acciaio, Specificamente la #5 faber castell, lamy aion EF e una Jowo diplomat F.
A differenza di Automedonte io non ci ho capito moltissimo, ma ho il sospetto che in qualche modo confermi che il mio amore per i pennini PdAg non è del tutto campato per aria?RisottoPensa ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 9:50
Il termine esatto per quello che cerco di dire si chiama " Damping capacity.", la proprietà di un materiale di assorbire vibrazioni, e tecnicamente trasformarli sottoforma di calore ( più vibra e più diventa caldo.).
Ti stai autoassolvendo di già?maylota ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 10:45A differenza di Automedonte io non ci ho capito moltissimo, ma ho il sospetto che in qualche modo confermi che il mio amore per i pennini PdAg non è del tutto campato per aria?RisottoPensa ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 9:50
Il termine esatto per quello che cerco di dire si chiama " Damping capacity.", la proprietà di un materiale di assorbire vibrazioni, e tecnicamente trasformarli sottoforma di calore ( più vibra e più diventa caldo.).
Bravissimo Risotto, hai spiegato perfettamente il tuo punto! Io sinceramente la differenza tra un pennino rigido in acciaio e un pennino rigido in oro la noto, poi dipende molto di che pennini si sta parlando. Io pensavo che la differenza stesse nella lavorazione della punta, più raffinata nei pennini in oro e più semplice in quelli in acciaio, ma se pensata così ha ancora più senso. Mi riservo di ripensarci dopo aver provato un pennino in acciaio lavorato da un nibmaster di quelli seri, per vedere se una lavorazione ad arte della punta su un pennino standard mi rende la sensazione affine a un pennino in oro ben lavorato (i.e. giapponese).
non esattamente, la mia era di corvo
Sì la lavorazione dell'iridio ha una sua importanza, e di fatto i pennini in oro vengono controllati a mano con una qualità maggiore rispetto a quelle in acciaio, parlando generalmente senza citare aziende che invece deludono su questo punto di vista.Enbi ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 11:00Bravissimo Risotto, hai spiegato perfettamente il tuo punto! Io sinceramente la differenza tra un pennino rigido in acciaio e un pennino rigido in oro la noto, poi dipende molto di che pennini si sta parlando. Io pensavo che la differenza stesse nella lavorazione della punta, più raffinata nei pennini in oro e più semplice in quelli in acciaio, ma se pensata così ha ancora più senso. Mi riservo di ripensarci dopo aver provato un pennino in acciaio lavorato da un nibmaster di quelli seri, per vedere se una lavorazione ad arte della punta su un pennino standard mi rende la sensazione affine a un pennino in oro ben lavorato (i.e. giapponese).
Ma la Sheaffer per la linea Snorkel/Touchdown li ha messi sulla versione più economica a pennino aperto.
Grazi mille per l'offerta! purtroppo è probabile che in quelle date io abbia la discussione di laurea, se no cerco di venireRisottoPensa ha scritto: ↑giovedì 12 settembre 2024, 12:44 Se vieni al penshow ti faccio provare e vedere le differenze![]()
Non è che vibra come un vibratore
C'è una serie con Jane Fonda che per l'appunto indaga sui relativi problemi delle donne non più giovani che hanno problemi di tendiniti...
Evidente: la cartavetro.