Io uso anche la kaweco sport senza calzare il cappuccio
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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- Simy
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Sottoscrivo (tranne la parte sulle vintage )
Prego! Sono molto orgogliosa di quanto ho scatenato!
E, comunque, solo calzate!! (Adoro la Scribo ma non poter agganciare il cappuccio mi mette costantemente ansia)
Unguentino e passa
La Sport senza cappuccio fa effetto tronchetto di matita
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Le resine di Johnatan Brooks sono una ca..ta pazzesca!
La Doric è sopravvalutata e la sua clip fa orrore.
Le Sheaffer, pennino a coda di rondine escluso, hanno un design per il 90% inguardabile…salvo la vituperata Targa!
Addendum: mai calzare le penne!
La Doric è sopravvalutata e la sua clip fa orrore.
Le Sheaffer, pennino a coda di rondine escluso, hanno un design per il 90% inguardabile…salvo la vituperata Targa!
Addendum: mai calzare le penne!
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Dico anche le mie...
Non capisco tutto questo osannare la Delta Dolce Vita, alla fin della fiera è una buona penna come tante ce ne sono, ha solo imbroccato una bella combinazione di colori (e non è nemmeno una particolare genialata, arancione e nero vanno bene insieme da quando esistono i canditi ricoperti cioccolato)
Il signor Pilot andasse a farsi un giro da Schmidt per imparare come si fanno i converter.
I vari Visconti, Montegrappa, Scribo, Pineider, e tutti i vari epigoni di Omas, vadano a fare una visita guidata ad una fabbrica dove fanno le Preppy per imparare come si fa il controllo qualità dei pennini.
Le Sailor sono tutte uguali, cambiano solo i colori.
Pelikan 4001 Royal Blue santo subito, se dovete dimenticare per anni una penna carica che poi i vostri parenti metteranno in vendita nei mercatini delle pulci fatelo con il 4001 Royal Blue, il povero appassionato che la comprerà vi accederà un cero in chiesa per ringraziamento.
La Parker 25 è una bella penna.
Nathan Tardiff è un gran parac..lo, altro che "cambio ogni volta la formulazione dell'inchiostro così vi garantisco che non sia replicabile/falsificabile"... e dillo che non sei capace di fare due volte la stessa ricetta....
Le pregiate resine "ad minchiam manipulation" sono delle cagate pazzesche
Il pistone è affascinante, l'eyedropper fa l'alternativo, la cartuccia non si batte, ma che traumi hanno avuto da piccoli quelli che fanno le penne a siringa rovesciata??
Il Parker quink lavabile è una porcheria immonda.
Anche Waterman ha imparato da Tardiff l'arte della faccia da c..lo, "come lo chiamiamo questo inchiostro?" "Che colore è? "Boh... blu, aspetta no, verde, no grigio, no adesso non si capisce..." "Ok lo chiameremo Mysterious Blue!" "GENIO!"
Chi decideva i modelli della Sheaffer dal dopoguerra in avanti era un casinaro tremendo: non ci si capisce un cavolo!
Non capisco tutto questo osannare la Delta Dolce Vita, alla fin della fiera è una buona penna come tante ce ne sono, ha solo imbroccato una bella combinazione di colori (e non è nemmeno una particolare genialata, arancione e nero vanno bene insieme da quando esistono i canditi ricoperti cioccolato)
Il signor Pilot andasse a farsi un giro da Schmidt per imparare come si fanno i converter.
I vari Visconti, Montegrappa, Scribo, Pineider, e tutti i vari epigoni di Omas, vadano a fare una visita guidata ad una fabbrica dove fanno le Preppy per imparare come si fa il controllo qualità dei pennini.
Le Sailor sono tutte uguali, cambiano solo i colori.
Pelikan 4001 Royal Blue santo subito, se dovete dimenticare per anni una penna carica che poi i vostri parenti metteranno in vendita nei mercatini delle pulci fatelo con il 4001 Royal Blue, il povero appassionato che la comprerà vi accederà un cero in chiesa per ringraziamento.
La Parker 25 è una bella penna.
Nathan Tardiff è un gran parac..lo, altro che "cambio ogni volta la formulazione dell'inchiostro così vi garantisco che non sia replicabile/falsificabile"... e dillo che non sei capace di fare due volte la stessa ricetta....
Le pregiate resine "ad minchiam manipulation" sono delle cagate pazzesche
Il pistone è affascinante, l'eyedropper fa l'alternativo, la cartuccia non si batte, ma che traumi hanno avuto da piccoli quelli che fanno le penne a siringa rovesciata??
Il Parker quink lavabile è una porcheria immonda.
Anche Waterman ha imparato da Tardiff l'arte della faccia da c..lo, "come lo chiamiamo questo inchiostro?" "Che colore è? "Boh... blu, aspetta no, verde, no grigio, no adesso non si capisce..." "Ok lo chiameremo Mysterious Blue!" "GENIO!"
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Ah ecco come si chiamava quel tizio che paciugava con i colori come quando prendi la coppetta di gelato mista variegato amarena, stracciatella e torroncino...ilValla ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:25 Le resine di Johnatan Brooks sono una ca..ta pazzesca!
La Doric è sopravvalutata e la sua clip fa orrore.
Le Sheaffer, pennino a coda di rondine escluso, hanno un design per il 90% inguardabile…salvo la vituperata Targa!
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Sì, ma quale sorella?
Non Thérèse spero, al limite Verdun!
Qualcuno doveva dirlo!mastrogigino ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:51 Le pregiate resine "ad minchiam manipulation" sono delle cagate pazzesche
Mai come recuperare i VERI nomi delle Waterman Jif.mastrogigino ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:51 Chi decideva i modelli della Sheaffer dal dopoguerra in avanti era un casinaro tremendo: non ci si capisce un cavolo!
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Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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mastrogigino ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:51 ma che traumi hanno avuto da piccoli quelli che fanno le penne a siringa rovesciata??
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Ammazzabalotta presso: Salumeria Stilografica Emiliana
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La Parker 25 è la penna definitiva. La gente la snobba solo per avere una scusa per buttare via i soldi a comprarne altre.
Venceremos.
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Aggiungo ancora:
qualunque nomenclatura "lettera-numero" è idiota
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un paio mi hanno fatto accappottaremastrogigino ha scritto: ↑martedì 3 settembre 2024, 22:51 Dico anche le mie...
Non capisco tutto questo osannare la Delta Dolce Vita, alla fin della fiera è una buona penna come tante ce ne sono, ha solo imbroccato una bella combinazione di colori (e non è nemmeno una particolare genialata, arancione e nero vanno bene insieme da quando esistono i canditi ricoperti cioccolato)
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Pelikan 4001 Royal Blue santo subito, se dovete dimenticare per anni una penna carica che poi i vostri parenti metteranno in vendita nei mercatini delle pulci fatelo con il 4001 Royal Blue, il povero appassionato che la comprerà vi accederà un cero in chiesa per ringraziamento.
La Parker 25 è una bella penna.
Nathan Tardiff è un gran parac..lo, altro che "cambio ogni volta la formulazione dell'inchiostro così vi garantisco che non sia replicabile/falsificabile"... e dillo che non sei capace di fare due volte la stessa ricetta....
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Ma quindi anche scrivere P45?
O la mia citata CP1?
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Che colpo al cuore!
Comunque tieni conto che è una penna tedesca: hanno fatto la loro prima "Cylindric Pen", come vuoi che la chiamassero?
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Brava Simy! Un bell’argomento caldo.
Stavo già scrivendo la risposta alle 17, mi sono distratto un attimo e oggi ho dovuto leggermi 70 risposte che mi erano rimaste indietro
Vado io (non che me le sia mai tenute in bocca):
- Jowo, Bock, Schmidt, Montblanc, Aurora e buona parte degli occidentali non sono capaci di lucidare i pennini. Non essendo scorrevoli, aprono il rubinetto puntando tutto sull’aquaplaning. Andassero a farsi un corso di lucidatura dal signor Jinhao.
- pennini Extrafini occidentali non esistono più. Quelli veramente fini tipo giapponesi sono difetti di produzione non identificati.
- Il feedback su pennini occidentali è il frutto di una lucidatura a risparmio, vale lo stesso per i Sailor da FM in su. Si fa uno o due step in meno per accorciare la linea di produzione del pennino e lo si spaccia per un marchio di fabbrica
- Aurora non fa buone penne, solo mediocri. Tira avanti solo per l’orgoglio patrio dei clienti affezionati.
- I pennini flessibili si possono usare in qualunque occasione. Chi non ci riesce ha la mano pesante e/o l’impugnatura sbagliata
- I Noodler’s sono gli inchiostri migliori in commercio.
- Chi dice associa le parole Pelikan 4001 con Nero o Black, dovrebbe rivedere la definizione di nero.
Stavo già scrivendo la risposta alle 17, mi sono distratto un attimo e oggi ho dovuto leggermi 70 risposte che mi erano rimaste indietro
Vado io (non che me le sia mai tenute in bocca):
- Jowo, Bock, Schmidt, Montblanc, Aurora e buona parte degli occidentali non sono capaci di lucidare i pennini. Non essendo scorrevoli, aprono il rubinetto puntando tutto sull’aquaplaning. Andassero a farsi un corso di lucidatura dal signor Jinhao.
- pennini Extrafini occidentali non esistono più. Quelli veramente fini tipo giapponesi sono difetti di produzione non identificati.
- Il feedback su pennini occidentali è il frutto di una lucidatura a risparmio, vale lo stesso per i Sailor da FM in su. Si fa uno o due step in meno per accorciare la linea di produzione del pennino e lo si spaccia per un marchio di fabbrica
- Aurora non fa buone penne, solo mediocri. Tira avanti solo per l’orgoglio patrio dei clienti affezionati.
- I pennini flessibili si possono usare in qualunque occasione. Chi non ci riesce ha la mano pesante e/o l’impugnatura sbagliata
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Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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- Stantuffo
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- Iscritto il: venerdì 23 agosto 2019, 8:17
- La mia penna preferita: Pelikan M200 EF/Pilot 823 F
- Il mio inchiostro preferito: Anc.Copper/Pelikan Aquamarine
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Aggiungo anche io:
Alcune combinazioni di colori moderne sono inguardabili: meglio comprarsi una pallina magica di gomma multicolore, che almeno è divertente perché rimbalza
I pennini carenati e quello della Capless non mi piacciono proprio: il pennino si deve vedere tutto intero nella sua bellezza
I pennini sporchi non li sopporto: una volta caricata la penna, vanno puliti prima di usarla. Metallo lindo e solo il filo di inchiostro sul foglio si devono vedere
Il cappuccio calzato riga il fondello se ben inserito, altrimenti cade. Mai più un cappuccio calzato, per me, dal 1985
Le edizioni limitate ad un numero ridicolmente basso di pezzi sono una presa per il c…@ E ditelo che volevate fare delle prove, avevate poco materiale e ne sono uscite poche. Ma non fatele pagare quattro volte, che uno magari compra altro e fa bene
Alcune combinazioni di colori moderne sono inguardabili: meglio comprarsi una pallina magica di gomma multicolore, che almeno è divertente perché rimbalza
I pennini carenati e quello della Capless non mi piacciono proprio: il pennino si deve vedere tutto intero nella sua bellezza
I pennini sporchi non li sopporto: una volta caricata la penna, vanno puliti prima di usarla. Metallo lindo e solo il filo di inchiostro sul foglio si devono vedere
Il cappuccio calzato riga il fondello se ben inserito, altrimenti cade. Mai più un cappuccio calzato, per me, dal 1985
Le edizioni limitate ad un numero ridicolmente basso di pezzi sono una presa per il c…@ E ditelo che volevate fare delle prove, avevate poco materiale e ne sono uscite poche. Ma non fatele pagare quattro volte, che uno magari compra altro e fa bene
Silvia
If you have help, it becomes someone else’s garden
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- Messaggi: 271
- Iscritto il: mercoledì 8 marzo 2023, 21:47
- La mia penna preferita: La Radius Extra trovata a casa
- Il mio inchiostro preferito: R&K Solferino
- Località: Firenze, Lucca
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Io ne ho poche, sono un tipo mite.
Con tutte le penne vintage che ci sono, perché comprate penne moderne? Oltretutto inquinano pure.
Chi pensa che davvero si possa usare una stilografica senza macchiarsi è uno youtuber.
Con un pennino d'oro di una penna moderna Conway Stewart ne faceva sei, ciascuno dei quali scrive sei volte meglio di qualsiasi pennino moderno
Gli inchiostri col glitter .... No, non debbo andare avanti!
Con tutte le penne vintage che ci sono, perché comprate penne moderne? Oltretutto inquinano pure.
Chi pensa che davvero si possa usare una stilografica senza macchiarsi è uno youtuber.
Con un pennino d'oro di una penna moderna Conway Stewart ne faceva sei, ciascuno dei quali scrive sei volte meglio di qualsiasi pennino moderno
Gli inchiostri col glitter .... No, non debbo andare avanti!
Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
Padova, 28 aprile 1362
Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, Seniles, XVII, 2
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