In quarta elementare, in un dettato, mi capitò di scrivere "
l'unedi".
Voto 5, e un "da te non me l'aspettavo" che colpì molto di più del votaccio.
Mi ha portato a essere tollerante?
No, al contrario!
Io capisco che la lingua si evolva, ma gli errori grammaticali se sono solo dovuti a ignoranza non sono un'evoluzione, semmai un'involuzione.
C'è una discriminante per me fondamentale: se non mi ricordo come si scrive e posso arrivare alla soluzione ragionando con le regole di base, allora la regola è fondamentale.
È il caso di "qual è" o di "un albero", "un'oca".
Ma anche di "ho fatto", "oh bella!", "o no?".
Se invece si tratta solo di una convenzione, allora l'evoluzione ci sta.
Poi gli errori li facciamo tutti, io con la tastiera virtuale ci ficco dentro errori di cui poi mi vergogno come una
l'adra.
Il mitico Tartarotti insegna.

- grammar nazi