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Problema Flusso Sailor 1911

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
mastrogigino
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Problema Flusso Sailor 1911

Messaggio da mastrogigino »

Esme ha scritto: domenica 25 agosto 2024, 0:59
mastrogigino ha scritto: domenica 25 agosto 2024, 0:45 Provato sia con il converter Parker che con le cartucce Parker
Purtroppo a volte il sistema di scambio aria/inchiostro per qualche motivo non ne vuole sapere di funzionare.
Io con una penna ho risolto mettendo una cartuccia autocostruita un po' lasca, in modo che l'aria trafili da lì. Ma giusto perché è una penna vecchierella che mi sta simpatica, altrimenti l'avrei abbandonata nel cassetto...

Hai fatto anche la prova suggerita da Nello, cioè quella di appoggiare la carta assorbente sul foro di sfiato?
Si, già fatto, la carta si "tira" l'inchiostro (o l'acqua) solo se forzo il flusso girando il converter o strizzando la cartuccia, dopo aver assorbito l'eccesso accumulato nel compensatore si interrompe, io sospetto un problema nel passaggio di aria che deve entrare al posto del liquido che esce, altro non mi viene in mente.

Adesso che son tornato dal mare farò altri esperimenti...

Mi dispiacerebbe non usarla, la Parker 25 è proprio una bell... ehm "interessante " penna da battaglia per l'ufficio.

A me piace molto il suo design stile cartuccia da fucile, diciamo che è una penna "bella dentro"... :D
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Messaggio da Esme »

Eh sì, c'è qualcosa che non va nel passaggio dal converter all'alimentatore.
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Messaggio da chmiglio »

mastrogigino ha scritto: domenica 25 agosto 2024, 13:21
Esme ha scritto: domenica 25 agosto 2024, 0:59
Purtroppo a volte il sistema di scambio aria/inchiostro per qualche motivo non ne vuole sapere di funzionare.
Io con una penna ho risolto mettendo una cartuccia autocostruita un po' lasca, in modo che l'aria trafili da lì. Ma giusto perché è una penna vecchierella che mi sta simpatica, altrimenti l'avrei abbandonata nel cassetto...

Hai fatto anche la prova suggerita da Nello, cioè quella di appoggiare la carta assorbente sul foro di sfiato?
Si, già fatto, la carta si "tira" l'inchiostro (o l'acqua) solo se forzo il flusso girando il converter o strizzando la cartuccia, dopo aver assorbito l'eccesso accumulato nel compensatore si interrompe, io sospetto un problema nel passaggio di aria che deve entrare al posto del liquido che esce, altro non mi viene in mente.

Adesso che son tornato dal mare farò altri esperimenti...

Mi dispiacerebbe non usarla, la Parker 25 è proprio una bell... ehm "interessante " penna da battaglia per l'ufficio.

A me piace molto il suo design stile cartuccia da fucile, diciamo che è una penna "bella dentro"... :D
Anche a me le penne col converter fanno spesso ingrullire
Per quanto riguarda la Parker 25, hai provato a soffiare, sia dalla parte del foracartucce che dalla parte del pennino? So che non è proprio professionale, ma spesso si percepisce se ci sono ostruzioni
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Messaggio da mastrogigino »

Smontato, soffiato, sputazzato, passata lametta, rasoio, regolabarba, manca solo l'esorcista... :mrgreen:

Ah, ma a settembre che ho più tempo non mi scappa... proverò altre torture....
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Messaggio da maylota »

mastrogigino ha scritto: lunedì 26 agosto 2024, 14:18 Smontato, soffiato, sputazzato, passata lametta, rasoio, regolabarba, manca solo l'esorcista... :mrgreen:

Ah, ma a settembre che ho più tempo non mi scappa... proverò altre torture....
Alimentatore in soda caustica (in provetta chiusa ermeticamente) o alcool - che non è giustamente molto di moda su questi schermi, ma che se il precedente proprietario ha trafficato con la gommalacca o l'inchiostro di china potrebbe anche funzionare.

Del resto se uno non si diverte con la Parker 25 che si smonta tutta in un lampo e di cui si trovano i vari pezzi online....con cosa si diverte? :D

(comunque io ho ad oggi brutalizzato almeno una mezza dozzina di Parker 25 e quella che mi è venuta proprio bene è stata quella dove ho insistito con la parte non tagliente di una lametta da barba nei canali :shh: )
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Messaggio da novainvicta »

maylota ha scritto: martedì 27 agosto 2024, 16:42 <<<<<<<<<<<<<<<
(comunque io ho ad oggi brutalizzato almeno una mezza dozzina di Parker 25 e quella che mi è venuta proprio bene è stata quella dove ho insistito con la parte non tagliente di una lametta da barba nei canali :shh:
Questa è sempre una valida soluzione che ho adottato nei casi ostici. Inoltre mi permetto di segnalare che il più delle volte, nella pulizia della sezione scrivente, si tenta sempre di far fluire il liquido secondo il normale flusso dell'inchiostro e invece, credo, sarebbe utile anche aspirarlo al fine di pulire energicamente anche i canali capillari attraverso i quali dovrebbe entrare l'aria per compensare il volume d'inchiostro consumato durante la scrittura. Per questa operazione uso uno schizzetto in gomma morbida (in n.2 che ha un foro della cannula che si adatta a qualsiasi dimensione di foracartucce) che dopo essere stato premuto, per far uscire il liquido, nel rilasciarlo provoca una depressione sufficientemente forte alla finalità .
Lo sgrassatore col galletto secondo me è un ottimo pulente sempre che venga usato con parsimonia e mai su metalli come lo zinco, rame o leghe come la zama ( l'anello gruppo scrivente pelikan) poichè contiene in percentuali minime idrossido di sodio (soda caustica) .
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“

Giuseppe
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Messaggio da sansenri »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 23 agosto 2024, 23:06
Matted ha scritto: venerdì 23 agosto 2024, 22:45 Allego anche una foto dove si vede che l'inchiostro non torna subito a riempire lo spazio tra i due rebbi.
Esme ha scritto: venerdì 23 agosto 2024, 22:32 Ed è per questo che sarebbe meglio utilizzarli solo in casi disperati, perché danneggiano anche molte plastiche.
Lo ripeto: il malefico chanteclaire!
Infatti lo sgrassatore ( lo spray multiuso è uno sgrassatore annacquato ) è uno dei prodotti più completi per la pulizia della casa perché rende tecnicamente "scivoloso" lo sporco e la superficie sporca , tardandone anche la nuova formazione quando usato bene ( spruzzo, lasciato agire, risciacquato bene ).
Se lo si poi spruzza nel water pulito, ma anche su altre superfici, anche in forma diluita fino a 1/20 , si previene la formazione di calcare ( la famosa strisciolina gialla , quando non c'è ancora ) e di altri splendidi ricordini delle routine quotidiane quando usato prima.

E' la stessa logica con cui si usano gli olii e i siliconi per "lavare" i metalli e la ruggine.

non per pignoleria, ma magari è utile spiegare meglio il meccanismo.

Gli sgrassatori, anche quelli in commercio per uso casalingo, contengono per lo più agenti non-ionici, solventi organici e saponi.

I solventi sciolgono i grassi, facendo in modo che possano essere dilavati più facilmente.
Gli agenti non-ionici (o tensioattivi) riducono la tensione superficiale, facilitando il distacco dello sporco (grasso disciolto) dalle superfici.
I saponi (anch'essi tensioattivi) funzionano in modo similare, legandosi con la parte lipofila della molecola ai grassi, formando micelle, esternamente idrofile, che possono essere quindi lavate via dal solvente acquoso (l'acqua).
Una spiega più chiara della formazione delle micelle, qui https://www.chimica-online.it/download/saponi.htm.
(La riduzione della tensione superficiale e la formazione di micelle sono i meccanismi alla base di tutti i processi quotidiani di lavaggio sia della persona che degli indumenti e utensili -da cucina e altri-, che utilizzano il sapone e l'acqua).

Il problema dei moderni sgrassatori è che il solvente organico utilizzato può attaccare le plastiche, in alcuni inoltre sono aggiunte altre sostanze più aggressive (come il perossido di idrogeno - come dicevano Esme e Ottorino) che possono intaccare anche i metalli, quindi l'uso (soprattutto sulle stilo) è a proprio rischio.

In qualche caso l'uso dello sgrassatore mi è tornato utile per lavare l'interno dei converter, quando l'inchiostro si attacca alle pareti e non scende.
Dopo il trattamento, la tensione superficiale della superfice interna del converter si riduce molto, e l'inchiostro non resta più attaccato...
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