Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.
IL BRAND:
Rohrer & Klingner nasce nel 1907, dalla partnership tra Johann Adolf Rohrer junior e Felix Arthur Klingner con il nome di Rohrer & Klingner Leipzig-Co, derivata dalla tradizione litografica della famiglia Rohrer. In questo periodo, Rohrer & Klingner si occupava di produrre materiali per litografia.
La produzione si interruppe durante la seconda guerra mondiale. Al termine della guerra, il figlio di Johann Adolf Rohrer, Johan Rohrer, riprese la produzione. Johan aveva un particolare interesse per la chimica e per le arti e il contributo che ha dato alla compagnia non è stato solo dirigenziale ma anche tecnico.
Nel 1981, al pensionamento, Johan Rohrer ha lasciato l'azienda alla figlia Veronika.
Rohrer & Klingner non ha mai smesso di produrre materiali per litografia, aggiungendo alla sua linea di produzione altri materiali artistici e di cancelleria.
L'INCHIOSTRO:
Solferino fa parte della collezione permanente di inchiostri per stilografiche.
Solferino è un viola medio, caldo, saturo. Ha medio-bassa capacità di shading, non ha chromashading, ha bassa capacità di sheening. Non ha glitter.
Solferino è un colore imperante, ricco e d'effetto. Ha un'altissima saturazione, tanto che - se lo si vuole usare per mix - ne basta una sola goccia per poter cambiare radicalmente l'aspetto di altri inchiostri.
Siede molto comodo con un piede dentro lo spettro del magenta, essendone ricchissimo. Non va, tuttavia, confuso con un magenta o un fuchsia, non lo è.
Personalmente, fatico a usarlo proprio a causa della sua intensità e l'ho più di frequente sfruttato per personalizzare altri inchiostri. Con poco di questo, per esempio, uno shitshow come Frosted Orchid di Diamine [QUi: viewtopic.php?t=33002 ] assume il colore che viene riportato sulla scatola e diventa davvero un orchid.
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E' un altro di quei colori abbastanza unici nella mia collezione, acquistato all'inizio della mia esplorazione di inchiostri, quando ancora stavo cercando di capire i miei gusti e le mie esigenze.
Ho inserito anche un paragone con inchiostri non direttamente legati a esso [nella foto qui sopra] per evidenziare alcune differenze, soprattutto tra un magenta come Party Time di Diamine [QUI: viewtopic.php?t=32821 ], un viola freddo come Purple Reign di Monteverde [QUI: viewtopic.php?t=33129 ] e un viola bilanciato come l'Ink Studio 435 di Sailor [QUI: viewtopic.php?t=32828 ]
A chi lo consiglio: a chi ama i colori intensi e saturi
A chi non lo consiglio: a chi cerca più gentilezza nei propri inchiostri