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Pennonia - Balaton Kék

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Simy
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Pennonia - Balaton Kék

Messaggio da Simy »

DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.


IL BRAND:

Pennonia è stata fondata nel 2020 da Máté Bikfalvi, ungherese e appassionato di penne stilografiche. Attualmente, Pennonia ha una linea di circa 40 inchiostri, escludendo diverse edizioni esclusive, disponibili solo da specifici retailer.

La cosa interessante è che, sul sito ufficiale, Pennonia mostra anche una sezione "laboratorio", in cui vengono resi disponibili alla vendita colorazioni sperimentali, ancora in fase di studio e che non necessariamente vedranno futura commercializzazione. A volte, la sezione è vuota, a volte c'è solo un inchiostro o due. Acquistando da qui, quindi, si potrebbe entrare in possesso di qualche formulazione che resterà unica... che potrebbe essere un peccato o un motivo di vanto, chi lo sa.

Tutti gli inchiostri Pennonia sono creati "a mano", così riporta il sito ufficiale, ma usando strumenti di misura precisi per garantire consistenza tra le varie partite di inchiostro... magari sono strumenti che mancano nei laboratori di Robert Oster [viewtopic.php?t=32859] o Jacques Herbin [viewtopic.php?t=33009]?

L'etichetta di ogni bottiglia è fatta con carta Clairefontaine Clairmail da 60gsm e, oltre alla stampa del logo e il nome dell'inchiostro, viene spennellato un piccolo swatch dell'inchiostro contenuto all'interno. I flaconi sono ambrati, di grado farmaceutico, da 60ml.

L'INCHIOSTRO:

Balaton Kék è un blu chiaro, neutro, con media capacità di shading, basso chromashading, nessuno sheen. Non ha glitter.

scritto01.jpg

Balaton Kék è ispirato al lago Balaton, anche chiamato "il mare ungherese", una delle aree naturalistiche più celebri dell'Ungheria. E' uno di quei posti che ogni ungherese ha visitato almeno una volta nella vita ed è profondamente sentito nella cultura ungherese come un'icona della loro terra.

scritto02.jpg

Questo inchiostro fa parte di una piccola collezione di inchiostri dedicati alla proprietà di shading e, secondo il produttore, rende al proprio meglio usato con strumenti che vi diano la possibilità di creare aree più concentrate e aree meno bagnate, come con pennelli e penne da intinzione. Se usato in penne stilografiche, il motto di Pennonia è: più è largo e bagnato il pennino, meglio è.

foglia02.jpg

Quando applicato a pennello, Balaton Kék rivela moderato chromashading in colori di azzurro, lilla e rosa.

compara01.jpg
compara02.jpg

Tra gli inchiostri presenti nella mia collezione, Balaton Kék si confronta al meglio con Sunrise di Dominant Industry. Sembrano quasi gemelli. Sunrise è un tocco più caldo, calore coadiuvato anche dalla presenza di glitter ramati. Balaton Kék è più caldo rispetto a Sailor Manyo Haha

Sotto metto foto più ravvicinate dei confronti

compara03.jpg
compara04.jpg

Sicuramente, questo non è un colore che disdegno, come si vede dalla quantità di inchiostri in tonalità simili che possiedo. Amo particolarmente il blu chiaro, in particolare se tendente al neutro o al caldo. Dei vari azzurri che ho, Balaton Kék e Sunrise di Dominant Industry sono senza dubbio quelli che preferisco. Trovo che Sunrise abbia migliore chromashading, motivo che me lo fa preferire quel pizzico in più, rispetto a Balaton Kék, ma sono lì lì, sul podio entrambi, per me.

swatch02.jpg

Questo tipo di azzurro mi piace così tanto che ho pasticciato con Abalone di Troublemaker [QUI: viewtopic.php?t=32813] così da scaldarlo un poco (e ci ho anche aggiunto glitter iridescenti) e l'ho infilato fisso in una delle penne che tengo inchiostrate. Non è che non mi bastavano due inchiostri che - senza pasticci - già erano del colore giusto, è che ho voluto studiare un modo di usare Abalone invece di abbandonarlo a sé stesso :lol: Ma siamo off topic, torniamo a parlare di Balaton Kék.


A chi consiglio questo inchiostro: a chi ama lo shading e i colori delicati. Balaton Kék è perfettamente leggibile sulla pagina e, come consiglia la casa produttrice, con pennini più generosi ha le potenzialità per fornire un'ottima esperienza di shading

A chi non lo consiglio: a chi non ama i colori chiari. Se piace una tonalità decisa, chiaramente questo non è l'inchiostro giusto
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Messaggio da sansenri »

grazie, è molto interessante.
Intanto perché molto probabilmente Pennonia è uno di quei laboratori che producono in proprio e smentiscono la supposizione che "tutti i produttori europei eccetto Pelikan e KWZ si facciano fare gli inchiostri da Diamine..."
In secondo luogo perché anch'io amo i blu e vedere la carrellata dei tuoi è sempre un bel vedere :) .
Peraltro ha molte caratteristiche interessanti, il tono, lo shading, la mancanza di glitter.
E' uno di quelli che quasi certamente non prenderò, troppo chiaro per i miei usi, ma carino.
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Simy
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sansenri ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 17:02 E' uno di quelli che quasi certamente non prenderò, troppo chiaro per i miei usi, ma carino.
Ce n'è ancora qualcuno che non prenderai :lol: l'azzurro è il mio blu
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

anche per me troppo "slavato".
Mai pensato di "allungare" con acqua un blu solido? :shh:
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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ASTROLUX ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 17:41 anche per me troppo "slavato".
Mai pensato di "allungare" con acqua un blu solido? :shh:
Certo ma non sapendo in anticipo il risultato non voglio buttare soldi (già capita di frequente di prendere inchiostri che sembrano in un modo poi deludono)
Questi inchiostri già pronti sono interessanti perché studiati per dare determinati risultati, tipo il chromashading, che non è detto che io saprei ricreare senza acquistare bocce varie per mixare. Tanto vale prenderne uno in cui già altri hanno faticato :lol:
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Messaggio da sansenri »

Simy ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 17:30
sansenri ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 17:02 E' uno di quelli che quasi certamente non prenderò, troppo chiaro per i miei usi, ma carino.
Ce n'è ancora qualcuno che non prenderai :lol: l'azzurro è il mio blu
eh, sì, ho visto, ma mi sorprende vedere quanti altri ce ne siano! :)
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ASTROLUX ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 17:41 anche per me troppo "slavato".
Mai pensato di "allungare" con acqua un blu solido? :shh:
non funziona (se non per diluizioni minime).
Ne parlavamo tempo addietro, l'acqua non è l'ideale per diluizioni "pesanti", perché cambia le caratteristiche di bagnabilità e viscosità dell'inchiostro.
In pratica se diluisci con acqua non diluisci solo il colore ma anche gli additivi, e siccome l'acqua ha tensione superficiale elevata, diluendo il tensioattivo, rendi l'inchiostro più "secco".
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sansenri ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 18:38
ASTROLUX ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 17:41 anche per me troppo "slavato".
Mai pensato di "allungare" con acqua un blu solido? :shh:
non funziona (se non per diluizioni minime).
Ne parlavamo tempo addietro, l'acqua non è l'ideale per diluizioni "pesanti", perché cambia le caratteristiche di bagnabilità e viscosità dell'inchiostro.
In pratica se diluisci con acqua non diluisci solo il colore ma anche gli additivi, e siccome l'acqua ha tensione superficiale elevata, diluendo il tensioattivo, rendi l'inchiostro più "secco".
Ci sono additivi che possono essere acquistati per ovviare a questo problema o anche del sapone per piatti molto diluito
Ma anche il liquido per pulizia di Jacques Herbin, se aggiunto molto parcamente, può aiutare (visto che è, di fatto, sapone)

A me preoccupa di più non spendere apposta per un inchiostro che so che non mi piace con la speranza di trasformarlo in qualcosa che mi piace: dal mio punto di vista, non ha senso, essendo disponibili inchiostri già pronti che mi piacciono
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Grazie per questa recensione che mi evita l’ennesimo boccettino che resterebbe pieno: chiaro non fa mai per me, sebbene questo inchiostro indubbiamente abbia aspetti che mi affascinano.
Sono moderno, non contemporaneo
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Messaggio da sansenri »

in effetti hai ragione, compri un inchiostro, lo diluisci, poi lo addizioni di altro tensioattivo per ritrovare l'equilibrio di flusso iniziale, poi forse devi aggiungere anche un umettante per ricreare la viscosità originaria, e nessuno ti garantisce l'equilibrio iniziale...
vale la pena? forse no... a meno che lo scopo non sia sperimentare
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sansenri ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 19:24 in effetti hai ragione, compri un inchiostro, lo diluisci, poi lo addizioni di altro tensioattivo per ritrovare l'equilibrio di flusso iniziale, poi forse devi aggiungere anche un umettante per ricreare la viscosità originaria, e nessuno ti garantisce l'equilibrio iniziale...
vale la pena? forse no... a meno che lo scopo non sia sperimentare
A me piace sperimentare mescolando inchiostri che ho comprato e che, per un motivo o l'altro, non mi hanno convinta. In quel modo cerco di renderli più vicini ai miei gusti
Mettermi a farlo apposta, però, non mi convince, a meno che un giorno decida di provare a crearmi da zero il mio viola perfetto (ma lo fa già Sailor, mi costa comunque meno comprarlo da loro :lol: )
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Messaggio da mikils »

L'inchiostro è interessante, le produzioni artigianali mi stanno simpatiche:

Ma ...


Il nome della marca è un gioco di parole così osceno (non volgare ma sciocco) così stupido così deprimente che ci penserò due volte prima di comprarne una boccetta
Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
Padova, 28 aprile 1362
Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, Seniles, XVII, 2
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mikils ha scritto: lunedì 12 agosto 2024, 23:33 L'inchiostro è interessante, le produzioni artigianali mi stanno simpatiche:

Ma ...


Il nome della marca è un gioco di parole così osceno (non volgare ma sciocco) così stupido così deprimente che ci penserò due volte prima di comprarne una boccetta
:?:

Io lo trovo simpatico e una pensata carina
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È comunque un blu e quando ci sono i blu mi illumino, ma forse per me è troppo chiaro. Anche se a volte provandoli devo ricredermi. Penso al Bleu Myosotis di Herbin, percepito da me come un colore pastello, alla prova è stato davvero molto bello. Come sempre ti ringrazio per le recensioni e per i confronti. 😊
"Riconosci le persone speciali perché tu dai loro le chiavi, ma loro bussano lo stesso."
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Lilli ha scritto: martedì 13 agosto 2024, 21:26 È comunque un blu e quando ci sono i blu mi illumino, ma forse per me è troppo chiaro. Anche se a volte provandoli devo ricredermi. Penso al Bleu Myosotis di Herbin, percepito da me come un colore pastello, alla prova è stato davvero molto bello. Come sempre ti ringrazio per le recensioni e per i confronti. 😊
Di nulla!

Myosotis è molto più scuro di questo. Se per te è al limite, allora, questo non va bene
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