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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
Molti strumenti e oggetti che usiamo tutti i giorni sono destinati a rovinarsi , rompersi o a dover essere sostituiti una volta terminato il loro ciclo di vita.
L'usura di un oggetto fa capire quanto lavoro abbia fatto , e cerchiamo di estendere la sua vita con la cura e la manutenzione di essi.
Esempi quotidiani di oggetti destinati al rottame sono le macchine, apparecchi alimentati a batteria, vestiti e oggetti elettronici la cui tecnologia è obsoleta o non più supportata. Certo , si può sempre cercare di ripararli , a patto però di trovarne le parti.
Anche le penne stilografiche sono oggetti che non sono immuni al corso naturale del tempo , e anche se si trovano stilografiche che hanno vissuto oltre cento anni , questa fortuna è riservata a poche penne trattate con cura.
Naturalmente vogliamo che anche le nostre penne saranno così longeve.
Ma quanto tempo sperate che vi duri la penna prima che comincia a mostrare i degni del tempo?
Parlo di graffi, crepe , placcature , ingiallimenti ecc...
Sappiamo che ovviamente dipende anche da come usate e dove riponete le stilografiche; io personalmente sono contento se mi duri almeno 5 anni prima di ritrovarmi qualche difetto.
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Anche le penne stilografiche sono oggetti che non sono immuni al corso naturale del tempo , e anche se si trovano stilografiche che hanno vissuto oltre cento anni , questa fortuna è riservata a poche penne trattate con cura.
Naturalmente vogliamo che anche le nostre penne saranno così longeve.
Ma quanto tempo sperate che vi duri la penna prima che comincia a mostrare i degni del tempo?
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
Una stilografica di qualità, se usata normalmente, dura quantomeno parecchie decine di anni, restando comunque in ottima forma. E' chiaro che una stilografica che subisca continuamente smontaggi e manipolazioni di ogni genere avrà una vita più corta.
A mio avviso il confronto con un'auto, o un abito, od oggetti alimentati a batteria, o cose del genere, non è calzante perché la stilografica ha solo bisogno di inchiostro e non può essere messa fuori uso - ad esempio - interrompendo il supporto tecnico come si fa con Windows. Un alimentatore, se conduce solo inchiostro e gli si lascia fare il proprio lavoro senza tormentarlo, non può rompersi, ma può farlo se lo si smonta con maldestrezza.
Le mie stilografiche, anche le scolastiche che sottopongo talvolta a usi non proprio leggeri, credo mi sopravvivranno abbondantemente.
A mio avviso il confronto con un'auto, o un abito, od oggetti alimentati a batteria, o cose del genere, non è calzante perché la stilografica ha solo bisogno di inchiostro e non può essere messa fuori uso - ad esempio - interrompendo il supporto tecnico come si fa con Windows. Un alimentatore, se conduce solo inchiostro e gli si lascia fare il proprio lavoro senza tormentarlo, non può rompersi, ma può farlo se lo si smonta con maldestrezza.
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L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
e chi lo sa? ne ho troppe, con quasi nessuna ho timori di deterioramento da consumo (salvo qualcuna - usata - già messa male in origine).
Con qualcuna ho il dubbio da deterioramento per eccessivo inutilizzo.
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
Io spero durino in eterno, considerato come le tengo (con tutte le attenzioni) e sperando che i materiali non facciano scherzi. Già mi scoccia e parecchio che sulla TWSBI Rose Gold sia venuta via un po’ di placcatura dopo dieci anni.
Silvia
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
Non penso di riuscire a vedere la "fine" delle mie penne, me ne andrò senz'altro prima
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
La celluloide si degrada, è un processo naturale inarrestabile quindi le penne stilografiche in celluloide sono destinate a morire che uno lo voglia o no. L'unica cosa che uno può sperare è che durino più a lungo del possesore, e già questa è una piccola vittoria.
Le penne in argento normalmente durano più a lungo di quelle in celluloide, non hanno la tendenza a cristallizzare o a sbriciolarsi in mano. Certo soffrono altri mali però comuni a tutte le penne in metallo, attirano i graffi come il miele attira gli orsi. Se non fosse per il peso preferirei sempre le stilografiche in metallo a quelle in celluloide/resina.
Le penne in caseina, vade retro satana. Hanno il congegno di autodistruzione già innescato, sono peggio di quelle in celluloide.
Le penne in resina normale (quindi non resina di cotone che si deforma etc...) durano decenni senza particolari problemi nel uso quotidiano. Io la montblanc 146 l'ho usata per più di 30 anni senza problemi. Poi di punto in bianco suppongo per l'età sviluppo una perdita nella sezione. Servizio assistenza, qualche settimana di attesa ed è ritornata nuova fiammante. Pronta per altri 30 anni di servizio.
Quindi non mi preoccupo molto della longevità delle stilografiche, le uniche che hanno un tempo massimo sono quelle in celluloide. Quelle in resina se trattate bene anche con spessori ridotti come le montblanc diversi decenni li fanno senza problemi. Non parliamo di quelle con spessori importanti (tornite da barra piena) quelle dovrebbero durare senza problemi svariati secoli.
Sulle placcature delle penne si potrebbe aprire un intero libro. La qualità moderna delle placcature non è a livello di quelle vintage. Suppongo per questioni di costi.Ma questo porta fenomeni di brassing ossia perdita della placcatura molto più rapidamente nel uso quotidiano che nelle penne vintage. Un gran peccato visto il costo di molte stilografiche moderne.
Le penne in argento normalmente durano più a lungo di quelle in celluloide, non hanno la tendenza a cristallizzare o a sbriciolarsi in mano. Certo soffrono altri mali però comuni a tutte le penne in metallo, attirano i graffi come il miele attira gli orsi. Se non fosse per il peso preferirei sempre le stilografiche in metallo a quelle in celluloide/resina.
Le penne in caseina, vade retro satana. Hanno il congegno di autodistruzione già innescato, sono peggio di quelle in celluloide.
Le penne in resina normale (quindi non resina di cotone che si deforma etc...) durano decenni senza particolari problemi nel uso quotidiano. Io la montblanc 146 l'ho usata per più di 30 anni senza problemi. Poi di punto in bianco suppongo per l'età sviluppo una perdita nella sezione. Servizio assistenza, qualche settimana di attesa ed è ritornata nuova fiammante. Pronta per altri 30 anni di servizio.
Quindi non mi preoccupo molto della longevità delle stilografiche, le uniche che hanno un tempo massimo sono quelle in celluloide. Quelle in resina se trattate bene anche con spessori ridotti come le montblanc diversi decenni li fanno senza problemi. Non parliamo di quelle con spessori importanti (tornite da barra piena) quelle dovrebbero durare senza problemi svariati secoli.
Sulle placcature delle penne si potrebbe aprire un intero libro. La qualità moderna delle placcature non è a livello di quelle vintage. Suppongo per questioni di costi.Ma questo porta fenomeni di brassing ossia perdita della placcatura molto più rapidamente nel uso quotidiano che nelle penne vintage. Un gran peccato visto il costo di molte stilografiche moderne.
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
sulle celluloidi che si degradano si è già detto molto.Roland ha scritto: ↑sabato 10 agosto 2024, 19:49 La celluloide si degrada, è un processo naturale inarrestabile quindi le penne stilografiche in celluloide sono destinate a morire che uno lo voglia o no. L'unica cosa che uno può sperare è che durino più a lungo del possesore, e già questa è una piccola vittoria.
Alcune arrivano quasi ai cento anni e sono ancora buone, altre dopo pochi decenni si sono degradate (dipende da come sono state prodotte).
Ne ho una che si è autodistrutta (Omas) e una che ha già intrapreso il viale del tramonto (Visconti).
Ne ho parecchie altre, ma non posso preoccuparmi ogni giorno... le uso più possibile (e le conservo con i sacri crismi), se non mi sopravvivono almeno me le sarò godute (e i pennini d'oro saranno ancora buoni).
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
Quando ero più giovane mi preoccupavo della durata degli oggetti e mi infastidivano i segni anche impercettibili dell’usura, oggi uso le cose - e anche le penne - con cura e non mi curo del tempo che passa, accettando i segni che lascia, su di me e sulle mie cose: vivo meglio e mi godo l’uso delle mie penne finché mi sarà dato.
Sono moderno, non contemporaneo
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
La penso anche io così.Hologon ha scritto: ↑sabato 10 agosto 2024, 20:57 Quando ero più giovane mi preoccupavo della durata degli oggetti e mi infastidivano i segni anche impercettibili dell’usura, oggi uso le cose - e anche le penne - con cura e non mi curo del tempo che passa, accettando i segni che lascia, su di me e sulle mie cose: vivo meglio e mi godo l’uso delle mie penne finché mi sarà dato.
Perché poi le dovremmo lasciare intonse ai posteri? Cosa hanno fatto i posteri per noi? [Cit. LdC]
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Quanto tempo sperate che vi duri una stilografica, prima che mostra i segni del tempo?
Cerco di trattarle al meglio, e se possibile riporto a nuova vita quelle maltrattate da altri o semplicemente dal tempo.
Ma le utilizzo senza patemi.
I piccoli segni vanno bene, non mi piacciono le cose che hanno un aspetto troppo nuovo.
So di saper aggiustare inconvenienti un po' più rilevanti, quindi non mi preoccupo nemmeno di quelli.
Se uno smartphone mi dura più di cinque sei anni e sono costretta a cambiarlo solo per obsolescenza imposta, e ho splendidi maglioni che hanno una trentina d'anni, figuriamoci una stilografica!
Mi sopravviveranno tutte, anche quelle che hanno già 90/100 anni.
E anche le Jinhao autodistruggenti, perché rimetto a nuovo anche loro.
Ma le utilizzo senza patemi.
I piccoli segni vanno bene, non mi piacciono le cose che hanno un aspetto troppo nuovo.
So di saper aggiustare inconvenienti un po' più rilevanti, quindi non mi preoccupo nemmeno di quelli.
Se uno smartphone mi dura più di cinque sei anni e sono costretta a cambiarlo solo per obsolescenza imposta, e ho splendidi maglioni che hanno una trentina d'anni, figuriamoci una stilografica!
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"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Non sarà il caso per molti di noi , ma gli incidenti accadono senza preavviso: un morso di un cane , caduta , corrosione....Monet63 ha scritto: ↑sabato 10 agosto 2024, 17:49 A mio avviso il confronto con un'auto, o un abito, od oggetti alimentati a batteria, o cose del genere, non è calzante perché la stilografica ha solo bisogno di inchiostro e non può essere messa fuori uso - ad esempio - interrompendo il supporto tecnico come si fa con Windows. Un alimentatore, se conduce solo inchiostro e gli si lascia fare il proprio lavoro senza tormentarlo, non può rompersi, ma può farlo se lo si smonta con maldestrezza.
Le mie stilografiche, anche le scolastiche che sottopongo talvolta a usi non proprio leggeri, credo mi sopravvivranno abbondantemente.
Le scolastiche moderne in resina trasparente non credo che riescano a sopravvivere se usate costantemente, la mia preppy e la mia kakuno stanno già iniziando a mostrare segni di usura .
La quantità di "esperti" che sa mantenere una stilografica è una % irrisoria rispetto a tutte le persone che hanno usato o posseduto almeno una una penna stilografica , già il fatto che tutt'ora si trovano degli NOS o vecchi set in nuove condizioni dei genitori/nonni sul mercato , alcuni anche malmessi , indica che generalmente chi li vede solo come uno strumento di scrittura e non di passione non se ne prende tanto cura
Lasciare in eredità le proprie stilografiche sperando che qualche parente o amico le userà ?
Gli strati di polvere che si solidificano sulla penna
Silvia1974 ha scritto: ↑sabato 10 agosto 2024, 19:07 Già mi scoccia e parecchio che sulla TWSBI Rose Gold sia venuta via un po’ di placcatura dopo dieci anni.
E vabbè , 10 anni si può accettare con quanto costa
viva la longevità delle stilografiche
Bello questa prospettiva
Trapianti di pennini sulle penne ( cinesi )
già sono d'accordo
" E quel giorno arrivò , guardi sul tavolo la tua [censurato]che ti ha accompagnato per [censurato] anni , ancora inchiostrata di [censurato] . Ha fatto il suo lavoro per te , ma ora chi se ne occuperà di lei? Sospiri un attimo e pensi : " Pulire? Nah , ci penseranno loro " .
La penna non fu mai più pulita "
Le Jinjiaolerie a tempo
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Risotto nel mio caso parlavo di una Diamond 580 rose gold prima serie, pagata 105€. Forse pensavi ad una Eco; in ogni caso, anche se non si tratta di una penna “di lusso”, mi rogna parecchio che una doratura duri solo 10 anni, considerato che non ha mai visto un ferrogallico in vita sua, l’ho usata si ma non tutti i giorni nè tutti i mesi e non ho l’abitudine di passare la grattugia del Parmigiano sui pennini per secondo hobby. Davvero mi spiace perché è una penna con cui scrivo bene, nel senso mi riesce una bella grafia
Silvia
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Intendi sul pennino? Allora sì è graveSilvia1974 ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 11:27 Risotto nel mio caso parlavo di una Diamond 580 rose gold prima serie, pagata 105€. Forse pensavi ad una Eco; in ogni caso, anche se non si tratta di una penna “di lusso”, mi rogna parecchio che una doratura duri solo 10 anni, considerato che non ha mai visto un ferrogallico in vita sua, l’ho usata si ma non tutti i giorni nè tutti i mesi e non ho l’abitudine di passare la grattugia del Parmigiano sui pennini per secondo hobby. Davvero mi spiace perché è una penna con cui scrivo bene, nel senso mi riesce una bella grafia
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RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 10:20 Non sarà il caso per molti di noi , ma gli incidenti accadono senza preavviso: un morso di un cane , caduta , corrosione....
Le scolastiche moderne in resina trasparente non credo che riescano a sopravvivere se usate costantemente, la mia preppy e la mia kakuno stanno già iniziando a mostrare segni di usura .
Nel titolo hai scritto "prima che mostri i segni del tempo"; che c'entrano gli incidenti? Se questi li mettiamo in conto, una stilografica (come qualsiasi altro oggetto) può durare anche solo pochi secondi, esulando dalla durata media di qualcosa e pure dal tuo quesito principale.
Io comunque parlavo di funzionalità, non di estetica intonsa. I "miei" segni di usura su un qualsiasi oggetto non mi disturbano, anzi, talvolta mi ricordano qualcosa. In ogni caso, le mie due penne che sono state più sbattute in assoluto sono una Talentum e una Parker, che si sono fatte anni e anni di navigazione, scrivendo moltissimo e in ogni ambiente (salmastro, caldo intenso, freddo intenso, etc.). La Talentum è perfetta (e attualmente ancora inchiostrata), la Parker pure (ma ormai la uso poco).
Una scolastica, se fatta bene, dura eccome: è il suo specifico sopportare grossi carichi di scrittura, gli studenti le penne tendono a usarle, non a giocarci. C'è chi (l'amico Phormula) ha scritto a tal proposito cose molto interessanti, proprio su queste pagine. Ti metto un link, ma ci sono anche altre discussioni, che se avrai voglia potrai leggere.
viewtopic.php?t=2785
Non mi serve essere un esperto per ficcare una cartuccia in una penna (o aspirare l'inchiostro col pistone) e scrivere. E' quanto fatto con la Talentum e la Parker di cui parlavo sopra. Se una penna regge a questo basilare (e banale) uso vuol dire che era buona.RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2024, 10:20 La quantità di "esperti" che sa mantenere una stilografica è una % irrisoria rispetto a tutte le persone che hanno usato o posseduto almeno una una penna stilografica
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Purtroppo si, sono venute via scaglie intere di oro rosa dal pennino, così d’improvviso
Silvia
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