Figlia di quantitative easing e helicopter money.
(Nathan Tardiff di ha fatto delle belle etichette per i suoi inchiostri Noodler's sul tema, prima che lo commissariassero....)
Figlia di quantitative easing e helicopter money.
Ussignur...
Ho dovuto cercare cosa siano queste cose, sono ignorante di concetti finanziari... e ancora non ho capito, esattamente, cosa intendi
Eh ma ti stai riferendo a regolamentazioni in cui qualcun altro deve avere responsabilità per finanze non sue; è chiaro che, in quel caso, devono esserci linee guida chiarePolemarco ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 21:00 In verità ci sono criteri ben definiti:
1) è oggettivamente utile ?
2) è congruo rispetto al tuo patrimonio ?
3) non presenta alcun rischio ?
A) Se sono rispettati tutti i tre requisiti, fa quello che più ti aggrada;
B) se non ne rispetta anche uno, pensaci.
È la distinzione tra atti di ordinaria e straordinaria amministrazione.
È anche vero che è stata articolata per i soggetti deboli (interdetti, inabilitati e beneficiati di amministrazione di sostegno)
Non ho detto che si debba desistere, ho detto che ci si deve pensareSimy ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 21:48Ussignur...
Ho dovuto cercare cosa siano queste cose, sono ignorante di concetti finanziari... e ancora non ho capito, esattamente, cosa intendi
Eh ma ti stai riferendo a regolamentazioni in cui qualcun altro deve avere responsabilità per finanze non sue; è chiaro che, in quel caso, devono esserci linee guida chiarePolemarco ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 21:00 In verità ci sono criteri ben definiti:
1) è oggettivamente utile ?
2) è congruo rispetto al tuo patrimonio ?
3) non presenta alcun rischio ?
A) Se sono rispettati tutti i tre requisiti, fa quello che più ti aggrada;
B) se non ne rispetta anche uno, pensaci.
È la distinzione tra atti di ordinaria e straordinaria amministrazione.
È anche vero che è stata articolata per i soggetti deboli (interdetti, inabilitati e beneficiati di amministrazione di sostegno)
Ma se dovessimo tutti attenerci al "è oggettivamente utile", non avremmo altro che una matita, carta qualunque, mutande in numero minimo necessario, un letto di paglia...
La congruità rispetto al patrimonio credo che sia la sola regola che si dovrebbe tenere presente a sé stessi ma non la si può imporre agli altri né giudicarli se non lo fanno, a meno - appunto - che siano loro ad avere qualcuno a carico
Ho dovuto cercare cosa siano queste cose, sono ignorante di concetti finanziari... e ancora non ho capito, esattamente, cosa intendi
Polemarco ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 21:51Non ho detto che si debba desistere, ho detto che ci si deve pensareSimy ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 21:48
Ussignur...
Ho dovuto cercare cosa siano queste cose, sono ignorante di concetti finanziari... e ancora non ho capito, esattamente, cosa intendi
Eh ma ti stai riferendo a regolamentazioni in cui qualcun altro deve avere responsabilità per finanze non sue; è chiaro che, in quel caso, devono esserci linee guida chiare
Ma se dovessimo tutti attenerci al "è oggettivamente utile", non avremmo altro che una matita, carta qualunque, mutande in numero minimo necessario, un letto di paglia...
La congruità rispetto al patrimonio credo che sia la sola regola che si dovrebbe tenere presente a sé stessi ma non la si può imporre agli altri né giudicarli se non lo fanno, a meno - appunto - che siano loro ad avere qualcuno a carico
Ok, ho capito, almeno in partemaylota ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 22:52
Per dirla facile, che se non ci fossero (stati) i soldi gratis per lunghi anni, cose come "paga in 3(36) comode rate senza interessi" non sarebbero mai esistite e neppure l'dea che sia possibile prendere tutto in affitto pagando un piccolo canone senza possedere nulla.
Che non c'è niente di male, ma c'è chi pensa non sia vera libertà
(stiamo comunque andando OT e poi non conosco nessuno che preferisca una penna a noleggio mensile piuttosto che comprarsela )
Forse avrei dovuto inserire in grassetto, sottolineato e con un puntatore laser l'accento sulla superpremessa del mio discorso, la quale effettivamente rende un pochino fuorviante l'osservazione "Qui si sta ponendo una critica uguale su tatuaggi e cosmetici".Simy ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 17:00Ho compreso il problema. Qui, però, si stava ponendo una critica uguale su tatuaggi e comestici.
Nessun ha il dovere di conoscere il valore di una penna
Nessuno ha il dovere di conosce il valore di un tatuaggio o uno shampoo di marca
Chi giudica, in genere, ha più problemi con sé stesso che con gli altri
Se c'è la confidenza e il rapporto, allora, se ne può anche parlare. Se questa confidenza e rapporto non c'è, allora, non ha molto senso dare peso alle critiche
E le critiche colpiscono dove c'è un punto da colpire: chi è sereno con le proprie scelte, non si sente sfiorato dai giudizi. Può scegliere di dare una risposta o non darla a seconda - appunto - se c'è confidenza e il rapporto per farlo, altrimenti le si può ignorare
@Rodelinda ha sollevato un discorso relativo al caso specifico di una sua conoscente e - se c'è spazio e voglia - si può affrontare il discorso relativo alle priorità personali, perché, da come è stata raccontata la situazione, questa sua conoscente è chiaro che non abbia chiare queste sfumature
Io ritengo, tuttavia, che parlare di valore di pennini in oro sia inutile, perché è un discorso completamente personale. Spendere 400 euro per una penna con inserti e pennino in oro non è né più né meno intelligente di spenderli per dello shampoo. E' esattamente la stessa cosa, perché il valore è dato dalla persona che li spende, non dall'oggetto in sé. Il discorso sulla rivendibilità è tempo perso: chi, davvero, in questa community, acquista penne soltanto avendo in mente la convenienza della rivendibilità? E' solo un'opzione in più che non aumenta né diminuisce il senso dell'acquisto.
E, personalmente, ritengo che non ci sia il dovere da parte di nessuno di giustificare a qualcun altro come spende i propri soldi a meno che queste spese impattino su un bilancio di famiglia con cui anche altri devono potersi sostentare
Io credo che, a lungo andare, battutine di questo tipo diano fastidio a tutti, che la passione di questo chiunque siano le carte di Pokèmon, le stilografiche o la cosmesi. Invidio la tua calma zen nel sostenere che "Chi è sereno con le proprie scelte, non si sente sfiorato dai giudizi", perché invece la mia opinione è assolutamente opposta: per quanto io sia soddisfatta di comprarmi una Visconti anziché, poniamo, farmi un tatuaggio e sia serena nella mia scelta, a lungo andare il continuo sindacare, anche bonario, dei tuoi hobby risulta comunque un po' irritante. Perché se è vero che la maleducazione è umana, è anche umanissimo sentirsene infastiditi.Ora, io non ho MAI criticato la sua difficoltà a rispettare un budget davanti a lei. MAI. Non mi sono proprio mai permessa: la gente ha i suoi soldi, guadagnati col sudore della fronte, e io non posso né debbo permettermi di dire come e quando possano spenderli a meno che non mi venga richiesto consiglio.
Però lei ogni tanto la battuta su "Ah, vorrei averli io 400 euro per una stilografica!" me la fa.
Ho compreso male, quando hai fatto il confronto tra la penna vintage e il tatuaggio, ti chiedo scusaRodelinda ha scritto: ↑venerdì 9 agosto 2024, 11:29Forse avrei dovuto inserire in grassetto, sottolineato e con un puntatore laser l'accento sulla superpremessa del mio discorso, la quale effettivamente rende un pochino fuorviante l'osservazione "Qui si sta ponendo una critica uguale su tatuaggi e cosmetici".Simy ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 17:00
Ho compreso il problema. Qui, però, si stava ponendo una critica uguale su tatuaggi e comestici.
Nessun ha il dovere di conoscere il valore di una penna
Nessuno ha il dovere di conosce il valore di un tatuaggio o uno shampoo di marca
Chi giudica, in genere, ha più problemi con sé stesso che con gli altri
Se c'è la confidenza e il rapporto, allora, se ne può anche parlare. Se questa confidenza e rapporto non c'è, allora, non ha molto senso dare peso alle critiche
E le critiche colpiscono dove c'è un punto da colpire: chi è sereno con le proprie scelte, non si sente sfiorato dai giudizi. Può scegliere di dare una risposta o non darla a seconda - appunto - se c'è confidenza e il rapporto per farlo, altrimenti le si può ignorare
@Rodelinda ha sollevato un discorso relativo al caso specifico di una sua conoscente e - se c'è spazio e voglia - si può affrontare il discorso relativo alle priorità personali, perché, da come è stata raccontata la situazione, questa sua conoscente è chiaro che non abbia chiare queste sfumature
Io ritengo, tuttavia, che parlare di valore di pennini in oro sia inutile, perché è un discorso completamente personale. Spendere 400 euro per una penna con inserti e pennino in oro non è né più né meno intelligente di spenderli per dello shampoo. E' esattamente la stessa cosa, perché il valore è dato dalla persona che li spende, non dall'oggetto in sé. Il discorso sulla rivendibilità è tempo perso: chi, davvero, in questa community, acquista penne soltanto avendo in mente la convenienza della rivendibilità? E' solo un'opzione in più che non aumenta né diminuisce il senso dell'acquisto.
E, personalmente, ritengo che non ci sia il dovere da parte di nessuno di giustificare a qualcun altro come spende i propri soldi a meno che queste spese impattino su un bilancio di famiglia con cui anche altri devono potersi sostentare
Mi autocito, chiedendo scusa anticipatamente per qualsiasi autoreferenzialità:
Io credo che, a lungo andare, battutine di questo tipo diano fastidio a tutti, che la passione di questo chiunque siano le carte di Pokèmon, le stilografiche o la cosmesi. Invidio la tua calma zen nel sostenere che "Chi è sereno con le proprie scelte, non si sente sfiorato dai giudizi", perché invece la mia opinione è assolutamente opposta: per quanto io sia soddisfatta di comprarmi una Visconti anziché, poniamo, farmi un tatuaggio e sia serena nella mia scelta, a lungo andare il continuo sindacare, anche bonario, dei tuoi hobby risulta comunque un po' irritante. Perché se è vero che la maleducazione è umana, è anche umanissimo sentirsene infastiditi.Ora, io non ho MAI criticato la sua difficoltà a rispettare un budget davanti a lei. MAI. Non mi sono proprio mai permessa: la gente ha i suoi soldi, guadagnati col sudore della fronte, e io non posso né debbo permettermi di dire come e quando possano spenderli a meno che non mi venga richiesto consiglio.
Però lei ogni tanto la battuta su "Ah, vorrei averli io 400 euro per una stilografica!" me la fa.
Forse avrei dovuto essere più chiara: io non stavo criticando la mia conoscente per il modo in cui spende i suoi soldi, bensì stavo osservando - inter nos e certamente non davanti a lei od in modi che potrebbero offenderla - che lei spende fondi che non ha per beni voluttuari mentre io spendo fondi che ho per beni altrettanto voluttuari.
Questi beni tuttavia sono più durevoli e soprattutto, se gestiti oculatamente, si autofinanziano, mentre uno shampoo di marca (una volta che hai esaurito il boccettone) finisce e sicuramente non si autofinanzia. Il piacere che ci danno è il medesimo, certo, ma le priorità anche finanziarie si giostrano in un modo diverso.
Nel mio aneddoto il senso del discorso era che lei si lamenta spesso di essere costantemente in bolletta (con tanto di battute ironiche sulle spese extra degli altri, a volte insinuando che si tratti di ostentazione di beni di lusso), mentre io non mi permetto mai di criticare le ragioni del perché probabilmente va così spesso in rosso.
La mia voleva essere un'osservazione sul fatto che ognuno spende i suoi soldi come meglio crede, ma a volte ci vorrebbe un po' più di tatto nel parlarne: in definitiva, di educazione.
Questa sì che dovrebbe essere una priorità
Grazie per la tua interessante riflessione.GuidoBotti ha scritto: ↑venerdì 9 agosto 2024, 17:07 Caro Astrolux ,neßuno dovrebbe interferire nelle scelte legittime degli altri ma vorrei fare una piccola rifleßione. Molte persone girano il mondo e non conoscono questa stupenda nazione dove c'è circa il 75% del patrimonio artistico mondiale. Ma sai cosa ti dico ? Spendono soldi in viaggi perchè scappano da loro steßi. I viaggi più importanti son quelli che si fanno per conoscere noi steßi.
Non ti curar di lor ma guarda e passa.
Un caro saluto.
vado un filo OT, ma sul fumo, Alessio, sfondi una porta aperta.Koten90 ha scritto: ↑venerdì 9 agosto 2024, 7:00 Nella mia realtà, ovvero quella di operaio, le critiche vengono mosse quasi a furor di popolo tra colleghi.
I migliori tra lor signori giudici di amministrazione del bilancio, sono tutti fumatori che non si accontentano di un pacchetto al giorno (200€/mese letteralmente andati in fumo, oltre al danno fisico), la maggior parte si ritrova dopo il turno di lavoro a bere qualcosa al bar (spesa che non riesco a quantificare non essendoci mai andato, ma se una coca cola da 0,25l costa ormai 2-2,50€ al bar, mi immagino…) e va tutti i sabati mattina a farsi sistemare i capelli (nonostante per molti siano rimasti pochi peli, se ne andranno 10-15€?) e a far lavare la macchina (altrettanti?) prima della serata.
Per il taglio dei capelli, non avendo grandi ambizioni né voglia di manutenerli, ho imparato a tagliarli da solo con una macchinetta da 30€ esattamente come me li faceva il parrucchiere (le ultime volte ci sono andato con la precisa intenzione di imparare la tecnica), poi ho investito 90€ in una seconda macchinetta più professionale che taglia veramente bene e ha ridotto i tempi di esecuzione a 1/3.
Non bevo alcolici, nemmeno lo spumante a Capodanno, perché non mi piacciono e non vedo il senso di bere qualcosa se non mi gusta. Mia moglie è completamente astemia. Potrà non sembrare, ma sono un sacco di soldi che si risparmiano, soprattutto quando si esce a cena e non si compra la bottiglia.
In compenso, ogni tanto mi levo lo sfizio di una penna o di un accessorio per la bici (oggi provo le scarpe nuove da ciclista con gli attacchi e i pedali “da pro”, prima avevo una scarpa di fascia media per MTB, molto comoda e con gli attacchi per i pedali “base”; 200€ tra scarpe e pedali perché compro solo da Decathlon)
Ho fatto 6 mesi di tirocinio in broncopneumologia durante l’università. Dovrebbero farci una gita scolastica ogni anno tutti i bambini.
Boh, del resto onestamente non mi pare occorra un genio per capire che respirare una roba nera che puzza a pieni polmoni non sia precisamente un toccasanaKoten90 ha scritto: ↑sabato 10 agosto 2024, 23:35Ho fatto 6 mesi di tirocinio in broncopneumologia durante l’università. Dovrebbero farci una gita scolastica ogni anno tutti i bambini.
Il mio collega (fumatore) chiese il trasferimento all’inizio della seconda settimana, quando vide svuotarsi l’ottavo letto da quando eravamo arrivati (decesso, non dimissione). Non fuma più da 14 anni.
Al tempo, il costo di gestione di un paziente in reparto era di 500€/giorno. Ora come ora, solo di inflazione, saremo arrivati a 800 almeno.