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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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E' una questione di priorità.
- Kmu48
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E' una questione di priorità.
Io ho diverse passioni e posso dire che nonostante molte mie collezioni siano piuttosto di nicchia è proprio la nicchia stessa ad alimentarne la diffusione e quindi sono sempre riuscito, pur non disponendo di budget illimitato e per fortuna direi altrimenti se uno potesse acquistare tutto ciò che desidera quando lo desidera non ci sarebbe neanche più il gusto nel collezionare, a raggiungere le mie piccole soddisfazioni, acquistando bene e magari rivendendo o scambiando. Ho notato che quando si parla di passioni che non si riducono soltanto ad una spesa di denaro ma ogni tanto si guadagna qualcosa la gente comincia a guardarti e soppesarti diversamente….a me la cosa non interessa perché non mi lascio influenzare da alcun giudizio se non dalla mia pura soddisfazione e piacere nell’’acquistare e collezionare ciò che mi piace…tra le collezioni, Retrogame, orologi coltellini svizzeri, figure giapponesi, robot adesso anche penne…a volte un pezzo di una collezione mi aiuta per integrarne uno di un’altra o addirittura vendendo ho finalizzato altri progetti.,.questa la mia esperienza sul campo
- maylota
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E' una questione di priorità.
Beh considerata la mole di sfizi che si toglie...tanto "selvaggia" la contrattualistica che si applica al suo lavoro non dev'essere . Conosco persone che detratte spese correnti, l'affitto e il prestito per il master o l'università vanno subito in rosso, se non dessero ripetizioni o altri lavori per arrotondare.
C'è chi investe nel futuro, chi vive il momento, chi butta i soldi e chi si gode i frutti di una vita di lavoro. Secondo me l'importante è non giudicare gli altri col proprio metro.
Ad esempio io giudico molto male chi fa debiti (o chiede prestiti o dilazioni) per comprarsi penne, orologi, statuette etrusche o qualsiasi altra passione uno abbia. Ho amici che amano viaggiare e spesso ricorrono a finanziamenti che troverebbero la mia affermazione insopportabile.
Quindi è sempre meglio evitare di giudicare, si vive meglio
Venceremos.
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E' una questione di priorità.
Infatti io non la giudico con il mio metro: è lei che mi giudica col suo. Se io le rispondessi: "Guarda che una penna degli anni '30 che funziona ancora e funzionerà ancora tra altri ottant'anni costa meno del tuo tatuaggio e in più ha anche componenti in oro", probabilmente non afferrerebbe comunque il punto.maylota ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 13:57Beh considerata la mole di sfizi che si toglie...tanto "selvaggia" la contrattualistica che si applica al suo lavoro non dev'essere . Conosco persone che detratte spese correnti, l'affitto e il prestito per il master o l'università vanno subito in rosso, se non dessero ripetizioni o altri lavori per arrotondare.
C'è chi investe nel futuro, chi vive il momento, chi butta i soldi e chi si gode i frutti di una vita di lavoro. Secondo me l'importante è non giudicare gli altri col proprio metro.
Ad esempio io giudico molto male chi fa debiti (o chiede prestiti o dilazioni) per comprarsi penne, orologi, statuette etrusche o qualsiasi altra passione uno abbia. Ho amici che amano viaggiare e spesso ricorrono a finanziamenti che troverebbero la mia affermazione insopportabile.
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Scusa non vorrei che il mio modo di esprimermi per iscritto fosse frainteso, io non parlavo di te! Era una considerazione generale - e a taglio autobiografico, non è che io sia un santo ecumenico distaccato dal mondo che vive nell'iperuranio e non giudica mai nessunoRodelinda ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 14:58
Infatti io non la giudico con il mio metro: è lei che mi giudica col suo. Se io le rispondessi: "Guarda che una penna degli anni '30 che funziona ancora e funzionerà ancora tra altri ottant'anni costa meno del tuo tatuaggio e in più ha anche componenti in oro", probabilmente non afferrerebbe comunque il punto.
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E tu pensala tatuata così... Allora e' meglio una bella Aurora vintage.Rodelinda ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 14:58 ....
Infatti io non la giudico con il mio metro: è lei che mi giudica col suo. Se io le rispondessi: "Guarda che una penna degli anni '30 che funziona ancora e funzionerà ancora tra altri ottant'anni costa meno del tuo tatuaggio e in più ha anche componenti in oro", probabilmente non afferrerebbe comunque il punto.
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E' una questione di priorità.
Ritengo che non sia molto rilevante, questo punto, per una discussione del genere.
Se io volessi spendere 1.000 euro in scatolette di aria pura dell'Alaska, il fatto che siano totalmente inutili, siano di latta scadente, non abbiano alcun valore reale non giustifica meno la mia spesa rispetto a qualunque altra cosa.
Se io sono informata (per esempio del fatto che, indubbiamente, sto dando i miei soldi a una truffa), consapevole e decido di spenderli, basta quello, non servono altre ragioni.
Informazione, consapevolezza e gestione del proprio budget secondo le proprie priorità sono la sola cosa che conta.
Quando le mie spese voluttuarie diventano un problema perché mi mandano il conto in rosso, non posso più comprarmi cibo, pagare le bollette... e via dicendo, allora, in quel caso, ha senso che ci sia qualcuno che interviene a cercare di farmi ridimensionare le spese e ridefinire le mie priorità.
Quindi, alla fine - quando non si tratta di prodotti di assoluta necessità - il suo tatuaggio o shampoo brandizzato o unghie elaborate valgono tanto quanto il pennino in oro rivendibile da oggi al 2.400 senza svalutazione, perché è un valore che dà chi compra e usa
E non comprendere il valore di una penna, a mio parere, non è un difetto, non è una sua mancanza, è una tua passione
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E' una questione di priorità.
Ma vedi il problema sta che, non si comprenda il valore della penna. Ma che molta gente ti giudica male perché hai speso dei soldi per una stupida penna, quando potevi andare a farti una giornata alle terme o farti una bella dose di botulino.
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E' una questione di priorità.
è certamente questione di priorità.
Conosco anch'io gente che fa i debiti per andare in vacanza, ma alle vacanze non rinuncia ("ma devi per forza andare in Tibet?..." "eh, sì, tutti gli altri posti son già stato...")
Ricordo quand'ero bambino che finite le scuole andavo tre mesi al mare nella casa del nonno, in cui ci stringevamo con i miei cugini (eravamo 8 ragazzini/e, c'erano letti dappertutto!). A memoria, mai vacanze furono più belle.
Conosco anch'io gente che fa i debiti per andare in vacanza, ma alle vacanze non rinuncia ("ma devi per forza andare in Tibet?..." "eh, sì, tutti gli altri posti son già stato...")
Ricordo quand'ero bambino che finite le scuole andavo tre mesi al mare nella casa del nonno, in cui ci stringevamo con i miei cugini (eravamo 8 ragazzini/e, c'erano letti dappertutto!). A memoria, mai vacanze furono più belle.
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E' una questione di priorità.
Ho compreso il problema. Qui, però, si stava ponendo una critica uguale su tatuaggi e comestici.
Nessun ha il dovere di conoscere il valore di una penna
Nessuno ha il dovere di conosce il valore di un tatuaggio o uno shampoo di marca
Chi giudica, in genere, ha più problemi con sé stesso che con gli altri
Se c'è la confidenza e il rapporto, allora, se ne può anche parlare. Se questa confidenza e rapporto non c'è, allora, non ha molto senso dare peso alle critiche
E le critiche colpiscono dove c'è un punto da colpire: chi è sereno con le proprie scelte, non si sente sfiorato dai giudizi. Può scegliere di dare una risposta o non darla a seconda - appunto - se c'è confidenza e il rapporto per farlo, altrimenti le si può ignorare
@Rodelinda ha sollevato un discorso relativo al caso specifico di una sua conoscente e - se c'è spazio e voglia - si può affrontare il discorso relativo alle priorità personali, perché, da come è stata raccontata la situazione, questa sua conoscente è chiaro che non abbia chiare queste sfumature
Io ritengo, tuttavia, che parlare di valore di pennini in oro sia inutile, perché è un discorso completamente personale. Spendere 400 euro per una penna con inserti e pennino in oro non è né più né meno intelligente di spenderli per dello shampoo. E' esattamente la stessa cosa, perché il valore è dato dalla persona che li spende, non dall'oggetto in sé. Il discorso sulla rivendibilità è tempo perso: chi, davvero, in questa community, acquista penne soltanto avendo in mente la convenienza della rivendibilità? E' solo un'opzione in più che non aumenta né diminuisce il senso dell'acquisto.
E, personalmente, ritengo che non ci sia il dovere da parte di nessuno di giustificare a qualcun altro come spende i propri soldi a meno che queste spese impattino su un bilancio di famiglia con cui anche altri devono potersi sostentare
Questo è un discorso nostalgico che - ammetto - non mi appartiene e, permettimi, te lo dico bonariamente, anche un poco paternalisticosansenri ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 16:29 è certamente questione di priorità.
Conosco anch'io gente che fa i debiti per andare in vacanza, ma alle vacanze non rinuncia ("ma devi per forza andare in Tibet?..." "eh, sì, tutti gli altri posti son già stato...")
Ricordo quand'ero bambino che finite le scuole andavo tre mesi al mare nella casa del nonno, in cui ci stringevamo con i miei cugini (eravamo 8 ragazzini/e, c'erano letti dappertutto!). A memoria, mai vacanze furono più belle.
Quando si diventa adulti è normale che cambino esigenze e priorità, altrimenti, nessuno impedisce, a 20 anni, 30, 40 di provare a fare ancora vacanze così. Se non le si fa è perché, probabilmente, sono cambiate le priorità, cosa assolutamente naturale
Da bambini si è adattabili, si è più legati alla famiglia da cui si viene, invece di quella che ci si costruisce dopo, si hanno meno esigenze, si ha meno indipendenza, ci si affida a quello che i parenti vogliono per noi, la sola preoccupazione è cosa giocare oggi, i compiti delle vacanze e protestare quando viene imposto di andare a dormire non troppo tardi anche se è vacanza. E' piuttosto ovvio che - per tanti - le vacanze d'infanzia siano le più allegre e spensierate. E' un po' come sparare sulla croce rossa, citarle
Non vuol dire che finanziarsi una vacanza in Tibet abbia meno valore, che sia emotivo, culturale o nel ricordo che lascia
Se qualcuno non li ha tutti in una volta, per finanziarsi la vacanza in Tibet, si prende un finanziamento, poi lo ripaga senza problemi, davvero, non vedo perché mai starebbe sbagliando
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E' una questione di priorità.
@Simy
Ma io non contesto le spese delle persone, per farsi il viaggio, tatuarsi o farsi il lifting...
E nemmeno il fatto che lo facciano a debito ( a meno che non mi chiedano poi di ripianargli il bilancio).
Il problema sorge quando le critiche vengono mosse a me per aver acquistato un' altra penna od un altro orologio. Le mie priorità, non sono rispettate, sono visto come un eccentrico (pazzo) che spreca il suo denaro... Denaro che potrebbe essere impiegato per altre cose più condivisibili.
Ma io non contesto le spese delle persone, per farsi il viaggio, tatuarsi o farsi il lifting...
E nemmeno il fatto che lo facciano a debito ( a meno che non mi chiedano poi di ripianargli il bilancio).
Il problema sorge quando le critiche vengono mosse a me per aver acquistato un' altra penna od un altro orologio. Le mie priorità, non sono rispettate, sono visto come un eccentrico (pazzo) che spreca il suo denaro... Denaro che potrebbe essere impiegato per altre cose più condivisibili.
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Sì sì, l'ho capitoASTROLUX ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 17:28 @Simy
Ma io non contesto le spese delle persone, per farsi il viaggio, tatuarsi o farsi il lifting...
E nemmeno il fatto che lo facciano a debito ( a meno che non mi chiedano poi di ripianargli il bilancio).
Il problema sorge quando le critiche vengono mosse a me per aver acquistato un' altra penna od un altro orologio. Le mie priorità, non sono rispettate, sono visto come un eccentrico (pazzo) che spreca il suo denaro... Denaro che potrebbe essere impiegato per altre cose più condivisibili.
Per quello dico: se si tratta di una persona vicina, con cui sei in confidenza e con cui puoi parlare con onestà, basta dare il tuo punto di vista
Se si tratta di "gente" generica, con cui non sei in confidenza, sentito autorizzato a fregartene
Se sei tu sereno con il modo in cui spendi i tuoi soldi, non lasciarti toccare dal giudizio degli altri
Se ti senti toccato perché, da qualche parte - in questi giudizi, condividi questa critica verso te stesso, credo che il "discorso" è con te stesso che dovresti farlo
Nessun ci forza a dover dare valore a qualunque opinione di tutti, è assolutamente giusto - dopo averne fatta un'analisi - decidere che non ce ne frega nulla
E questo vale anche per la mia opinione, chiaramente Il mio pensiero è questo ma, se per te ha zero valore e significato, considerando che non mi conosci, è assolutamente legittimo
- maylota
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Le scatolette di latta scadente e piene di escrementi di Piero Manzoni, hanno quotazioni oltre i 200.000 euro. Personalmente io li spenderei in penne, ma non siamo tutti uguali.
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ammetto che sia nostalgico, paternalistico non voleva esserlo.Simy ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 17:00Questo è un discorso nostalgico che - ammetto - non mi appartiene e, permettimi, te lo dico bonariamente, anche un poco paternalisticosansenri ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 16:29 è certamente questione di priorità.
Conosco anch'io gente che fa i debiti per andare in vacanza, ma alle vacanze non rinuncia ("ma devi per forza andare in Tibet?..." "eh, sì, tutti gli altri posti son già stato...")
Ricordo quand'ero bambino che finite le scuole andavo tre mesi al mare nella casa del nonno, in cui ci stringevamo con i miei cugini (eravamo 8 ragazzini/e, c'erano letti dappertutto!). A memoria, mai vacanze furono più belle.
Quando si diventa adulti è normale che cambino esigenze e priorità, altrimenti, nessuno impedisce, a 20 anni, 30, 40 di provare a fare ancora vacanze così. Se non le si fa è perché, probabilmente, sono cambiate le priorità, cosa assolutamente naturale
Da bambini si è adattabili, si è più legati alla famiglia da cui si viene, invece di quella che ci si costruisce dopo, si hanno meno esigenze, si ha meno indipendenza, ci si affida a quello che i parenti vogliono per noi, la sola preoccupazione è cosa giocare oggi, i compiti delle vacanze e protestare quando viene imposto di andare a dormire non troppo tardi anche se è vacanza. E' piuttosto ovvio che - per tanti - le vacanze d'infanzia siano le più allegre e spensierate. E' un po' come sparare sulla croce rossa, citarle
Non vuol dire che finanziarsi una vacanza in Tibet abbia meno valore, che sia emotivo, culturale o nel ricordo che lascia
Se qualcuno non li ha tutti in una volta, per finanziarsi la vacanza in Tibet, si prende un finanziamento, poi lo ripaga senza problemi, davvero, non vedo perché mai starebbe sbagliando
Se però preoccuparsi dei debiti per avere ciò che è alla fine essenzialmente futile e di cui si ritiene comunque di non poter assolutamente fare a meno, è essere paternalisti, allora sì. La penso un po' come maylota, fare i debiti per il non essenziale mi preoccupa.
Ho tre figli e a loro ho insegnato l'oculatezza, giusto decidere e non guardare indietro, ma fare il passo più lungo della gamba (quando si parla di soldi principalmente) è quasi sempre pericoloso.
Di certo non ho mai fatto né farò mai debiti per una penna .
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WHAT?!
Non lo so, a me non piace mettere naso in tasca delle persone e, se non le conosco, non posso sapere se abbiano contratto un debito in modo oculato o meno. Magari, si tratta di preferire dilazionare un pagamento, sapendo di poterlo - in ogni caso - sostenere se ci si trovasse a dover rimborsare tutto primasansenri ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 19:01ammetto che sia nostalgico, paternalistico non voleva esserlo.Simy ha scritto: ↑giovedì 8 agosto 2024, 17:00
Questo è un discorso nostalgico che - ammetto - non mi appartiene e, permettimi, te lo dico bonariamente, anche un poco paternalistico
Quando si diventa adulti è normale che cambino esigenze e priorità, altrimenti, nessuno impedisce, a 20 anni, 30, 40 di provare a fare ancora vacanze così. Se non le si fa è perché, probabilmente, sono cambiate le priorità, cosa assolutamente naturale
Da bambini si è adattabili, si è più legati alla famiglia da cui si viene, invece di quella che ci si costruisce dopo, si hanno meno esigenze, si ha meno indipendenza, ci si affida a quello che i parenti vogliono per noi, la sola preoccupazione è cosa giocare oggi, i compiti delle vacanze e protestare quando viene imposto di andare a dormire non troppo tardi anche se è vacanza. E' piuttosto ovvio che - per tanti - le vacanze d'infanzia siano le più allegre e spensierate. E' un po' come sparare sulla croce rossa, citarle
Non vuol dire che finanziarsi una vacanza in Tibet abbia meno valore, che sia emotivo, culturale o nel ricordo che lascia
Se qualcuno non li ha tutti in una volta, per finanziarsi la vacanza in Tibet, si prende un finanziamento, poi lo ripaga senza problemi, davvero, non vedo perché mai starebbe sbagliando
Se però preoccuparsi dei debiti per avere ciò che è alla fine essenzialmente futile e di cui si ritiene comunque di non poter assolutamente fare a meno, è essere paternalisti, allora sì. La penso un po' come maylota, fare i debiti per il non essenziale mi preoccupa.
Ho tre figli e a loro ho insegnato l'oculatezza, giusto decidere e non guardare indietro, ma fare il passo più lungo della gamba (quando si parla di soldi principalmente) è quasi sempre pericoloso.
Di certo non ho mai fatto né farò mai debiti per una penna .
Ci sono molteplici casi differenti
Ti faccio un esempio concreto: se, oggi, dovessi cambiare il mio telefono, nonostante li abbia i soldi per pagarlo tutto in un'unica soluzione, preferirei ugualmente fare un acquisto a rate (questo perché a me piace la tecnologia costosa). So che, se dovesse servire, potrei chiudere la restituzione anche immediatamente ma preferisco diluire la spesa su più mesi
E' fare debito, sì, ma non vuol dire che resterei in mutande se li spendessi tutti subito, è solo una scelta di un'opzione di pagamento
Poi ci sarà chi si indebita davvero, chi andrebbe in rosso se dovesse pagare all'istante, ma - ancora - saranno affari loro, ammesso che non ci vada di mezzo chi ha bisogno di sostegno da parte di queste persone
Se un adulto si indebita per sé stesso e basta, è sua scelta, prenderà le sue conseguenze se non dovesse essere in grado di ripagare il debito
Non mi piace giudicare le scelte personali degli altri. In caso di gravi morosità, ci sono già l'agenzia delle entrate e i tribunali a farlo
- maylota
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(e noi che prendiamo in giro certe edizioni limitate di stilo un po' esagerate....)
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