Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.
IL BRAND:
Per un po' di storia del brand, consiglio questo post: viewtopic.php?t=32859
L'INCHIOSTRO:
Dusky Pink è un rosa caldo, medio, leggermente desaturato, con medio-basso shading, nessun chromashading, nessuno sheen. Non ha glitter.
Oggi, ho deciso di parlare di questo inchiostro perché rappresenta un altro esempio di variabilità da partita a partita, a mio parere.
Commenti riguardo questo tema ci sono nel topic su Viola della medesima casa [QUI: viewtopic.php?t=32859] e su Bleu Myosotis di Jacques Herbin [QUI: viewtopic.php?t=33009]
Quando l'ho acquistato, com'è successo per la gran parte dei miei inchiostri, ho prima consultato diverse risorse online, fotografiche e video, per accertarmi che fosse un colore che mi sarebbe piaciuto, e quello che mi è arrivato in mano non è quello che ho visto online.
Nel momento in cui ho aperto il mio flacone, mi aspettavo tutt'altro perché tutt'altro avevo visto in giro.
Addirittura, ho visto video in cui era difficile distinguere Dusky Pink da Sailor Shikiori Yozakura, un rosa delicato e polveroso, desaturato (sotto metto il confronto). Quindi, perché io mi trovo per le mani un quasi rosso?
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Non posso dire che sia un brutto colore, posso dire - però - che non l'avrei acquistato, nel momento in cui l'ho inserito nel mio carrello, perché in quel momento stavo cercando un colore proprio come Yozakura o Daddy's Long Legs di Wearingeul [QUI: viewtopic.php?t=32941]
Dopo il flop avuto con Viola e con questo, ho deciso di tirare un forte freno sul mio acquisto di inchiostri di Robert Oster. Ormai, non mi fido più di questo brand. Sono solo due delusioni ma due su due sono troppe. Per me, è il 100% di fallimento.
Qui sopra, il confronto con Yozakura. Sono due mondi diversi. Yozakura ha un sottotono freddo, a volte potrebbe passare per un lilla (non lo è, è un rosa ma di fianco ai rosa caldi pare quasi lilla), è più chiaro, più desaturato. Non ho idea di come - per alcuni - possa essere una specie di duplicato di Dusky Pink. E' lampante che l'inchiostro che hanno in mano altri non è quello che ho in mano io.
Il confronto sopra è un poco scuro e mi scuso, era una foto scartata, ma ho pensato - in questo momento - che sarebbe potuta esserci la curiosità di vederlo affiancato a Bouquet D'Antan di Jacques Herbin. In confronto a Bouquet D'Antan, Dusky Pink è molto rosso
In definitiva, non ho niente contro il colore in sé. E' un bel colore, si comporta bene in una penna. Quello che me lo fa stomacare è la delusione associata all'aspettativa. Perché, ormai, sono convinta che le persone che lo hanno messo di fianco a Yozakura non siano affette da allucinazioni. Ritengo molto più probabile che ci siano sostanziali differenze tra le varie partite e questo mi fa girare le scatole tantissimo.
Diventa molto difficile, dopo queste esperienze, fidarsi di foto e video e da noi non pare esserci modo di ottenere campioni di prova, prima di investire in flaconi interi e questi, di Robert Oster, non sono tra i più economici.
Comunque...
A chi lo consiglio: a chi cerca un rosa non eccessivamente rosa. Questo è molto caldo, in pennini abbondanti sembra quasi un rosso - un rosso rosato ma quasi rosso. A chi cerca un colore desaturato ma non troppo. Questo è quasi a piena potenza, la leggerissima desaturazione lo rende - almeno - non fluo. Questo, dando per assunto che quanto acquisterete voi sia uguale al mio. Io non ci scommetterei, quindi, a vostro rischio e pericolo
A chi non lo consiglio: a chi, come me, si aspetta che le foto siano fedeli alla realtà che capiterà in mano. Se si vuole correre il rischio, sarà come vincere alla lotteria