Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.
IL BRAND:
Per un po' di storia del brand, consiglio di leggere questo post: viewtopic.php?t=32821
L'INCHIOSTRO:
Purple Dream è un viola caldo, scuro, desaturato, con scarso shading e scarso sheening. Non ha glitter.
Nella sua resa negli scritti, Purple Dream potrebbe essere anche definito un viola-nero. Alla luce naturale è visibile che è un tono di viola ma è scuro a sufficienza da passare inosservato.
Il colore è, tuttavia, desaturato, presentando una componente grigia che si disperde con un poco di diluizione, rivelando - al di sotto della coltre scura e un poco "londinese" - un'anima di viola intenso, quasi ciclamino... se il ciclamino in questione decidesse di affiliarsi alle correnti punk-goth degli anni '80 che frequentavano Carnaby Street.
Forse, è proprio così che vedo Purple Dream. Come un pensiero uscito da quell'epoca e da quella via di Londra. Figlio di un decennio in cui il fluo faceva da padrone sulla scena pop e ne influenzava, inevitabilmente, ogni altro ambito. Chi non ha potuto farsi un giro a Carnaby Street negli anni '80 si è perso, davvero, qualcosa. Ancora la sogno, era bellissima
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Sarà perché, all'epoca, mi ha colpito tanto che - oggi - mi sono riempita di viola che mi proiettano mentalmente in quel mood. Quindi, non mi mancano le comparazioni.
Tra i viola in mio possesso, Purple Dream assomiglia più di tutti a Sailor Ink Studio 735. La differenza sostanziale è che il 735 non è desaturato. E' scuro ma manca di quel sottotono grigio che ha Purple Dream.
Come tono di viola, anche Summer Purple di Kaweco ci si avvicina ma Summer Purple è meno scuro, molto più vivace, non confondibile con un nero.
Purple Dream ha una lubrificazione ottimale (né troppa, né troppo poca) e non è resistente all'acqua (ma, in acqua, è bellissimo, lasciando libera la sua anima poppettara magenta
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A chi consiglio Purple Dream: a chi vuole un viola da poter usare, "subdolamente", in occasioni anche un poco più formali. Non va bene per firmarci documenti ma va benissimo per scrivere carte per l'ufficio. Può facilmente passare per un nero caldo.
A chi non lo consiglio: a chi vuole vedere in modo netto il colore reale del proprio inchiostro. Purple Dream è troppo scuro, si rivela solo con la luce giusta, e può essere frustrante quando si è convinti di aver acquistato un viola e si finisce con il non vederlo sulla pagina.