Sono due penne che mi sono state regalate in gioventù; la prima dovrebbe essere un'Aurora e la seconda Parker.Sapete dirmi i modelli e se ne vale la pena rimetterle "in moto"? la seconda, la Parker, avrebbe bisogno anche di una controllatina.
Grazie.
Non solo è giusto essere grati a coloro dei quali condividiamo le opinioni ma anche a coloro che hanno espresso opinioni piuttosto superficiali: anche costoro hanno dato un certo contributo alla verità.(Aristotele)[/size]
La Parker dovrebbe essere un modello 180,con pennino piccolo e rigido.
Scriveva bene,ma poteva dare problemi di perdite dall'anellino metallico vicino al pennino.
vikingo60 ha scritto:La Parker dovrebbe essere un modello 180,con pennino piccolo e rigido.
Scriveva bene,ma poteva dare problemi di perdite dall'anellino metallico vicino al pennino.
Mi par di capire che non sono un gran chè. La Parker, poi, è davvero bruttina...forse la variante rossa sarebbe stata meglio.
Non solo è giusto essere grati a coloro dei quali condividiamo le opinioni ma anche a coloro che hanno espresso opinioni piuttosto superficiali: anche costoro hanno dato un certo contributo alla verità.(Aristotele)[/size]
La Marco Polo è una gran penna: ottima scrittrice quotidiana, unisce a un aspetto discreto le caratteristiche di un ottimo pennino. Ed ha le dimensioni di una biro usa e getta.
Antonello ha scritto:Mi par di capire che non sono un gran chè. La Parker, poi, è davvero bruttina...forse la variante rossa sarebbe stata meglio.
non la svalutare così dai loro una possibilità, a me piacerebbe molto provare la 180 grazie alla variabilità del tratto, sarebbe fantastica per prendere appunti ed evitare di usare evidenziatori o cambiare colore
G P M P ha scritto:La Marco Polo è una gran penna: ottima scrittrice quotidiana, unisce a un aspetto discreto le caratteristiche di un ottimo pennino. Ed ha le dimensioni di una biro usa e getta.
Ah! grazie, si chiama "Marco Polo"; ricordavo auretta lusso ma in realtà, guardando in rete, si tratta di una penna che possedevo ancor prima e chissà dove è finita adesso.
Chiedo: sia nella Parker 180 che nella Marco Polo, dove si legge la larghezza del pennino? Non trovo nulla. E, poi, un consiglio: con quale inchiostro le carichereste?
Antonello
Non solo è giusto essere grati a coloro dei quali condividiamo le opinioni ma anche a coloro che hanno espresso opinioni piuttosto superficiali: anche costoro hanno dato un certo contributo alla verità.(Aristotele)[/size]
Antonello ha scritto:Mi par di capire che non sono un gran chè. La Parker, poi, è davvero bruttina...forse la variante rossa sarebbe stata meglio.
non la svalutare così dai loro una possibilità, a me piacerebbe molto provare la 180 grazie alla variabilità del tratto, sarebbe fantastica per prendere appunti ed evitare di usare evidenziatori o cambiare colore
In che senso "variabilità del tratto?" E' sensibile alla pressione della mano?
Non solo è giusto essere grati a coloro dei quali condividiamo le opinioni ma anche a coloro che hanno espresso opinioni piuttosto superficiali: anche costoro hanno dato un certo contributo alla verità.(Aristotele)[/size]
Andrea_R ha scritto:
non la svalutare così dai loro una possibilità, a me piacerebbe molto provare la 180 grazie alla variabilità del tratto, sarebbe fantastica per prendere appunti ed evitare di usare evidenziatori o cambiare colore
In che senso "variabilità del tratto?" E' sensibile alla pressione della mano?
Ha un pennino "doppio" da un lato scrive una misura, dall'altro un'altra, ruotandola di 180°(vedi nome) è come avere due pennini sulla stessa penna, ad esempio da un lato è un fine e dall'altro è un broad, dimenticavo per la misura prova a guardare sotto l'alimentatore
In che senso "variabilità del tratto?" E' sensibile alla pressione della mano?
Ha un pennino "doppio" da un lato scrive una misura, dall'altro un'altra, ruotandola di 180°(vedi nome) è come avere due pennini sulla stessa penna, ad esempio da un lato è un fine e dall'altro è un broad, dimenticavo per la misura prova a guardare sotto l'alimentatore[/quote]
Addirittura Ma è"come se avesse due pennini", poichè il pennino è sempre uno, se non sbaglio. é solo la rotazione che regola il flusso?
Che inchiostro metteresti alle "vecchiette" (risalgono ai primi anni '80)
Non solo è giusto essere grati a coloro dei quali condividiamo le opinioni ma anche a coloro che hanno espresso opinioni piuttosto superficiali: anche costoro hanno dato un certo contributo alla verità.(Aristotele)[/size]
Antonello ha scritto:
Addirittura Ma è"come se avesse due pennini", poichè il pennino è sempre uno, se non sbaglio. é solo la rotazione che regola il flusso?
Che inchiostro metteresti alle "vecchiette" (risalgono ai primi anni '80)
Quello che hai a portata di mano.
Non credo che sia una regolazione del flusso, quanto la dimensione del "pallino" e come è molato in cima.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Otto ti ha già risposto, ma per l'inchiostro ti sconsiglio vivamente le cartucce Parker nere (grigio-verdi) prova a vedere se vanno le lamy o vai di converter