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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
Come da titolo mi chiedo se a parità (ovviamente) di inchiostro il flusso della penna può variare a seconda che si usi cartuccia o converter, in caso affermativo perchè?
Lo chiedo perche sto usando una Pilot Kakuno, ho terminato l'inchiostro della cartuccia in dotazione, l'ho lavata e fatta asciugare e poi riempita con quello che uso sempre (Take-sumi), in attesa di usare il converter, che ho, ma non trovavo più. L'ho usata un pò e tutto ok, poi ho ritrovato il converter e ho messo quello. Ecco, il flusso mi sembra (sembra a me, magari è una fissa) leggermente più abbondante. E' una cosa normale? si , no, perchè?
Grazie mille
Lo chiedo perche sto usando una Pilot Kakuno, ho terminato l'inchiostro della cartuccia in dotazione, l'ho lavata e fatta asciugare e poi riempita con quello che uso sempre (Take-sumi), in attesa di usare il converter, che ho, ma non trovavo più. L'ho usata un pò e tutto ok, poi ho ritrovato il converter e ho messo quello. Ecco, il flusso mi sembra (sembra a me, magari è una fissa) leggermente più abbondante. E' una cosa normale? si , no, perchè?
Grazie mille
- maylota
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
possibilissimo.
basta che il converter sia un pochino slabbrato ed entra più aria.
(basta fare un buco sulla cartuccia per avere una controprova un po' estrema: l'inchiostro uscirà a fiumi)
basta che il converter sia un pochino slabbrato ed entra più aria.
(basta fare un buco sulla cartuccia per avere una controprova un po' estrema: l'inchiostro uscirà a fiumi)
Venceremos.
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
Le pareti di una cartuccia sono fatti di un materiale diverso da quello dei converter , è una plastica più morbida e con una superficie più rugosa.
La ruvidità della superficie delle cartucce , pensate apposta per essere monouso , fa appiccicare certi inchiostri alla parete, ragion per cui sono dotate di palline agitatori.
Sui converter invece la superficie più uniforme e liscia permette l'inchiostro di fluire meglio , a meno che non sia sporco di grasso di silicone, un comune lubrificante usato per semplificarne l'uso. Anche se puoi trovare gli stessi agitatori all'interno di alcuni converter (come quelli della pilot) , non sono strettamente necessari perché alla fine basta spingere l'inchiostro giù con un movimento del pistone.
Sulla maggior parte degli inchiostri non si nota questa differenza, ma salendo di saturazione è preferibile un converter a una cartuccia ricaricabile; oltre a essere anche più facile da pulire è anche più comodo per rimettere in moto subito la penna forzando l'inchiostro a uscire.
Ovviamente se una capienza minore di un converter non da problemi.
La ruvidità della superficie delle cartucce , pensate apposta per essere monouso , fa appiccicare certi inchiostri alla parete, ragion per cui sono dotate di palline agitatori.
Sui converter invece la superficie più uniforme e liscia permette l'inchiostro di fluire meglio , a meno che non sia sporco di grasso di silicone, un comune lubrificante usato per semplificarne l'uso. Anche se puoi trovare gli stessi agitatori all'interno di alcuni converter (come quelli della pilot) , non sono strettamente necessari perché alla fine basta spingere l'inchiostro giù con un movimento del pistone.
Sulla maggior parte degli inchiostri non si nota questa differenza, ma salendo di saturazione è preferibile un converter a una cartuccia ricaricabile; oltre a essere anche più facile da pulire è anche più comodo per rimettere in moto subito la penna forzando l'inchiostro a uscire.
Ovviamente se una capienza minore di un converter non da problemi.
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- Cris1976
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
Grazie, ho il converter CON-40 Pilot con le palline, nella cartuccia non ci sono, al suo interno è rimasto solamente il sigillo rotto quando ho inserito la cartuccia nella penna, forse è anche quello che "regola" il flusso?
cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
il converter l'hai caricato da solo oppure inserito nella penna? se l'hai caricato con tutta la penna è normale, nel processo di ricarica tutto l'inchiostro passa per il feed prima di arrivare al converter, quindi sarà più carico di inchiostro rispetto a quello che avresti con la sola cartuccia
se invece carichi il converter separatamente e poi lo inserisci nella penna, il risultato dovrebbe essere del tutto analogo a quello di una cartuccia (o almeno, per mia esperienza lo è )
se invece carichi il converter separatamente e poi lo inserisci nella penna, il risultato dovrebbe essere del tutto analogo a quello di una cartuccia (o almeno, per mia esperienza lo è )
- Ottorino
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
Risotto permettimi una "errata corrige".
Le "palline" dentro la cartuccia (una in genere) compare magicamente quando la inserisci nel foracartucce.
Ma in genere non serve: la plastica delle cartucce (polipropilene ? Non saprei, sembra) va abbastanza d'accordo con la soluzione di pigmenti che chiamiamo inchiostro, la quale va e viene liberamente tutte le volte che ruotiamo la penna in su e in giù.
Non altrettanto succede con certi converter (,policarbonato ? Poli metil metacrilato ? Boh?) che son fatti di un materiale che produce spesso un menisco che impedisce alla soluzione di muoversi liberamente entro il converter.
Allora la pallina o le palline o una molla metallica inserite appositamente all'interno, servono a convincere la soluzione a spostarsi in cima e in fondo al serbatoio a seconda di come viene orientata la penna
Le "palline" dentro la cartuccia (una in genere) compare magicamente quando la inserisci nel foracartucce.
Ma in genere non serve: la plastica delle cartucce (polipropilene ? Non saprei, sembra) va abbastanza d'accordo con la soluzione di pigmenti che chiamiamo inchiostro, la quale va e viene liberamente tutte le volte che ruotiamo la penna in su e in giù.
Non altrettanto succede con certi converter (,policarbonato ? Poli metil metacrilato ? Boh?) che son fatti di un materiale che produce spesso un menisco che impedisce alla soluzione di muoversi liberamente entro il converter.
Allora la pallina o le palline o una molla metallica inserite appositamente all'interno, servono a convincere la soluzione a spostarsi in cima e in fondo al serbatoio a seconda di come viene orientata la penna
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Quando l'ho detto molti non andavano d'accordo con me:
E' meglio agitare dolcemente una penna , semplicemente capovolgendo la penna un paio di volte senza scuoterlo in modo che la pallina interna faccia il suo lavoro , quando non viene usata per un po'.
Questo processo diminuisce il tempo che ci mette l'inchiostro a partire subito con flusso normale, soprattutto con cartucce della platinum che hanno una palla di ferro all'interno. Non è necessario , ma aiuta.
Con il converter basta spingere l'inchiostro con il pistone , forzandone l'uscita.
E' meglio agitare dolcemente una penna , semplicemente capovolgendo la penna un paio di volte senza scuoterlo in modo che la pallina interna faccia il suo lavoro , quando non viene usata per un po'.
Questo processo diminuisce il tempo che ci mette l'inchiostro a partire subito con flusso normale, soprattutto con cartucce della platinum che hanno una palla di ferro all'interno. Non è necessario , ma aiuta.
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Quello è causato più dal grasso del pistone interno che offre un appoggio agli inchiostri , che infatti rimangono bloccati.
Lo stesso effetto che si trova nelle penne a pistone demonstrator dove l'inchiostro rimane appiccicato intorno al pistone e , per colpa dello stesso , rimane incollato alla parete, creando quelle macchie che richiedono risciacqui più accurati o una pulizia meccanica.
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credo sia tutto corretto, ma non capisco cosa c'entri (perdonatemi magari è il caldo e sono suonato) con la domanda iniziale - il converter mi sembra abbia un flusso un po' più abbondante della cartuccia.
Venceremos.
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E' per rispondere meglio alla questione
Comunque si potrebbe anche tirare in ballo la deformazione delle cartucce che sono molli e quelle indeformabili dei converter, che quindi resistono meglio alla pressione e permettono al liquido di fuoriuscire più facilmente.
Ovviamente dato la grande complessità per la combinazione pennini/inchiostro/feed possiamo affermare che generalmente un converter è meglio di una cartuccia per una stilografica , ma non tutti i converter ( guardasi il mini converter della Kaweco ) lo sono.
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Più uno
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cartuccia vs converter, possono esserci differenze?
Più che regolare il flusso può capitare che reinserendo la cartuccia il dischetto cambi orientamento occludendo l'imbocco.
Recupera un uncinetto da 2,5mm, togli il dischetto e riprova.
Poi c'è sempre questa possibilità:
Nepgdamn ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 18:19 ... passa per il feed prima di arrivare al converter, quindi sarà più carico di inchiostro rispetto a quello che avresti con la sola cartuccia se invece carichi il converter separatamente e poi lo inserisci nella penna, il risultato dovrebbe essere del tutto analogo a quello di una cartuccia ...
Quando i missionari giunsero, gli africani avevano la terra ed i missionari la Bibbia.
Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi.
Quando li riaprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.
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Ho rimesso la cartuccia, il sigillo è così in fondo che non riesce più a muoversi, l'ho lasciato li.
Il risultato lo preferisco al converter, vuotandolo ho notato un aumento della tensione superficiale dell'inchiostro resisuo rispetto alla cartuccia (non so se tecnicamente è corretta questa affermazione, i miei studi di fisica sono molto lontani nel tempo e presi solo 21) probabilmente dovuta al materiale con cui è costruito e/o alla presenza al suo interno di un qualsivoglia lubrificante.
Per ora continuerò cosi, poi proverò con un inchiostro più noioso, tipo Imperial purple di Diamine che ho sempre fatto un pò fatica ad usare perchè "non scende"
Il risultato lo preferisco al converter, vuotandolo ho notato un aumento della tensione superficiale dell'inchiostro resisuo rispetto alla cartuccia (non so se tecnicamente è corretta questa affermazione, i miei studi di fisica sono molto lontani nel tempo e presi solo 21) probabilmente dovuta al materiale con cui è costruito e/o alla presenza al suo interno di un qualsivoglia lubrificante.
Per ora continuerò cosi, poi proverò con un inchiostro più noioso, tipo Imperial purple di Diamine che ho sempre fatto un pò fatica ad usare perchè "non scende"
- Cris1976
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non so dove ho letto che questa cosa non si deve mai mai mai e poi mai fare, non l'ho mai fatto
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Se il sigillo rotto ti si mette di traverso, riprende a fare il suo lavoro di sigillo e tu ci metterai delle ore per capire cosa non fa funzionare la penna, ore in cui avrai lavato e rilavato il gruppo di scrittura, smontandolo e rimontandolo ripetutamente. Parlo per esperienza personale
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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