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Degli alimentatori in ebanite in generale

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Non sono uno standard per tutti per almeno 3 motivi:
- l’ebanite costa di più; il fatto che debba essere comprata in pezzi pieni e rifinita (producendo molto materiale di scarto non riutilizzabile)
- il processo di lavorazione attraverso macchine CNC permette di fare un solo pezzo alla volta, mentre lo stampaggio a iniezione permette la stampa di tanti cloni contemporaneamente quanti ne sono stati previsti per le impronte dello stampo (quasi sicuramente non meno di nove per volta, più impronte indicano uno stampo più costoso)
- evidentemente le prestazioni migliori dell’ebanite non creano un gap sufficiente a giustificare il costo dell’investimento; per dirla meglio conviene fare uno stampo a molte impronte per produrre molto velocemente tanti esemplari in ABS, invece di lavorare lo stesso numero di pezzi in molto più tempo usando l’ebanite, tanto piccola è la differenza di prestazioni
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Messaggio da RisottoPensa »

Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:07 da ciò che riassumeva Koten mi sembrava esattamente il contrario
Se devi fare una decina di vestiti con una foto te li vai a stampare da solo , se invece quelle magliette diventano 1000 non vai dalla copisteria sotto casa...

Stessa cosa vale per i pennini , finché si tratta di volumi contenuti, la penna può costare tanto , come una scribo, e quindi ci sta che montare un conduttore in ebanite sia più conveniente perché ne aumenta l'appeal oltre che le prestazioni , dovendo fornire un prodotto "diverso" da quello che normalmente il mercato a quel prezzo offre.
Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:07 ma per me "prestazioni migliori" significa "qualità più elevata"
Una penna vintage potrebbe offrire "prestazioni migliori" rispetto a una penna moderna , ma non per quello è di " qualità più elevata " , vice versa qualità elevata non significa subito prestazioni migliori.

Un conduttore in ebanite potrebbe avere errori o difetti causati dal materiale stesso ( è gomma indurita ) che alla fine non incide sul suo funzionamento.

Preso un campione a caso di un feed in ebanite appena prodotto ( prima di controlli di qualità ) , a causa del materiale stesso , sarà un prodotto di qualità inferiore perché il tasso di fallimento è molto alto ( da cui il costo di produzione ).
Quindi per avere un prodotto funzionante impieghi più risorse rispetto a un feed già prestampato.
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Messaggio da Roland »

E doveroso ricordare che la migliore stilografica con pennino FLESSIBILE degli ultimi 70 anni monta un alimentatore in abs. :wave:
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Messaggio da Roland »

Quindi per avere un prodotto funzionante impieghi più risorse rispetto a un feed già prestampato.
Il costo unitario di un feed prestampato è piccolo ma a monte paghi fior di quattrini per la ricerca /sviluppo e la messa in produzione.

Guarda il feed della Leonardo montato sulle momento magico. È di una semplicità disarmante, un canale profondo come il grand canyon e basta.
Confrontalo con il feed della pelikan in abs o quello di una Parker 51. Stanno su due piani tecnologici completamente diversi.

Ecco perché per le realtà medio piccole /artigianali conviene il feed in ebanite.
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Messaggio da Esme »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:46
Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:07 da ciò che riassumeva Koten mi sembrava esattamente il contrario
Se devi fare una decina di vestiti con una foto te li vai a stampare da solo , se invece quelle magliette diventano 1000 non vai dalla copisteria sotto casa...
Risotto, abbi pazienza, ma se tu citi solo un pezzo di quello che ho detto, tralasciando una parte importante, poi mi dai una risposta ovvia facendomi passare per una sprovveduta...
Perché l'esatta citazione è
Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:07 da ciò che riassumeva Koten mi sembrava esattamente il contrario, anche se ovviamente dipende poi dai volumi di produzione
Concetto che poi ho anche sviluppato di seguito.

Il discorso era: se fare uno stampo costa dai 100K in su, e considerando che le macchine CNC non sono più quelle cose fantascientifiche degli anni 70/80, cioè l'epoca in cui si sono iniziati a sviluppare gli alimentatori in ABS, perché mai gli alimentatori in ebanite non sono oggi più diffusi, se veramente sono questo prodigio della scienza e della tecnica?
Una possibile risposta me la dá Koten:
Koten90 ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:35 tanto piccola è la differenza di prestazioni

Detto questo,
RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:46 Una penna vintage potrebbe offrire "prestazioni migliori" rispetto a una penna moderna , ma non per quello è di " qualità più elevata " , vice versa qualità elevata non significa subito prestazioni migliori.
Questa cosa potete ripetermela anche centomila volte, ma non l'accetterò nemmeno sotto tortura. 8-)
Anche perché anche qui hai saltato la parte importante della citazione:
Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:07 per me "prestazioni migliori" significa "qualità più elevata", ovviamente intendendo qualità di fruizione
Stiamo parlando di alimentatori.
La qualità di un alimentatore si parametrizza secondo dati relativi alla fruizione.
Che sia fatto di bava di unicorno fossilizzata, tornito a mano da sirene marine che lavorano a 10 atmosfere e fresato utilizzando punte ricavate dallo spappolamento del Koh-i-noor, per me equivale in qualità a un "chissenefrega", perché la domanda rimane "ma scrive?". :)


Tutto questo, sia ben chiaro e se le faccine non sono sufficienti, per chiarezza di discorso e senza acrimonia alcuna (che tanto poi io mica vendo alimentatori, e parteggiando per il vintage mi becco ciò che capita... :D)
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Messaggio da Esme »

maylota ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 18:26 L'anima di un progetto è l'equilibrio complessivo e non la teorica eleganza tecnica del singolo componente in isolamento dal resto.
Penso si sia capito che per quanto mi riguarda:
+1
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Messaggio da Silvia1974 »

(mi immagino le sirene scusa :lol: :lol: :lol: )
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Messaggio da Esme »

Silvia1974 ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:35 (mi immagino le sirene scusa :lol: :lol: :lol: )
Ma sai che la bava di unicorno esiste? :lol:
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Messaggio da RisottoPensa »

Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:30 perché mai gli alimentatori in ebanite non sono oggi più diffusi, se veramente sono questo prodigio della scienza e della tecnica?
RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 17:15 Gli alimentatori in ebanite sono più difficili da fare, ogni pezzo è diverso dall'altro, richiede più tempo ed è più costoso oltre per i materiali anche per gli strumenti usati per farli. Ergo offrono prestazioni "migliori" ma non sono di qualità più elevata.

Un alimentatore in plastica è facile da fare, sicuro e poco costoso. E se ha una prestazione simile a quella in ebanite, la bilancia punta a favore di un alimentatore in plastica per chi campa nella vendita di penne.
Perché la risposta già l'avevo data precedentemente , tutto quello scritto dopo è per chiarire -

Chi campa di penna, ma qualsiasi azienda che produce roba da vendere, non punta ad avere la cosa migliore per poi rischiare che nessuno te la compra o finisci con un margine della miseria.

Tante cose che un tempo funzionavano benissimo adesso invece non si possono più fare, per una ragione o l'altra.

Prendi le buste in plastica: il problema non era la plastica in se , che poteva essere anche riciclabile, ma che la gente le buttava in giro e cominciavano ad inquinare i mari. Una busta in cotone o plastica riutilizzabile inquina molto più ( quasi mille volte ) di una singola busta di plastica , e ancora più ( tipo diecimila volte ) di una busta biodegradabile. Dovresti utilizzarne una a vita per fare un contributo positivo all'ambiente.

Tornando agli alimentatori in ebanite, un tempo la stilografica era così diffusa che trovavi molte fabbriche che producevano l'ebanite ( quando ancora non c'era la plastica odierna ) e farli non era un problema, così come il costo. Da quando sono caduti in disuso le stilografiche ( e l'ebanite ) hanno chiuso questo aziende , ragion per cui non ha senso , da imprenditore multinazionale, puntare agli alimentatori in ebanite quando il costo è così elevato e c'è un'alternativa molto più economica ma quasi dello stesso livello.

Poi se ogni penna avesse l'alimentatore come quello delle pelikan souveran, non ci sarebbe neanche il bisogno di avere conduttori in ebanite. Allora perché non lo fanno? Aziende come Bock schmidht e jowo mica sono nate ieri...

Perché si rischia di rendere troppo efficienti gli oggetti e quindi di ridurre drasticamente il profitto.

Guarda le lampadine a LED. Sono fatte apposta per durare poco perché anche se abbiamo la tecnologia per farle durare 10-20 anni , l'azienda detentrice delle patenti non ci guadagnerebbe sulla spesa che ha investito nella ricerca.

Perché fare un pennino in acciaio con conduttore in plastica fatta bene, quando puoi lucrare sulla preziosità dell'oro e delle sue qualità?

Alla fine si tratta tutto di soldi e di esperienza, con uno puoi guadagnare l'altro :mrgreen: .
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Messaggio da maylota »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:54 Poi se ogni penna avesse l'alimentatore come quello delle pelikan souveran, non ci sarebbe neanche il bisogno di avere conduttori in ebanite. Allora perché non lo fanno? Aziende come Bock schmidht e jowo mica sono nate ieri...
Se una Ferrari avesse il motore di una Porsche sarebbe una Porsche? O è l'equilibrio tra tutti i vari componenti che rende un oggetto quello che è (e/o diverso e/o migliore o peggiore di altri)?
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Messaggio da RisottoPensa »

maylota ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 20:25
RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:54 Poi se ogni penna avesse l'alimentatore come quello delle pelikan souveran, non ci sarebbe neanche il bisogno di avere conduttori in ebanite. Allora perché non lo fanno? Aziende come Bock schmidht e jowo mica sono nate ieri...
Se una Ferrari avesse il motore di una Porsche sarebbe una Porsche? O è l'equilibrio tra tutti i vari componenti che rende un oggetto quello che è (e/o diverso e/o migliore o peggiore di altri)?
Il motore è una comparazione abbastanza complicata , e rispetto a una stilografica non è un componente come il conduttore, ma bensì il pennino.
Perciò è ovvio che non voglio che tutti i pennini scrivano come una pelikan.

Un feed potrebbe essere comparato al sistema di alimentazione del carburante di tali macchine, certo che se il sistema che gestisce i consumi della porsche venisse montato su una fiat 500 , si volerebbe.

Ma comunque intendo che avere un feed in plastica tipo quello della Pelikan sulle penne eliminerebbe il bisogno dell'ebanite.
Tutti quelli che hanno provato una souveran sanno come rimane il pennino anche dopo diverso tempo.
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Messaggio da sansenri »

mah...
Si son scritti fiumi di inchiostro su questo argomento.
per me valgono due considerazioni
1) l'ebanite è un materiale che nasce per natura (e produzione) con una caratteristica fisica di maggiore bagnabilità, rispetto alla plastica. E' vero che la plastica si può trattare per aumentarne la bagnabilità (il ché ne aumenta il costo), ma quanti produttori di alimentatori lo fanno?
I vari alimentatori cinesi montati su un gran numero di penne anche europee, sono trattati?... (ne dubito assai)

2) la scelta finale è individuale, certo, se vi piace un flusso trattenuto non fa per voi, ma l'esperienza tipica l'ha descritta Silvia ed è quella che io ricerco: "il flusso è sempre pronto".
Non si tratta sempre o soltanto di flusso più abbondante, non è detto, ma sempre pronto, sì (è la bagnabilità, baby!)

(certo, esistono anche penne che hanno il flusso sempre pronto senza avere l'alimentatore in ebanite, ma questo è un discorso differente - che non prova che quanto detto sopra non sia vero).
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Messaggio da Esme »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:54 Perché la risposta già l'avevo data precedentemente , tutto quello scritto dopo è per chiarire -
Ma infatti io ti avevo risposto, perché le argomentazioni non mi tornavano.

RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:54 puntare agli alimentatori in ebanite quando il costo è così elevato e c'è un'alternativa molto più economica ma quasi dello stesso livello
Ed è questa faccenda del costo così elevato che non mi torna.
Ci sono produttori che un alimentatore in ebanite te lo vendono a 5/6 euro.
Certo, uno in ABS similare lo acquisti a 0,50 euro.
Su grossi volumi questa è una differenza enorme.
Ma apposta avevo specificato che il mio dubbio era per penne di limitata tiratura e costo di vendita alto (alto, non spropositato).

Ora, su una penna da 2-300€ direi che lo sforzo di montare un conduttore da 5€ ci può stare. Certo, forse non un conduttore di ebanite rossa giapponese tornito a mano.
Se il conduttore in ebanite fosse a prescindere così tanto più performante di uno in ABS, io su una penna da 200€ lo vorrei.
Ma per l'appunto SE.

Oltretutto con alcuni marchi c'è la discriminante pennino in oro/acciaio: con quello in oro è montato il conduttore in ebanite, con quello in acciaio è montato quello in ABS, anche in caso di pennino dichiarato flessibile.
Perché? C'è una motivazione tecnica oggettiva?
Oppure anche in questo caso c'entra una questione estetica e di status?

PS
Prima che qualcuno si offenda e si senta attaccato: non ho nulla contro gli alimentatori in ebanite, anzi mi piacciono molto a livello estetico.
E capisco benissimo che avere un conduttore in pregiata ebanite giapponese tornito in modo artigianale possa dare una bella sensazione, sia "soddisfacente, Archie" per dirla come Nero Wolf. :)

PPS
RisottoPensa ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 19:54 Perché si rischia di rendere troppo efficienti gli oggetti e quindi di ridurre drasticamente il profitto.
Ma no, dai. Non per una stilografica.
Se ho solo bisogno di efficienza, mi basta una penna da 20€, e mi dura una vita.
Noi forumisti siamo l'esempio lampante che la ricerca della penna migliore non è mai finita... :lol:
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Messaggio da Roland »

Se il criterio è l'ebanite è meglio perché presenta un certo grado di bagnabilita naturale è un criterio idiota perché il grado di bagnabilita di una sostanza non è una caratteristica intrinseca immutabile.

L'ebanite non ha proprietà magiche. Se poi uno preferisce l'ebanite perché mantiene quel aura di artigianalità (che giustifica o meno) il prezzo sproposito delle stilografiche italiane è un discorso diverso che non c'entra un tubo con le prestazioni misurabili sperimentalmente.

Vorrei far notare che la stilografica più famosa al mondo che ha venduto più di tutti e che usci nell'epoca d'oro è dotata di un feed in acrilico quindi in plastica. E le prestazioni erano al top della categoria anche in rapporto ai pesi massimi dell'epoca. Parlo ovviamente dell'intramontabile Parker 51. La Parker allora era una grande azienda a livello mondiale (non citatemi
la montblanc perché era lei si un piccola realtà artigianale) e faceva vera ricerca e sviluppo. Non erano idioti ne adottarono quel feed per contenere i costi.

La storia dell'evoluzione tecnologica della stilografica mostra come l'adozione di feed in plastica non sia stata determinata da necessità di riduzione di costi ma da vere migliorie tecniche.

Oggi che la stilografica non è più un oggetto di uso comune (stesso discorso vale per gli orologi) ci si è convinti che qualsiasi cosa artigianale sia meglio di oggetti tecnologici prodotti in serie con livelli di affidabilità e controllo qualità che ridicolizzano qualsiasi realtà artigianale ad eccezione del mercato del lusso (quello vero) . Ecco perché la gente porta al polso orologii che sono degli anacronismi tecnologici. E ci sono persone convinte contro ogni ragionamento scientifico che l'ebanite rende la stilografica un oggetto di scrittura alieno. :lol:
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Messaggio da Silvia1974 »

Esme ha scritto: venerdì 2 agosto 2024, 23:02 con alcuni marchi c'è la discriminante pennino in oro/acciaio: con quello in oro è montato il conduttore in ebanite, con quello in acciaio è montato quello in ABS, anche in caso di pennino dichiarato flessibile.
Perché? C'è una motivazione tecnica oggettiva?
Oppure anche in questo caso c'entra una questione estetica e di status?
Ecco questa è una domanda che mi sono fatta anche io. Propendo per una questione di marketing, ma qualcuno magari mi smentirà, chissà.
Silvia

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