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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Degli alimentatori in ebanite in generale
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Buongiorno a tutti, spero di aver scelto la sezione corretta essendo secondo me argomento prettamente tecnico, non legato a specifici modelli di penna ma generale, sugli alimentatori in ebanite ai nostri tempi.
So che il materiale si comporta e rende diversamente rispetto alla plastica (sempre ABS?) ormai utilizzata sulla grande maggioranza delle penne; ne ho esperienza limitata ad una sola penna, per ora, oltre ad una seconda appena arrivata che non ho ancora testato a sufficienza. Mi chiedevo e mi farebbe piacere raccogliere i vostri pensieri ed esperienze in merito, se le prestazioni di un alimentatore in ebanite facciano davvero la differenza, tanto da valere la pena di sostenere un sovrapprezzo per dotarne la nostra penna preferita, oppure se in fondo anche i materiali più moderni siano sufficienti per una buona soddisfazione di scrittura. Probabilmente dipende anche dal tipo di pennino (mi viene in mente il Pilot FA assetato d’inchiostro); oppure per un flusso più ricco basta se occorre “allargare i travasi”, come si faceva coi motorini negli anni ‘80, al di là del materiale?
Dai, fatemi sapere quel che ancora non so e condividiamo le esperienze
So che il materiale si comporta e rende diversamente rispetto alla plastica (sempre ABS?) ormai utilizzata sulla grande maggioranza delle penne; ne ho esperienza limitata ad una sola penna, per ora, oltre ad una seconda appena arrivata che non ho ancora testato a sufficienza. Mi chiedevo e mi farebbe piacere raccogliere i vostri pensieri ed esperienze in merito, se le prestazioni di un alimentatore in ebanite facciano davvero la differenza, tanto da valere la pena di sostenere un sovrapprezzo per dotarne la nostra penna preferita, oppure se in fondo anche i materiali più moderni siano sufficienti per una buona soddisfazione di scrittura. Probabilmente dipende anche dal tipo di pennino (mi viene in mente il Pilot FA assetato d’inchiostro); oppure per un flusso più ricco basta se occorre “allargare i travasi”, come si faceva coi motorini negli anni ‘80, al di là del materiale?
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Silvia
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Ciao Silvia, come tutte le domande poste su questo forum anche questa si presta solo a risposte che non possono essere considerate assolute. Personalmente ho cambiato feeder, passando da quello orinale di plastica a quello in ebanite, in alcuni pennini Jowo e Bock e in tutti i casi ho ottenuto dei rilevanti miglioramenti sintetizzabili in un flusso più abbondante (senza allargare il tratto, ma ottenendo un pennino “wet”) e in tempi più lunghi di utilizzo senza avere problemi di inchiostro secco e di difficoltà di partenza.
Giovanni
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Grazie Giovanni. In effetti sulla mia penna dotata di ebanite il flusso è sempre pronto e consente di godere anche di alcuni inchiostri normalmente secchini (certi gialli e marroni o arancio); avendo però una sola esperienza non sapevo se facesse testo
Silvia
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Qui c'è un bel trattatello, a cura del nostro coforumista peningeneer, colui che ha progettato l'alimentatore in plastica Lamy, quello delle Safari per capirci.
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Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Cara Silvia,
È una questione interessante secondo me, e innanzitutto mi pare di capire che tu stia parlando degli alimentatori in ebanite moderni, cioè quelli prodotti oggi da alcuni produttori di penne (vedi Leonardo) oppure da artigiani che vendono ricambi come quello per il famoso pennino Pilot FA.
La mia esperienza in merito è piuttosto limitata: ho acquistato una Leonardo con pennino in oro e alimentatore in ebanite e ho comprato l'alimentatore di ricambio per il FA. In entrambi i casi posso dire che presentano vantaggi e svantaggi: i vantaggi principali che ho notato sono quelli di un flusso più pronto e una maggiore possibilità di fornire inchiostro ai pennino flessibili, gli svantaggi sono un tratto decisamente troppo bagnato per i miei gusti e la costrizione a usare carte e inchiostri adeguati se non si vogliono fare pasticci.
Insomma per i miei gusti nelle penne moderne preferisco un buon alimentatore in plastica, nelle vintage è tutta un'altra storia, bisogna vedere caso per caso, me in generale li trovo ben regolati.
Mi sa che tra le "mode stilografiche", oltre a "più grande è meglio è" , ci sta pure "un bell'alimentatore in ebanite effetto manichetta dei pompieri"
È una questione interessante secondo me, e innanzitutto mi pare di capire che tu stia parlando degli alimentatori in ebanite moderni, cioè quelli prodotti oggi da alcuni produttori di penne (vedi Leonardo) oppure da artigiani che vendono ricambi come quello per il famoso pennino Pilot FA.
La mia esperienza in merito è piuttosto limitata: ho acquistato una Leonardo con pennino in oro e alimentatore in ebanite e ho comprato l'alimentatore di ricambio per il FA. In entrambi i casi posso dire che presentano vantaggi e svantaggi: i vantaggi principali che ho notato sono quelli di un flusso più pronto e una maggiore possibilità di fornire inchiostro ai pennino flessibili, gli svantaggi sono un tratto decisamente troppo bagnato per i miei gusti e la costrizione a usare carte e inchiostri adeguati se non si vogliono fare pasticci.
Insomma per i miei gusti nelle penne moderne preferisco un buon alimentatore in plastica, nelle vintage è tutta un'altra storia, bisogna vedere caso per caso, me in generale li trovo ben regolati.
Mi sa che tra le "mode stilografiche", oltre a "più grande è meglio è" , ci sta pure "un bell'alimentatore in ebanite effetto manichetta dei pompieri"
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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Grazie! Vado a leggere
Silvia
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Esatto, mi riferisco solo a prodotti attuali
Ecco, volevo capire questa cosa, cioè se e cosa cambiasse davvero a livello tecnico, al di là della “soddisfazione personale” di sapere che la propria penna è equipaggiata con un bell’optional che le dà “quel plus”.Enbi ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 15:40 posso dire che presentano vantaggi e svantaggi: i vantaggi principali che ho notato sono quelli di un flusso più pronto e una maggiore possibilità di fornire inchiostro ai pennino flessibili, gli svantaggi sono un tratto decisamente troppo bagnato per i miei gusti …
Mi sa che tra le "mode stilografiche", oltre a "più grande è meglio è" , ci sta pure "un bell'alimentatore in ebanite effetto manichetta dei pompieri"
Poi sul bagnato o meno son gusti personali, dipendendo anche da quanto è sottile il pennino e dalle preferenze di scrittura
Adesso mi guardo il link di @Esme
Silvia
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Gli alimentatori in plastica moderni , ad esclusione dei modelli super- economici , offrono prestazioni pari a quelli in ebanite.
A mia esperienza va considerato come necessario l'uso di un conduttore in ebanite solo per pennini flessibili ( praticamente solo i custom made e i vintage francamente ) , che necessitano di una reattività maggiore quando la richiesta di inchiostro è elevata e non è costante.
I conduttori in ebanite infatti conservano più inchiostro e si ricaricano più velocemente di quelle in plastica.
L' altro vantaggio che ha l'ebanite è la prontezza che offre alle penne che non sono in uso.
( Tipo come se fosse appena stata inchiostrata )
Ovviamente avere inchiostro sempre pronto significa anche un maggiore consumo di esso.
( Fate conto una lampadina sempre accesa solo perché dovete passare ogni tanto per quella stanza. )
Nelle penne moderne comunque ci sono modi alternativi per sopperire alla prontezza delle penne:
1) contro-cappucci interni che limitano ancora di più l'evaporazione di inchiostro ( come quelle montate dalle penne giapponesi )
2) converter/pistoni che permettono di forzare subito il flusso di una penna non usata per un po' ( diventando come appena inchiostrata )
3) inchiostri che permangono di più e che riprendono con una piccola intinzione nell'acqua. ( cosa che consiglio a tutti di fare ogni tanto )
Quindi per me è irrilevante possedere conduttori in ebanite quando non hai un pennino flessibile tra le mani;
Infatti forzo sempre l'uscita di inchiostro o bagno la punta con un po' di acqua per farlo partire subito.
Il flusso della penna inoltre dipende più dall'inchiostro usato e dalla punta che dal conduttore.
Ci sono infatti i pennini anche da 2-3-4 MM di penne che hanno semplici conduttori in plastica che scrivono benissimo.
Averla non è male, non averla non cambia poi tanto.
A mia esperienza va considerato come necessario l'uso di un conduttore in ebanite solo per pennini flessibili ( praticamente solo i custom made e i vintage francamente ) , che necessitano di una reattività maggiore quando la richiesta di inchiostro è elevata e non è costante.
I conduttori in ebanite infatti conservano più inchiostro e si ricaricano più velocemente di quelle in plastica.
L' altro vantaggio che ha l'ebanite è la prontezza che offre alle penne che non sono in uso.
( Tipo come se fosse appena stata inchiostrata )
Ovviamente avere inchiostro sempre pronto significa anche un maggiore consumo di esso.
( Fate conto una lampadina sempre accesa solo perché dovete passare ogni tanto per quella stanza. )
Nelle penne moderne comunque ci sono modi alternativi per sopperire alla prontezza delle penne:
1) contro-cappucci interni che limitano ancora di più l'evaporazione di inchiostro ( come quelle montate dalle penne giapponesi )
2) converter/pistoni che permettono di forzare subito il flusso di una penna non usata per un po' ( diventando come appena inchiostrata )
3) inchiostri che permangono di più e che riprendono con una piccola intinzione nell'acqua. ( cosa che consiglio a tutti di fare ogni tanto )
Quindi per me è irrilevante possedere conduttori in ebanite quando non hai un pennino flessibile tra le mani;
Infatti forzo sempre l'uscita di inchiostro o bagno la punta con un po' di acqua per farlo partire subito.
Il flusso della penna inoltre dipende più dall'inchiostro usato e dalla punta che dal conduttore.
Ci sono infatti i pennini anche da 2-3-4 MM di penne che hanno semplici conduttori in plastica che scrivono benissimo.
Averla non è male, non averla non cambia poi tanto.
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Si è era già discusso da qualche parte dell'alimentatore di ricambio dell'FA della differenza plastica vs ebanite. Erano emersi vari punti interessanti che provo a riassumere a memoria, non ricordando quale fosse la discussione.
- L'ebanite è un materiale più poroso dell'ABS (sì, tranne per alimentatori trasparenti impossibili in ABS, gli alimentatori stampati sono sempre in ABS), quindi tende a inzupparsi e a creare una riserva maggiore di inchiostro, tenendo il pennino bagnato più a lungo anche senza cappuccio e facendo meno resistenza al flusso che risulta più abbondante.
- Il pennino FA ha una grande richiesta di inchiostro perché in occidente facciamo tratti molto lunghi che lasciano l'alimentatore a secco, cosa non prevista con i caratteri giapponesi (come mi ha ben spiegato Enbi a Firenze, in un carattere giapponese ci sono 7-10-15 brevi tratti che lasciano "respirare" il conduttore). L'alimentatore sostitutivo non è più abbondante per l'ebanite, magari anche, ma soprattutto per il fatto di avere due o tre canali invece di uno soltanto.
- Per piccole produzione artigianali (tipo quella di Flexible Nibs Factory per l'FA) l'ebanite è molto più conveniente perché più facilmente lavorabile con una macchina a controllo numerico, mentre per la produzione di uno stampo per iniezione (per cui generalmente si usa l'ABS come materiale più "facile") serve un investimento di un centinaio di migliaia di euro ALMENO, solo per la produzione dello stampo. Poi ci si devono aggiungere i costi di stampa dei pezzi, varie ed eventuali. Viene da sé che per una piccola realtà è impensabile, i pezzi verrebbero a costare più delle penne è si rientrerebbe dall'investimento solo dopo decine di anni, visto che parliamo di pezzi di nicchia per articoli non amati da tutti i partecipanti di un mercato di nicchia.
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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Grazie per i contributi. Ho letto tutto il link che ripercorre il processo di studio e test per ottenere alimentatori performanti con materiali diversi rispetto alla tradizionale ebanite. Interessante, molto.
Per mio canto, penso che non ricercherò su nuove penne l’optional dell’ebanite, salvo ne siano già dotate, non avendo esigenze particolari di scrittura
Per mio canto, penso che non ricercherò su nuove penne l’optional dell’ebanite, salvo ne siano già dotate, non avendo esigenze particolari di scrittura
Silvia
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Degli alimentatori in ebanite in generale
Porca miseria, sapevo costassero, ma non immaginavo 100K per una "cosina" così minuscola.
Ma allora nasce una domanda differente.
Come mai non c'è un ritorno agli alimentatori in ebanite, visto che le macchine CNC rispetto agli anni 70/80 hanno costi abbordabili e alta precisione?
Se gli alimentatori in ebanite garantissero oggettivamente una qualità più elevata, mi aspetterei una preferenza in tal senso almeno da parte di produttori di alta gamma (e basse tirature), soprattutto da chi sostiene di farsi i pennini in casa.
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Gli alimentatori in ebanite sono più difficili da fare, ogni pezzo è diverso dall'altro, richiede più tempo ed è più costoso oltre per i materiali anche per gli strumenti usati per farli. Ergo offrono prestazioni "migliori" ma non sono di qualità più elevata.Esme ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 17:00 Come mai non c'è un ritorno agli alimentatori in ebanite, visto che le macchine CNC rispetto agli anni 70/80 hanno costi abbordabili e alta precisione?
Se gli alimentatori in ebanite garantissero oggettivamente una qualità più elevata, mi aspetterei una preferenza in tal senso almeno da parte di produttori di alta gamma (e basse tirature), soprattutto da chi sostiene di farsi i pennini in casa.
Un alimentatore in plastica è facile da fare, sicuro e poco costoso. E se ha una prestazione simile a quella in ebanite, la bilancia punta a favore di un alimentatore in plastica per chi campa nella vendita di penne.
Gli alimentatori in ebanite già vengono fatti per chi si fa i pennini in casa, ma dall'altra parte se sei anche un produttore di pennini con una linea di produzione per gli alimentatori in plastica non passi all'ebanite...
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Premesso che non ho opinioni in merito, ma solo domande, da ciò che riassumeva Koten mi sembrava esattamente il contrario, anche se ovviamente dipende poi dai volumi di produzione.
Non metto in dubbio che per le Lamy, ad esempio, che utilizzano lo stesso alimentatore da quarant'anni e hanno volumi di vendita notevoli, un alimentatore in plastica a iniezione sia più conveniente di uno in ebanite.
Lo stesso vale per le produzioni Bock e Jowo, e per marchi come Parker, Pelikan e Waterman, Jinhao e Hero, Pilot e Sailor.
Ma per i produttori che hanno numeri di produzione nettamente inferiori e con offerte di alta gamma, mi verrebbe da pensare che se l'alimentatore in ebanite offrisse oggettivamente "prestazioni migliori" sarebbe logico proporlo come standard (sempre sulla base di quanto detto da Koten).
Il dubbio è pertanto che non sia così, e che questo sia implicitamente una risposta alla domanda di Silvia.
Capisco che si sia al solito punto... ma per me "prestazioni migliori" significa "qualità più elevata", ovviamente intendendo qualità di fruizione, perché poi mi potrebbero anche fare l'alimentatore di diamante, ma se non funziona è di pessima qualità.RisottoPensa ha scritto: ↑venerdì 2 agosto 2024, 17:15 offrono prestazioni "migliori" ma non sono di qualità più elevata
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Degli alimentatori in ebanite in generale
La scienza e l'ingegneria non sono oggetti d'opinione.
Fatti signori miei, fatti non sensazioni.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse come fa un'alimentatore in abs (quelli montati di serie sulle pelikan a partire dagli anni 80 su tutta la gamma dalla m150 fino alle m1000) ad avere prestazioni alla pari degli alimentatori omas degli anni 60/70/80.
E tanto per essere chiari confrontiamo pennini flessibili con flessibili (ie non wet noodles tipici delle waterman d'inizio secolo scorso)
Pennino extra lucens omas montato su milord celluloide
con alimentatore in ebanite anni 60
contro
Pennino Pelikan M700 a 18 carati Flessibile (non morbido, non molleggiato, ma flessibile nel senso degli omas extra lucens anni 60)
Li possiedo entrambi e hanno esattamente le stesse prestazioni. L'unica differenza è che il tratto omas parte da EF mente il pelikan parte da un F quindi la variazione di tratto a parità di pressione è ovviamente minore.
questi famigerati pennini flessibili moderni pelikan erano montati sia sulle Toledo durante il primo anno di produzione che sulle M600 dell'epoca.
Fatti signori miei, fatti non sensazioni.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse come fa un'alimentatore in abs (quelli montati di serie sulle pelikan a partire dagli anni 80 su tutta la gamma dalla m150 fino alle m1000) ad avere prestazioni alla pari degli alimentatori omas degli anni 60/70/80.
E tanto per essere chiari confrontiamo pennini flessibili con flessibili (ie non wet noodles tipici delle waterman d'inizio secolo scorso)
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contro
Pennino Pelikan M700 a 18 carati Flessibile (non morbido, non molleggiato, ma flessibile nel senso degli omas extra lucens anni 60)
Li possiedo entrambi e hanno esattamente le stesse prestazioni. L'unica differenza è che il tratto omas parte da EF mente il pelikan parte da un F quindi la variazione di tratto a parità di pressione è ovviamente minore.
questi famigerati pennini flessibili moderni pelikan erano montati sia sulle Toledo durante il primo anno di produzione che sulle M600 dell'epoca.
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Aston Martin ai tempi d'oro usava pezzi raccattati dai magazzini di tutta la produzione automobilistica mondiale - tipo gli specchietti retrovisori della Citroen CX...ma non solo.
E faceva macchine mitiche.
L'anima di un progetto è l'equilibrio complessivo e non la teorica eleganza tecnica del singolo componente in isolamento dal resto.
Bello l'alimentatore in ebanite, ma se poi non lo scaldano uno per uno per garantire la perfetta aderenza con ogni singolo pennino fatto "in casa" (e quelli seri lo fanno), preferisco un buon sano alimentatore in ABS ben fatto.
E faceva macchine mitiche.
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Bello l'alimentatore in ebanite, ma se poi non lo scaldano uno per uno per garantire la perfetta aderenza con ogni singolo pennino fatto "in casa" (e quelli seri lo fanno), preferisco un buon sano alimentatore in ABS ben fatto.
Venceremos.