Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9

fotografia analogica nel 2024

Consigli e dritte su come rendere al meglio con la fotografia.
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Messaggio da maylota »

Discussione che prosegue in modo random (nel senso che è intervallata da elucubrazioni su svariati altri temi) da un commento in questo thread:
viewtopic.php?p=409581#p409581

Ma veniamo al punto:
sansenri ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 19:58
maylota ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 10:56 Le pellicole sono tornate da tempo quasi tutte in commercio, peraltro Kodak non ha mai dismesso la tecnologia che è richiesta nella cinematografia. Ilford ha tutti i suoi gloriosi film in catalogo e sede ancora a Mobberly nel Cheshire come ai tempi d'oro (pur con diversa ragione sociale ovviamente)
Per la stampa anche in Italia ci sono molti indipendenti che se ne occupano e che spesso organizzano anche corsi perchè il trend è in forte crescita tra i giovani che i tempi d'oro non li hanno mai visti.
il bianco e nero è ancora praticabile senza costi enormi, e a parte le pellicole, il vero appassionato non solo le sviluppa e stampa da se, ma si prepara anche gli sviluppi chimici necessari. Le formule dei bagni fotografici sono note e i composti chimici sono reperibili e le formule semplici da preparare.
Quello che manca oggi se non si è fortunati semmai è lo spazio (da dedicare ad una camera oscura - per anni la mia cameretta da studente a casa dei miei era stata convertita in camera oscura...) e soprattutto il tempo!
C'è una cosa che non ho mai capito: nel 2024 scattare e sviluppare in modalità chimica non è difficile. Stampare in modalità "vecchia scuola" nemmeno, a parte i problemi di spazio.
Ma perchè non esiste un ingranditore casalingo che permetta di stampare su carta chimica e con i bagni a partire da negativo digitale? Oppure esiste e io non lo conosco?
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Messaggio da rrfreak63 »

cosa intendi per carta chimica? Io sono fermo ai pacchi di carte dell'Agfa o Ilford, per dire quelli che usavo. Li mettevo sotto l'ingranditore, Durst, e poi mettevo il foglio impressionato nelle varie vaschette dei prodotti chimici.
O per te la carta chimica è quella della Polaroid?
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Messaggio da RisottoPensa »

maylota ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 20:40 Discussione che prosegue in modo random (nel senso che è intervallata da elucubrazioni su svariati altri temi) da un commento in questo thread:
viewtopic.php?p=409581#p409581

Ma veniamo al punto:
sansenri ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 19:58

il bianco e nero è ancora praticabile senza costi enormi, e a parte le pellicole, il vero appassionato non solo le sviluppa e stampa da se, ma si prepara anche gli sviluppi chimici necessari. Le formule dei bagni fotografici sono note e i composti chimici sono reperibili e le formule semplici da preparare.
Quello che manca oggi se non si è fortunati semmai è lo spazio (da dedicare ad una camera oscura - per anni la mia cameretta da studente a casa dei miei era stata convertita in camera oscura...) e soprattutto il tempo!
C'è una cosa che non ho mai capito: nel 2024 scattare e sviluppare in modalità chimica non è difficile. Stampare in modalità "vecchia scuola" nemmeno, a parte i problemi di spazio.
Ma perchè non esiste un ingranditore casalingo che permetta di stampare su carta chimica e con i bagni a partire da negativo digitale? Oppure esiste e io non lo conosco?
Le cose pee sviluppare le foto mi pare siano tossiche
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Messaggio da maylota »

rrfreak63 ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 20:45 cosa intendi per carta chimica? Io sono fermo ai pacchi di carte dell'Agfa o Ilford, per dire quelli che usavo. Li mettevo sotto l'ingranditore, Durst, e poi mettevo il foglio impressionato nelle varie vaschette dei prodotti chimici.
O per te la carta chimica è quella della Polaroid?
Per me carta chimica è quello che usa i bagni per lo sviluppo e non è una inkjet, per quanto evoluta e professionale
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RisottoPensa ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 20:49 Le cose pee sviluppare le foto mi pare siano tossiche
Con MAGA in arrivo questo non è un problema :lol:
(A parte gli scherzi, vengono ancora usati immagino siano cambiate le formulazioni)
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Messaggio da rrfreak63 »

allora parliamo della stessa carta. Per far apparire l'immagine impressa dal negativo ci vogliono i 3 bagni chimici appositi.
Inkjet o laser non sono la stessa cosa, come ben puoi immaginare.
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rrfreak63 ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 21:01 allora parliamo della stessa carta. Per far apparire l'immagine impressa dal negativo ci vogliono i 3 bagni chimici appositi.
Inkjet o laser non sono la stessa cosa, come ben puoi immaginare.
Esatto!
La mia domanda è: ma esiste un ingranditore che anzichè proiettare il negativo fotografico proietti un negativo "digitale" ossia creato dal file digitale di una camera digitale?
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quando vai in un centro stampa per farti stampare le foto del cellulare o quelle di una SD card della reflex digitale fanno quello che stai chiedendo, immagino
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Messaggio da Defraag »

Anni fa avevo fatto qualche esperimento convertendo il file digitale in negativo e poi stampandolo su carta lucida.
Poi usavo la stampa digitale ottenuta con l'ingranditore per ottenere una stampa analogica.
I risultati non furono soddisfacenti.
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rrfreak63 ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 21:22 quando vai in un centro stampa per farti stampare le foto del cellulare o quelle di una SD card della reflex digitale fanno quello che stai chiedendo, immagino
Si, infatti quelli del centro commerciale penso ormai mi conoscano. Ma i risultati sono molto "middle of the road" con il B/N. Volevo farlo io a casa....
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quei laboratori da centro commerciale hanno i sistemi tarati sul colore per cui il B/N viene alla 'cazzo di cane', purtroppo. Qui in UK, dove ho portato a sviluppare i primi rullini, mi hanno detto che per il B/N devono operare a mano e con costi superiori. Risultati penosi. Ho trovato questo servizio online e devo dire che lavorano bene il B/N
Anni fa a Milano mi servivo di due laboratori che usavano amici fotografi professionisti. Uno per le dispositive e l'altro per il B/N. Risultati ottimi.
Ho provato a cercarli recentemente ma non li ho trovati :(
Si parla di quasi 40 anni fa, per dare un'idea.
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Un qualunque proiettore per computer può essere utilizzato per esporre una carta fotocromatica ( le “carte chimiche” non é un termine propriamente corretto. Le vecchie inford, kodak o agfa sono carte con pigmenti metallici che reagiscono a reagenti chimici, rilevatore, imbibente e fissaggio).
Sul mercato qualunque proiettore ottico (ad emissione luminosa) appositamente tarato, può esporre una carta agli alogenuri, e convertire al computer una immagine digitale da positivo a negativo é un attimo.
Io per alcune mostre lo ho fatto, anche se ovviamente per stampe sopra il formato A3 mi rivolgo a service professionali.
Basta provare ;)
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rrfreak63 ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 21:47 quei laboratori da centro commerciale hanno i sistemi tarati sul colore per cui il B/N viene alla 'cazzo di cane', purtroppo. Qui in UK, dove ho portato a sviluppare i primi rullini, mi hanno detto che per il B/N devono operare a mano e con costi superiori. Risultati penosi. Ho trovato questo servizio online e devo dire che lavorano bene il B/N
Anni fa a Milano mi servivo di due laboratori che usavano amici fotografi professionisti. Uno per le dispositive e l'altro per il B/N. Risultati ottimi.
Ho provato a cercarli recentemente ma non li ho trovati :(
Si parla di quasi 40 anni fa, per dare un'idea.
A Milano ci sono ancora un paio di laboratori professionali che lavorano con carte gallery e sviluppano e stampano molto bene, ovviamente cari.
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RisottoPensa ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 20:49
maylota ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 20:40 Discussione che prosegue in modo random (nel senso che è intervallata da elucubrazioni su svariati altri temi) da un commento in questo thread:
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Ma veniamo al punto:


C'è una cosa che non ho mai capito: nel 2024 scattare e sviluppare in modalità chimica non è difficile. Stampare in modalità "vecchia scuola" nemmeno, a parte i problemi di spazio.
Ma perchè non esiste un ingranditore casalingo che permetta di stampare su carta chimica e con i bagni a partire da negativo digitale? Oppure esiste e io non lo conosco?
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ma santo cielo! alle diluizioni con cui si lavora, la tossicità dei bagni per il bianco e nero è davvero ridicola, forse meno di alcuni prodotti per la pulizia della casa... ci ho passato le notti su sviluppi fissaggi, e a molti anni di distanza non ho ancora fatto la fine di Madame Curie.
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rrfreak63 ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 21:22 quando vai in un centro stampa per farti stampare le foto del cellulare o quelle di una SD card della reflex digitale fanno quello che stai chiedendo, immagino
temo di no, ormai tutto il processo di stampa è digitale, inclusa la stampante.
Ovviamente le stampanti professionali stampano con qualità molto migliore di una ink jet o laser casalinga.
Le stampanti usano l'inchiostro, l'esposizione della carta chimica e lo sviluppo nei bagni chimici li utilizzano soltanto quei pochi e costosi fotoservice che sviluppano ancora a partire dal negativo.
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