Si e no. Ci sono penne che la montblanc ti sistema e penne costose che non ti sistema più. Per esempio le 146 e 149 te le sistema perché sono stilografiche che sono ancora in produzione. A me hanno sistemato la 146 che aveva più di trent'anni sulle spalle. Ma ci sono anche penne costose moderne che non essendo più in produzione la montblanc non te le ripara neanche per tutto l'oro del mondo. A quel punto il costo alto di quelle penne non ti garantisce più niente dal punto di vista del servizio post vendita.Lo status Symbol che offre montblanc è che comunque paghi la possibilità del servizio di assistenza direttamente presso una della tante botique o negozi affialiati che sono molti, cosa che magari per penne come la pelikan devi contattarli per avere assistenza.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
Credo che per le penne in limited edition sia normale , però mi chiedo se magari ti danno qualche offerta su una nuova penna in caso quella in tuo possesso non sia più riparabileRoland ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 19:50Si e no. Ci sono penne che la montblanc ti sistema e penne costose che non ti sistema più. Per esempio le 146 e 149 te le sistema perché sono stilografiche che sono ancora in produzione. A me hanno sistemato la 146 che aveva più di trent'anni sulle spalle. Ma ci sono anche penne costose moderne che non essendo più in produzione la montblanc non te le ripara neanche per tutto l'oro del mondo. A quel punto il costo alto di quelle penne non ti garantisce più niente dal punto di vista del servizio post vendita.Lo status Symbol che offre montblanc è che comunque paghi la possibilità del servizio di assistenza direttamente presso una della tante botique o negozi affialiati che sono molti, cosa che magari per penne come la pelikan devi contattarli per avere assistenza.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
Non è detto. Ho alcune penne sotto i 10 euro con una qualità di scrittura che, ad esempio, all'epoca non trovai su penne da qualche centinaio di euro.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 18:58 Una stilografica da €5 euro scriverà sì bene , ma mica come una da €500.
Non si può farne una regola, in nessun senso. E' chiaro che se becchi la penna buona che è pure bella diventa una goduria.
Io credo che tu sia del tutto fuori strada, ma se sei davvero convinto che un computer o una penna (la stilografica cosa sarebbe?) siano più semplici, buon per te. Io trovo più semplice e immediato usare carta e penna. In quanto alla biro, a cui probabilmente alludevi, la uso normalmente (e apprezzo) allo stesso modo della stilografica. In ogni caso, a prescindere dai miei gusti, la stilografica è ancora il miglior strumento per scrivere a mano, così come (tanto per fare un parallelo) la pipa è il miglior modo di bruciare tabacco, anche se esistono le e-cig.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 18:58 Per hobby nella stilografica si intende l'uso di un questo oggetto ( stilografica ) ormai obsoleto nella sua funzione di scrittura perché esistono prodotti che svolgono funzioni analoghi in modo più semplice ( esempio , penna , computer , dettati vocali ) , avendo la cura e la passione della sua manutenzione.
Da ex fotografo e tecnico di camera oscura, ho sempre trovato una grande differenza tra coloro che amano la fotografia e altri che amano l'attrezzatura. In quanto a Photoshop, ha l'immenso merito di aver reso disponibili a tutti risultati che un tempo potevamo ottenere solo noi in c.o.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 18:58 La stessa analogia si può fare per la fotografia, una persona può essere appassionato di fotocamera facendo foto con fotocamere vecchie senza affidarsi ai programmi moderni come photoshop.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
La stilografica è uno strumento completo e complesso, e per questo non è più uno dei strumenti migliori per l'azione della [ scrittura ] , le biro , le roller e le penne gel sono tutti strumenti di maggiore comodità perché sono semplici e intuitivi.
Poi con il computer puoi praticamente ottenere tutto quello che puoi fare con una stilografica digitalmente , anche se senza la parte tattile.
Nel caso invece del [ piacere di scrittura ] , la stilografica rimane imbattuta.
Credo che siano due cose differenti, la nicotina è quasi insapore nelle concentrazioni standard , un po' amarognolo , e nel tabacco è più facile avere un mix più forte che nelle sigarette elettroniche , che fanno più una sublimazione / evaporazione del mix.
Sì concordo, non si può dare una regola generale , ma è comunque più facile trovare una penna che scrive male tra quelle economiche che una penna che non scrive bene tra quelle costose.Monet63 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 20:52 Non è detto. Ho alcune penne sotto i 10 euro con una qualità di scrittura che, ad esempio, all'epoca non trovai su penne da qualche centinaio di euro.
Non si può farne una regola, in nessun senso. E' chiaro che se becchi la penna buona che è pure bella diventa una goduria.
Certo , il margine di errore che diamo alle penne scende più sale il prezzo , ci mancherebbe.
Sono dell'idea che sia possibile creare strumenti che scrivono in modo fantastico anche a prezzi accessibili , ma che le compagnie non fanno questo perché la stilografica come strumento in se non fa guadagnare soldi come altri oggetti di lusso , e che avere oggetti di qualità elevata a prezzo inferiore non sia uno stratagemma vincente per poter continuare a crearli.
Alla gente piace di più avere uno strumento buono che costa poco o essere soddisfatti di uno strumento buono che costa anche tanto?
Per come funziona il mondo, a me sembra che alla gente piaccia di più ( è più felice ) di un acquisto caro ma soddisfacente che un acquisto che si rivela più buono del previsto, un certo senso di orgoglio.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
mi pareva di aver contribuito a questo thread ma non trovo il mio intervento. Pazienza
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Tempo di contribuire di nuovo
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
naaa, siete troppo irraggiungibili per me.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
Ci sono penne che non costano poco e che non scrivono, ad esempio le Conklin moderne. Quindi in generale il costo di una penna non è giustificato dalla qualità.
A mio parere il costo può essere giustificato dalla qualità fino ad una certa soglia, diciamo sui 300E., poi intervengono altri fattori (ad esempio una penna in oro massiccio, diciamo una Montblanc 149, non mi sorprende che possa costare svariate migliaia di euro, ma scriverà come la sua equivalente in resina).
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A mio parere il costo può essere giustificato dalla qualità fino ad una certa soglia, diciamo sui 300E., poi intervengono altri fattori (ad esempio una penna in oro massiccio, diciamo una Montblanc 149, non mi sorprende che possa costare svariate migliaia di euro, ma scriverà come la sua equivalente in resina).
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
Assolutamente no.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
È una domanda cui trovo difficile dare una risposta senza prima chiarirmi il concetto di qualità. Se per qualità intendiamo qualità di scrittura in senso stretto, anche qui non è facile dare risposte univoche. Ho ad esempio una preppy 03 che scrive perfettamente, sembra a lievitazione magnetica e non perde mai un colpo, mai una falsa partenza, tutto perfetto. Ma non mi emoziona come una vecchia wahl eversharp, che a volte può far le bizze, ma è uno spettacolo a livello di sensazione e risultato su carta. O come una Aurora 88big rebbi lunghi che sembra cantare sulla carta.
Quanto detto sinora sembrerebbe avvalorare il binomio prezzo maggiore - qualità maggiore. Ma non è sempre detto, perché poi la solita Preppy o altra penna economica risultano maggiormente funzionali e fruibili di altre più costose. A seconda del contesto, dell'occasione, dell'esigenza, le posso tranquillamente valutare migliori di tante penne costose. E senza contare che anche tra le penne di pregio possono trovarsi pennini difettati o altri motivi di insoddisfazione che certamente appariranno, una volta scoperti, esponenzialmente più gravi di quelli, magari più frequenti, presenti in penne economiche.
Quindi risponderei: a volte si, a volte no. E quando il prezzo sale molto, la qualità di scrittura, se sale, sale molto meno del prezzo (secondo me).
Se per qualità intendiamo invece una qualità generale che comprende anche estetica, materiali, finiture ecc.. allora il discorso può cambiare ed è più facile che ad un prezzo maggiore si accompagni una qualità generale maggiore. Poi la percezione soggettiva del rapporto qualità prezzo cambia a seconda di cosa per noi risulta più importante in una penna.
Quanto detto sinora sembrerebbe avvalorare il binomio prezzo maggiore - qualità maggiore. Ma non è sempre detto, perché poi la solita Preppy o altra penna economica risultano maggiormente funzionali e fruibili di altre più costose. A seconda del contesto, dell'occasione, dell'esigenza, le posso tranquillamente valutare migliori di tante penne costose. E senza contare che anche tra le penne di pregio possono trovarsi pennini difettati o altri motivi di insoddisfazione che certamente appariranno, una volta scoperti, esponenzialmente più gravi di quelli, magari più frequenti, presenti in penne economiche.
Quindi risponderei: a volte si, a volte no. E quando il prezzo sale molto, la qualità di scrittura, se sale, sale molto meno del prezzo (secondo me).
Se per qualità intendiamo invece una qualità generale che comprende anche estetica, materiali, finiture ecc.. allora il discorso può cambiare ed è più facile che ad un prezzo maggiore si accompagni una qualità generale maggiore. Poi la percezione soggettiva del rapporto qualità prezzo cambia a seconda di cosa per noi risulta più importante in una penna.
Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.
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Secondo voi il costo di una penna è giustificata dalla sua qualità?
Quale peso? Quanti grammi?RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 19:09L'aspetto come la finitura dei dettagli e la placcatura, (estetica), I materiali (durabilità), le funzioni come peso ed ergonomia (funzionalità) secondo me riassumono ciò che bisogna cercare di una penna.
Una penna in "resina preziosa" è lucidata così bene che al tocco escono le impronte, cosa che non c'è sulle penne di basso costo che risultano più grezze.
Non è per essere pedante ma hai riassunto una serie di caratteristiche non obiettivabili.
Una resina perfettamente lucida non fa la qualità della scrittura, per esempio.
Una resina a basso costo non fa la scarsità della scrittura.
Ergonomia e peso dipendono dalla mano che impugna la penna, da come viene impugnata. Ci sono penne in cui c'è dietro maggiore progettazione, studio, ma sono studi basati sulla statistica, non su misure obiettive.
E ci tengo a precisare che io, personalmente, individuo elementi simili che mi fanno percepire una penna come "migliore" ma so che sono, appunto, percezioni personali, gusti e anche, perché no, influenza sociale. Se tutti parlano bene di una penna, probabilmente sarò invogliata a provarla. Il trovarmi bene o male, tuttavia, non è dato da centimetri e grammi e resina, è basato sul mio gusto e la mia percezione.
Torna il discorso delle aspettative in base al costo, che non fornisce alcuna garanzia del fatto che la penna in oro massiccio scriverà anche bene. Lì la qualità si perde, per una cosa così semplice come "scrive" o "non scrive".RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 19:09
Una preppy rispetto a una 3776 è inferiore nel'aspetto di :
Controllo del flusso , controllo della linea, materiali, durabilità , funzionalità ( hanno entrambi il sigillo ma nel 3776 dura di più).
Il che comunque per me giustifica il fatto che costa 60 volte in più nel listino, complice il costo dell'oro.
I brand di lusso non fanno cose migliori, necessariamente. Vendono sé stesse come migliori.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 19:09La cosa è che le compagnie che producono oggetti che appaiono di lusso fanno solo cose migliori , manipolando leggermente la concezione di "brand di qualità". Se la montblanc producesse penne stilografiche con pennino in acciaio , nella comunità stilografica perderebbe lustro, così come se la pelikan facesse solo penne dalla M400 in su , sarebbe una compagnia più lussuosa ( che allo stesso tempo andrebbe in fallimento )mastrogigino ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 18:36 Ci hanno provato fior di economisti a cercare di enunciare una legge "scientifica " su come si forma il prezzo di un oggetto e a cosa è legato, anche lo stesso Marx , e una risposta chiara, completa e definitiva non l'hanno mai trovata...
Questo.sansenri ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 19:16 per me il discorso è più ampio, ma altrettanto semplice.
Qualsiasi oggetto, che può essere comprato, ha uno scopo (che può essere il più disparato), un costo, e una qualità costruttiva/funzionale/estetica.
Se la qualità è idonea per il compratore, lo stabilisce il compratore, e se il prezzo è giustificato, idem (non per nulla la scelta di oggetti spesso simili è molto ampia).
Ogni giorno ci confrontiamo con una miriade di oggetti, vecchi e nuovi, per i quali (spesso inconsciamente) noi facciamo la valutazione di cui sopra.
Quando la valutazione è positiva, li teniamo, li usiamo, li esponiamo. Quando la valutazione è negativa (e può cambiare nel tempo, perché un oggetto, può deteriorarsi, o la nostra percezione cambiare) se possiamo permettercelo, li sostituiamo o ce ne disfiamo.
Ognuno dà la sua priorità nella valutazione, sulla qualità costruttiva, funzionale o estetica, e decide di conseguenza.
Non c'è molto altro da dire (seppure per ogni oggetto la valutazione sia complessa ed intervengono anche fattori diversi, di tipo affettivo, e anche relazionale - ho in casa degli oggetti che se fosse per me butterei dalla finestra oggi stesso, se lo facessi però poi dovrei vedermela con mia moglie...)
ConcordoMonet63 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 20:52Non è detto. Ho alcune penne sotto i 10 euro con una qualità di scrittura che, ad esempio, all'epoca non trovai su penne da qualche centinaio di euro.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 18:58 Una stilografica da €5 euro scriverà sì bene , ma mica come una da €500.
Non si può farne una regola, in nessun senso. E' chiaro che se becchi la penna buona che è pure bella diventa una goduria.
Il piacere al di là della funzione è esattamente quanto fa stabilire, dall'utente, il valore del prodotto o servizio.
I brand studiano il mercato, progettano un prodotto, lo emettono: se ha successo, hanno fatto bingo, altrimenti tornano al tavolo di lavoro. Significa che il prodotto era scarso? Non è detto. Magari, era solo troppo di nicchia. Allo stesso modo il discorso si può rifare sull'uso dei materiali: se mi mettono un vero diamante nel cappuccio, pago 12.000€ una penna ma nulla mi garantisce che sarà anche in grado di scrivere.
Io vorrei fare gli auguri alla persona che, oggi, fotografa a pellicola. Intanto, gli auguri per trovare la pellicola da acquistare, poi, per trovare chi gliela sviluppa a prezzi umaniMonet63 ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 20:52Da ex fotografo e tecnico di camera oscura, ho sempre trovato una grande differenza tra coloro che amano la fotografia e altri che amano l'attrezzatura. In quanto a Photoshop, ha l'immenso merito di aver reso disponibili a tutti risultati che un tempo potevamo ottenere solo noi in c.o.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 18:58 La stessa analogia si può fare per la fotografia, una persona può essere appassionato di fotocamera facendo foto con fotocamere vecchie senza affidarsi ai programmi moderni come photoshop.
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Ci sono, credimi. Chi oggi usa la pellicola ha una scelta enorme (esistono negozi specializzati dove si trova di tutto), e di solito sviluppa e stampa in proprio.
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