Roland ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 1:52
@Abulafia : secondo me i soldi li stai sprecando se cerchi una penna cinese che scriva diversamente da tutte le altre penne cinesi. I pennini sono sempre quelli, e tra un chiodo marca 1 e un chiodo marca x scriverai sempre con un chiodo. Al limite posso capire chi colleziona le penne cinesi su base estetica. Ma per la qualità di scrittura che poi è quello che tu cerchi stai facendo una ricerca vana. Con 100€ ti porti a casa una pelikan moderna (anni 80 o primi anni novanta) con pennini in acciaio o oro che distruggono le cinesi (e non solo loro ahimè ). Quindi piuttosto che spendere altri euro per la trentesima penna cinese che scrive come le 29 penne cinesi precedenti prendi una pelikan usata old style magari west germany e sperimenterai dei pennini che sono su un altro pianeta rispetto alle cinesi. E dopo aver provato una stilografica che scrive come una stilografica e non come una biro /roller non ci penserai mai più alle cinesi. Garantito.
Oddio, è impressionante che non sia riuscito a comunicare neanche un'impressione corretta
Provo ad esplicitare meglio:
1) Tutte le penne che ho, tranne una manciata, scrivono perfettamente per quello che mi serve.
NON cerco di meglio
2) Non cerco una penna cinese che scriva diversamente dalle altre penne cinese: ho comprato varie penne cinesi di forme, materiali e caratteristiche diverse per provare cosa mi piacesse di più.
Ho scoperto che mi piacciono le penne lunghe (e lo sapevo), grandi (e non lo sapevo), a converter (e non sapevo manco cosa fosse), di metallo (lo immaginavo), con il pennino lungo (e non ne avevo idea), di tratto F o M (e non sapevo manco che le penne avessero tratti diversi...).
Insomma le penne cinesi sono servite a tutti i loro scopi: ci scrivo bene e ho scoperto su che modelli puntare.
3) Non mi lamentavo affatto delle penne cinesi, ma delle altre che non valgono il maggior costo
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Sono rimasto deluso da Pineider e Faber Castell che hanno un prezzo di listino spropositato rispetto alla sensazione che restituiscono, che non è diversa da una penna cinese da 5€.
4) Non voglio penne vintage, per ora (e forse per sempre). Quindi niente Pelikan anni '90.
Un'altra delle cose che ho scoperto in questi mesi (ma lo sapevo già) è che odio qualsiasi forma di manutenzione, maneggiamento, riparazione, ripristino e quant'altro. Mi scoccia pure pulirle.
Preferisco roba che funzioni appena uscita dalla confezione e che continui a funzionare senza troppe attenzioni.
5) Non ho granché problemi di denaro, non è che non possa spendere 100, 200 o 500€. E che non li voglio spendere per una penna.
E non perché non penso che li valga, ma perché già mi trovo bene con le penne da 1-30€ e non sento il bisogno di scrivere meglio di così. Non è detto che non mi arrivi in seguito, ma ne dubito. Sono sicuro che sarà difficile che sviluppi la sensibilità per distinguere una Hongdian da una Montblanc (vi prego non suicidatevi per l'affermazione, non dico che sono uguali, dico che io non saprò mai capire la differenza. Tranne che le le Montblanc sono bruttissime, ovviamente
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).
6) ribadisco il punto 1) perché magari si è perso in mezzo alla logorrea: sono già più che soddisfatto per l'esperienza di scrittura, tanto che medito di fermarmi per raggiunto obiettivo (sto andando avanti solo per curiosità e tendenza all'accumulo, ma razionalmente credo "di essere arrivato").
Per tutto il resto: mi sto divertendo, il braccio non mi fa più male e non mi serve un terzo motivo per essere soddisfatto dell'esperienza
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