Non è che mi sia fermato...

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Messaggio da Abulafia »

Nonostante il caldo e la mia vita conseguentemente in costante pericolo di terminare bruscamente in un lago di sudore, ogni tanto compro ancora qualche penna.
Nella scorsa puntata della mia epopea nel mondo delle stilografiche :lol: avevo espresso la mia soddisfazione per una serie di acquisti particolarmente azzeccati e pertanto il karma ha deciso di punirmi con qualche penna non proprio performante e che mi ha costretto, mio malgrado e contro la mia stessa natura, a provvedere a smontaggi, lavaggi, torture e manipolazioni per tentare di migliorare la situazione.

Iniziamo con:

40) Pineider Metropolis
Come detto nelle puntate precedenti, la Pineider Avatar UR mi aveva lasciato così-così: non solo non credo valesse i soldi del prezzo di listino, ma non ero neanche troppo sicuro valesse i (pochi) soldi che l'avevo pagata.
Ora con la Pineider Metropolis sono passati i dubbi: questa non vale neanche lontanamente quanto l'ho pagata (una 30ina di euro) e non ho idea di come possano proporla a quasi il triplo.
È una penna curata esteticamente, ma a quel prezzo mi aspetterei almeno che mettessero un converter nella confezione... ma vabbè.
Il problema è che appena arrivata scriveva peggio che male e che ci sono voluti due lavaggi e svariati allargamenti dei rebbi per riuscire a renderla utilizzabile.
Inoltre la sua cartuccia s'è lesionata spargendo inchiostro qui e lì, è la prima volta che mi capita su 40 e passa penne...
Insomma, probabilmente sarò sfortunato io, ma se queste sono le penne da 100€, io continuo volentieri tutta la vita con le penne cinesi :?
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Messaggio da Abulafia »

41) Jinhao 100 "Centennial".

Anche questa era in offerta abbondantemente sotto i 10€, e quindi ho deciso di prenderla. Me l'aspettavo più piccola, invece ha una bella presenza e una buona comodità in mano, anche se scivola da morire con questo caldo.
Purtroppo però è anche il peggior pennino Jinhao che mi sia capitato tra i tanti che finora ho comprato, con un comportamento strano: ha un flusso notevole, è molto bagnato, è eccezionalmente scorrevole, ma... soffre di qualche falsa partenza (neanche troppo) ma soprattutto di salti di tratto; inoltre è estremamente direzionale, nel senso che scrive solo in alcune posizioni. Coi giorni è migliorata, ma non tanto da riuscirci a scrivere comodamente "senza pensarci".
Temo sia uno di quei casi in cui servirebbe "una grattata", ma ancora non sono né capace né attrezzato per pensare di farla.
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Messaggio da Abulafia »

42) Penna di vetro ad intinzione.

Vabbè, questa funziona :D
L'ho presa per curiosità e per provare gli inchiostri, fa egregiamente il suo lavoro e non ho nulla di cui lamentarmi.
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Messaggio da Abulafia »

43) Schneider Voyage

Mi sono trovato per caso in una cartoleria di un piccolo comune qui vicino ed è spuntato fuori un angoletto dedicato alle stilografiche: non ho resistito e ho comprato la meno costosa, cioè questa Schneider Voyage da 3€.
Non che m'aspettassi molto, ma diciamo che non vale neanche quei 3€ :?
La penna avrebbe un bel tratto (e pure un inchiostro blu molto bello, a mio gusto...), ma nonostante lavaggi e torture varie, semplicemente continua a scrivere solo quando vuole lei. Tocca ripassare due volte su ogni linea, sperando che il pennino la tracci. Oppure stare attenti a non farlo perché il pennino ha già lasciato il suo largo carico di inchiostro. Insomma, oltre i limiti dell'inutilizzabilità.
Ha poi un comportamento (per me) stranissimo: posso passarla sulla carta per un quarto d'ora senza riuscire a farle lasciare neanche mezzo segno. Poi però basta appoggiarla su un segno già tracciato "fresco" e riprende a scrivere come se nulla fosse. Poi si interrompe di nuovo, senza scrivere in nessun modo, salvo poi rintingerla nella scrittura già passata e miracolosamente riprende ad andare.
Boh.
Per fortuna che costa 3€ :D
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44) Majohn N7.

Ecco, almeno una gioia.
Al solito giro di offerte cinesi, è capitato un prezzo particolarmente attraente per questa piccola penna da tasca della Majohn/Moonman, con la particolare caratteristica di montare un pennino tedesco Schmidt e non il solito proprio pennino cinese.
Visto che uno Schmidt non ce l'avevo, ho deciso di acquistare.
La penna è bella e maneggevole, ovviamente con il cappuccio calzato. Scrive molto bene, è gradevole e piacevole.
Un solo difetto: non ha un converter (neanche in misura ridotta) e monta solo cartucce (anche se standard).
Poco male: le penne da tasca le uso soprattutto per l'agenda e appunti veloci in giro, non ho bisogno di chissà quale riserva di inchiostro.
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Messaggio da Abulafia »

45) Faber-Castell Neo Slim.

Nonostante ormai dopo mesi abbia capito che utilizzo molto meglio le penne "cicciotte" rispetto a quelle esili, anni di gusto estetico non si superano razionalmente. Quindi continuo a comprare anche penne in metallo sottili, perché mi piacciono molto e comunque sono abituato ad usarle.
Visto che questa penna è stata proposta a 13€ in luogo dei 35-45€ che costa di solito, ho approfittato e l'ho comprata, anche perché ho sempre avuto una simpatia per il marchio (irrazionale, sin da bambino. Probabilmente mi piace l'idea del castello :D ).
Anche in questo caso non posso dirmi pienamente soddisfatto: la penna vale il prezzo che l'ho pagata, forse. Sicuramente a 40€ mi sarei sentito preso in giro e l'avrei restituita.
Non scrive male, ma di sicuro restituisce sensazioni più vicine ad una Jinhao da 1€ che non di una Asvine da 20€.
Spero si sciolga un po' con l'uso, perché ha quella tendenza a saltare ogni tanto piccoli tratti di scrittura che mi infastidisce oltremodo, per ora; inoltre il pennino è estremamente direzionale, basta inclinarlo in maniera un pelo "fuori standard" per non farlo scrivere più.

Insomma: evviva le offerte che non ti fanno sprecare (troppi) soldi 8-)
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Messaggio da Abulafia »

46) Hero 100.

Ci giravo attorno fin dai primi momenti di appassionamento per le stilografiche e ancor di più quando ho deciso che avrei iniziato una mini collezione di penne Hero. La penna è la solita copia della Parker 51, con fusto e cappuccio in metallo e pennino in oro. Forse. Così dicono. E altri dicono di no.
Apro una parentesi: sul fatto che questo pennino sia in oro o meno io ho pochi dubbi fin dal principio; leggendo in giro per il web (è una penna prodotta da decenni) si capisce benissimo che il pennino è d'oro e che, quando questo non accade, ci si trova davanti a evidenti copie contraffatte della penna (sì, la Hero ha vari modelli che vengono contraffatti, tra cui questo e il 616 sono i più diffusi).
Nonostante ciò, visto il costo relativamente basso della penna (fino a qualche anni fa si comprava sotto i 30€, ora con molta fortuna sotto i 40€, correntemente fra 60 e 70€), molti continuano a sostenere che "non è possibile che sia oro". Così, per partito preso, nonostante chiunque abbia quella originale dice il contrario. E nonostante chiunque dica che non è oro non ce l'abbia mai avuta in mano. Ognuno tragga le proprie conclusioni...
Io aggiungo solo che non mi interessa la natura del materiale del pennino, volevo solo aggiungere un modello "famoso" alla collezione di Hero che ho intrapreso.

E ho fatto bene: la penna è bella, comoda, solida e scrive bene; non benissimo come altre cinesi (anche qui noto un po' troppa "direzionalità" del pennino), ma almeno non ha alcun difetto evidente. Nessuna falsa partenza, nessun salto di tratto, nessuna incertezza di nessun tipo. E, come altre Hero che avevo provato, mi restituisce una particolare sensazione di "naturalezza" nello scrivere, infatti la mia grafia peggiora drasticamente usandola, proprio perché scrivo "senza pensarci".
Da una parte è comodissimo per lunghe sessioni di scrittura, dall'altro è un pugno estetico in un occhio.
Nota sicuramente negativa: il caricamento aerometrico "a pompetta" che è proprio scomodo.

In ogni caso, almeno di questa, posso dirmi pienamente soddisfatto.
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Messaggio da Enbi »

Abulafia ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 18:19 44) Majohn N7.
Carissimo,
Intanto è sempre un piacere leggerti, grazie a te sono quasi sul punto di prendere una cinese (penna ovviamente :D). Volevo solo farti notare che qui hai messo solo foto del pennino e della sezione, mi piacerebbe vedere tutta la penna per favore.
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Messaggio da Abulafia »

Enbi ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 18:37
Abulafia ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 18:19 44) Majohn N7.
Carissimo,
Intanto è sempre un piacere leggerti, grazie a te sono quasi sul punto di prendere una cinese (penna ovviamente :D). Volevo solo farti notare che qui hai messo solo foto del pennino e della sezione, mi piacerebbe vedere tutta la penna per favore.
Purtroppo non è stato un errore, le foto del resto della penna sono inopinatamente venute fuori fuoco, devo rifarle :oops:
Il colore verde poco si sposa con lo sfondo grigio e il sensore autofocus della mia fotocamera, a quanto pare :D

Allego foto stock:

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Messaggio da sansenri »

Abulafia ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 17:46 41) Jinhao 100 "Centennial".

Anche questa era in offerta abbondantemente sotto i 10€, e quindi ho deciso di prenderla. Me l'aspettavo più piccola, invece ha una bella presenza e una buona comodità in mano, anche se scivola da morire con questo caldo.
Purtroppo però è anche il peggior pennino Jinhao che mi sia capitato tra i tanti che finora ho comprato, con un comportamento strano: ha un flusso notevole, è molto bagnato, è eccezionalmente scorrevole, ma... soffre di qualche falsa partenza (neanche troppo) ma soprattutto di salti di tratto; inoltre è estremamente direzionale, nel senso che scrive solo in alcune posizioni. Coi giorni è migliorata, ma non tanto da riuscirci a scrivere comodamente "senza pensarci".
Temo sia uno di quei casi in cui servirebbe "una grattata", ma ancora non sono né capace né attrezzato per pensare di farla.
La Centennial, quella vera, la Parker moderna top di gamma insomma, è una bella penna.
Bisogna anche dire che le prime versioni della moderna Duofold Centennial erano più belle
P1140609-3 Parker Duofold Centennial black.jpg
mentre con il tempo i nuovi modelli che sono usciti hanno perso un po' di fascino.

Resta tuttavia una delle penne ergonomicamente più riuscite.
Quando Jinhao ne ha fatto la copia, mi risulta ne abbia vendute parecchie.
Ne ho qualcuna anch'io, e il motivo sta proprio in quella ergonomia che nella copia per fortuna non è andata persa.

I pennini Jinhao in genere non vanno malaccio, ossia scrivono, un po' senza carattere, ma scrivono, in genere senza intoppi.
E' evidente che a te è capitata la classica sòla, che è sempre in agguato.
Se non riesci a fartela cambiare dal venditore (a me tempo addietro ne hanno cambiato una senza richiedere la spedizione indietro di quella difettata), potresti considerare di cambiargli il pennino.
Probabilmente uno dei pennini Jinhao sul sito cinese potrebbe funzionare, tra l'altro ne propongono qualcuno "speciale" da provare a pochi euro (c'è una specie di architect che non è del tutto disdicevole), oppure potrebbe essere l'occasione per montargli un pennino decente!
Dato che il Jinhao sulla Centennial è un #6, un Bock o un Jowo, se riesci a recuperarli da qualcuno magari anche qui sul forum, dovrebbe andare.
Le mie Jinhao Centennial le avevo prese proprio per giocare a sostituirgli i pennini!
P1200202-3 Jinhao Centennial Koi.jpg
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Messaggio da sansenri »

Abulafia ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 18:19 44) Majohn N7.

Ecco, almeno una gioia.
Al solito giro di offerte cinesi, è capitato un prezzo particolarmente attraente per questa piccola penna da tasca della Majohn/Moonman, con la particolare caratteristica di montare un pennino tedesco Schmidt e non il solito proprio pennino cinese.
Visto che uno Schmidt non ce l'avevo, ho deciso di acquistare.
La penna è bella e maneggevole, ovviamente con il cappuccio calzato. Scrive molto bene, è gradevole e piacevole.
Un solo difetto: non ha un converter (neanche in misura ridotta) e monta solo cartucce (anche se standard).
Poco male: le penne da tasca le uso soprattutto per l'agenda e appunti veloci in giro, non ho bisogno di chissà quale riserva di inchiostro.
e quindi? e quindi? che dici del pennino?
Avendo provato uno Schmidt dovresti ora avere una idea meno vaga di come potrebbe scrivere la tua Centennial con un Jowo o un Bock.
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Messaggio da Abulafia »

sansenri ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 23:26
Abulafia ha scritto: venerdì 12 luglio 2024, 18:19 44) Majohn N7.

Ecco, almeno una gioia.
Al solito giro di offerte cinesi, è capitato un prezzo particolarmente attraente per questa piccola penna da tasca della Majohn/Moonman, con la particolare caratteristica di montare un pennino tedesco Schmidt e non il solito proprio pennino cinese.
Visto che uno Schmidt non ce l'avevo, ho deciso di acquistare.
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e quindi? e quindi? che dici del pennino?
Avendo provato uno Schmidt dovresti ora avere una idea meno vaga di come potrebbe scrivere la tua Centennial con un Jowo o un Bock.
Ho anche due Pineider (che dovrebbero montare entrambe un Bock, a giudicare dalle informazioni in giro), la Lamy Al-Star, la Kaweco Sport, le giapponesi, le indiane e altro, non è che in questi mesi non abbia provato altro che cinesi, eh :D

La mia Jinhao rimarrà col suo pennino Jinhao, non ho alcuna passione per il fai da te e ancor meno per gli accrocchi. Se riesco a sistemarla con un po' di micromesh ok, altrimenti la continuerò a usare (poco) così com'è. Non è perfetta, ma non è neanche vicina alle peggiori, quelle che ritengo quasi inutilizzabili.

Il pennino Schmidt invece è ottimo, ma un po' troppo "scivoloso" per i miei gusti; sicuramente è tra i migliori in mio possesso, ma non entra nella top 3 per gusto personale (Youlian 2000, Jinhao 9019 e Asvine P20 per ora sono sono in testa, con la Hero 329 che si gioca il terzo posto; ma molte penne vorrei provarle con inchiostri diversi, perché all'inizio avevo solo il 4001).
Lo Schmidt mi ricorda abbastanza il pennino delle Hongdian, soprattutto quello della N6.

Ora come ora qualsiasi tentativo di acquisto di prodotti normalmente venduti sopra i 30€ è stato abbastanza (se non molto) deludente, tranne forse la Hero 100 (che comunque non ha nulla di meglio della sua versione da 80 centesimi, la 329...).
Diciamo che se all'inizio non avevo granché voglia di comprare penne costose e occidentali, ora ne ho anche di meno :mrgreen:

Il prossimo acquisto, salvo offerte su altro, sarà una Sailor, perché vorrei una giapponese di ognuno dei tre marchi principali.
Peccato che non trovi nessun modello che mi piaccia esteticamente, né sulla fascia economica, né più su... a prima vista mi sembra un marchio molto "noioso".

Tutto sommato, comunque, ho già abbastanza penne con cui scrivo benone e mi soddisfano pienamente: visto che la curiosità sta (lentamente) scemando e il vintage non mi attira quasi per nulla, ad oggi posso dire che probabilmente a Natale potrei quasi fermarmi con gli acquisti e godermi quel che ho e che potrebbe bastare vita natural durante :lol:
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Messaggio da Esme »

Le tue presentazioni/carrellate sono sempre molto godibili, grazie. 🙂
Una Sailor sfiziosa, secondo me, è la Pro Gear, solo che non è esattamente economica. Lo è la Jinhao 82... 😅
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
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Messaggio da Abulafia »

Esme ha scritto: sabato 13 luglio 2024, 9:33 Le tue presentazioni/carrellate sono sempre molto godibili, grazie. 🙂
Una Sailor sfiziosa, secondo me, è la Pro Gear, solo che non è esattamente economica. Lo è la Jinhao 82... 😅
In effetti, seppure conserva una forma noiosa, almeno sembra avere dei colori sfiziosi... ma per quel prezzo compro un paio di centinaia di Jinhao 82 :lol:
Alla fine, statisticamente, almeno una 20ina scriveranno meglio di un esemplare casuale di Pro Gear :shifty:

(Grazie per l'apprezzamento, cerco di essere il meno serio possibile :problem: ).
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Messaggio da Spiller84 »

Io trovo che e Faber Castell montino degli ottimi pennini, fra i migliori in acciaio. Ti sarà capitato un modello sfigato (o forse un reso :think:). Per quanto riguarda le giapponesi "economiche" la Sailor Profit Casual è fra le mie penne preferite, ha un extrafine chirurgico. Ma se non piacciono i pennini sottili, e la forma a sigaro... È inutile :D. Mi trovo molto bene anche con la Profit Junior, ma sempre di forma a sigaro parliamo.
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