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Robert Oster - Viola

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Simy
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Robert Oster - Viola

Messaggio da Simy »

Avendolo usato nella recensione della Platinum 3776 Shape Of A Heart, qui viewtopic.php?t=32852, ho deciso di fare anche la recensione di questo inchiostro.

DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.



IL BRAND:


Robert Oster è una compagnia australiana relativamente recente. Fondata nel 1989 da Robert Oster, si è imposta sul mercato per l'ampiezza della sua gamma cromatica di inchiostri per penne stilografiche.
Robert Oster è un appassionato di stilografiche, da qui l'idea di fondare questa compagnia.
Robert Oster negli anni ha prodotto numerose collezioni e intavolato parecchie collaborazioni con retailer nel mondo.

L'INCHIOSTRO:

Viola fa parte della linea standard dei Robert Oster Signature Inks.
Da come dovrebbe suggerire il nome, è un viola... o no? Eh, dipende da cosa ci si aspetta da un viola.

20240707_195854.jpg

Diciamo che, sì, rientra nella famiglia dei viola ma si tratta di un viola molto fangoso, "muddy", di shade medio, tono caldo, desaturato da un tocco di marrone.

20240707_195911.jpg

In inglese potrebbe venire definito un "dusky purple", un viola crepuscolare, sebbene manchi di un po' di blu per essere crepuscolare quanto basta. E' un crepuscolo di una sera nuvolosa e inquinata (si capisce che non sono una fan di questo viola?)

20240707_195931.jpg

Nelle spennellate, emerge del chromashading, una separazione tra una componente blu scura/grigia e un magenta attutito da del beige.
Nella scrittura con pennini generosi, si può ottenere lo stesso chromashading. Meno con pennini sottili, come ci si può aspettare.

20240707_200006.jpg

Tra i colori in mio possesso, ha qualcosa in comune con due inchiostri di Diamine: Harmony e Frosted Orchid. La cosa in comune è che sono tutti e tre inchiostri in cui la componente marrone uccide il colore di base.

20240707_200217.jpg

Sono inchiostri che mi sono trovata a comprare dopo aver visto swatch online, che si sono rivelati molto ingannevoli.
Consapevole che quello che si vede a schermo può essere diverso per ognuno, lo scrivo bello chiaro: Robert Oster Viola è, sì, un viola ma è un viola fangoso, sporco, spento: non il tipo di viola che, di solito, mi piace.
Nonostante sia un colore desaturato e sottomesso, è ben leggibile sulla pagina.
E' molto molto lubrificato, sbrodola dai pennini a intinzione e rende un tratto EF giapponese alla stregua di un F occidentale: anche meno, andava bene, signor Oster.

Una cosa curiosa che ho notato è che, lasciando la penna aperta un paio di minuti, la componente magenta evapora. Quando si riprende a scrivere, le prime parole escono blue/grigie :shock:

20240707_195920.jpg

A chi lo consiglio: a chi ama i colori terrosi e discreti; a chi cerca un inchiostro molto lubrificato e cromaticamente sottomesso, dalla tonalità naturale.

A chi non lo consiglio: a chi cerca un colore vivace; a chi si sta lasciando convincere dopo aver visto gli swatch di Mountain Of Ink: no, non è quel colore che vedete lì. Viola è un inchiostro marroncino che vira al viola.

Poi, alla fine, ho deciso di caricarlo in una penna perché voglio dargli una chance... ma sto già pensando di cambiarlo :lol: :lol: :lol:
Nepgdamn
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Messaggio da Nepgdamn »

Posso dire che con il grigio che esce nell'ultima foto è molto più gradevole rispetto al rosa - marroncino dell'inchiostro standard? :lol:
sansenri
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Messaggio da sansenri »

grazie per questo ulteriore excursus sui viola (tra l'altro è solo da poco che mi avventuro dai blu verso i viola).
Però, no, hai ragione, è troppo fangoso e virato al marrone che lo uccide (almeno per il mio gusto).
Utile saperlo, continua così! ;)
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Simy
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Messaggio da Simy »

Nepgdamn ha scritto: domenica 7 luglio 2024, 23:56 Posso dire che con il grigio che esce nell'ultima foto è molto più gradevole rispetto al rosa - marroncino dell'inchiostro standard? :lol:
Ho pensato la stessa cosa :lol:

sansenri ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 0:26 grazie per questo ulteriore excursus sui viola (tra l'altro è solo da poco che mi avventuro dai blu verso i viola).
Però, no, hai ragione, è troppo fangoso e virato al marrone che lo uccide (almeno per il mio gusto).
Utile saperlo, continua così! ;)
Sì, è proprio questione di gusti personali. Io sono molto intollerante con i marroni: vederli inquinare i miei viola mi da parecchio fastidio
Baby72
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Messaggio da Baby72 »

Ciao Simy, leggo sempre volentieri le recensioni sugli inchiostri.
Questa in particolare mi ha colpito, perché mi fa capire quanto dobbiamo tenere conto della soggettività di queste recensioni quando facciamo acquisti (anche) in base alle opinioni altrui. Spero sorriderai se ti dico che possiedo anche io questo inchiostro e lo considero parecchio secco. Inoltre nel mio non c'è traccia di marroncino. O per lo meno non lo vedo io :lol:
Come colore è esattamente uguale a quello della recensione di Mountain of Ink: un viola poco saturo con sottotoni rosa. L'inchiostro corrisponde perfettamente alla "spennellata" di colore sul tappo del flaconcino.
Sarà una questione di percezione o di lotti di produzione diversi? Mistero!
Un caro saluto :)
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Simy
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Messaggio da Simy »

Baby72 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 15:55 Ciao Simy, leggo sempre volentieri le recensioni sugli inchiostri.
Questa in particolare mi ha colpito, perché mi fa capire quanto dobbiamo tenere conto della soggettività di queste recensioni quando facciamo acquisti (anche) in base alle opinioni altrui. Spero sorriderai se ti dico che possiedo anche io questo inchiostro e lo considero parecchio secco. Inoltre nel mio non c'è traccia di marroncino. O per lo meno non lo vedo io :lol:
Come colore è esattamente uguale a quello della recensione di Mountain of Ink: un viola poco saturo con sottotoni rosa. L'inchiostro corrisponde perfettamente alla "spennellata" di colore sul tappo del flaconcino.
Sarà una questione di percezione o di lotti di produzione diversi? Mistero!
Un caro saluto :)
E' possibile che sia una questione di lotti. Mi sarà capitato quello sfigato :lol:
Mi chiedo, però, se possa essere un problema di conservazione.
Ho solo un altro inchiostro di Robert Oster e anche in quello io percepisco un elemento un po' "fangoso", sebbene molto meno rispetto a questo. Acquistati entrambi nello stesso negozio. Non credo, tuttavia. Le variabilità nei lotti sono comprensibili e mai ho avuto problemi con altri brand acquistati nello stesso negozio. Boh

Posso solo dirti per certo che il mio Viola non somiglia alla foto che hai postato, è molto più marroncino


EDIT: ho anche controllato sul tappo e c'è un rapido scarabocchio del colore che io ho in flacone. Potrebbe anche essere cambiata la formulazione. Il tuo è secco, il mio cade a pioggia... stai a vedere che ci hanno messo qualche surfattante che modifica un poco il colore
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Silvia1974
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Messaggio da Silvia1974 »

Da una parte sembra un terno al lotto, dall’altra un mistero interessante questa variabilità degli inchiostri. Fosse “solo” per il colore, ancora ancora lo accetterei come dipendente dai soliti fattori (combinazione carta, pennino e congiunzione astrale); se però cambia anche il bagnato/secco allora mi piace meno la cosa. Se mi comprassi un inchiostro generoso da usare in una certa penna e scoprissi che è secco, o viceversa, mi girerebbero un po’ le scatole.
Va beh, sto diventando una vecchia megera. Potrei sempre usarlo su un’altra penna!
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Messaggio da Baby72 »

Simy ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 18:07
Baby72 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 15:55 Ciao Simy, leggo sempre volentieri le recensioni sugli inchiostri.
Questa in particolare mi ha colpito, perché mi fa capire quanto dobbiamo tenere conto della soggettività di queste recensioni quando facciamo acquisti (anche) in base alle opinioni altrui. Spero sorriderai se ti dico che possiedo anche io questo inchiostro e lo considero parecchio secco. Inoltre nel mio non c'è traccia di marroncino. O per lo meno non lo vedo io :lol:
Come colore è esattamente uguale a quello della recensione di Mountain of Ink: un viola poco saturo con sottotoni rosa. L'inchiostro corrisponde perfettamente alla "spennellata" di colore sul tappo del flaconcino.
Sarà una questione di percezione o di lotti di produzione diversi? Mistero!
Un caro saluto :)
E' possibile che sia una questione di lotti. Mi sarà capitato quello sfigato :lol:
Mi chiedo, però, se possa essere un problema di conservazione.
Ho solo un altro inchiostro di Robert Oster e anche in quello io percepisco un elemento un po' "fangoso", sebbene molto meno rispetto a questo. Acquistati entrambi nello stesso negozio. Non credo, tuttavia. Le variabilità nei lotti sono comprensibili e mai ho avuto problemi con altri brand acquistati nello stesso negozio. Boh

Posso solo dirti per certo che il mio Viola non somiglia alla foto che hai postato, è molto più marroncino


EDIT: ho anche controllato sul tappo e c'è un rapido scarabocchio del colore che io ho in flacone. Potrebbe anche essere cambiata la formulazione. Il tuo è secco, il mio cade a pioggia... stai a vedere che ci hanno messo qualche surfattante che modifica un poco il colore
Il mistero si infittisce... in che anno lo hai acquistato? Il mio l'ho preso nel 2022.
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Messaggio da Baby72 »

Silvia1974 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 20:56 Da una parte sembra un terno al lotto, dall’altra un mistero interessante questa variabilità degli inchiostri. Fosse “solo” per il colore, ancora ancora lo accetterei come dipendente dai soliti fattori (combinazione carta, pennino e congiunzione astrale); se però cambia anche il bagnato/secco allora mi piace meno la cosa. Se mi comprassi un inchiostro generoso da usare in una certa penna e scoprissi che è secco, o viceversa, mi girerebbero un po’ le scatole.
Va beh, sto diventando una vecchia megera. Potrei sempre usarlo su un’altra penna!
Hai ragione, invece. Se fosse il mio inchiostro preferito e scoprissi ricomprandolo che è completamente cambiato mi girerebbero un bel po'!
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Messaggio da mastrogigino »

Baby72 ha scritto: martedì 9 luglio 2024, 8:50
Silvia1974 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 20:56 Da una parte sembra un terno al lotto, dall’altra un mistero interessante questa variabilità degli inchiostri. Fosse “solo” per il colore, ancora ancora lo accetterei come dipendente dai soliti fattori (combinazione carta, pennino e congiunzione astrale); se però cambia anche il bagnato/secco allora mi piace meno la cosa. Se mi comprassi un inchiostro generoso da usare in una certa penna e scoprissi che è secco, o viceversa, mi girerebbero un po’ le scatole.
Va beh, sto diventando una vecchia megera. Potrei sempre usarlo su un’altra penna!
Hai ragione, invece. Se fosse il mio inchiostro preferito e scoprissi ricomprandolo che è completamente cambiato mi girerebbero un bel po'!
Nathan Tardiff ti direbbe che li fa apposta così nessuno può falsificare le tue scritte perché l'inchiostro non viene mai prodotto nella stessa formulazione da un lotto all'altro ( a me pare una paracu..ta per giustificare il fatto che non riesce a farne due uguali... :mrgreen: )
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Messaggio da Simy »

Baby72 ha scritto: martedì 9 luglio 2024, 8:46
Simy ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 18:07

E' possibile che sia una questione di lotti. Mi sarà capitato quello sfigato :lol:
Mi chiedo, però, se possa essere un problema di conservazione.
Ho solo un altro inchiostro di Robert Oster e anche in quello io percepisco un elemento un po' "fangoso", sebbene molto meno rispetto a questo. Acquistati entrambi nello stesso negozio. Non credo, tuttavia. Le variabilità nei lotti sono comprensibili e mai ho avuto problemi con altri brand acquistati nello stesso negozio. Boh

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Baby72 ha scritto: martedì 9 luglio 2024, 8:50
Silvia1974 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 20:56 Da una parte sembra un terno al lotto, dall’altra un mistero interessante questa variabilità degli inchiostri. Fosse “solo” per il colore, ancora ancora lo accetterei come dipendente dai soliti fattori (combinazione carta, pennino e congiunzione astrale); se però cambia anche il bagnato/secco allora mi piace meno la cosa. Se mi comprassi un inchiostro generoso da usare in una certa penna e scoprissi che è secco, o viceversa, mi girerebbero un po’ le scatole.
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Questo tipo di variabilità è ben nota nei Troublemaker, è un po' come giocare alla lotteria con quegli inchiostri
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Messaggio da Silvia1974 »

Allora lo hanno battezzato bene come marchio :lol:
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Silvia1974 ha scritto: mercoledì 10 luglio 2024, 7:37 Allora lo hanno battezzato bene come marchio :lol:
Assolutamente sì :lol: Se lo sono scelti bene, il nome
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Messaggio da Spiller84 »

Mi sa... che ho trovato un altro viola che non mi piace :D
Grazie della recensione, a volte servono anche a trovare qualcosa da non prendere, invece che invogliare sempre all'acquisto. Ho comunque apprezzato il format di queste tue recensioni, ben riuscite
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Messaggio da Simy »

Spiller84 ha scritto: giovedì 11 luglio 2024, 23:17 Mi sa... che ho trovato un altro viola che non mi piace :D
Grazie della recensione, a volte servono anche a trovare qualcosa da non prendere, invece che invogliare sempre all'acquisto. Ho comunque apprezzato il format di queste tue recensioni, ben riuscite
Grazie a te!
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