Alcune indicazioni sul maggior flusso d'inchiostroKoten90 ha scritto: ↑mercoledì 19 giugno 2024, 20:53
Il flusso con questo design è più controllato durante l’apertura, anche se rimane abbondante. La cosa è utile perché l’alimentatore si scarica più lentamente. Il problema che si genera con la nuova geometria è che il pennino è molto flessibile e serve molto controllo (si rischia di aprire troppo velocemente e “rompere” la goccia d’inchiostro), le incertezze che si vedono nei tratti della foto sopra sono dovuti a quello.
Quando si parla di pennini flessibili nelle recensioni e nei commenti sui siti specializzati uno dei fenomeni più frequenti associati a questi pennini è il railroading. Nelle prove fatte da me per rendere flessibile un pennino rigido questo difetto non si è mai presentato, semmai l'esatto contrario. Il problema è l'eccesso nel flusso di inchiostro. Anche sul forum di FPN il problema che riscontrava chi allargava il foro di sfiato era un flusso di inchiostro troppo abbondante. Erroneamente, a mio avviso, è stata attribuita la causa di questo fenomeno ad una 'maggior presa d'aria' prodotta dall'aumento di diametro del foro di sfiato. Per meglio dire: maggior scambio aria/inchiostro c'è ovviamente, ma la causa non sta nell'aumento del foro di sfiato. Lo stesso fenomeno infatti si presenta anche su pennini flessibili indiani (con taglio lungo) non modificati. In questo caso il fenomeno è solo meno visibile in quanto la variazione di tratto è minima ma chiunque li abbia usati, in particolare la misura 6, ha potuto constatare il fenomeno.
Anche nel flessibile vintage la cosa è frequente ma in misura diversa. Traccia molto umida (wet noodle appunto) ma meno abbondante che in questi flessibili moderni con taglio lungo.
A mio avviso la causa è questa: mentre nel flessibile vintage costruito con una lega metallica molto elastica era solo la parte superiore (la punta) del pennino a flettersi, nel pennino in acciaio (meno elastico quindi) per ottenere una variazione di tratto apprezzabile è necessario spostare il momento elastico dalla parte superiore del pennino (la punta) alla parte inferiore (la base). Questo comporta un maggior distacco del corpo del pennino dall'alimentatore. A questo punto il flusso d'inchiostro è meno soggetto alla capillarità e sono prevalenti invece gravità e tensione di superficie del fluido. Praticamente il pennino agisce in maniera analoga ad un pennino da intinzione. Non è quindi il maggior diametro del foro di sfiato che aumenta lo scambio d'aria, ma il maggior diametro del foro di sfiato come pure altri interventi che producono un maggior distaccamento del corpo del pennino dall'alimentatore.
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Some indications on the increased ink flow
When it comes to flexible nibs in reviews and comments on specialized sites, one of the most frequent phenomena associated with these nibs is railroading. In the tests I have conducted to make a rigid nib flexible, this defect has never occurred; rather, the exact opposite has happened. The problem is the excess ink flow. Even on the FPN forum, those who enlarged the breather hole encountered the issue of too much ink flow. Erroneously, in my opinion, this phenomenon was attributed to a 'greater air intake' produced by the increased diameter of the breather hole. To be more precise: there is obviously greater air/ink exchange, but the cause does not lie in the increase of the breather hole diameter. The same phenomenon, in fact, also occurs in unmodified Indian flexible nibs (with a long slit). In this case, the phenomenon is just less noticeable because the line variation is minimal, but anyone who has used them, particularly size 6, has noticed the phenomenon.
Even in vintage flexible nibs, this is frequent but to a different extent. They produce a very wet line (hence the term "wet noodle") but less abundant than in these modern long-slit flexible nibs.
In my opinion, the cause is this: while in vintage flexible nibs made with a very elastic metal alloy only the upper part (the tip) of the nib flexed, in steel nibs (which are less elastic) to achieve appreciable line variation, it is necessary to shift the elastic moment from the upper part of the nib (the tip) to the lower part (the base). This results in a greater separation of the nib body from the feed. At this point, the ink flow is less subject to capillarity and is instead more influenced by gravity and the surface tension of the fluid. Practically, the nib acts in a manner similar to a dip pen. Therefore, it is not the larger diameter of the breather hole that increases air exchange, but rather the larger diameter of the breather hole and other modifications that produce a greater separation of the nib body from the feed.