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WATERMAN’S first Advertisement (1885)?

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Musicus
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WATERMAN’S first Advertisement (1885)?

Messaggio da Musicus »

La pubblicità (Ad) che oggi vi presento dovrebbe essere la prima in assoluto della Casa americana, almeno stando a quanto venne dichiarato dalla stessa Waterman nella rivista aziendale «The Pen Prophet» in occasione del giubileo «Cinquantenario 1884-1934»
1. Waterman-l-e-company-magazine-the-pen-prophet-1934 page 15 (fonte INTERNET ARCHIVE).jpg
Waterman’s “The Pen Prophet” 1934, pag.15 (fonte INTERNET ARCHIVE)


Ecco quindi la rivista (intera) da me acquistata, «The Century Illustrated Monthly Magazine» (solitamente abbreviato The Century Magazine), bimestrale all’epoca, con 150 pagine di testi e 40 di pubblicità.
2. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Sept. 1885.jpg
Qui sotto l’indice del numero,
3. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Sept. 1885 Index.jpg
nel quale spiccano il romanzo “The Bostonians” di Henry James in prima pubblicazione assoluta e, per noi italiani, un lungo reportage di apertura su Siena… :thumbup:
Le pubblicità erano (udite, udite!) raggruppate per genere merceologico! Ecco, qui sotto sulla destra, quelle dello sport, per esempio:
4. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Sept. 1885 - Sport Ads.jpg
le racchette da tennis paiono persino all’avanguardia; è solo il biciclo «sicuro come il camminare» che mi lascia un po’ perplesso :mrgreen:
Ma torniamo a bomba!
Ecco la pagina intera della “cancelleria”
5. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Sept. 1885 - Stationery Ads.jpg
e, finalmente, l’Ad originale scansionata per il nostro formidabile Wiki dalla rivista originale
(@Simone: sono presenti un paio di inarcamenti della carta – “bolle” non a fuoco – che non avrei potuto eliminare se non separando per sempre la pagina dalla rivista, cosa che non mi sono sentito di fare…).
6. WATERMAN’S - First Ad. 1885-09. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Vol.XXX n.5, pag.37 (delle Ad) - Copia.jpg
WATERMAN’S – Ideal Fountain Pen. 1885-09. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Vol.XXX n.5, pag.37 (delle Ad)

Curiosamente, in calce alla presentazione e alle dichiarazioni dei testimonial si pubblicizza un portapenne/portamatite che sembra un caricatore magazzino per fucile… :?

Ma fu davvero questa la prima pubblicità della Waterman?
La risposta è: «No!»
Anche questa ricostruzione, infatti, risulterebbe essere stata oggetto di “invenzione a tavolino” (quello dell’ufficio marketing), proprio come la ben più nota leggenda della «macchia di inchiostro» (ink blot), e l’organo ufficiale della Waterman (The Pen Prophet) che nel 1934 le propala entrambe ci fornisce anche la ragione di queste ricostruzioni di fantasia, accostando le due bufale/leggende definendole «romantiche», e dunque d’effetto, e perciò “memorabili” per il pubblico…
7. Waterman-l-e-company-magazine-the-pen-prophet-1934 page 15 (fonte INTERNET ARCHIVE) - DETAIL.jpg
Questa ricostruzione, molto articolata (proprio come quella della macchia di inchiostro sul contratto assicurativo), descrive un Lewis Edson Waterman che nel 1885 non poteva ancora permettersi il lusso delle inserzioni pubblicitarie su una rivista a diffusione nazionale, ma che fu convinto da un agente che se ne assunse temporaneamente gli oneri sicuro del risultato sulle vendite, dando così l'avvio al più straordinario utilizzo dei media pubblicitari nella storia degli strumenti di scrittura...
Anche questa ricostruzione, pur non vera è senza dubbio "ben trovata".


Continua…
Ultima modifica di Musicus il martedì 25 giugno 2024, 18:28, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Musicus »

Ma a quando risalirebbero, allora, le prime pubblicità Waterman?
Come già una ventina di anni or sono ricordava David Nishimura nel suo blog (senza però citare la dichiarazione della Casa del 1934) https://www.vintagepens.com/Oldest_Wate ... %20a%20nib
la prima inserzione pubblicitaria della Waterman risalirebbe addirittura ad oltre un anno e mezzo prima, e cioè alla fine del 1883 o, più probabilmente, all’inizio del 1884 (l’incertezza deriva dalla pubblicazione della “rivista” a diffusione nazionale, che in effetti è un “annuario” di avvocatura con © 1884), ma prima del cambio di indirizzo della sede legale dal <136 Fulton Street> a <Murray Street> avvenuto, secondo Nishimura, nel marzo del 1884. Il ben più conosciuto indirizzo nella <Broadway> (civico 155-157) sarebbe stato utilizzato però certamente almeno dall’inizio del 1885.

Credo possa essere comunque di qualche interesse dare conto in questa sede di quanto ho potuto ritrovare sulla stampa quotidiana dell’epoca anche se sono riuscito a recuperare solo alcune inserzioni prive di immagini ma relative al primo anno e mezzo di attività accertato della Casa.
La prima citazione in assoluto del marchio “Waterman’s” precede di oltre un anno la “famosa” pubblicità che ho allegato, ma è posteriore di alcuni mesi rispetto alla Ad presente sulla rivista legale citata da Nishimura: era il maggio del 1884 e in una inserzione isolata (non appartenente ad alcuna “campagna”, né locale né, tanto meno, nazionale) si proponeva l’acquisto di una stilografica Waterman’s “Ideal” usufruendo della clausola “soddisfatti o rimborsati”, dopo un periodo di prova di 30 giorni.
8. Poughkeepsie_Eagle_News_Wed__May_14__1884_.jpg
Poughkeepsie_Eagle_News_Wed__May_14__1884

Si noti l’interessante riferimento alla flessibilità (shade) dei pennini (che Waterman teneva a garantire sulle proprie penne, a differenza di altri produttori di pur «eccellenti penne stilografiche/stylographic pens»): secondo la (presunta) opinione corrente del pubblico, infatti, la mancanza di flessibilità «distruggeva l’individualità della scrittura». ;)

Segue, nell’agosto 1884, un primo abbozzo di pubblicità con il marchio che sembra già quasi un logo:
9. The_Wheeling_Daily_Intelligencer_Sat__Aug_16__1884_.jpg
The_Wheeling_Daily_Intelligencer_Sat__Aug_16__1884

Questa pubblicità è importante perché ai 30 giorni di “onesta prova” (fair trial) con la clausola “soddisfatti o rimborsati” si aggiungono anche <5 anni di garanzia> che testimoniano la fiducia del Produttore nella durabilità del prodotto!

Nel dicembre del 1884 (in tempo per i regali di Natale) una manciata di pubblicità generiche di singoli negozi, delle quali l’unica minimamente dettagliata è la seguente, dal Connecticut, in cui l’agente delle stilografiche Waterman’s dichiara di essere nel contempo anche agente di buoni “pattini” [da ghiaccio], giusto in caso di indecisioni sui regali dell’ultimo minuto... :mrgreen:
10. The_New_Hartford_Tribune_Fri__Dec_19__1884.jpg
The_New_Hartford_Tribune_Fri__Dec_19__1884


Ma ancora nessuna immagine, neanche nella prima metà dell’anno seguente (e siamo così arrivati nel 1885). Ancora un anno dopo la prima notizia sulla stampa, dunque, questo è il tenore dell’inserzione (attorniata da prodotti prevalentemente corredati da un “disegno”):
11. New_York_Tribune_Tue__Apr_21__1885_.jpg
New_York_Tribune_Tue__Apr_21__1885

Nell’estate del 1885, subito prima della pubblicazione della “Ad” da me conferita, segnalo quello che sembrerebbe un “redazionale”, pubblicato sul New York Times,
12. The_New_York_Times_Tue__Aug_18__1885.jpg
The_New_York_Times_Tue__Aug_18__1885

dal quale apprendiamo che
• la penna veniva corredata di una garanzia quinquennale ma (apparentemente) non più del “soddisfatti o rimborsati” del debutto;
• nonostante si tratti diffusamente della conformazione del primo alimentatore multicanale, non vi è comunque alcun accenno al mito fondativo della “ink blot” (la “macchia di inchiostro” sul contratto assicurativo…) che, come avevamo stabilito in altra discussione e qui sopra ricordato, verrà inventato di sana pianta solo decenni dopo.

Per concludere, abbiamo visto come la pubblicità del 1885 che oggi ho conferito fosse stata ritenuta nel 1934 la miglior scelta da mostrare (ai rivenditori, tra l’altro) principalmente per la sua datazione che rientrava pienamente nella “narrazione ufficiale” sulla fondazione della Casa e delle conseguenti celebrazioni per i primi cinquant’anni della sua attività (1884/1934).
13. WATERMAN – 1934 – Poster stamp.jpg
WATERMAN – 1934 – Poster stamp

Qui sopra un coloratissimo “bollo chiudilettera” del Rappresentante francese JiF.
(@Simone: l’avevo già presentato nelle “cartacce” viewtopic.php?p=358025#p358025
ma non l’ho ritrovato nell’archivio del Wiki).


* * *

Colgo l’occasione per presentare e conferire due pubblicità Waterman’s che ho acquistato per la loro significatività: che cosa era essenzialmente una stilografica un secolo fa, e perché le penne dovrebbero essere proposte dai Produttori (ed acquistate dagli utilizzatori) in misure/taglie diverse.

BONUS TRACK 1
Che cos’è una penna? O meglio, che cos’era una penna agli albori del mercato stilografico? Ecco, ridotto ai minimi termini, il processo di fabbricazione (il “making of”) delle stilografiche in ebanite della Casa dal 1885 al 1929: le 3B,
a Biscuit a Brick and a Bottle /
un biscotto un blocchetto e una bottiglia
dove il biscotto è di gomma Para, il blocchetto metallico è un lingotto d’oro massiccio e la bottiglietta è ripiena di iridio sceltissimo…
14. WATERMAN - The making of a fountain pen - ca. 1913.jpg
WATERMAN - The making of a fountain pen - ca. 1913

Per la datazione (non visibile direttamente né conosciuta dal venditore) ho considerato principalmente i due aspetti seguenti:
• il disegno del “globo Ideal”, che ha i poli di colore bianco,
ma, soprattutto,
• la coincidenza di tutti e 7 gli indirizzi delle succursali nordamericane ed europee citate… :?
Una volta verificati gli indirizzi (su un buon numero di Ad dell’epoca), la mia conclusione è stata che dalla forma del globo si potrebbe anche ipotizzare il 1912, mentre dal tipo di inquadratura/cornicetta si dovrebbe decisamente propendere per il 1913.

Si noti lo spaccato della fabbrica laboratorio (Pen-making Floor at “Ideal” Factory) con molta luce naturale e aerazione altrettanto naturale (finestre aperte),
15. WATERMAN - The making of - ante 1917 - dettaglio della fabbrica.jpg
probabilmente all’avanguardia per gli standard dell’epoca in «un palazzo di cemento di 10 piani».
16. Waterman's factory.jpg
Un documento eccezionale sulle lavorazioni in casa Waterman è il delizioso quanto istruttivo piccolo pamphlet del decennio seguente (1933) “The Story of a Waterman’s” (https://drive.google.com/file/d/1HNYIzv ... l1G57/view) liberamente consultabile sul sito dei “Pen Collectors of America”.



BONUS TRACK 2
17. WATERMAN - 42 half V & 58 - ca. 1923.jpg
WATERMAN – 42 ½V & 58 – ca. 1923

Per la datazione, non ricavabile dalla pubblicità stessa, io ipotizzo il 1923.
A questa determinazione sono risalito consultando l’archivio della stampa quotidiana statunitense: mi è stato così possibile rintracciare la comparsa di un nuovo motto che per un certo periodo “accompagnò” addirittura il nome della Casa «The Daddy of Them All» (ovvero la persona o cosa più vecchia, più grande, più notevole, più rispettata in un gruppo), che troviamo subito sotto al logo, anche se in caratteri più piccoli. Tale motto fu lanciato sui giornali e sulle riviste generaliste nell’autunno del 1922; tuttavia il claim specifico della mia Ad “for personal efficiency in school and business” apparirà solo l’anno seguente, 1923, per venire però subito abbandonato nel 1924. In ogni caso, dal 1924 cambiò anche l’iscrizione sui pennini (passando alla prima versione del REG.U.S. PAT.OFF.), per cui la datazione al 1923 mi pare più che plausibile. :thumbup:

Vi si mostrano la stilografica più piccola (a parte le “doll pen”) e la più grande prodotte dalla Casa all’epoca (una rientrante 42½V e una “lever filler” #58) sottintendendo che tra questi due estremi erano disponibili numerose misure intermedie: ciò serva a ricordare “il diritto” che è di ciascuno di ricercare la stilografica più adatta (tenendo conto del «modo in cui si impugna la penna, oltre che della grandezza, forma e forza» della sua mano) e “il dovere” che sussiste in capo ai Produttori di oggi di diversificare adeguatamente le taglie e non solo le plastiche.



Grazie per l’attenzione.

:wave:

Giorgio
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fufluns
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WATERMAN’S first Advertisement (1885)?

Messaggio da fufluns »

Giorgio, un altro dei tuoi fantastici excursus di storia, tecnica e costume. Bravo come sempre!

Ti confesso, però, che quello che mi mantiene piú avvinto ai tuoi pezzi sono i commenti estemporanei, le scuse che ti fornisce la storia per dire la tua sull'attualità.

Cito: "e il dovere che sussiste in capo ai Produttori di oggi di diversificare adeguatamente le taglie e non solo le plastiche". Non ha prezzo! Chapeau.
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Messaggio da maxpop 55 »

Giorgio, io non sono di molte parole ti dico solo grazie per questo tuo lavoro estremamente interessante ed utile , come sempre del resto.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Silvia1974
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Messaggio da Silvia1974 »

Magnifica ricerca ed esposizione! Davvero interessante :clap: Un tuffo nella storia. Grazie!
Silvia

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WATERMAN’S first Advertisement (1885)?

Messaggio da kircher »

Adesso, non ti resta che trovare quella ideal pocket per poter trasportare le tue waterman s comodamente e sicuramente nella giacca!
Mi ha incuriosito molto anche la pubblicità Mabie Todd per ina calligraphic pen, con rubber holder containing ink for several day's writing. Quanto era diversa da una Ideal?
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Messaggio da maicol69 »

che meraviglia !
:clap: :clap:
me lo sono letto tutto d'un fiato
davvero interessantissimo
qui si va agli albori !
penne garantite cinque anni, soddisfatti o rimborsati ... marketing di altri tempi, forse, ma di sicuro indotto al produttore dalla conoscenza dei propri mezzi e capacità, che evidentemente derivava dalla consapevolezza della "responsabilità" di cui scrivi, sulla quale concordo (e che tanto manca oggi ! pensiamo alle case automobilistiche che mettono sul mercato dei veicoli di cui sanno benissimo problemi e difettucci vari, che si riservano poi di sistemare ai primi tagliandi o con richiami).
complimenti e grazie della condivisione !

:wave:
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Messaggio da Musicus »

fufluns ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 0:02 Giorgio, un altro dei tuoi fantastici excursus di storia, tecnica e costume. Bravo come sempre!

Ti confesso, però, che quello che mi mantiene piú avvinto ai tuoi pezzi sono i commenti estemporanei, le scuse che ti fornisce la storia per dire la tua sull'attualità.

Cito: "e il dovere che sussiste in capo ai Produttori di oggi di diversificare adeguatamente le taglie e non solo le plastiche". Non ha prezzo! Chapeau.
Caro Franco, come puoi ben immaginare quella che ho consegnato al Forum è la sesta versione della frase: edulcorata, depurata, emendata, stemperata, smussata, ingentilita....... :lol:
La versione originale, con la citazione dei Marchi cui mi riferisco, era vergata in rosso pompeiano, su un foglietto volante, che ho bruciato a notte fonda nella "cucina economica Rizzoli"...

Un caro saluto ;)

Giorgio
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Messaggio da Musicus »

maicol69 ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 11:33 che meraviglia !
:clap:
me lo sono letto tutto d'un fiato
davvero interessantissimo
qui si va agli albori !
penne garantite cinque anni, soddisfatti o rimborsati ... marketing di altri tempi, forse, ma di sicuro indotto al produttore dalla conoscenza dei propri mezzi e capacità, che evidentemente derivava dalla consapevolezza della "responsabilità" di cui scrivi, sulla quale concordo (e che tanto manca oggi ! pensiamo alle case automobilistiche che mettono sul mercato dei veicoli di cui sanno benissimo problemi e difettucci vari, che si riservano poi di sistemare ai primi tagliandi o con richiami).
complimenti e grazie della condivisione !
...
Grazie per il bel commento, davvero molto gradito, Maicol! :thumbup:
Stavo giusto riflettendo su un paio di "difettucci" dell'auto nuova... :silent:

Silvia1974 ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 8:10 Magnifica ricerca ed esposizione! Davvero interessante :clap: Un tuffo nella storia. Grazie!
Ciao, Silvia: grazie a te per l'apprezzamento!

maxpop 55 ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 7:16 Giorgio, io non sono di molte parole ti dico solo grazie per questo tuo lavoro estremamente interessante ed utile , come sempre del resto.
Grazie, Max. Sono lieto che ti sia piaciuto! :thumbup:
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Messaggio da Musicus »

Ben ritrovato, Kircher! :thumbup:
kircher ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 9:31 Adesso, non ti resta che trovare quella ideal pocket per poter trasportare le tue waterman s comodamente e sicuramente nella giacca!
Mi ha incuriosito molto anche la pubblicità Mabie Todd per ina calligraphic pen, con rubber holder containing ink for several day's writing. Quanto era diversa da una Ideal?
Nell'articolo di D. Nishimura che ho citato con il collegamento è presente la pubblicità del 1883/1884 e anche in quel caso nella pagina si contendevano l'attenzione i due marchi.
1883_Waterman_ad_page.jpg
1883_Waterman_ad_page.jpg (64.97 KiB) Visto 4429 volte
La differenza è sicuramente nell'alimentatore (che fece la fortuna di Waterman), e forse anche nel pennino (che per la Waterman vediamo di tre quarti nella mia Ad e da sotto nella Ad di Nishimura) che potrebbe avere già avuto un piccolo "foro di sfiato" (ma non ho ancora cercato informazioni su questo argomento), mentre il Mabie, Todd & Bard (che vediamo dalla faccia superiore), certamente non lo aveva.

:wave:

Giorgio

Edit: se, invece, ti riferisci solo alla forma impressa all'ebanite di fusto/cappuccio, proverò a guardare sui giornali dell'epoca più tardi. :thumbup:
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Messaggio da alfredop »

Sappi che stamperò e plastificherò un po’ delle tue bellissime pubblicità per metterle in una teca con qualche Waterman di quell’epoca, per poi esporle al prossimo penshow di Napoli :thumbup:

Alfredo
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Messaggio da maxpop 55 »

Ottima idea :thumbup:
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Musicus ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 12:02 Ben ritrovato, Kircher! :thumbup:
kircher ha scritto: mercoledì 26 giugno 2024, 9:31 Adesso, non ti resta che trovare quella ideal pocket per poter trasportare le tue waterman s comodamente e sicuramente nella giacca!
Mi ha incuriosito molto anche la pubblicità Mabie Todd per ina calligraphic pen, con rubber holder containing ink for several day's writing. Quanto era diversa da una Ideal?
Nell'articolo di D. Nishimura che ho citato con il collegamento è presente la pubblicità del 1883/1884 e anche in quel caso nella pagina si contendevano l'attenzione i due marchi.
1883_Waterman_ad_page.jpg
La differenza è sicuramente nell'alimentatore (che fece la fortuna di Waterman), e forse anche nel pennino (che per la Waterman vediamo di tre quarti nella mia Ad e da sotto nella Ad di Nishimura) che potrebbe avere già avuto un piccolo "foro di sfiato" (ma non ho ancora cercato informazioni su questo argomento), mentre il Mabie, Todd & Bard (che vediamo dalla faccia superiore), certamente non lo aveva.

:wave:

Giorgio

Edit: se, invece, ti riferisci solo alla forma impressa all'ebanite di fusto/cappuccio, proverò a guardare sui giornali dell'epoca più tardi. :thumbup:
Nessuna immagine della penna, Kircher, purtroppo.
Ma dal fatto che quelli della Mabie, Todd & Bard (pur avendo iniziato la produzione/pubblicizzazione della Calli-Graphic Pen in netto anticipo rispetto alla Waterman "Ideal") già dal 1886 avessero cambiato radicalmente (almeno il nome al) progetto dando inizio alla nuova produzione della linea SWAN, si può ipotizzare che ritenessero il loro primo manufatto non all'altezza della concorrenza...

:wave:

Giorgio
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alfredop ha scritto: giovedì 27 giugno 2024, 17:01 Sappi che stamperò e plastificherò un po’ delle tue bellissime pubblicità per metterle in una teca con qualche Waterman di quell’epoca, per poi esporle al prossimo penshow di Napoli :thumbup:

Alfredo
Caro Alfredo, sono contentissimo che possano essere utilizzate anche in quel modo!!! :P

Ricordo quando avevo imbastito un mini fotoromanzo con i ritagli Waterman che avevo trovato al mercatino (più di 10 anni fa):
viewtopic.php?t=9712
lo spirito dello stupore del ritrovamento e della gioia della condivisione è sempre quello, per fortuna! ;)

Tanti auguri per il vostro prossimo Pen-Show!! :thumbup:

:wave:

Giorgio
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Musicus ha scritto: giovedì 27 giugno 2024, 19:13
alfredop ha scritto: giovedì 27 giugno 2024, 17:01 Sappi che stamperò e plastificherò un po’ delle tue bellissime pubblicità per metterle in una teca con qualche Waterman di quell’epoca, per poi esporle al prossimo penshow di Napoli :thumbup:

Alfredo
Caro Alfredo, sono contentissimo che possano essere utilizzate anche in quel modo!!! :P

Ricordo quando avevo imbastito un mini fotoromanzo con i ritagli Waterman che avevo trovato al mercatino (più di 10 anni fa):
viewtopic.php?t=9712
lo spirito dello stupore del ritrovamento e della gioia della condivisione è sempre quello, per fortuna! ;)

Tanti auguri per il vostro prossimo Pen-Show!! :thumbup:

:wave:

Giorgio
Saremmo estremamente lieti se tu potessi intervenire.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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