Ma sui libri non si scrive!!! A meno che non siano eserciziari, cosa dovresti scriverci? annotazioni?
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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Che uso fate delle stilografiche?
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Che uso fate delle stilografiche?
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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Che bello!RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 17 giugno 2024, 18:52 Le insudicio di inchiostro, le torturo trascinandole per svariati metri sulla carta con l'accortezza di stritolarne il busto , le lascio marcire in un ambiente confinato e buio e quando hanno sete le annego nell'acqua finché non vomitano anch'esse un liquido trasparente e cristallino
ma ogni tanto le guardo come solo una madre farebbe con i figli e le accarezzo con un bel panno morbido e profumato di lavaggio
( le uso per scrivere ogni cosa quando posso e trovo occasioni per usarle , dagli appunti ai memo agli scarabocchi e quando ho voglia dei disegni )
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Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
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Che uso fate delle stilografiche?
RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 17 giugno 2024, 18:52 Le insudicio di inchiostro, le torturo trascinandole per svariati metri sulla carta con l'accortezza di stritolarne il busto , le lascio marcire in un ambiente confinato e buio e quando hanno sete le annego nell'acqua finché non vomitano anch'esse un liquido trasparente e cristallino
ma ogni tanto le guardo come solo una madre farebbe con i figli e le accarezzo con un bel panno morbido e profumato di lavaggio
Quindi non è solo Ottorino il sadico del gruppo.
Comunque la domanda secondo me è fatta per stanare chi la stilo la usa solo apotropaicamente, esibendo la sua Montegrappa Dragon per firmare l'ultimo contratto con la Major di turno (ogni riferimento è puramente casuale).
Io le stilografiche prima di tutto le cerco.
Poi le aggiusto e le rimetto in funzione.
Qualche volta le personalizzo.
Alla fine ci scrivo.
A volte sono loro che curano e rimettono in funzione me.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Che uso fate delle stilografiche?
Avere qualche bella penna stilografica, scelta con cura, che appaghi in qualche modo le proprie esigenze estetiche e funzionali, fa sì che si usi la penna molto più del necessario.
Una buona penna, fidata, chiama alla scrittura. É il segreto delle stilografiche che uno ama.
Le scuse per scrivere, come avrà già letto negli interventi precedenti, son tutte buone. Ma il vantaggio é che, scrivendo un po' qua e un po' là, si finisce inevitabilmente per marcare su un foglio qualcosa del sé che non si sarebbe mai ammesso, né detto, senza la scusa di una penna.
Una stilografica aiuta a conoscere sé stessi.
Una buona penna, fidata, chiama alla scrittura. É il segreto delle stilografiche che uno ama.
Le scuse per scrivere, come avrà già letto negli interventi precedenti, son tutte buone. Ma il vantaggio é che, scrivendo un po' qua e un po' là, si finisce inevitabilmente per marcare su un foglio qualcosa del sé che non si sarebbe mai ammesso, né detto, senza la scusa di una penna.
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Che uso fate delle stilografiche?
scrivo tutto quello che non viaggia in rete: pizzini alle impiegate, appunti, verbali, memorie, lettere, pensieri e talvolta scrivo solo per il piacere fisico che provo a scrivere.
- Koten90
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Che uso fate delle stilografiche?
Scusa, hai ragione… ho appena scoperto una nuova cosa che mi infastidisce e non son riuscito a trattenermi. In effetti, tra audiolibri e ebook, è un bel po’ che non uso un libro cartaceo. Sto usando ora un manuale di Python cartaceo ma scrivo sul quaderno a parte e nemmeno evidenzio.
Sarà un trauma da rivendita libri scolastici (che pagavano meno se annotati) che torna a galla
Alessio Pariani
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Che uso fate delle stilografiche?
Sui libri che acquisto, e che quindi mi appartengono, ci faccio quello che voglio!
Ah ecco quindi il libro usato che comprai mesi fa proveniva certamente dalla tua biblioteca. 900 pagine TUTTE sottolineate a matita.
I libri che costino molto o poco vanno sempre rispettati.
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Che uso fate delle stilografiche?
Non mi ero arrabbiato, vai tranquillo
Impossibile, perché i libri che leggo (e che quindi scarabocchio, eventualmente), non mi sogno neanche di venderli U.U
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questa è una cosa che non ho mai capito, premesso che non imbratto mai i libri al massimo qualche segno a matita facilmente cancellabile, che senso ha sottolineare tutto il libro?Roland ha scritto: ↑martedì 18 giugno 2024, 8:30Sui libri che acquisto, e che quindi mi appartengono, ci faccio quello che voglio!
Ah ecco quindi il libro usato che comprai mesi fa proveniva certamente dalla tua biblioteca. 900 pagine TUTTE sottolineate a matita.
I libri che costino molto o poco vanno sempre rispettati.
La sottolineatura serve ad evidenziare qualcosa, se sottolineo tutto e come non aver sottolineato nulla.
Cesare Augusto
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Che uso fate delle stilografiche?
Sono pensieri che condivido pienamente. Io tengo sempre in tasca un piccolo taccuino di buona carta (in questo momento Fabriano), che mi consente appunti veloci, rigorosamente presi con una stilografica, ovviamente non massiccia per evitare di appesantire la giacca. Quando vestito sportivo una Kaweco AL Sport in tasca (la preferita per questo scopo) mi offre un senso di sicurezza perché so che al momento giusto sarà sempre pronta a scrivere.
Le ho usate fin da bambino a scuola e le considero parte del mio modo di esprimermi. A volte anche semplicemente due ghirigori in ufficio per rilassarmi. La sera a casa scrivo sui miei quaderni e ci annoto frasi, poesie, e tanto altro.
Capita anche di disegnare, con pennini fini.
A volte solo rigirarsi fra le mani una bella celluloide che diventa viva sotto la luce offre un piacere impagabile.
Insomma c'è un mondo dietro una penna.
A ognuno le sue fantasie...
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Condivido il dubbio.Automedonte ha scritto: ↑martedì 18 giugno 2024, 9:25 questa è una cosa che non ho mai capito, premesso che non imbratto mai i libri al massimo qualche segno a matita facilmente cancellabile, che senso ha sottolineare tutto il libro?
La sottolineatura serve ad evidenziare qualcosa, se sottolineo tutto e come non aver sottolineato nulla.
Per quanto riguarda muà, le sottolineature in verità sono rare. Invece abbondo di linee per evidenziare certi paragrafi, fatte a margine del testo. È deformazione professionale, perché sono dei pomemoria per capire se ci sono contraddizioni con quello che segue...
Ma a volte sono solo paragrafi che voglio ricordare e allora li evidenzio:
Chiudo l'ot!
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penso che di collezionisti che le penne le conservano nelle teche e basta, qui sul forum ce ne siano davvero pochi.
Forse qualcuno che le conserva nelle teche, ma poi comunque le usa.
Io le uso tutte, le uso per scrivere, qualsiasi cosa, dalla nota della spesa agli appunti di lavoro.
Quando sono costretto ad usare qualcosa che non sia una stilografica per scrivere, in quei rarissimi casi, provo fastidio fisico.
Quando si possiedono un certo numero di stilografiche, non c'è scusa, non manca mai quella determinata penna che permette di usarla per quel determinato scopo, in quel determinato momento, senza preclusioni, non di rado anzi esiste anche una possibilità di scelta.
Forse qualcuno che le conserva nelle teche, ma poi comunque le usa.
Io le uso tutte, le uso per scrivere, qualsiasi cosa, dalla nota della spesa agli appunti di lavoro.
Quando sono costretto ad usare qualcosa che non sia una stilografica per scrivere, in quei rarissimi casi, provo fastidio fisico.
Quando si possiedono un certo numero di stilografiche, non c'è scusa, non manca mai quella determinata penna che permette di usarla per quel determinato scopo, in quel determinato momento, senza preclusioni, non di rado anzi esiste anche una possibilità di scelta.
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Che uso fate delle stilografiche?
Come ormai risulta chiaro, le stilografiche in questo forum sono strumenti di scrittura.
Da insegnante, correggo, annoto e valuto con la stilo le verifiche. Certo mi porto dietro penne da poco, ma ogni tanto faccio fare un giro a scuola anche alle penne "importanti", dato che non possiedo pezzi da museo che valgono migliaia di €.
se compro una vintage, mi arrabatto finché non riparte, e poi la metto nell'astuccio per usarla.
i miei esercizi calligrafici e la mia poca corrispondenza fanno il resto.
Per il lato emotivo sentimentale non posso aggiungere niente a quanto già scritto, meglio di quanto farei io, da altri membri del forum.
E poi non usando più le biro sto riducendo la plastica drasticamente, rispetto a quando viaggiavo per lavoro e mi riempivo la casa di biro degli alberghi.
Da insegnante, correggo, annoto e valuto con la stilo le verifiche. Certo mi porto dietro penne da poco, ma ogni tanto faccio fare un giro a scuola anche alle penne "importanti", dato che non possiedo pezzi da museo che valgono migliaia di €.
se compro una vintage, mi arrabatto finché non riparte, e poi la metto nell'astuccio per usarla.
i miei esercizi calligrafici e la mia poca corrispondenza fanno il resto.
Per il lato emotivo sentimentale non posso aggiungere niente a quanto già scritto, meglio di quanto farei io, da altri membri del forum.
E poi non usando più le biro sto riducendo la plastica drasticamente, rispetto a quando viaggiavo per lavoro e mi riempivo la casa di biro degli alberghi.
Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
Padova, 28 aprile 1362
Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, Seniles, XVII, 2
Padova, 28 aprile 1362
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A volte solo rigirarsi fra le mani una bella celluloide che diventa viva sotto la luce offre un piacere impagabile.
Insomma c'è un mondo dietro una penna.
A ognuno le sue fantasie...
Il mio tessssoro........