Salve a tutti.
Chiamatemi Vitige.
Mi presento: sono un appassionato di articoli di cancelleria, e tra questi soprattutto penne, e tra queste soprattutto penne stilografiche. Sorpresa, sorpresa!
Sono uno di quelli che è felice quando entra in una cartoleria; quando si trova in un supermercato, non evita mai di fare un salto nel reparto dedicato.
Preferisco le penne scolastiche, e le economiche in generale, perché fanno quello che mi piace che facciano (scrivere, senza tante civetterie) e perché non richiedono eccessiva cura. Certo, le mantengo con il lavaggio del gruppo scrittura quando le metto a risposo, gioco un po’ con il pennino se penso che non scorrano nel modo in cui vorrei, ma non presto affatto attenzione all’esterno, non mi disturba se mostrano i segni del tempo, anzi! Le raccolgo insieme senza eccessivo riguardo, e anche se si sfiorano e si graffiano a vicenda, va bene. Con le economiche, questo mio modo di trattarle non mi crea problemi; con quelle costose, mi farei qualche scrupolo.
È anche vero che non posseggo alcuna stilografica costosa (l’asticella del costo la posiziono molto in basso, già a 50/60 euro – capite a che punto sono, sì?). Magari se mi capitasse di scrivere a lungo con una di queste, mi ricrederei (ho maneggiato qualche esemplare, ma mai con una continuità che mi permettesse di farmi un’opinione precisa). Per ora è così, ma la vita è un cambiamento continuo, non si sa mai. Mi piacerebbe avere una Pelikan m200, per esempio, e sono consapevole che la m200 è considerata una di quelle della fascia bassa – oddio, bassa magari no, però giusto un pelo sopra le entry level. Il fatto che ci pensi e non l’acquisti ancora, fa parte del piacere: questo per farvi capire il mio carattere – se è una presentazione, mi presento.
Non elenco le caratteristiche che cerco in una stilografica, sarebbero troppe, come immagino per tutti. Ne nomino qui soltanto una: devono ripartire subito dopo che per parecchio tempo sono state ferme A TESTA IN SU. Quelle inchiostrate, le ripongo nel classico bicchiere portapenne, e a testa in su. Devono resistere, resistere, resistere. Ho scoperto che non tutte passano questo test, anche tra quelle famose e diffusamente apprezzate. (Anche se poi uno fa discorsi generali, ma ogni singola penna si comporta con una personalità propria, in un modo diverso dalle sue sorelle, e non è detto che quella che ti capita sottomano rappresenti l’esempio di quel modello...)
Ah, poi c’è un’altra caratteristica che vorrei indicare: mi piace quando reggono a lungo l’inutilizzo senza cappuccio. Se scrivo, mi fermo per pensare o ascoltare qualcuno che parla, magari controllo qualcosa sul computer o rispondo a un messaggino, e poi scrivo di nuovo… beh, la penna che se ne sta tranquilla tra le dita per poi essere pronta senza incertezze, mi rende felice. D’altra parte, qui dipende anche dall’inchiostro.
E così arriviamo agli inchiostri. Anche per questi, uso quelli economici, non voglio preoccuparmi di centellinarli. (Se ammettessi in questo momento di essere un po’ parsimonioso, non risulterebbe un vero colpo di scena, vero?). Quelli che ho, in ordine sparso e senza indicare la preferenza: Parker Quink, Rohrer & Klingner, Diamine, Waterman, Schneider e Stylex (cartucce), Pilot Iroshizuku (ma preso in Giappone, dove costa come un Parker Quink da noi – e quando mi ricapiterà di tornare da quelle parti?!), Karkos (solo il blu, gli altri li ho messi da parte)…
Il Karkos… Eh già, il Karkos… Il Karkos (anche il blu non è che mi piaccia molto, in effetti, perché schiarisce subito) mi dà lo spunto per questa dichiarazione: ho molte stilografiche cinesi e con molte di esse mi trovo bene. Una Jinhao 80, alla quale ho sostituito il pennino con un altro pennino cinese senza marca, è tra le mie preferite. Certo, anche a me disturba la loro politica di riprendere le forme di altre marche (a metterla giù in maniera delicata), però rimane il fatto che la trovo molto comoda. Un’altra Jinhao, una 65, mi accompagna ovunque e per ora non mi ha tradito mai (in effetti, è una delle poche che porto dietro, le altre rimangono sulla scrivania). Che siano TRA le mie preferite, non vuol dire che siano perfette, né che mi piacciano tutte o solo queste. Le mie preferite sono tante, e tra queste vi compaiono anche una Lamy Al-Star, una Twsbi Eco, un paio di Waterman Forum, una Pilot Lightive (anche se con quest’ultima ci stiamo appena conoscendo, devo ancora inquadrarla bene)…
Mi sa che sono stato troppo lungo. Un altro dei miei difetti.
Vi saluti tutti di nuovo!
Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Presentazione
- RisottoPensa
- Crescent Filler
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- Iscritto il: mercoledì 19 aprile 2023, 20:26
- La mia penna preferita: Sailor Pro Gear Natsu-hanabi F
- Il mio inchiostro preferito: G.V. Faber Castell Cobalt Blue
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Roma
- Gender:
Presentazione
Ciao e benvenuto
il prezzo della penna non ha nulla a che a fare con la sua qualità, alla fine una penna serve per scrivere
Le penne che hai citato sono tutte valide, ma se vuoi avere quelle caratteristiche che hai elencato dovresti puntare su penne economiche che resistono bene a graffi e urti. Sopra una certa soglia sono più "fragili" e devono essere curati di più.
Mettere una stilografica a testa in giù provoca gocciolamento appena sbattono ( quando le riponi nel bicchiere ) , se vuoi addentrarti di più nelle stilografiche ti consiglio di procurarti contenitori appositi per conservare le stilografiche a testa in giù o crearne una da te che abbia un cuscinetto per evitare il rinculo , e conseguentemente la fuoriuscita di inchiostro nel cappuccio.
Tutte le penne scrivono anche se le lasci per qualche minuti senza cappuccio, basta avere un pezzo di carta per scarabocchiare.
La velocità di ripresa dipende dall'inchiostro e non dalla penna.
Vedo che hai già un sacco di inchiostri buoni, colori uguali di diverse marche hanno caratteristiche diverse, se sei appassionato del blu puoi ritenerti fortunato , è uno dei colori più diffusi
Una faber castell in metallo ( tipo la basic, essentio e hexo ) , o qualsiasi penna con un pennino piccolo sembrano adatti per la fascia di prezzo a cui ti tieni.
La m200 è un ottimo traguardo, un buon pistone dall'ottimo pennino e manutenzione facile.
Affianco puoi provare le asvine v-200 e p36 , e le twisbi che sono penne simili sempre dall'ottima qualità, prova a cercare un paio di video a riguardo
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il prezzo della penna non ha nulla a che a fare con la sua qualità, alla fine una penna serve per scrivere
Le penne che hai citato sono tutte valide, ma se vuoi avere quelle caratteristiche che hai elencato dovresti puntare su penne economiche che resistono bene a graffi e urti. Sopra una certa soglia sono più "fragili" e devono essere curati di più.
Mettere una stilografica a testa in giù provoca gocciolamento appena sbattono ( quando le riponi nel bicchiere ) , se vuoi addentrarti di più nelle stilografiche ti consiglio di procurarti contenitori appositi per conservare le stilografiche a testa in giù o crearne una da te che abbia un cuscinetto per evitare il rinculo , e conseguentemente la fuoriuscita di inchiostro nel cappuccio.
Tutte le penne scrivono anche se le lasci per qualche minuti senza cappuccio, basta avere un pezzo di carta per scarabocchiare.
La velocità di ripresa dipende dall'inchiostro e non dalla penna.
Vedo che hai già un sacco di inchiostri buoni, colori uguali di diverse marche hanno caratteristiche diverse, se sei appassionato del blu puoi ritenerti fortunato , è uno dei colori più diffusi
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Una faber castell in metallo ( tipo la basic, essentio e hexo ) , o qualsiasi penna con un pennino piccolo sembrano adatti per la fascia di prezzo a cui ti tieni.
La m200 è un ottimo traguardo, un buon pistone dall'ottimo pennino e manutenzione facile.
Affianco puoi provare le asvine v-200 e p36 , e le twisbi che sono penne simili sempre dall'ottima qualità, prova a cercare un paio di video a riguardo
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- maxpop 55
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Presentazione
Benvenuto 
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Presentazione
La m200 non è mai stata una penna di fascia bassa o di bassa qualità. La m200 è identica alla m400 si differenzia solo per il pennino che nella prima è in acciaio mentre nella seconda è in oro. Ma visto che l'attacco è lo stesso i pennini sono intercambiabili. I vecchi (pre 1997) pennini in acciaio avevano doti di flessibilità anche superiori ai famigerati pennini west germany in oro degli anni 80.
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- piccardi
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Presentazione
Ciao Vitige,
un caloroso benvenuto anche da parte mia.
Simone
un caloroso benvenuto anche da parte mia.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Grazie a tutti per il benvenuto e per i consigli
- Koten90
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Presentazione
Bella presentazione, è giusto raccontare di sé e di cosa ti ha portato all'iscrizione.Vitige ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2024, 20:13 devono ripartire subito dopo che per parecchio tempo sono state ferme A TESTA IN SU. Quelle inchiostrate, le ripongo nel classico bicchiere portapenne, e a testa in su. Devono resistere, resistere, resistere. Ho scoperto che non tutte passano questo test, anche tra quelle famose e diffusamente apprezzate. (Anche se poi uno fa discorsi generali, ma ogni singola penna si comporta con una personalità propria, in un modo diverso dalle sue sorelle, e non è detto che quella che ti capita sottomano rappresenti l’esempio di quel modello...)
Hai descritto il punto fondamentale della penna stilografica: se la penna non riesce a essere pronta, non è da considerarsi una penna.
Ci hai fornito anche una descrizione di massima della penna che ti piace, che deve avere un buon flusso, un bel pennino liscio e scorrevole e dimensioni medio-piccole.
Giusto puntare alla Pelikan M200, ma sono eccellenti alternative le Pilot Elite 95S e Custom 74 (quest'ultima disponibile anche con pennini Soft, cosa che vale la pena di provare almeno una volta).
Un altra ottima che vale la pena provare, pur essendo nella tua fascia di prezzo, è la Majohn A2 che replica tutte le buone qualità della ben più costosa Pilot Capless Decimo (ma solo in EF).
Quanto agli inchiostri, i Noodler's sono fantastici, solo poco più cari dei Diamine (niente a che vedere con i giapponesi). Si distinguono per l'alta saturazione, la lubrificazione importante (che fa scivolare meglio il pennino) e spesso l'indelebilità senza sovrapprezzo.
Un X-Feather nero è veramente nero (altro che Parker e Waterman!), restringe il tratto, fa scivolare meglio il pennino e non spiuma nemmeno sulla carta assorbente da cucina. 15€ per 90ml
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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- Snorkel
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