Per noi appassionati sono penne che strappano un "ah, sì..." senza entusiasmo, considerate quasi alla stregua delle biro che regala il salumiere.
Eppure anche loro nascondono storie interessanti.
Il marchio Walker è stato depositato da Michelangelo Gippa nel 1964.
Gippa era uno dei "piumisti" di Settimo Torinese. Negli anni cinquanta fu tra quelli che si resero conto di come fosse necessario, per non soccombere, passare a un processo più industrializzato e rivolto a una produzione di massa.
Nel 1954 risulta fosse titolare della "Erres pen corporation", a Torino, per l'importazione ed esportazione di materie plastiche [1].
Con i fratelli Sandro e Ettore Frola, Piero Chicco (Koral), Fernando Lecce (Zaiss/Lecce Pen), Ermenegildo Gallone e Mario Ciriolo, nel 1955 fu tra i fondatori della Continental/Universal [2] .
Assieme a Ermenegildo Gallone, Gippa ha depositato nel corso degli anni '50 numerosi marchi e brevetti, usati dalla Universal: 2O TH CENTURY PEN, REACTO, STAIDER, la riconoscibilissima HURRICANE di cui avevano depositato anche il brevetto, la prezzemolina VV con tutte le varianti di lettere (TV, 8V, V2).
Curiosamente non registrarono la AA. Probabilmente le due lettere unite al logo della Universal erano troppo smaccatamente riferite alla Waterman; ancora oggi qualche simpatico venditore propone le AA della Universal come fossero Waterman.
Nel 1964 Gippa e Gallone lasciarono la Universal e fondarono la Saratoga, ribattezzata subito dopo Walker Pen (perché Saratoga era un marchio già in uso) [2], anche se il marchio fu registrato dal solo Gippa.
Come la Universal (e la LUS di Saronno), anche la Walker si specializzò in penne di fascia bassa, adatte per la scuola, gli uffici, i gadget promozionali.
Per almeno tre decenni (l'ultima registrazione del marchio è del 1994) le penne Walker furono ben presenti sul mercato, spesso commercializzate per brand terzi.
Tra le poche notizie emerse, si sa che a un certo punto è diventata una S.p.a.
A partire dalla fine del 1987 ha usufruito di periodi di integrazione salariale, chiesti per interventi di riorganizzazione e risanamento aziendale.
Nel 1995 aveva 110 dipendenti (la Universal 150), dichiarando un esubero di 30.
Nel 1996 era ancora in attività, tanto da pubblicare sulla GU l'avviso di assemblea ordinaria dei soci, e l'amministratore unico era Danilo Gallone, ma era ancora in sofferenza.
Non ho ritrovato date certe di cessazione, solo la notizia sulla stampa locale che nel 2015 non era in più attività.
I modelli prodotti furono tanti, e negli anni '60 e' 70 erano distribuiti con una grafica pubblicitaria interessante.
Molti modelli erano anonimi, ma alcuni avevano un nome: Stella, Fly, superGrillo, Screen.
Penne semplici, spesso quasi identiche alle Universal e ispirate a
a quelle più in voga al momento.
La Walker pen era il produttore anche delle Morris International, penne tipicamente da tabaccaio, il cui nome immagino fu scelto appositamente per quello.
Produsse penne anche per la Daniel Hechter, marchio del noto stilista parigino attivo soprattutto negli anni '80 e' 90, penne ampiamente rintracciabili nel mercato dell'usato francese.
Una nota merita la Pennamica, con punta in teflon quadripartita e carica a cartucce stilografiche, che richiama l'"ingegno scrittorio" di Leonardo da Vinci.
Questa penna era in produzione almeno dal 1970, come testimonia il concorso a premi di quell'anno della Panini.
In questo video di Casciato è mostrata in tutta la sua particolarità.
[1] Cronache Economiche, n. 134, febbraio 1954
[2] Silvio Bertotto, intervista a Ettore Frola
continua