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Il mio "parco stilografiche" però è ancora limitato a... due modelli, non sempre utilizzabili fuori casa!
Però ho già un elenco di penne da prendere per i più svariati usi e occasioni
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Beh certo se non sono argento o placcate oro non scrivono beneRoland ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 17:44
Ci sono strumenti di scrittura per tutte le occasioni. Io laddove mi trovi nell'impossibilità di usare una stilografica tiro furori o una matita meccanica (rigorosamente argento o placcato oro) e oppure una biro o roller (anche loro rigorosamente placcate oro o in argento). Una biro Parker con inchiostro gel non fa rimpiangere la stilografica.![]()
elli, quello che cambia, a mio modo di vedere anche in modo sostanziale, é il tipo di prestazione dei pennini. Non conosco quelli piú recenti, diciamo degli ultimi 15 anni (da quando la 146 é diventata Le Grand?), ma certo i pennini degli anni '70 e '80, quando la 146 aveva la finestrella per il controllo del livello dell'inchiostro di color grigio-azzurro, sono nettamente più elastici di quelli dei decenni seguenti. Se con la tua penna volessi fare anche un po' di calligrafia, ti consiglierei certamente di orientarti verso modelli di quell'epoca, che sono facili da riconoscere proprio per la finestrella grigio-azzurra (anziché trasparente), senza linee verticali, e per il pennino interamente dorato, anziché bi-colore (oro e platino) come nei modelli successivi. Non si tratta, comunque, di pennini flessibili.elli ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 8:44Grazie Fufluns, quindi anche se i materiali sono stati aggiornati, si tratta sempre di penne che offrono un'esperienza di scrittura eccellente... è quello che volevo sapere.fufluns ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 3:26 Tra parentesi - ma non voglio aprire qui una diatriba - io ho Meisterstück 149 con vari tipi di alimentatori, alcuni modelli di ebanite e un paio di modelli in plastica. Da scribacchino medio esperto (scrivo con una 149 da 45 anni...) non trovo alcuna differenza nella scrittura tra i due tipi di materiale dell'alimentatore. Ad essere del tutto onesto, l'unico che mi abbia dato e ancora mi dia problemi di flusso di quando in quando é un modello in ebanite del 1972.
Alla fine anche la sostituzione dei pezzi in caso di riparazione ti permette di riavere una penna perfettamente funzionante... può essere un problema solo in caso di penne "di antiquariato" ma in quel caso vanno fatte altre valutazioni.
Effettivamente, un servizio clienti così strutturato va benissimo per le persone che privilegiano la scrittura al collezionismo ed è una bella garanzia per chi volesse acquistare.
Grazie di nuovo per le informazioni!
Guarda, nemmeno io pensavo di usarle quotidianamente. Poi mi sono detto: mi piacciono, sono comode (le 149 funzionano sempre in qualsiasi condizione, ho notato, vuoi anche per merito di flusso e pennino abbondanti in pieno stile teutonico), le sento mie. Perché privarmene durante il quotidiano? Ed è così che da una sono passato a treelli ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 17:20 In realtà se ne prenderò una (probabilmente una 146, visto che sono piuttosto minuta) sarà per usarla mentre lavoro o per calligrafia, ma solo a casa: quando mi trovo fuori per lavoro preferisco portare la Magellano, che è sottile e in acciaio, o direttamente una biro.
Automedonte ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 17:48
Beh certo se non sono argento o placcate oro non scrivono bene![]()
Non discuto su questo, anch’io preferisco quelle belle e credo che faccia parte del piacere di scrivere ma se mi capita una penna in resina carina la uso tranquillamenteRoland ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 20:11Automedonte ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 17:48
Beh certo se non sono argento o placcate oro non scrivono bene![]()
Ce chi ama la celluloide su tutti gli altri materiali, io apprezzo molto i metalli nobili negli strumenti di scrittura. Preferisco una penna bella che scrive bene ad una brutta che scrive altrettanto bene.![]()
sei sul forum da poco ma hai colto, è proprio sul mercatino che passano con una certa cadenza a prezzi molto più abbordabili che comprando nuovo. In genere sono usate anche da gente che le penne le sa usare e le tratta con riguardo.elli ha scritto: ↑venerdì 24 maggio 2024, 23:50Grazie per le informazioni e la dritta, effettivamente la 146 sarebbe un modello più adatto a me: per ora una Montblanc nuova è fuori discussione, magari terrò d'occhio il mercatino quando sarà il momento.sansenri ha scritto: ↑venerdì 24 maggio 2024, 22:23 due cose da dire, sulla 149, ma in fondo anche sulla 146, che probabilmente è quello che dovresti cercare se la 149 per te è un po' troppo grande.
1) io ne sono abbastanza convinto, il riempimento a stantuffo fa differenza; con molte penne a stantuffo ho sempre quella sensazione che l'afflusso di inchiostro sia più pronto, che con quelle a converter
2) le versioni anni 80 di entrambe penne hanno qualcosa in più rispetto alle attuali (sarà il conduttore in ebanite? forse. Anche qui, io sono convinto di sì.
Sono però opinioni personali che saranno prontamente smentite da altri.
Ovvio che in questa fase non ti dico di cercare questi modelli di era ancora antecedenti, bellissime, ma rischi di lasciarci cifre importanti. Magari più avanti.
Alle Montblanc "antiche" però è meglio che non ci penso!![]()
Grazie Fufluns, terrò d'occhio la 146 con le caratteristiche che hai indicato, i pennini flessibili mi interessanofufluns ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 17:52 elli, quello che cambia, a mio modo di vedere anche in modo sostanziale, é il tipo di prestazione dei pennini. Non conosco quelli piú recenti, diciamo degli ultimi 15 anni (da quando la 146 é diventata Le Grand?), ma certo i pennini degli anni '70 e '80, quando la 146 aveva la finestrella per il controllo del livello dell'inchiostro di color grigio-azzurro, sono nettamente più elastici di quelli dei decenni seguenti. Se con la tua penna volessi fare anche un po' di calligrafia, ti consiglierei certamente di orientarti verso modelli di quell'epoca, che sono facili da riconoscere proprio per la finestrella grigio-azzurra (anziché trasparente), senza linee verticali, e per il pennino interamente dorato, anziché bi-colore (oro e platino) come nei modelli successivi. Non si tratta, comunque, di pennini flessibili.
Un paio d'anni fa Montblanc ha presentato un modello di 146 con pennino effettivamente flessibile. Lo dico perché lo ho provato, non in base alla pubblicità. Questa penna speciale, la 146 Calligraphy, é stata prodotta per un tempo limitato e per questo non é facile da reperire, ed é più costosa di una "normale" 146 da nuova. Per la calligrafia con pennino appuntito é però, senza dubbio, un valido strumento.
Sì mi sembra la cosa più ragionevole: inizialmente guardavo le penne in vendita "sulla baia" ma mi sono resa conto che ci sono prezzi a volte folli e comunque, non c'è mai la garanzia che ciò che si acquista funzioni... sul mercatino del forum almeno trovo l'usato garantito
100% no, però impara anche a riconoscere i venditori affidabili, e visto che siamo tra gente con una passione comune, fai una domanda banale "se ha qualche problema evidente e non prima segnalato, posso restituirla?" un venditore serio non ti dirà di noelli ha scritto: ↑sabato 25 maggio 2024, 23:55Sì mi sembra la cosa più ragionevole: inizialmente guardavo le penne in vendita "sulla baia" ma mi sono resa conto che ci sono prezzi a volte folli e comunque, non c'è mai la garanzia che ciò che si acquista funzioni... sul mercatino del forum almeno trovo l'usato garantito![]()
Certamente!sansenri ha scritto: ↑domenica 26 maggio 2024, 0:03 100% no, però impara anche a riconoscere i venditori affidabili, e visto che siamo tra gente con una passione comune, fai una domanda banale "se ha qualche problema evidente e non prima segnalato, posso restituirla?" un venditore serio non ti dirà di no