Di fatto è la stessa cosa. In teoria il tuo ragionamento non è scorretto. Non è la "curvatura in sé" ma l'orientamento che la curvatura esprime. Il tuo rilievo potrebbe essere valorizzato con questo esempio che ti illustro maldestramente as usual:sansenri ha scritto: ↑giovedì 9 maggio 2024, 15:39
Non mi convince però tanto il ragionamento che se devo mantenere la parte curva "quindi di conseguenza si deve tagliare in qualunque punto in cui vi sia meno curvatura...". Non mi pare un ragionamento del tutto conseguente, anche perché in alcuni pennini quella parte "meno curva" non c'è.
Il ragionamento più logico mi sembra piuttosto sia che si debba tagliare in un punto che consenta ai rebbi di aprirsi di più, agire quindi in un punto dove i rebbi si separano, per facilitarlo. Tagliare, togliere materiale nel mezzo, mi sembra più una conseguenza di questo più che un ipotetico "opposto al tagliare dove è curvo".
Cioè, anche in presenza di un pennino che non fosse curvo, ma piegato nella maniera illustrata, l'effetto sarebbe il medesimo, perché non è la curvatura in sé a produrre la divaricazione dei rebbi ma l'orientamento della reazione all'azione (ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria) impressa dalla mano che preme il pennino dall'alto.
Concordo pienamente e hai perfettamente ragione.