Effettivamente la parte anteriore del pennino non è cilindrica, avvolta sull’alimentatore, ma spesso apre la sua curvatura allargandosi sulle ali.
Ho provato anche io a fare un disegnino, sono piuttosto scarso a mano libera, ma ho tentato di riprodurre il pennino nel modo più simile possibile per spiegare i 3 passaggi fatti sul mio #6 (la parte ombreggiata indica la curvatura che avvolge effettivamente l’alimentatore, le frecce il punto più “debole” dove avviene la flessione).
1) Situazione iniziale.
Geometricamente, la Linea di Piega (abbrevierò con LP) è il segmento più debole del rebbio, quindi quello che parte dal punto più arretrato della fenditura mediana e arriva perpendicolarmente al bordo esterno (il tratto più breve).
2) Prolungamento del foro di sfiato.
Prolungando i rebbi, si supera il punto in cui il pennino torna ad allargarsi e spingersi verso il basso nella solidissima forma a sezione semicircolare. In questo caso,
la LP non si forma più tra il punto più arretrato della fenditura, ma sempre perpendicolarmente al bordo esterno, in modo da percorrere la strada più breve verso la fenditura (c’è meno materiale qui che più indietro).
In sostanza, prolungare la fenditura funziona, ma non oltre la linea delle spalle.
3) Scarico delle spalle.
Andando a molare la parte posteriore delle spalle,
si spezza la geometria semicircolare del pennino e si porta il bordo esterno più vicino alla fenditura mediana, arretrando effettivamente la LP. Questo è vero se (e solo se) la distanza tra fenditura e borro esterno è inferiore alle precedenti, in modo da formare una nuova LP, altrimenti questa si formerà comunque nel punto in cui la distanza è minore, più avanti verso la punta.
Per evitare l’effetto “Jowo-Elastic” è necessario che la fenditura prosegua oltre lo scarico delle spalle, in modo da formare una LP “obliqua” rispetto alla lunghezza del pennino.