Architettura degli anni ‘50.
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L’amaretto di Saronno
Che penna è? (info cartucce)
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Che penna è? (info cartucce)
Non è una novità che a me piacciono un sacco le cacce al tesoro.
Però in questo caso pensavo non ci fosse nulla da cercare: penna giá vista, della Lus, nulla di misterioso.
E qui casca l'asina (io 🫏).
Perché poi la rete, che sa anche il valore del nostro colesterolo, con i sui cookie ha pensato bene di infilarmi lì un po' di informazioni mentre cercavo altro.
Così sulla nota piattaforma di abiti e accessori usati, le cui utenti il traduttore automatico spesso definisce come avvinazzate...
Ho chiesto alla gentilissima inserzionista Anna se potevo mostrarvi le foto, per cercare di capirci qualcosa di più.
La penna pare chiamarsi "Spen", e il marchio è "Mondial A.s.t.i".
Asti? La città o è un acronimo, visti i puntini?
Il fatto è che non si trova nulla di questo marchio, che non è registrato.
Il retro della confezione ha scritte in francese e inglese, e il simbolo del riciclo in tedesco, come se provenisse o fosse destinata al mercato estero. Il codice a barre è stato rilasciato dall'Italia, ma questo dice poco del produttore.
Manca il classico simbolo della Lus. Il pennino è un signature.
Chi ha prodotto questa penna?
Le informazioni sul retro specificano che si devono impiegare cartucce europee. Ora... grazie al cavolo, anche Aurora e Lamy sono europee!
Ma immagino intendessero cartucce stile internazionale Pelikan, e quelle allegate paiono essere tali.
Peccato però che quella di elli voglia evidentemente un altro tipo di cartuccia.
Il mistero si infittisce.
E arriva sempre la rete, che mi propone un video di The Pen Collector, dove viene mostrata una penna piuttosto simile con pennino Mondial.
Questa penna è contrassegnata come "convex" marchio registrato dalla Pelikan.
Ma quindi?
Eh, sarebbe bello saperlo.
Una penna scolastica così, se prodotta in Italia, a me fa venire in mente o Lus o Universal (e sempre a mappamondo "mondiale" siamo!).
Lascio anche la foto del retro della confezione. E se qualcuno ha maggiori informazioni sarebbe molto bello.
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"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
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Che penna è? (info cartucce)
Ma daiii... è identica alla mia! Stessa forma, pennino, assenza di marchi sulla penna... io l'ho acquistata "sfusa", senza confezione e cartucce, e vedo che nella confezione originale sono incluse delle cartucce Pelikan.Esme ha scritto: ↑venerdì 3 maggio 2024, 21:11La penna pare chiamarsi "Spen", e il marchio è "Mondial A.s.t.i".
Asti? La città o è un acronimo, visti i puntini?
Il fatto è che non si trova nulla di questo marchio, che non è registrato.
Il retro della confezione ha scritte in francese e inglese, e il simbolo del riciclo in tedesco, come se provenisse o fosse destinata al mercato estero. Il codice a barre è stato rilasciato dall'Italia, ma questo dice poco del produttore.
Manca il classico simbolo della Lus. Il pennino è un signature.
Chi ha prodotto questa penna?
Le informazioni sul retro specificano che si devono impiegare cartucce europee. Ora... grazie al cavolo, anche Aurora e Lamy sono europee!
Ma immagino intendessero cartucce stile internazionale Pelikan, e quelle allegate paiono essere tali.
Peccato però che quella di elli voglia evidentemente un altro tipo di cartuccia.
Il mistero si infittisce.
E arriva sempre la rete, che mi propone un video di The Pen Collector, dove viene mostrata una penna piuttosto simile con pennino Mondial.
Questa penna è contrassegnata come "convex" marchio registrato dalla Pelikan.
Screenshot_20240503_144710_fr.vinted.jpg
A questo punto devo mettere in dubbio quanto mi ha riferito il cartolaio che, forse, di stilografiche se ne intende poco, e provare queste che erano state escluse a priori!
Grazie mille per le informazioni

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Che penna è? (info cartucce)
Dalle prime tre cifre del codice a barre (801), il prodotto è stato registrato in Italia.
Anche se nella grande maggioranza dei casi il paese di registrazione coincide con il paese di produzione , ciò non garantisce né che l'azienda richiedente il codice è italiana e neanche una produzione italiana.
Mirko
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Che penna è? (info cartucce)
Eh, infatti.
Ho provato anche a ricercare il codice ma non ho ottenuto nulla (ovvio del resto, questa penna ha almeno trent'anni).
La prova falla senz'altro. Ma se le Aurora moderne andavano strette, le internazionali lo sono ancora di più.
Edit: sono riuscita a risalire al richiedente il vecchio codice, è la Mondial Equipment Italia srl, di Asti.
Ora c'è da capire se era il produttore o solo il distributore.
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TROVATA! 🙂
Una volta che a Google dai ciccia, poi le ricerche funzionano meglio...
Ho trovato un'altra penna Mondial Asti.
Si chiama Handy, è di chiara ispirazione Waterman, e sul retro della confezione riporta "made in Italy".
Ma: visto l'epoca (anni 90 credo), io non ci faccio molto affidamento.
E infatti salta fuori di nuovo la Montex, quella del video.
Con una penna Handy identica.
Allora, prima di tutto le foto, per una comparativa. Eppoi le informazioni sulla Montex.
Allora, la Montex è una azienda indiana.
Da quello che leggo, anche su FPN, è il leader indiano delle penne scolastiche.
Ha sedi in tutto il mondo (mondial!
).
Da quello che risulta dal video, a un certo punto è entrata a far parte del gruppo Pelikan, attualmente però non sono rintracciabili legami.
Le due penne Handy sono identiche.
La Mondial Asti risultava avere sede in una zona centrale di Asti, in uno stabile che non mi dà proprio l'idea potesse ospitare un impianto di iniezione.
Applicando il rasoio di Occam direi che:
- la Lus è definitivamente fuori questione
- la Mondial Asti era il distributore italiano
- il produttore era la Montex
Adesso vado da Abulafia e gli metto la scimmia per queste penne italo/indiane scolastiche!
Ho trovato un'altra penna Mondial Asti.
Si chiama Handy, è di chiara ispirazione Waterman, e sul retro della confezione riporta "made in Italy".
Ma: visto l'epoca (anni 90 credo), io non ci faccio molto affidamento.
E infatti salta fuori di nuovo la Montex, quella del video.
Con una penna Handy identica.
Allora, prima di tutto le foto, per una comparativa. Eppoi le informazioni sulla Montex.
Allora, la Montex è una azienda indiana.
Da quello che leggo, anche su FPN, è il leader indiano delle penne scolastiche.
Ha sedi in tutto il mondo (mondial!
Da quello che risulta dal video, a un certo punto è entrata a far parte del gruppo Pelikan, attualmente però non sono rintracciabili legami.
Le due penne Handy sono identiche.
La Mondial Asti risultava avere sede in una zona centrale di Asti, in uno stabile che non mi dà proprio l'idea potesse ospitare un impianto di iniezione.
Applicando il rasoio di Occam direi che:
- la Lus è definitivamente fuori questione
- la Mondial Asti era il distributore italiano
- il produttore era la Montex
Adesso vado da Abulafia e gli metto la scimmia per queste penne italo/indiane scolastiche!
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TROVATA! 🙂
Fantastico! Grazie mille, mi sono tolta una curiosità! Ora non mi resta che cercare le cartucce adatteEsme ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 12:50 La Mondial Asti risultava avere sede in una zona centrale di Asti, in uno stabile che non mi dà proprio l'idea potesse ospitare un impianto di iniezione.
Applicando il rasoio di Occam direi che:
- la Lus è definitivamente fuori questione
- la Mondial Asti era il distributore italiano
- il produttore era la Montex
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TROVATA! 🙂
E, effettivamente, Abulafia trovo tutto molto interessante

"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"