Anassila ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:45
Una domanda un po' eretica: premesso che ho una disabilità che porta con sé difficoltà di manipolazione fine e una spasticità, con conseguente bruttissima grafia e rischio di far fuori i pennini sempre dietro l'angolo, avete idee sull'uso della stilografica in condizioni così sfidanti?
- Cosa ne pensate delle roller a cartucce/converter o sferografiche?.. Magari quelle hanno i vantaggi delle stilografiche senza il problema della fragilità dei pennini? Inoltre, ci si possono godere gli inchiostri delle stilografiche... perciò magari unisco la scrittura fluida della stilo, la bellezza degli inchiostri (magari con converter...) senza sacrificare pennini?
Se potete, non bruciatemi sul rogo...
I roller a cartucce sono terribili nella manutenzione ( Non si possono pulire ) , li ho usati prima nella transizione dalle penne gel alle stilografiche e ancora oggi mi viene il ribrezzo solo a pensare alle pene che ho patito per far ripartire l'inchiostro quando ho cambiato cartuccia senza pulire la penna ( super neofita ). Se usi inchiostri rossi, arancioni e marroni e non li uso per un mese puoi dire addio alla penna perché non scriverà più come prima a meno di una pulizia extra profonda. Non ci sono problemi per quelli neri blu e verdi ( verde meno degli altri due ).
Attualmente quelle prodotte dalla Schneider, Herbin e Pilot ( V7 ) sono ideali per farsi un'idea di come si comportano e non costano neanche così tanto.
Però ti consiglierei di girare un pochino intorno alle stilografiche che sforzano meno la mano.
Credo che le penne prodotte per i bambini come il Lamy ABC e pelikan twist o pelikano, nonché tutte le penne con sezioni gommose e grandi, siano particolarmente efficienti nell'aiuto del controllo della grafia.
Evita penne con sezioni metalliche e sottili.
Il tratto ideale dovrebbe essere M o B che sono progettate per una pressione della mano maggiore rispetto a EF o F.