pbon ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2024, 15:53
Non sono esperto. Ma ho notato che alcuni metalli sono più flessibili. Io ho vari pennini jowo, e ho provato a fletterli. Questi jowo semplicemente non flettono, ma si piegano se li spingi troppo, si deformano in modo irreversibile e di norma sono rigidi.
Invece i pennini hongdian sono legittimamente flessibili e tornano nella posizione originale. Stesso vale per i jinhao che probabilmente sono prodotti dalla stessa azienda cinese.
Il pennino ahab è veramente flessibile, fatto apposta per flettere, non è un semplice pezzo di metallo qualsiasi, è differente. magari serve una forza sovrumana che porta a lasciare marchi sulla carta per "flettere" ahab non modificato, ma è comunque un vero e proprio pennino flessibile che funziona. Serve appunto una pressione bestiale, ma funziona e ahab torna a posto e non si deforma in modo irreparabile.
Pertanto ho concluso che non tutti i pennini possono essere considerati flessibili. Si vede che ci sono differenze nel metallo usato, o nel processo che porta a formarlo. Non ne ho idea.
Questa ipotesi l'ho validata dopo che ho comperato pennini cinesi da intinzione, sono "flessibili" ma solo grazie alla forma del pennino. Sono simili allo zebra G ma fatti di materiale differente e pertanto non hanno le medesime capacità.
La geometria, nei processi produttivi odierni, è senz'altro la componente principale per ottenere morbidezza e elasticità: dalla lunghezza del pennino, alla larghezza delle ali, alla curvatura, alla lunghezza della fenditura, a eventuali tagli, allo spessore della lamina... Tutto fa.
Il materiale dei pennini da intinzione come lo Zebra G e altri è un'altra caratteristica importante che porta con sé uno svantaggio non da poco: non sono fatti di acciaio inossidabile, ma di acciaio che tende a corrodersi al contatto con gli inchiostri.
Tra oro e acciaio inox dei pennini stilografici ci sono sicuramente differenze, ma in entrambi i casi si deve scendere a compromessi: l'acciaio va ammorbidito modificandone la geometria, l'oro deve diventare elastico mettendo in lega altri metalli (non troverai mai un pennino in oro puro 24kt perché è un metallo che si deforma e non torna in posizione).
L'antico metodo di laminazione dell'oro per produrre pennini flessibili come i vintage pare sia andato perso durante il secolo scorso. Da un certo punto in avanti tutti hanno smesso di fare pennini flessibili in quel modo, probabilmente per industrializzare i processi e contenere i costi.
pbon ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2024, 15:56
Comprerò un bilancino digitale su aliexpress dato che mi hai fatto venire la curiosità. Io personalmente non riesco a flettere nella scrittura veloce e la posizione della mano che uso per scrivere è differente da quella che uso per disegnare.
Pertanto io non riesco a flettere rapidamente, neanche con zebra G. Ma può darsi che altri riescano. Per quanto riguarda la scrittura normale, penso che potresti tirare qualche linea flessa con una pressione moderata. Ma tu riesci a scrivere veloce mentre fletti su e giù? Io no. La scrittura flessibile pare sia più lenta. Non vedo nessuno fare calligrafia velocemente, alla fine è un lavoro di precisione.
Va benissimo anche la normale bilancia da cucina, non serve qualcosa di professionale.
La flessione di un pennino davvero flessibile si ottiene anche nell'uso normale: solo tirando la penna verso il basso si crea una forza maggiore che tende a far aprire i rebbi (di qualche decimo, non si pretende un allargamento di 1mm) sufficiente a dare una certa variazione di tratto.
La flessibilità del pennino è, in genere, un qualcosa che costringe a rallentare la normale scrittura: si ha l'impressione che la mano vado e il pennino sia rimasto indietro, come se fosse poco scorrevole. È assolutamente normale avere una certa limitazione, anche se non impediscono la scrittura a velocità "normale". Semplicemente non van benissimo quando si scrive di corsa