Celebro a volte con un buon vino, condiviso con mia moglie, con una cena fuori, vestiti eleganti, con un giorno di vacanza. A volte con un regalo, che é il modo più facile e ha il vantaggio di perdurare, a ricordo e a monito.
Ho passato mesi, durante il mio tempo libero, ad ideare, poi a raccogliere la documentazione, a fare le fotografie pensate espressamente per illustrare le mie idee, e infine a scrivere, a correggere e a impaginare il mio "Trattatello di Bohème" (https://6f33fa7f78ea46e2aaca-my.sharepo ... Q?e=0O0xQG).
Chi, come me, si diletta a fare di queste cose, sa che si tratta di molto più che la cronistoria di un gruppo di penne. E' un autoritratto del proprio sentire, una confessione dei propri gusti e delle proprie manie, una dichiarazione delle credenze estetiche, un atto di fede nel valore della "funzione" e una lettura epocale della contemporaneità attraverso una classe di oggetti che esulano dalla loro particolarità per diventare metafore del nostro tempo. Il "Trattatello" non é stato un lavoro, ma una piccola opera per me e per i miei cari, e per voi amici, che dice molte cose di Bohème e alcune cose di me stesso. Per questo bisognava celebrare che fosse giunto al traguardo.
L'ho celebrato dall'interno dell'operetta, facendomi dono di una penna Bohéme.
Qui ve ne svelo l'involucro, accanto ad altre due penne della stessa serie, una piccola con pennino retrattile e una Midsize in finiture platinate.
Dalla scatola si intende che si tratta di una penna Solitaire. Per me, per un uomo molto maturo come me, questa é la più bella delle Bohéme. Un sogno - che ho sempre trovato troppo costoso - diventato realtà. Un premio. Una vera celebrazione di Bohéme e del mio sentire per queste belle penne.
Nei prossimi giorni, per chi non l'abbia indovinato già, vi presenterò la mia nuova penna.