Oggi ho condotto una prova di scrittura copiando alcune frasi dal libro di Hebborn "italico per italiani" usando rispettivamente una Artpen con pennino 1.1 e un pennino Mitchell 3.5, inchiostro Pelikan 4001 Brilliant Black . La carta, nonostante i 100gr/mq dichiarati da Pigna, non è il massimo per questo tipo di scrittura perchè l'inchiostro "trapassa" molto facilmente ed il tratto se è troppo umido perde di nitidezza. Il quaderno è un A4 Monocromo con le righe per gli esercizi delle scuole elementari, la cui spaziatura trovo ottimale per scritture con pennini con larghezza di tratto di circa 1mm.
Aldilà della qualità della scrittura (ricordo che sono sempre alle prime armi e che sono un pò capriccioso con gli esercizi), le differenze tra le due penne mi sembrano evidenti: pur avendo una buona definizione, la Artpen della Rotring ingrossa un pò troppo il tratto, anche se comunque si può scrivere decentemente e con comodità.
Nella seconda parte dello scritto, il pennino Mitchell 3.5 con tutte le sue idiosincrasie (scrittura variabile a seconda della posizione del serbatoio, prestazioni non sempre costanti, ricerca costante di una messa a punto da parte di chi scrive), offre a mio parere il compromesso migliore, perfino al confronto del molto stimabilissimo pennino Brause, tra precisione e spessore del tratto. In particolare amo la finezza dei tratti sottili e la facilità con cui si possono controllare quelli di spessore maggiore. Spero che dalla scansione si possano notare le differenze.
Ogni commento è il benvenuto, ed anche i suggerimenti al calligrafo della domenica.
