Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Penne stilografiche leggere o pesanti, cosa preferite
- Koten90
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Penne stilografiche leggere o pesanti, cosa preferite
Purtroppo il bilanciamento di una penna è troppo anatomico-dipendente per essere standardizzato.
Pur impugnando la penna nello stesso modo, la larghezza della mano fa l'inclinazione della penna: una mano più fine e affusolata farà meno spessore tra piano di appoggio e penna e la penna risulterà più orizzontale, scaricando più il peso sulla mano che sul foglio (supponendo che il foglio sia sullo stesso piano d'appoggio della mano); viceversa, una manona molto larga terrà la stessa penna più in verticale, facendola risultare più leggera sulla mano e, magari, meno scorrevole perché costretta a lavorare in punta.
Se poi consideriamo la grande varietà di modi di impugnare la penna da persona a persona, la necessità di scrivere le ultime righe del foglio di un quaderno spiralato da 100 fogli (con la mano per forza giù dal quaderno con 2-3cm di dislivello) o magari l'essere mancini...
Posso dire che con la Justus mi sembra di avere la penna sbilanciata in avanti, ma il baricentro casca a 64mm dalla punta (48% della lunghezza, praticamente al centro). La Custom Urushi che ha baricentro al 50% della lunghezza (76mm dalla punta) sembra quasi tirare indietro.
Pur impugnando la penna nello stesso modo, la larghezza della mano fa l'inclinazione della penna: una mano più fine e affusolata farà meno spessore tra piano di appoggio e penna e la penna risulterà più orizzontale, scaricando più il peso sulla mano che sul foglio (supponendo che il foglio sia sullo stesso piano d'appoggio della mano); viceversa, una manona molto larga terrà la stessa penna più in verticale, facendola risultare più leggera sulla mano e, magari, meno scorrevole perché costretta a lavorare in punta.
Se poi consideriamo la grande varietà di modi di impugnare la penna da persona a persona, la necessità di scrivere le ultime righe del foglio di un quaderno spiralato da 100 fogli (con la mano per forza giù dal quaderno con 2-3cm di dislivello) o magari l'essere mancini...
Posso dire che con la Justus mi sembra di avere la penna sbilanciata in avanti, ma il baricentro casca a 64mm dalla punta (48% della lunghezza, praticamente al centro). La Custom Urushi che ha baricentro al 50% della lunghezza (76mm dalla punta) sembra quasi tirare indietro.
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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- Abulafia
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Penne stilografiche leggere o pesanti, cosa preferite
È interessante leggere tanti pareri su tanti aspetti su cui non ho mai ragionato o ragionato pochissimo.
Per quel che mi riguarda ancora devo ben capire cosa mi piace della forma, del peso e del bilanciamento di una stilografica.
Sicuramente ho bisogno di penne lunghe e in cui il peso non sia troppo spostato né lato scrittura, né lato terminale del fusto.
Le penne troppo leggere non riesco a gestirle, di questo ormai sono abbastanza convinto; quindi dovrei schierarmi dalla parte di quelle pesanti, pur non sapendo se ne ho effettivamente provata una, non avendo mai fatto attenzione a questo dato.
In più incidono anni di abitudine con la biro, sicuramente più leggera ma utile a bilanciare la forza che utilizzavo per farla scrivere calcando come se dovessi raggiungere il centro della terra tramite il quaderno
Per quel che mi riguarda ancora devo ben capire cosa mi piace della forma, del peso e del bilanciamento di una stilografica.
Sicuramente ho bisogno di penne lunghe e in cui il peso non sia troppo spostato né lato scrittura, né lato terminale del fusto.
Le penne troppo leggere non riesco a gestirle, di questo ormai sono abbastanza convinto; quindi dovrei schierarmi dalla parte di quelle pesanti, pur non sapendo se ne ho effettivamente provata una, non avendo mai fatto attenzione a questo dato.
In più incidono anni di abitudine con la biro, sicuramente più leggera ma utile a bilanciare la forza che utilizzavo per farla scrivere calcando come se dovessi raggiungere il centro della terra tramite il quaderno
- rolex hunter
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Penne stilografiche leggere o pesanti, cosa preferite
se hai una Jinhao 159 (non la X159 in resina), quella vecchia in metallo, pesa 48 gr.
Mi piaceva da matti quella gialla (understatement non è nelle mie corde, per le penne..... )
Ricevuta (costava 2 soldi, oggi FORSE, con un po' di attenzione, si riesce ancora a pagarla meno di 10€), messo il pennino a bagno (2 giorni), caricato l'inchiostro....
Neanche 3 righe e l'ho offerta in dono ad un collega con l'affermazione "per me è troppo pesante; se ti piace prendila";
Sta ancora sulla sua scrivania (ma in realtà non so se la usi....).
il mio punto di vista sul peso ???
Più una penna è leggera, meglio mi sento (non mi è mai capitato di pensare "troppo leggera"); all'opposto, limite massimo di accettabilità: diciamo una aurora 88 big millerighe (quella con l'overlay completo).
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Penne stilografiche leggere o pesanti, cosa preferite
Il peso per quanto mi riguarda è ininfluente, a meno che non sia proprio un mattone. Sono d'accordo con chi sostiene che intervengono più fattori per preferire una penna piuttosto che altra solo rispetto alle sue caratteristiche morfologiche. Ho le mani piuttosto grandi (10 1/2) per cui dovrei protendere verso penne "anabolizzate" invece in effetti non è cosi: il metro di paragone della forma più funzionale per me è l'Aurora 88 big, 15 g. senza cappuccio (io scrivo sempre senza calzare il cappuccio) ma mi trovo bene, anzi benissino con Parker 45 (9 g.), meno bene con Pelikan 250 (10 g,) perchè sembra che scappi via; per paradosso con una Sheaffer Legacy II 864 GT (25 g.) dopo poche pagine mi stanca la mano, per contro con una Montegrappa Historia (28 g.) potrei continuare ad oltranza . Quindi per me il peso è solo una piccola percentuale nel complesso delle caratteristiche di forma che sono proprie di una determinata penna, forse ben più importante, come già evidenziato da altri, è la dislocazione del peso .
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“
Giuseppe
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Ho ormai quasi una decina di Jinhao, ma ovviamente non quella, proprio perché non trovo la combinazione giusta tra prezzo di mio gusto e colore di mio gusto. Anche io sono decisamente a favore di colorazioni ed estetiche "meno convenzionali" e già la forma della 159 mi sembra un po' troppo "classica" per prenderla in una versione che non sia almeno un po' "caciarona".rolex hunter ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2024, 17:57
se hai una Jinhao 159 (non la X159 in resina), quella vecchia in metallo, pesa 48 gr.
Mi piaceva da matti quella gialla (understatement non è nelle mie corde, per le penne..... )
Ricevuta (costava 2 soldi, oggi FORSE, con un po' di attenzione, si riesce ancora a pagarla meno di 10€), messo il pennino a bagno (2 giorni), caricato l'inchiostro....
Ma ero diventato curioso e ho pesato qualcuna delle penne che ho: le uniche ad arrivare a 30 grammi sono la Jinhao 9019 (30g, carica e con cappuccio) e la Moonman A1 (31g, scarica).
Di nessuna delle due avverto il peso quando scrivo.
- Koten90
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La 9019 perde 1/3 del peso quando la apri (saranno 10-12g solo il cappuccio)
La A1 è l’esatto clone della Capless (di cui ricordavo 32g con cartuccia piena) e infatti ho preferito decisamente la A2 (in plastica e più sottile) che marca 21g
Alessio Pariani
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In ogni caso la 9019 (che comunque utilizzo anche a cappuccio calzato...) pesa meno della A1, che comunque non mi dà alcun fastidio (come altre penne sui 25-29 grammi in mio possesso). Insomma, dovrei provare qualcosa oltre i 35 o oltre i 40 per vedere se sento differenze. Prima o poi capiterà
- Koten90
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Dipende sempre da quanto si deve scrivere. Se è poca roba preferisco anche io una penna di maggior sostanza con un pennino grande. Quando si parla di 3-4 ore di appunti, se non la giornata intera, allora comincio a centellinare.
Penso che 2-3 pagine di resistenza con qualsiasi cosa le abbiano tutti (magari non chi è abituato a scegliere tra un’ultraleggera o l’altra, corta e sottile)
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Alessio Pariani
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Io l’ho rimandata ad Amazon la mia. Troppo sbilanciata all’indietro. Era proprio spiacevole da usare anche per poco
Alessio Pariani
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Il problema di una m800 è che diventa bello solo con un tratto grosso e una mano grossa...
Ho usato 4 m800 diverse di taglia M , alla fine ne ho tenuto 1 per il colore molto raro ormai , preferisco di gran lunga il 200/400 , dovrei provare il 600, rimpiango di non aver preso quella viola al mercatino
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4 ore di fila mai, ma un paio di paia di ore in una serata / nottata le ho fatte sia con la 9019 che con la A1, che con altre penne (spesso alternandole ogni tot pagine). Sono abbastanza grafomaneKoten90 ha scritto: ↑mercoledì 10 aprile 2024, 21:02 Dipende sempre da quanto si deve scrivere. Se è poca roba preferisco anche io una penna di maggior sostanza con un pennino grande. Quando si parla di 3-4 ore di appunti, se non la giornata intera, allora comincio a centellinare.
Penso che 2-3 pagine di resistenza con qualsiasi cosa le abbiano tutti (magari non chi è abituato a scegliere tra un’ultraleggera o l’altra, corta e sottile)
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RisottoPensa ha scritto: ↑mercoledì 10 aprile 2024, 21:52
Il problema di una m800 è che diventa bello solo con un tratto grosso e una mano grossa...
Beh io ho mani dalle dimensioni medie ma la m800 mi piace come penna da firma sopratutto dopo che le ho inserito un delizioso pennino IB. Ma per la scrittura normale uso con grandissimo piacere o una Optima o una Sonnet.
M200/400 sono per me un po' troppo piccine ma la m600 è giusta. Non troppo piccola né troppo grande.
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Perfetta nella media, se solo la pelikan volesse tirare fuori una bella m600 in tartaruga marrone...
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Una penna bilanciata assolutamente ma comunque con un certo peso. Devo sentirla in mano.
Pelikan M215 per la mia mano la trovo un giusto compromesso con pennino della M405 è diventata una delle mie penne di riferimento
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