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19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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La penna italiana e la poesia giapponese
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La penna italiana e la poesia giapponese
Buonasera carissimi! Volevo condividere con voi una bella poesia in cui mi sono imbattuto studiando un racconto storico del XII secolo, lo Ōkagami 大鏡 (Grande Specchio).
La poesia è già attestata in raccolte precedenti, e il testo gli costruisce attorno un racconto.
Ho voluto trascriverla usando una delle penne che mi danno più soddisfazioni dal punto di vista della scrittura: la Astura Nova n. 108. Ha un pennino con cui riesco ad avvicinarmi al tratto "da pennello".
Una mia traduzione molto approssimativa e che non rende giustizia alla bellezza dei versi è:
Quando spira il freddo vento che scende dal monte Ogura e dal monte Arashi [due alture vicino Kyoto poste una di fronte all'altra, n.d.t.], le foglie rosse si spandono attaccandosi sulle vesti della gente, e sembra che tutti indossino vesti di broccato
La grafia richiede ancora tanto lavoro, ma ho molto tempo per fare esercizio
Trovo interessante coniugare la passione stilografica e quella per la poesia giapponese.
E voi quali connubi "strani" (che non siano cioè la pura calligrafia) fate?
La poesia è già attestata in raccolte precedenti, e il testo gli costruisce attorno un racconto.
Ho voluto trascriverla usando una delle penne che mi danno più soddisfazioni dal punto di vista della scrittura: la Astura Nova n. 108. Ha un pennino con cui riesco ad avvicinarmi al tratto "da pennello".
Una mia traduzione molto approssimativa e che non rende giustizia alla bellezza dei versi è:
Quando spira il freddo vento che scende dal monte Ogura e dal monte Arashi [due alture vicino Kyoto poste una di fronte all'altra, n.d.t.], le foglie rosse si spandono attaccandosi sulle vesti della gente, e sembra che tutti indossino vesti di broccato
La grafia richiede ancora tanto lavoro, ma ho molto tempo per fare esercizio
Trovo interessante coniugare la passione stilografica e quella per la poesia giapponese.
E voi quali connubi "strani" (che non siano cioè la pura calligrafia) fate?
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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La mia professoressa di Tecnica delle medie adorava le poesie giapponesi, e ricordo vagamente ancora che usò 2-3 lezioni per farci scrivere queste poesie giapponesi da 3 versi.
Interessante, ma la traduzione ( non la tua ) in italiano non rende giustizia al significato originale, credo sia necessario sapere il giapponese per comprendere a pieno la loro bellezza.
Interessante, ma la traduzione ( non la tua ) in italiano non rende giustizia al significato originale, credo sia necessario sapere il giapponese per comprendere a pieno la loro bellezza.
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E' un Haiku ? Comunque bella e raffinata .
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“
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Caro Enrico,
la stilografica per me è il sismografo delle emozioni, traccia lo stato d'animo nel tratto, tanto più è vero quanto più personali e sentite sono le parole da scrivere. Mi dedico sporadicamente a segnare i mie pensieri, dedico attenzione nel tratto per il piacere di scorgere poi la bellezza nel segno oltre che nel significato. Ci riesco? non lo so , ci provo
la stilografica per me è il sismografo delle emozioni, traccia lo stato d'animo nel tratto, tanto più è vero quanto più personali e sentite sono le parole da scrivere. Mi dedico sporadicamente a segnare i mie pensieri, dedico attenzione nel tratto per il piacere di scorgere poi la bellezza nel segno oltre che nel significato. Ci riesco? non lo so , ci provo
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Entrambi vi state riferendo allo haiku, che è una forma moderna (non contemporanea) di poesia; qui si tratta di un waka, che è il metro classico della poesia giapponese, è composto da 5 versi, rispettivamente di 5-7-5-7-7 more.
Effettivamente ci sono delle figure retoriche molto difficilmente traducibili in italiano: quella che più mi salta all'occhio (e che è notata dai curatori dell'edizione critica del testo) è il fatto che la parola "arashi" sia usata nel doppio senso di nome proprio di un monte (il monte Arashi appunto) e del termine che indica il vento impetuoso di montagna, spesso frammisto a pioggia e/o neve.
Effettivamente ci sono delle figure retoriche molto difficilmente traducibili in italiano: quella che più mi salta all'occhio (e che è notata dai curatori dell'edizione critica del testo) è il fatto che la parola "arashi" sia usata nel doppio senso di nome proprio di un monte (il monte Arashi appunto) e del termine che indica il vento impetuoso di montagna, spesso frammisto a pioggia e/o neve.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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La penna italiana e la poesia giapponese
Adesso capisco la tua predilezione per il mondo del pennino "flessibile-elastico-soft", decisamente più in grado di trasferire sulla carta in modo visibile gli stati d'animomaumau ha scritto: ↑lunedì 8 aprile 2024, 22:15 la stilografica per me è il sismografo delle emozioni, traccia lo stato d'animo nel tratto, tanto più è vero quanto più personali e sentite sono le parole da scrivere. Mi dedico sporadicamente a segnare i mie pensieri, dedico attenzione nel tratto per il piacere di scorgere poi la bellezza nel segno oltre che nel significato. Ci riesco? non lo so , ci provo
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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Buonasera a tutti!
Ho deciso di scrivere un altro waka con un'altra fidata penna italiana: in questo caso una Omas Extra ogivale in celluloide.
La traduzione riportata nell'edizione del Wakanrōeishū a cura di Andrea Maurizi e Ikuko Sagiyama (Edizioni Ariele, 2016) è la seguente:
Il palpito della primavera,
Invero, avverto in me stesso:
Nell'apice della fioritura
Nessun potrà mai avere
L'animo quieto
Ho deciso di scrivere un altro waka con un'altra fidata penna italiana: in questo caso una Omas Extra ogivale in celluloide.
La traduzione riportata nell'edizione del Wakanrōeishū a cura di Andrea Maurizi e Ikuko Sagiyama (Edizioni Ariele, 2016) è la seguente:
Il palpito della primavera,
Invero, avverto in me stesso:
Nell'apice della fioritura
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Enrico
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La penna italiana e la poesia giapponese
La coincidenza tra meteo nelle poesie che scrivi e quello attuale mi fa pensare che vivi qui vicino: lunedì tirava vento e si preparava alla pioggia, anche se i 31ºC di oggi fanno più pensare all’estate.
Se già non l’hai provato, ti consiglio tantissimo il videogame “Ghost of Tsushima” che la tua passione per la cultura giapponese apprezzerà tantissimo
C’è anche una sorta di minigioco di composizione di haiku
Se già non l’hai provato, ti consiglio tantissimo il videogame “Ghost of Tsushima” che la tua passione per la cultura giapponese apprezzerà tantissimo
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Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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In verità le poesie di questa antologia sono già divise in argomenti stagionali, e io ne ho scelta una dalla sezione "Atmosfere primaverili"
Si conosco il gioco, io non sono (più) un videogiocatore, ma sono sicuro che mio fratello ci abbia giocato, anche se non mi ricordo il suo parere. Mi pare sia considerato molto bene.
Si conosco il gioco, io non sono (più) un videogiocatore, ma sono sicuro che mio fratello ci abbia giocato, anche se non mi ricordo il suo parere. Mi pare sia considerato molto bene.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに巻き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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Con 31 gradi il 13 di aprile ci credo che non hai l'animo quieto , che per poco non ti viene una vampata di calore appena esci di casa.Koten90 ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 21:54 La coincidenza tra meteo nelle poesie che scrivi e quello attuale mi fa pensare che vivi qui vicino: lunedì tirava vento e si preparava alla pioggia, anche se i 31ºC di oggi fanno più pensare all’estate.
Se già non l’hai provato, ti consiglio tantissimo il videogame “Ghost of Tsushima” che la tua passione per la cultura giapponese apprezzerà tantissimo
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( 27* da me , settimana scorsa 17 )
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Qui ha fatto temporali con 11° 3 giorni fa… ieri e oggi sono uscito in bici e si bolliva.RisottoPensa ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 22:20 Con 31 gradi il 13 di aprile ci credo che non hai l'animo quieto , che per poco non ti viene una vampata di calore appena esci di casa.
( 27* da me , settimana scorsa 17 )
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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Rinfresco l'argomento con una waka appena trascritto con la mia fidata Astura Nova.
La traduzione della poesia di Ikuko Sagiyama recita:
Nel cielo immenso
Il chiaro di luna
È sì gelido e diafano
Che l'acqua che lo mirava
Si è ghiacciata per prima
Non è molto in sintonia con il clima attuale, è quella che mi è capitata sotto mano .
La traduzione della poesia di Ikuko Sagiyama recita:
Nel cielo immenso
Il chiaro di luna
È sì gelido e diafano
Che l'acqua che lo mirava
Si è ghiacciata per prima
Non è molto in sintonia con il clima attuale, è quella che mi è capitata sotto mano .
Enrico
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non capisco nulla di giapponese...
ma rimango affascinato dal tratto
mi sembra quasi un peccato che quei bei segni siano imprigionati dai quadretti...
lo dico con ammirazione
meriterebbero un foglio bianco
ma rimango affascinato dal tratto
mi sembra quasi un peccato che quei bei segni siano imprigionati dai quadretti...
lo dico con ammirazione
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La penna italiana e la poesia giapponese
Enrico: I tuoi "segni" (non posso ahimè vedervi altro) sono molto belli, così come le penne con le quali li hai scritti.
Però, mi chiedevo, ha per te qualche irrinunciabile utilità usare fogli di carta a quadretti? In quel rado equilibrio di segni, nella raffinata dolcezza del loro significato, i quadretti stonano come qualcosa di totalmente fuori posto, privo di grazia. E che cosa é la bella scrittura, se non grazia dell'inchiostro?
La carta definisce lo spazio dove la mano addestrata piega la penna e l'inchiostro per raggiungere l'equilibrio tra scritto, detto e dipinto. Una buona carta, magari di quelle fatte a mano, tipo amalfitana, e il rispetto rigoroso degli spazi marginali che corrisponde al tuo "progetto" di scrittura, potrebbero fare dei tuoi waka delle piccole opere di grande soddisfazione.
Però, mi chiedevo, ha per te qualche irrinunciabile utilità usare fogli di carta a quadretti? In quel rado equilibrio di segni, nella raffinata dolcezza del loro significato, i quadretti stonano come qualcosa di totalmente fuori posto, privo di grazia. E che cosa é la bella scrittura, se non grazia dell'inchiostro?
La carta definisce lo spazio dove la mano addestrata piega la penna e l'inchiostro per raggiungere l'equilibrio tra scritto, detto e dipinto. Una buona carta, magari di quelle fatte a mano, tipo amalfitana, e il rispetto rigoroso degli spazi marginali che corrisponde al tuo "progetto" di scrittura, potrebbero fare dei tuoi waka delle piccole opere di grande soddisfazione.
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Il fuso è diverso ma la percezione è la stessa...fufluns ha scritto: ↑martedì 28 maggio 2024, 21:48 Enrico: I tuoi "segni" (non posso ahimè vedervi altro) sono molto belli, così come le penne con le quali li hai scritti.
Però, mi chiedevo, ha per te qualche irrinunciabile utilità usare fogli di carta a quadretti? In quel rado equilibrio di segni, nella raffinata dolcezza del loro significato, i quadretti stonano come qualcosa di totalmente fuori posto, privo di grazia. E che cosa é la bella scrittura, se non grazia dell'inchiostro?
La carta definisce lo spazio dove la mano addestrata piega la penna e l'inchiostro per raggiungere l'equilibrio tra scritto, detto e dipinto. Una buona carta, magari di quelle fatte a mano, tipo amalfitana, e il rispetto rigoroso degli spazi marginali che corrisponde al tuo "progetto" di scrittura, potrebbero fare dei tuoi waka delle piccole opere di grande soddisfazione.
Pensiero identico!