Stanno pian piano arrivando gli ultimi ordini (mancano giusto una quindicina di penne ) e poi mi calmerò per un bel po', godendomi quel che è arrivato e facendomi un'idea più precisa di quel che mi piace, non mi piace, mi piace a momenti, mi piace in determinate situazioni e quant'altro.
Alle penne si stanno unendo anche un po' di inchiostri: dopo l'immancabile Pelikan 4001 Royal Blue e i 10 colori Karkos da notositocineseperoccindetalispendaccioni, sono arrivati anche quattro Ostrich Sheen cinesi, e sono in attesa di altre quattro boccettine dall'India e quattro da... Isernia, dove ho scoperto esserci un noto e fornitissimo negozio specializzato che, prima o poi, provvederò a visitare anche fisicamente
Detto ciò, passo alle solite impressioni d'uso del neofita grafomane e logorroico (seguendo la numerazione che ho dato negli altri post).
19) Hero 565
Come detto in alcuni post precedenti, la Hero (e la sua galassia) è finita in testa alle mie simpatie collezionistiche per motivi imperscrutabili. Ne avevo prese due (questa 565 e una 616), ma una delle due è stata inopinatamente sostituita dal venditre con un altro modello che già avevo (la 007, rimborsatami), quindi la 565 è rimasta sola soletta a godersi un posto al sole.
È la versione più cicciotta delle altre altre penne Hero in mio possesso (in particolare della 329) e in qualche inserzione la definiscono "jumbo", anche se a me sembra piuttosto normale (e sono le altre a sembrare sottili).
L'ho provata con l'inchiostro Karkos "Purple", che conferma le altalenanti caratteristiche dei prodotti del marchio: alcuni inchiostri sono secchi e meno fluidi (turchese, verde, arancione), altri invece abbondanti e lubrificati (nero, viola), altri ancora sono una via di mezzo (marrone, rosso, bordeaux), mentre ancora devo provare rosa e blu.
Mi aspettavo buoni risultati dalla 565, visto che la 329 mi era piaciuta molto, tranne per le dimensioni. Posso confermare che la 565 scrive molto bene e con un tratto e un attrito che trovo perfettamente naturali per il mio modo di scrivere; infatti la mia grafia appare "normale" ai miei occhi, mentre con altre penne tende a modificarsi almeno per un paio di pagine prima di abituarmi alle nuove caratterisitche.
La circonferenza più ampia me la fa stare in mano molto più comodamente e con minore affaticamento, ma la lunghezza è ancora un po' corta rispetto ai mie gusti, anche con il cappuccio calzato.
Le finiture sono quel che devono essere su una penna da un euro e rotti, ma il cappuccio ha un gradevolissima clip a molla che non mi era mai capitata negli altri modelli. Il caricamento è tramite un converter curiosamente senza elicoide, ma semplicemente da tirare su e giù a mano.
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Ultimi arrivi - Asvine e Hero.
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21*) Asvine P20.
Questo è stato il primo acquisto che ha sforato il budget di 14,99€ per penna che mi ero dato.
Ma visto che con i saldi costava appena 5€ in più, mi sono detto "a sto punto..." (cit.).
Mi era stata ottimamente descritte e avevo visto e letto buone recensioni, nonché ero curioso di provare un caricamento a pistole; inoltre è una delle poche penne in offerta ad avere un pennino gradato "M" e non i soliti fini ed extrafini di cui ho già abbondanza (e che, nel caso dell'EF, ho capito non essere granché di mio gradimento).
Insomma come è, come non è, ho comprato questa Asvine P20 in colorazione "magic purple".
In quanto a consistenza, pesa e dà buone sensazioni al tatto, benché io continui a preferire il contatto con il metallo alla plastica/resina/quello che è; non so darvi informazioni sulla qualità dei materiali perché non ho esperienza per discernere il bene dal male. Però posso dire che il colore è molto bello, la fantasia anche e i riflessi altrettanto.
Il caricamento a pistone, che mi pare particolarmente "lodato & pregiato" dagli appassionati, ahimé non mi risulta così gradevole. Per ora continuo a preferire nettamente il sistema a cartuccia/converter e quello inconsueto "a fisarmonica" della Sojuz.
Le dimensioni sono consone e comode per la mia mano, forse ci sarebbe andato bene anche un pennino più grande.
Come scrive?
Molto bene: con l'inchiostro Ostrich Sheen "Love the sea" il flusso è abbondantissimo e la scorrevolezza eccellente (anche se non totalmente senza attriti come nel caso della Jinhao 75) e, grazie al tratto generoso della penna, si nota tranquillamente lo "sheen".
In fin dei conti è una gran bella penna, ma non so se valga così tanto di più di altre cinesi che ho precedentemente comprato, in particolare della Jinhao 9019 e della Jinhao 75 (entrambe pagate poco più di sei euro), o della Majohn A1 e della Hongdian 1851 (entrambe pagate 14€ e rotti).
La mia esperienza in altro tipo di prodotti mi insegna che di solito c'è (molta) più differenza tra prodotti di 1€ e 10€ che fra quelli da 10€ e 100€ (e ancor meno tra quelli tra 100€ e 1000€); per ora le penne mi danno la stessa idea (il che significa che con ogni probabilità non affronterò mai quelle da x00€, a meno di innamoramenti folli)
*(il numero è 21 e non 20 perché la 20 è in attesa di prova con un inchiostro specifico che mi arriverà solamente in settimana).
A voi le solite foto.
Questo è stato il primo acquisto che ha sforato il budget di 14,99€ per penna che mi ero dato.
Ma visto che con i saldi costava appena 5€ in più, mi sono detto "a sto punto..." (cit.).
Mi era stata ottimamente descritte e avevo visto e letto buone recensioni, nonché ero curioso di provare un caricamento a pistole; inoltre è una delle poche penne in offerta ad avere un pennino gradato "M" e non i soliti fini ed extrafini di cui ho già abbondanza (e che, nel caso dell'EF, ho capito non essere granché di mio gradimento).
Insomma come è, come non è, ho comprato questa Asvine P20 in colorazione "magic purple".
In quanto a consistenza, pesa e dà buone sensazioni al tatto, benché io continui a preferire il contatto con il metallo alla plastica/resina/quello che è; non so darvi informazioni sulla qualità dei materiali perché non ho esperienza per discernere il bene dal male. Però posso dire che il colore è molto bello, la fantasia anche e i riflessi altrettanto.
Il caricamento a pistone, che mi pare particolarmente "lodato & pregiato" dagli appassionati, ahimé non mi risulta così gradevole. Per ora continuo a preferire nettamente il sistema a cartuccia/converter e quello inconsueto "a fisarmonica" della Sojuz.
Le dimensioni sono consone e comode per la mia mano, forse ci sarebbe andato bene anche un pennino più grande.
Come scrive?
Molto bene: con l'inchiostro Ostrich Sheen "Love the sea" il flusso è abbondantissimo e la scorrevolezza eccellente (anche se non totalmente senza attriti come nel caso della Jinhao 75) e, grazie al tratto generoso della penna, si nota tranquillamente lo "sheen".
In fin dei conti è una gran bella penna, ma non so se valga così tanto di più di altre cinesi che ho precedentemente comprato, in particolare della Jinhao 9019 e della Jinhao 75 (entrambe pagate poco più di sei euro), o della Majohn A1 e della Hongdian 1851 (entrambe pagate 14€ e rotti).
La mia esperienza in altro tipo di prodotti mi insegna che di solito c'è (molta) più differenza tra prodotti di 1€ e 10€ che fra quelli da 10€ e 100€ (e ancor meno tra quelli tra 100€ e 1000€); per ora le penne mi danno la stessa idea (il che significa che con ogni probabilità non affronterò mai quelle da x00€, a meno di innamoramenti folli)
*(il numero è 21 e non 20 perché la 20 è in attesa di prova con un inchiostro specifico che mi arriverà solamente in settimana).
A voi le solite foto.
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Ultimi arrivi - Asvine e Hero.
Avute entrambe , non c’è paragone a livello qualitativo , la Asvine vince a mani basse .
Complimenti per le belle presentazioni !
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dato che hai ormai sforato il limite dei 15 euro e ti sei approssimato ai 20, puoi per le prossime esperienze dare una occhiata alla Majohn T5.
E' effettivamente una copia spudorata della Aurora Optima, tuttavia avendola provata è innegabile che si tratti di una penna dalla performance decorosa. Per ergonomia deve tutto ad Aurora, ma è per la sua ergonomia che la ritengo interessante al costo di un ventesimo della Optima.
Sul sito di ecommerce cinese va cercata l'offerta opportuna perché è in vendita intorno ai 25 euro spedizione inclusa, alcune offerte la danno intorno ai 20 euro ma spedizione esclusa, ma poi a cercar bene c'è qualcuno che la propone a 17-18 euro spedizione inclusa...
Qui una mia valutazione più dettagliata a confronto della vera Optima (ultimo post nel thread)
viewtopic.php?t=25699&start=30
E' effettivamente una copia spudorata della Aurora Optima, tuttavia avendola provata è innegabile che si tratti di una penna dalla performance decorosa. Per ergonomia deve tutto ad Aurora, ma è per la sua ergonomia che la ritengo interessante al costo di un ventesimo della Optima.
Sul sito di ecommerce cinese va cercata l'offerta opportuna perché è in vendita intorno ai 25 euro spedizione inclusa, alcune offerte la danno intorno ai 20 euro ma spedizione esclusa, ma poi a cercar bene c'è qualcuno che la propone a 17-18 euro spedizione inclusa...
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Due penne molto belle, le ho prese entrambe poco tempo fa e ancora non ho avuto modo di provarle.
La Hero mi aveva incuriosito quando cercavo una penna leggera, con pennino carenato e larga, perché come dici anche tu, sono effettivamente comode (almeno per chi come me ha le mani grandi), a patto di usarla con cappuccio calzato.
Le penne con pennino carenato più famose soffrono l'essere per lo più strette e lunghe, le più larghe le ho trovate forse in alcune vintage.
Le principali critiche che ho letto online riguardano il pennino che di fatto è un M.
Vedo che anche tu hai preso il modello nuovo, che dovrebbe essere contrassegnato dalla freccia dorata in corrispondenza del pennino e ha il nuovo sistema di caricamento, decisamente migliore di quello precedente con la sacca.
Riguardo la Asvine, mi sembra una buona penna come tutta la produzione di questo marchio. Ciò che me l'ha fatta venire un pochino a noia, almeno a me, è che la penna in alcune sue parti è "liberamente ispirata" ad un noto altro produttore famoso per le resine. Ecco, la Asvine la trovo una bella penna, soprattutto se inquadrata nella sua fascia di prezzo. L'altro produttore però produce penne, decisamente più costose, che trovo veramente di un altro livello, belle anche solo da tenere e rigirare in mano per vederne i riflessi al sole.
Inoltre il materiale di cui è fatta la Asvine mi ha dato la sensazione di tenere in mano un pezzo di plastica. Sono sicuro che la qualità dei materiali non sia in realtà bassa per la sua fascia di prezzo, tuttavia, sarà per la finestra trasparente, sarà il tipo di colorazioni, sarà per altro, tenerla in mano mi da psicologicamente una sensazione plasticosa che non riesco a togliermi dalla testa.
La Hero mi aveva incuriosito quando cercavo una penna leggera, con pennino carenato e larga, perché come dici anche tu, sono effettivamente comode (almeno per chi come me ha le mani grandi), a patto di usarla con cappuccio calzato.
Le penne con pennino carenato più famose soffrono l'essere per lo più strette e lunghe, le più larghe le ho trovate forse in alcune vintage.
Le principali critiche che ho letto online riguardano il pennino che di fatto è un M.
Vedo che anche tu hai preso il modello nuovo, che dovrebbe essere contrassegnato dalla freccia dorata in corrispondenza del pennino e ha il nuovo sistema di caricamento, decisamente migliore di quello precedente con la sacca.
Riguardo la Asvine, mi sembra una buona penna come tutta la produzione di questo marchio. Ciò che me l'ha fatta venire un pochino a noia, almeno a me, è che la penna in alcune sue parti è "liberamente ispirata" ad un noto altro produttore famoso per le resine. Ecco, la Asvine la trovo una bella penna, soprattutto se inquadrata nella sua fascia di prezzo. L'altro produttore però produce penne, decisamente più costose, che trovo veramente di un altro livello, belle anche solo da tenere e rigirare in mano per vederne i riflessi al sole.
Inoltre il materiale di cui è fatta la Asvine mi ha dato la sensazione di tenere in mano un pezzo di plastica. Sono sicuro che la qualità dei materiali non sia in realtà bassa per la sua fascia di prezzo, tuttavia, sarà per la finestra trasparente, sarà il tipo di colorazioni, sarà per altro, tenerla in mano mi da psicologicamente una sensazione plasticosa che non riesco a togliermi dalla testa.
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Grazie per l'apprezzamento!
In quanto a qualità... costa 20 volte di più, mi sembra giusto che sia così
Però devo dire che questa Hero scrive veramente veramente bene.
Avevo già letto il tuo post perché ero già incuriosito dalla penna che ogni tanto mi viene proposta e suggerita dal sito cinese.sansenri ha scritto: ↑lunedì 8 aprile 2024, 15:05 dato che hai ormai sforato il limite dei 15 euro e ti sei approssimato ai 20, puoi per le prossime esperienze dare una occhiata alla Majohn T5.
E' effettivamente una copia spudorata della Aurora Optima, tuttavia avendola provata è innegabile che si tratti di una penna dalla performance decorosa. Per ergonomia deve tutto ad Aurora, ma è per la sua ergonomia che la ritengo interessante al costo di un ventesimo della Optima.
Sul sito di ecommerce cinese va cercata l'offerta opportuna perché è in vendita intorno ai 25 euro spedizione inclusa, alcune offerte la danno intorno ai 20 euro ma spedizione esclusa, ma poi a cercar bene c'è qualcuno che la propone a 17-18 euro spedizione inclusa...
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Purtroppo le tue foto mi confermano che "non fa per me", è un po' troppo scura, sobria e seria e quindi fuori dai miei gusti; diciamo che, al contrario di te, l'avrei preferita con quelle "macchie" molto più evidenti.
Sono una persona fin troppo noiosa nella vita per esserlo pure con gli hobby
Per mia fortuna non ho mai maneggiato nulla che costasse più di una Lamy Safari (tranne un portamine Montblanc che gira per casa da anni) e quindi non ho granché capacità di captare sensazioni dai materiali. So per certo che preferisco le penne in metallo, proprio perché mi piace più la sensazione fredda del metallo che quella "a temperatura ambiente" delle plastiche.Indesiderable ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2024, 2:24 Due penne molto belle, le ho prese entrambe poco tempo fa e ancora non ho avuto modo di provarle.
La Hero mi aveva incuriosito quando cercavo una penna leggera, con pennino carenato e larga, perché come dici anche tu, sono effettivamente comode (almeno per chi come me ha le mani grandi), a patto di usarla con cappuccio calzato.
Le penne con pennino carenato più famose soffrono l'essere per lo più strette e lunghe, le più larghe le ho trovate forse in alcune vintage.
Le principali critiche che ho letto online riguardano il pennino che di fatto è un M.
Vedo che anche tu hai preso il modello nuovo, che dovrebbe essere contrassegnato dalla freccia dorata in corrispondenza del pennino e ha il nuovo sistema di caricamento, decisamente migliore di quello precedente con la sacca.
Riguardo la Asvine, mi sembra una buona penna come tutta la produzione di questo marchio. Ciò che me l'ha fatta venire un pochino a noia, almeno a me, è che la penna in alcune sue parti è "liberamente ispirata" ad un noto altro produttore famoso per le resine. Ecco, la Asvine la trovo una bella penna, soprattutto se inquadrata nella sua fascia di prezzo. L'altro produttore però produce penne, decisamente più costose, che trovo veramente di un altro livello, belle anche solo da tenere e rigirare in mano per vederne i riflessi al sole.
Inoltre il materiale di cui è fatta la Asvine mi ha dato la sensazione di tenere in mano un pezzo di plastica. Sono sicuro che la qualità dei materiali non sia in realtà bassa per la sua fascia di prezzo, tuttavia, sarà per la finestra trasparente, sarà il tipo di colorazioni, sarà per altro, tenerla in mano mi da psicologicamente una sensazione plasticosa che non riesco a togliermi dalla testa.
Per ora, a occhio, la plastica più bella mi sembra quella della Kaigelu 222, ma puramente a livello estetico.
Ieri ho approfondito un po' la scrittura con la Hero, devo dire che il pennino fa veramente bene il suo dovere: l'unica controindicazione è che essendo il fusto un po' più largo, la carenatura finisce col coprire un po' troppo la punta, tanto che spesso non capisco perfettamente come e dove sto scrivendo. Ci si abitua dopo un po', ma all'inizio o quando ci si fa caso è un po' straniante.
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Allora se ti capita tieni d'occhio la Fuliwen 017.Abulafia ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2024, 12:53Avevo già letto il tuo post perché ero già incuriosito dalla penna che ogni tanto mi viene proposta e suggerita dal sito cinese.sansenri ha scritto: ↑lunedì 8 aprile 2024, 15:05 dato che hai ormai sforato il limite dei 15 euro e ti sei approssimato ai 20, puoi per le prossime esperienze dare una occhiata alla Majohn T5.
E' effettivamente una copia spudorata della Aurora Optima, tuttavia avendola provata è innegabile che si tratti di una penna dalla performance decorosa. Per ergonomia deve tutto ad Aurora, ma è per la sua ergonomia che la ritengo interessante al costo di un ventesimo della Optima.
Sul sito di ecommerce cinese va cercata l'offerta opportuna perché è in vendita intorno ai 25 euro spedizione inclusa, alcune offerte la danno intorno ai 20 euro ma spedizione esclusa, ma poi a cercar bene c'è qualcuno che la propone a 17-18 euro spedizione inclusa...
Qui una mia valutazione più dettagliata a confronto della vera Optima (ultimo post nel thread)
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Purtroppo le tue foto mi confermano che "non fa per me", è un po' troppo scura, sobria e seria e quindi fuori dai miei gusti; diciamo che, al contrario di te, l'avrei preferita con quelle "macchie" molto più evidenti.
Sono una persona fin troppo noiosa nella vita per esserlo pure con gli hobby
Ha due controindicazioni per te, è in resina, ed ultimamente non la si vede sotto i 27 euro
Però quanto a colori shock è interessante. Soprattutto è fatta bene, si impugna bene, e il pennino è piuttosto buono.
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Grazie!sansenri ha scritto: ↑mercoledì 10 aprile 2024, 22:40Allora se ti capita tieni d'occhio la Fuliwen 017.Abulafia ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2024, 12:53
Avevo già letto il tuo post perché ero già incuriosito dalla penna che ogni tanto mi viene proposta e suggerita dal sito cinese.
Purtroppo le tue foto mi confermano che "non fa per me", è un po' troppo scura, sobria e seria e quindi fuori dai miei gusti; diciamo che, al contrario di te, l'avrei preferita con quelle "macchie" molto più evidenti.
Sono una persona fin troppo noiosa nella vita per esserlo pure con gli hobby
Ha due controindicazioni per te, è in resina, ed ultimamente non la si vede sotto i 27 euro
Però quanto a colori shock è interessante. Soprattutto è fatta bene, si impugna bene, e il pennino è piuttosto buono.
Ce l'ho già osservata da un bel po', come anche altre Fuliwen (e come 3/4 delle penne di Aliexpress, credo)