Come da corso di “politicamente corretto” mascherato da “parità di genere” di ieri:
.Non si dice “problemi”, è meglio dire “condizione”
Come da corso di “politicamente corretto” mascherato da “parità di genere” di ieri:
.Non si dice “problemi”, è meglio dire “condizione”
Si e no. E difficile definire una postura come sbagliata quando la penna scrive comunque . Oggi tutti i produttori di stilografiche nei pennini standard usano una pallina rotonda che permette le posture più antiergonomiche della storia senza impattare minimamente la scrittura.
RisottoPensa ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2024, 13:33 Le impugnature diversamente corrette
La mia impugnatura preferita è il pugno a P con il pollice che fa
Ma non è particolarmente comodo per lunghe sessioni
breve OT
Per non far venire strane idee ( quella su è quella che uso normalmente , quella giù quando mi ispira )sansenri ha scritto: ↑mercoledì 20 marzo 2024, 19:41RisottoPensa ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2024, 13:33 Le impugnature diversamente corrette
La mia impugnatura preferita è il pugno a P con il pollice che fa
Ma non è particolarmente comodo per lunghe sessioni
come rimestare la pasta, insomma
Questo tipo di impugnature, come anche quella del video, devono avere qualcosa che affascina.
Sicuramente… purtroppo la sintesi è anche l’unico modo di veicolare un messaggio in un mondo che non ha più la capacità di mantenere l’attenzione su un argomento per più di pochi secondi (grazie social network per aver creato l’arte dello scrolling). Spesso scrivere un commento di più righe significa essere ignorati. A quel punto preferisco “pizà ul fœgu” (accendere il fuoco) a attendere che attecchiscaEsme ha scritto: ↑sabato 23 marzo 2024, 11:37 Peró, avendo letto lo scambio di messaggi, mi permetto di dire a Koten che probabilmente il suo primo intervento è stato letto come molto aggressivo, per via anche della estrema sintesi.
Sui social l'aggressività è di casa, manca la mediazione del contatto visivo, quindi si tende forse a essere più sulla difensiva.