Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
- Abulafia
- Pulsante di Fondo
- Messaggi: 341
- Iscritto il: lunedì 19 febbraio 2024, 0:12
- La mia penna preferita: Staedtler M Noris Stick
- Il mio inchiostro preferito: Quel che devo ancora comprare.
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Sora (fr)
- Gender:
- Contatta:
Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Una decina di giorni fa vi avevo presentato la mia prima cinese NOS, la Hero 329 e oggi a casa è giunta la cugina, una bella...
9) Hero 395.
Non nego di averla comprata per un mero fattore estetico e di materiale, essendo questa pennetta ricoperta con uno strato di rame decorato che appaga particolarmente i miei gusti in fatto di colore e di simpatia per il rame stesso.
A differenza della cugina, quindi, l'impatto estetico è stato notevole e in generale mi sembra anche molto meglio costruita: d'altronde costa 5€ e non 86 centesimi, qualcosa deve pur significare.
Purtroppo, sempre a differenza della cugina, l'impatto alla scrittura non è stato granché, per una questione di ergonomia: la penna ha dimensioni comode (senza cappuccio che, se calzato, disequilibra il tutto), ma ha una sezione troppo piccola e spostata in avanti per i miei gusti e per le mie abitudini di impugnatura; mi viene da impugnarla più in alto, sul fusto, ma lì risulta ancor più scomoda.
Ed è un vero peccato, perché la scrittura in sé non è niente male: non perde un colpo, non fa false partenze, non lascia neanche un micron di carta senza inchiostro, per quanto io velocizzi il tratto e la scrittura. Veramente una buona alimentazione (nonostante lo stranissimo, per me che son neofita, alimentatore "piatto" alla vista).
Il pennino non è il massimo della fluidità, si sente il feedback, ma come detto in altre presentazioni inizio a capire che è una sensazione che mi piace e mi garantisce maggior controllo sulla scrittura, soprattutto in presenza di una impugnatura scomoda come in questo caso.
Qualche giorno fa sono andato da un amico a provare qualche sua penna e mi sono ritrovato con un modello di roller veramente senza feedback e scorrevole come poche cose al mondo: giuro che non sono riuscito a scrivere neanche una parola comprensibile, ma soprattutto non sono riuscito a finire un segno grafico così come volevo farlo. Totalmente incontrollabile.
Quindi ben venga il poco grattare di questa Hero.
Tornando a bomba, aggiungo che ha un pennino poco rigido, tendente all'elastico, che asseconda molto la pressione e che passa dall'essere molto fine se lasciato scrivere sotto il peso della penna ad arrivare ad un tratto molto più presente calcando un poco; piacevole, devo dire.
Se con la Hero 329 ho raggiunto il massimo di naturalezza nella scrittura, tra le penne provate finora, con la Hero 395 mi trovo quasi a pari sensazione, al netto dell'impugnatura scomoda.
Ed ora, come al solito, qualche foto.
Saluti, alla prossima consegna del postino!
9) Hero 395.
Non nego di averla comprata per un mero fattore estetico e di materiale, essendo questa pennetta ricoperta con uno strato di rame decorato che appaga particolarmente i miei gusti in fatto di colore e di simpatia per il rame stesso.
A differenza della cugina, quindi, l'impatto estetico è stato notevole e in generale mi sembra anche molto meglio costruita: d'altronde costa 5€ e non 86 centesimi, qualcosa deve pur significare.
Purtroppo, sempre a differenza della cugina, l'impatto alla scrittura non è stato granché, per una questione di ergonomia: la penna ha dimensioni comode (senza cappuccio che, se calzato, disequilibra il tutto), ma ha una sezione troppo piccola e spostata in avanti per i miei gusti e per le mie abitudini di impugnatura; mi viene da impugnarla più in alto, sul fusto, ma lì risulta ancor più scomoda.
Ed è un vero peccato, perché la scrittura in sé non è niente male: non perde un colpo, non fa false partenze, non lascia neanche un micron di carta senza inchiostro, per quanto io velocizzi il tratto e la scrittura. Veramente una buona alimentazione (nonostante lo stranissimo, per me che son neofita, alimentatore "piatto" alla vista).
Il pennino non è il massimo della fluidità, si sente il feedback, ma come detto in altre presentazioni inizio a capire che è una sensazione che mi piace e mi garantisce maggior controllo sulla scrittura, soprattutto in presenza di una impugnatura scomoda come in questo caso.
Qualche giorno fa sono andato da un amico a provare qualche sua penna e mi sono ritrovato con un modello di roller veramente senza feedback e scorrevole come poche cose al mondo: giuro che non sono riuscito a scrivere neanche una parola comprensibile, ma soprattutto non sono riuscito a finire un segno grafico così come volevo farlo. Totalmente incontrollabile.
Quindi ben venga il poco grattare di questa Hero.
Tornando a bomba, aggiungo che ha un pennino poco rigido, tendente all'elastico, che asseconda molto la pressione e che passa dall'essere molto fine se lasciato scrivere sotto il peso della penna ad arrivare ad un tratto molto più presente calcando un poco; piacevole, devo dire.
Se con la Hero 329 ho raggiunto il massimo di naturalezza nella scrittura, tra le penne provate finora, con la Hero 395 mi trovo quasi a pari sensazione, al netto dell'impugnatura scomoda.
Ed ora, come al solito, qualche foto.
Saluti, alla prossima consegna del postino!
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Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
grazie per averla mostrata, non il mio genere, ma sempre interessante.
Le cinesi con il cappuccio a scatto hanno in genere qualche sorta di scanalatura che serve per agganciare il cappuccio (ma che dà solitamente fastidio alle mani...) inoltre in questa, avendo scelto di darle un aspetto "steamlined" quando chiusa, inevitabilmente quando si apre si forma un bel gradino e una sezione più piccola (solitamente scomoda). Nei tuoi prossimi acquisti (se ciò ti risulta poi scomodo, non tutti ne sono infastiditi) prova a tenerne conto.
Riguardo la scrittura, e la sensazione di feedback, tieni conto anche che molto spesso oltre il pennino influisce tantissimo la carta che usi (al punto che con una carta diversa ti può sembrare una penna totalmente diversa).
buona prossima penna
Le cinesi con il cappuccio a scatto hanno in genere qualche sorta di scanalatura che serve per agganciare il cappuccio (ma che dà solitamente fastidio alle mani...) inoltre in questa, avendo scelto di darle un aspetto "steamlined" quando chiusa, inevitabilmente quando si apre si forma un bel gradino e una sezione più piccola (solitamente scomoda). Nei tuoi prossimi acquisti (se ciò ti risulta poi scomodo, non tutti ne sono infastiditi) prova a tenerne conto.
Riguardo la scrittura, e la sensazione di feedback, tieni conto anche che molto spesso oltre il pennino influisce tantissimo la carta che usi (al punto che con una carta diversa ti può sembrare una penna totalmente diversa).
buona prossima penna
Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Bocciata non per il prezzo, ma per la maledetta sezione in metallo. E diventata ormai una mania tra i produttori di stilografiche.
- Abulafia
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Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Sì, in effetti sto comprando un po' di tutto, approfittando del basso costo, proprio per capire cosa mi piace e cosa no, sia a livello estetico, che a livello ergonomico, che a livello tecnico.sansenri ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2024, 1:43 grazie per averla mostrata, non il mio genere, ma sempre interessante.
Le cinesi con il cappuccio a scatto hanno in genere qualche sorta di scanalatura che serve per agganciare il cappuccio (ma che dà solitamente fastidio alle mani...) inoltre in questa, avendo scelto di darle un aspetto "steamlined" quando chiusa, inevitabilmente quando si apre si forma un bel gradino e una sezione più piccola (solitamente scomoda). Nei tuoi prossimi acquisti (se ciò ti risulta poi scomodo, non tutti ne sono infastiditi) prova a tenerne conto.
Riguardo la scrittura, e la sensazione di feedback, tieni conto anche che molto spesso oltre il pennino influisce tantissimo la carta che usi (al punto che con una carta diversa ti può sembrare una penna totalmente diversa).
buona prossima penna
Un'altra decina di penne e forse ci sono
Oddio, che male fa il metallo?Bocciata non per il prezzo, ma per la maledetta sezione in metallo. E diventata ormai una mania tra i produttori di stilografiche.
(Chiedo in buona fede).
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Tende a scivolare tra le dita, rendendo meno stabile e confortevole l'impugnatura della penna.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Effettivamente anche io sono rimasto sopreso di come inchiostro e carta possano cambiare radicalmente il gradimento di una stilografica . Estremizzando, ho una Wing Sung (una copia della Twsbi vac 700), devo dire carina, che fino a ieri non scriveva e poi, miracolo, caricata con Aurora nero ha cominciato ...non e' neanche tanto male
Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Oddio, che male fa il metallo?
(Chiedo in buona fede).
Il metallo in sé niente. Il problema è l'uso del metallo per la sezione. Se hai una mano che suda molto la sezione in metallo e il peggio del peggio. La sezione è l'unica parte della penna che dev:essere gradevole al tatto (visto che è lì che la tieni) anche in condizioni diciamo estreme (come uno che ha le mani che sudano).
Io ebbi la sfortuna tanti tanti anni fa di dover utilizzare una Parker vector roller con la sezione in metallo. Fu un incubo perché poco che sudassi e la penna diventava scivolosa. Mai più uno strumento di scrittura con sezione metallica, solo in plastica.
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Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Questa versione è decisamente molto gradevole dal punto di vista estetico (tranne il fondello ).
Peccato per la minisezione metallica che rovina per molti di noi l'usabilità, ma ne comprendo la motivazione estetica.
Peccato per la minisezione metallica che rovina per molti di noi l'usabilità, ma ne comprendo la motivazione estetica.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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- Abulafia
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Il fondello è veramente ed insensatamente brutto (ma non abbastanza da rovinare il resto dell'estetica. Per pochissimo, però).
Concordo pure con la tua considerazione sulla sezione metallica, che comunque per ora non mi ha infastidito in quanto tale, ma in quanto troppo corta; immagino però che scrivendoci a lungo e al caldo anche io soffrirò dei problemi esplicati qui sopra a cui non avevo in effetti mai pensato.
In ogni caso: ho visto che c'è qualche video Youtube su questa penna ed in effetti tutti ne definiscono il pennino come "semi flex nib" o "elastic nib"; quindi non ero troppo pazzo ad aver notato (molta) meno rigidità rispetto ai miei altri acquisti.
- Pierre
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Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Molto interessante! Grazie Abulafia per la gradevole presentazione!
Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
scusate ma La trovo terribile (parere personale)
il pennino sembra quelle delle penne in regalo sulle riviste o quello della penna in omaggio del parrucchiere
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Il mio parrucchiere non ha mai dato penna in omaggio!!
Però al posto dei soliti giornali novella2000/gazzetta in sala d'attesa aveva la collezione di Alan Ford e il gruppo TNT...
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Una bella cinesina ; potrà piacere o meno , se non altro è "originale".
Il pennino sembrerebbe ben fatto e con inciso il logo della Hero (e poco a che vedere con gli Iridium Point di improbabili collezioni in uscita settimanale ...)
Il pennino sembrerebbe ben fatto e con inciso il logo della Hero (e poco a che vedere con gli Iridium Point di improbabili collezioni in uscita settimanale ...)
Mirko
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- Crescent Filler
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Quel fondello "strano" mi fa pensare che sia stato fatto apposta per poterci attaccare una cordicella o un fiocco decorativo.
O magari per unire due penne uguali con una catena e usarle tipo nunchako...
O magari per unire due penne uguali con una catena e usarle tipo nunchako...
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Ecco finalmente spiegato il mistero!mastrogigino ha scritto: ↑giovedì 7 marzo 2024, 22:22 Quel fondello "strano" mi fa pensare che sia stato fatto apposta per poterci attaccare una cordicella o un fiocco decorativo.
O magari per unire due penne uguali con una catena e usarle tipo nunchako...
Scherzi (divertenti) a parte, mi sembra un fatto appurato che non sono solo i materiali scadenti, ma soprattutto i dettagli malprogettati a causa probabilmente della necessità di comprimere i costi, il punto debole di queste penne. La strada verso la qualità è ancora molto lunga.. e sdrucciolevole come dev'essere quella terribile sezione in metallo. Almeno non costa come una van Gogh!
Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
Padova, 28 aprile 1362
Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, Seniles, XVII, 2
Padova, 28 aprile 1362
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