Giuanen ha scritto:
La Pilot che mi consigli ha il pennino rigido, se non sbaglio. E "Il negozio che non c'è" la vende col tratto fine, non extra fine.
Non credo esista proprio con l'extrafine, ma nonostante il mio sia solo un fine il tratto è la metà dell'EF della mia FP 500.
Giuanen ha scritto:
La cerco a punta finissima, scorrevolissima, pennino non rigidissimo, affidabilissima. Fine dei superlativi. Ho letto le recensioni presenti nel forum.
Come ti han già detto Daniele e Roberto se vuoi una produzione contemporanea ti puoi affidare solo a Sailor o Pilot. Per i fini i Sailor sono in assoluto i più scorrevoli in assoluto, ma sono estremamente rigidi.
Pilot gli è a pari solo nelle penne di fascia più alta (ma l'EF si trova difficilmente in Italia) oppure sulla economica Prera, che ha il fine in acciaio più scorrevole e fine che abbia mai visto (e che per scorrevolezza fa davvero concorrenza anche alle Sailor).
Ma stiamo sempre sul rigido, l'unica penna che penso ti possa una demi-flex mantenendo una scorrevolezza estrema è la Pilot Falcon, con il suo pennino (semi)-flessibile (semi per i miei criteri loro lo chiamano flessibile e basta). La finezza estrema invece la puoi ottenere solo con un XXF Sailor (il Saibi Togi).
Grazie tantissime, Simone. Aspettavo con impazienza il tuo autorevole contributo. Quello che vorrei ottenere con una stilo, è un bel posato italiano, con l'alternarsi di tratti finissimi e tratti larghi. Pennino e cannuccia a parte, cerco qualcosa che si avvicini il più possibile a quello stile. Mi chiedo se con la Falcon, non avendo una mano leggerissima, possa correre il rischio di ritrovarmi con un tratto medio piuttosto che SEF. La Sailor prof. Large HT EF, ha il pennino molto più rigido della mia Aurora 88 Prestige 810? Perchè con questa riesco a fare un decente posato, ma ha un M.
GiuanenGianni
La mia "una su tutte" per l'ufficio l'ho trovata è la Pilot Capless, è comodissima perché non ha il cappuccio e in più ha il pennino soft come piace a me, se pigio un po' di più il tratto è più largo, se pigio meno il tratto è più sottile, ho il pennino M.
A casa invece mi sbizzarrisco in una moltitudine di stilografiche, tra le quali l'ultima comprata che è una Twsbi Eco pennino B.
Maruska Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
AeRoberto ha scritto: Forse più la Pilot, il pennino Sailor è un chiodo, quello Pilot un po' di meno.
E' un chiodo paragonato a quale penna?
Io sto aspettando una Sapporo 14K, però posso scegliere anche una PRO GEAR che è a 21K (e quindi più morbida) visto che la persona che le vende sulla baya è in attesa di dello ristoccaggio di entrambe.
Se proprio lo vuoi "sottilesottile", a parte il SabiTogi di Sailor, potresti guardare anche lo XXF (alcuni dicono UEF) di Platinum e Nakaya (sono aziende praticamente "cugine"), che producono (come la Sailor) splendidi modelli; il problema è che praticamente ti troverai costretto ad ordinare in Giappone o, al limite, negli USA.
Se ordini negli USA, potresti anche farti "customizzare" il pennino, in modo da avere una maggiore flessibilità; non sarà rapido, nè tampoco economico.
comunque, il tratto super sottile pretende un tocco super leggero, non c'è verso.
Pennino Fine e un pò flessibile: non dimentichiamo la penna omonima del Forum, prodotta dalla Marlen
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)
Rimanendo tra le penne nipponiche ti consiglio di prendere in considerazione anche la Pilot Custom 823. Al momento è LA penna! Il caricamento a siringa rovesciata non piace a tutti. Personalmente la trovo stupenda anche esteticamente. Dal primo momento in cui l'ho inchiostrata è stata una gioia usarla. La mia ha un pennino medio che direi paragonabile ad un F europeo, probabilmente leggermente più sottile. L'F Pilot su tale penna dovrebbe essere parecchio sottile e potrebbe essere una buona scelta. Esistono anche le versioni con pennino "soft" (SM e SF), non so molto a riguardo purtroppo.
Giuanen ha scritto:Qualcosa del genere l'ho provata nella fotografia, salendo, salendo fino ad arrivare ai vertici: Leica. Tre splendide macchine e avrei continuato con decisione verso il traguardo tanto agognato, cioè il banco ottico. Stesso discorso per gli ingranditori della mia camera oscura. Poi ho conosciuto Lei, la 67 della Pentax e così, per me, come per tutti quelli che l'hanno conosciuta, è stato amore. Nessun altra macchina, per affascinante, accessorista, che fosse, è riuscita a rompere quell'incantesimo.Che dura tutt'ora. Sebbene abbia smesso di usarla (frequentarla) da quando ho imboccato con decisione la strada del digitale.
Penso che per la penna valga lo stesso discorso/percorso. Quando la incontrerò, la saprò riconoscere e sarà di nuovo amore...
Scherzi a parte, non ho intenzione di dare l'avvio all'ennesima collezione. Giusto quelle tre...quattro...non più di dieci, lo prometto, Elisabetta!
La Pentax 67 aveva l'otturatore sul piano focale con sincro flash a 1/30 sec, non proprio il massimo direi. Inoltre pesava molto. Il pentaprisma esposimetrico assomigliava al macchinoso Photomic di Nikon F- F2.
Giuanen ha scritto:Qualcosa del genere l'ho provata nella fotografia, salendo, salendo fino ad arrivare ai vertici: Leica. Tre splendide macchine e avrei continuato con decisione verso il traguardo tanto agognato, cioè il banco ottico. Stesso discorso per gli ingranditori della mia camera oscura. Poi ho conosciuto Lei, la 67 della Pentax e così, per me, come per tutti quelli che l'hanno conosciuta, è stato amore. Nessun altra macchina, per affascinante, accessorista, che fosse, è riuscita a rompere quell'incantesimo.Che dura tutt'ora. Sebbene abbia smesso di usarla (frequentarla) da quando ho imboccato con decisione la strada del digitale.
Penso che per la penna valga lo stesso discorso/percorso. Quando la incontrerò, la saprò riconoscere e sarà di nuovo amore...
Scherzi a parte, non ho intenzione di dare l'avvio all'ennesima collezione. Giusto quelle tre...quattro...non più di dieci, lo prometto, Elisabetta!
La Pentax 67 aveva l'otturatore sul piano focale con sincro flash a 1/30 sec, non proprio il massimo direi. Inoltre pesava molto. Il pentaprisma esposimetrico assomigliava al macchinoso Photomic di Nikon F- F2.
Al cuore non si comanda, e la Pentax aveva molte frecce al suo arco (OK d'accordo, a parte il sincro flash). Io gli preferiii una Mamiya super 23, ma capisco perchè per Giuanen sia "LA" macchina.
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Giuanen ha scritto: Quello che vorrei ottenere con una stilo, è un bel posato italiano, con l'alternarsi di tratti finissimi e tratti larghi.
GiuanenGianni
La Pilot Falcon permette una discreta variazione di tratto a patto di avere la mano un po' pesante, ma nulla di paragonabile alla cannuccia o ad una vera flessibile. V'è poi da segnalare che l'alimentatore non sempre riesce a stare al passo del pennino allorquando si faccia abbondante uso di svolazzi, ed i "binari del treno" sono sempre in agguato.